L'Edicola di MT (settimana dall'1 al 7 gennaio 2010)

ovvero, tutto quello che ci è piaciuto, questa settimana, gironzolando in rete

Si parte col piede giusto- e cioè con i rimedi per le sbronze. Ce ne sono di ogni tipo, da quelli epico-salutisti ("alzarsi presto la mattina, bere tanta acqua, ingollarsi un tubetto di aspirine") ad altri meno salutisti ma altrettanto epici, come farsi un bloody mary liscio, con un'extra di tabasco, già di prima mattina. La palma del migliore, però, se lo aggiudica il combinato di trippa: una bella iskembe corbasi, una zuppa turca a base di intestino di pecora, da bersi alla sera, seguito a colazione da una menudo soup, che altro non è che la versione messicana della precedente, con la variante della carne (di manzo, anzichè di pecora) e delle verdure, visto che qui il red chili impera. Non so voi, ma qui stiamo seriamente pensando di sostituire le nostre vecchie minacce targate Montessori ( se torni a casa sbronza, ti uccido) con il doppio brodo di trippa, da bere fino alla feccia: chissà perchè, abbiamo idea che funzioni...

E' polemica, invece, sulle sovraesposizioni degli chef in TV. Scaglia la prima pietra The Guardian, definendo "senza vergogna" le auto promozioni dei cuochi più famosi dell'etere e dedicando il primo articolo a tema dell'anno ai non acclamati chef che ancora cucinano

"Un tempo, era una moda nuova, a cui potevamo guardare con indulgenza, ma ora lo chef britannico è del tutto immerso nel mondo degli affari e della TV, così alienato dall'essenza e dal fine stesso del cucinare che noi, il pubblico che mangia, sentiamo davvero il bisogno di fare un passo indietro e di ridefinire ciò che esattamente si intende per 'chef'. Una volta, il cuoco professionista era un mestiere altamente qualificato, sotto certi aspetti persino una vocazione, apprezzata in sè e per sè: oggi, sembra che 'cuocere il cibo' sia solo qualcosa che gli "chef" fanno per rafforzare il messaggio del loro brand". 

Doppio brodo di trippa anche loro- oppure hanno ragione?

La Gastronomia francese è stata iscritta nell'elenco dei Patrimoni mondiali dell'Unesco e la dieta mediterranea pure: la notizia non è freschissima, ma , ahinoi, siamo arrivati di nuovo secondi: un giorno di ritardo (la Francia il 16 novembre, noi, insieme a Spagna, Grecia e Marocco, il 17), ma tant'è, ci brucia lo stesso...

accorono in nostro aiuto i soliti Americani, con l'elenco delle 7 padelle e casseruole indispensabili (anzi: most essential) per poter cucinare come si deve. L'autrice dell'articolo parte bene, dicendo che non è proprio il caso di rinnovare la batteria da cucina