Lo so-lo so-lo so: il vin brulè è roba che si beve d'inverno, calda e liquida.
Lo so benissimo, perchè quando ancora andavo a (veder) sciare, c'era sempre il rito di questo vino speziato che, prima o poi- spesso più prima che poi- passava di bicchiere in bicchiere e di mano in mano. Solo che io me ne tenevo rigorosamente a distanza perchè fino a pochi anni fa ero astemia dichiarata e convinta.
La prima volta che l'ho bevuto è stato nel Ponte dell'Immacolata dell'inverno dei sette anni della creatura, ai mercatini di Natale di Normberga, quando il termometro era sceso sotto zero di parecchio, senza avvisarmi. Per cui, ero partita da Monaco in versione radical chic e, tempo un quarto d'ora mi ero trasformata in un incrocio fra uno yeti e un camallo da porto, per tutti i moccoli che tiravo giù, da "belin che freddo" in poi.
Lo raccontavo ieri, a raduno delle Befane: quella volta, a Norimberga, ho visto solo dei gran bar.
Quello che ho omesso di raccontare, però, è che il gran tour dei bar di Norimberga è iniziato dopo essermi accorta che, grosso modo ad ogni tre banchetti di cianfrusaglie natalizie, ce n'era uno dove servivano bicchieri pieni di una bevanda fumante.
"Uh, Carola, corri! Il tè di Natale!!!!" avevo esclamato, strappando la creatura all'ultima collezione di berretti musicali : e, una volta arrivati al bancone, avevo esclamato, tutta felice "Two Christmas tiiis, pliiis". E pure belli grossi...
Sul seguito, non mi dilungo: mi limito a dire che non sono riuscita a vedere sette piani di negozio di casalinghi, subito dietro la cattedrale, roba che non mi sfuggirebbe neanche se fossi in coma. In compenso, come dicevo, ho benedetto tutti i bar della zona, a suon di caffè doppi e "lasciami seduta ancora un po' che mi gira la testa"
Da allora, il primo appuntamento con il vin brulè è stato solo questo, in rigorosa versione "finger", solido e freddo, servito a Capodanno come pre dessert.
Oppure post dessert.
O forse, no, era un dessert.
...si vede, che ne ho "mangiati" parecchi????
GELATINA DI VIN BRULE' CON BISCOTTI SPEZIATI
da ATavola, Dic. 2006
preparazione 30 min
riposo 2 h 10min
cottura 45 min
Ingredienti per 4 persone
500 ml di vino nebbiolo
1 stecca di cannella
5 chiodi di garofano
2 semi di anice stellato
1/2 arancia non trattata
1/2 limone non trattato
75 g di zucchero semolato
8 gr di gelatina in fogli
per i biscotti
125 gr. farina 00
2 uova
125 gr burro
100 gr zucchero semolato
100 gr zucchero a velo
1/2 bustina di vanillina
1/4 bustina di lievito in polvere per dolci
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di bacche rosa macinate
1/2 cucchaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di anice stellato in polvere
riposo 2 h 10min
cottura 45 min
Ingredienti per 4 persone
500 ml di vino nebbiolo
1 stecca di cannella
5 chiodi di garofano
2 semi di anice stellato
1/2 arancia non trattata
1/2 limone non trattato
75 g di zucchero semolato
8 gr di gelatina in fogli
per i biscotti
125 gr. farina 00
2 uova
125 gr burro
100 gr zucchero semolato
100 gr zucchero a velo
1/2 bustina di vanillina
1/4 bustina di lievito in polvere per dolci
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di bacche rosa macinate
1/2 cucchaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di anice stellato in polvere
Fate ammorbidire la gelatina in una ciotola con l'acqua fredda per almeno 10 min. Riunite il vino in una casseruola con le scorze d'agrumi, i chiodi di garofano, lanice stellato e la cannella e scaldate su fuoco dolce. unite lo zucchero poco alla volta, mescolando con cura fino a scioglierlo del tutto. cuocete per 10 min, filtrate, aggiungete la gelatina strizzata e mescolate finché non si sarà sciolta perfettamente. Fate intiepidire il composto e distribuitelo in 4 coppe: trasferitele in frigorifero per 2 ore.
Per i biscotti: ammorbidite il burro a temperatura ambiente, tagliatelo a pezzetti, riunitelo in una ciotola capiente con lo zucchero semolato e mescolate fino ad ottenere una crema morbida. Aggiungete le uova una ad una amalgamandole al composto e unite tutte le spezie. Mischiate la farina con il lievito e la vanillina e setacciatele sul composto speziato, mescolando in continuazione. foderate con la carta da forno una teglia rettangolare a bordi bassi, stendetevi l'impasto e cuocete in forno già caldo a 160° per 25-30 min. Sfornate il dolce, trasferitelo capovolto su una gratella e fatelo intiepidire . Tagliatelo con uno stampino a forma di stella.
Preparate la glassa: setacciate lo zucchero a velo in una ciotola e versate a filo, mescolando energicamente, l'acqua calda necessaria per ottenre una glassa densa e omogenea. Versatela sui biscotti con un cucchiaio e fate asciugare bene. Arricchite le coppe di gelatina, a piacere, con una cucchiaiata di panna montata spolverizzata con poca cannella e servitele accompagnando con i biscotti
Per i biscotti: ammorbidite il burro a temperatura ambiente, tagliatelo a pezzetti, riunitelo in una ciotola capiente con lo zucchero semolato e mescolate fino ad ottenere una crema morbida. Aggiungete le uova una ad una amalgamandole al composto e unite tutte le spezie. Mischiate la farina con il lievito e la vanillina e setacciatele sul composto speziato, mescolando in continuazione. foderate con la carta da forno una teglia rettangolare a bordi bassi, stendetevi l'impasto e cuocete in forno già caldo a 160° per 25-30 min. Sfornate il dolce, trasferitelo capovolto su una gratella e fatelo intiepidire . Tagliatelo con uno stampino a forma di stella.
Preparate la glassa: setacciate lo zucchero a velo in una ciotola e versate a filo, mescolando energicamente, l'acqua calda necessaria per ottenre una glassa densa e omogenea. Versatela sui biscotti con un cucchiaio e fate asciugare bene. Arricchite le coppe di gelatina, a piacere, con una cucchiaiata di panna montata spolverizzata con poca cannella e servitele accompagnando con i biscotti
Note mie
poco da dire, stavolta, anche perchè i biscotti che vedete nella foto- che sono poi quelli con cui l'ho accompagnata- sono i famosi Pepparkor dell'Ikea. Comprati fatti, intendo dire. Contavo sulle scorte di biscotti di Natale, ma quest'anno il consumo domestico è stato superiore al previsto (la creatura ha scoperto i kipferl alle nocciole e non ce n'è stato più per nessuno, nel vero senso del termine) e quelli che avevo nascosto son finiti nella scatola di latta difettosa, per cui alla fine erano diventati cattivi. Ad occhio, mi sembra che la ricetta di ATavola sia ok, ma nulla vi vieta di abbinare un biscotto collaudato, magari anche meno speziato di questi, tanto per giocare un po' di più sul contrasto. In ogni caso, visto che oggi le gelatine dilagano negli aperitivi, proporla nei dolci può essere una novità: ai nostri amici è piaciuta, comunque- e tanto basta per proporla anche qui sopra e archiviarla con un bello smila di fianco
Buona giornata
ale
Vin brulee e pepparkakor sono un classico delle feste di Natle da queste parti. L'idea della gelatina me la segno e l'anno prossimo la rifilo agli svedesi che in genere, privi di fantasia, ripropongono le loro tradizioni immutate anno dopo anno.
RispondiEliminaQui il vin brulee' si serve spesso con dentro mandorle e uvetta passita.
Ciao!
Ci fosse stato, ieri mattina a Piccapietra!!!!
RispondiEliminalo avrei preso anche in gelatina!!!uauuuu!!!brrr
Ricetta archiviata, anche biscotti!!!
Ciao!diana
Ma vi rendete conto a cosa ci ha sottoposto questa donna MWW? ;)
RispondiEliminaBaci tesoro!
questo vino piacerebbe molto a mia cognata ^_^
RispondiEliminann sono un'amante del vin brule,ma che ricetta ricca :)
RispondiEliminaEcco un vin brulè per latitudini arabe!!!! ;-)
RispondiEliminaTi dico solo che Stefano è ancora li che lo decanta!
RispondiEliminache bella ricetta, io poi che il vin brûlée lo adoro! ma non ti fermi mai?
RispondiEliminabaci
Il vin brulè solidificato!! Che mito!!!
RispondiEliminaseeh! fra americani solidi, vin brulé gelatinati e torte al mojito proprio astemia mi sembra proprio l'aggettivo giusto :-)
RispondiEliminae poi, tutti sotto mentite spoglie! raticamente la versione food-blogger strafiga della bottiglia nascosta dentro il sacchetto di carta ;-)
fra l'altro pure madre snaturata: la carola, quando le hai propinato il vin brulé spacciandolo per té, quanti anni aveva?
l'auto-invito si fa sempre più interessante....
- alessandro
RispondiEliminae io mi segno la tua, di versione, con l'uvetta...:-)
- diana
oggi, è ancora peggio, perchè al freddo si è aggiunta la pioggia. E io devo andare al Porto antico, che la creatura tiene festa di compleanno- e prima in centro, a compare il regalo. E poi a prenderla, dopo cena... grrrrrr...
-stefania
un tor.ment.to. Infatti, vi ho dato questi solo all'ultimo, tanto per farvi dimenticare tutto il resto..:-)
-luby
RispondiEliminann faccio domande :-)
- mirtilla
puoi sempre passare il vin brulè, e mangiare dose doppia di biscotti....
-araba
perfetto, vero? se poi non avesse il vino, sarebbe l'ideale :-)
-elga
:-) mai "decantare" fu usato in contesto miglore!!!
-eleonora
veramente, mi fermo col blog. Fra un paragrafo e l'altro di quello che devo scrivere, per lavoro, mi distraggo scrivendo per il blog :-)
-silvia
che roba, eh? tutto merito della rivista, sia chiaro..
gaia, rido-rido-rido
RispondiEliminadunque: la figlia non ha bevuto il vin brulè per ovvi motivi. Azzardo una nutrizione delle aiuole lì vicino o del primo bidone della rumenta, a caso. Io, invece, mi son dovuta sacrificare, sai com'è...:-)
e comunque, l'autoinvito è arrivato forte e chiaro: quando vuoi, siamo qui. Terza panchina sulla sinistra, quella col sacchetto di Hermès :-)))
ciaoooo
ale
Ciao! siamo ancora in pieno inverno, quindi un bicchierino di vin brulè ce lo facciamo più che volentieri per scaldarci ;)
RispondiEliminaAncora meglio se accompagnato da questi biscottini speziati e croccantini! altro che merenda!
baci baci
Ciao! siamo ancora in pieno inverno, quindi un bicchierino di vin brulè ce lo facciamo più che volentieri per scaldarci ;)
RispondiEliminaAncora meglio se accompagnato da questi biscottini speziati e croccantini! altro che merenda!
baci baci
Io ti avrei voluta vedere a Norimberga...con la creatura che ti sorreggeva...per tornare in albergo!!!!! :D ahahahah, baciotti, Flavia
RispondiEliminaRicordo ancora il mio primo incontro con il vin brulé: eravamo in montagna, c'era stata una fiaccolata notturna e alla fine c'erano delle belle signorine in minigonna che distribuivano agli astanti salsicce e vin brulé. Il sapore delle salsicce me lo sono dimenticato, quello del vin brulé no! :-D
RispondiEliminaAlcolizzata fin da piccola e col permesso di papà per giunta (probabilmente distratto dalle signorine in minigonna), vedi un po' tu! :-D
Ohps, l'amarcord mi ha fatto dimenticare una precisazione: queste gelatine erano SPAZIALI. A dire il vero io le ho gustate nature, senza biscotti. Le, al plurale. E' grave? :-D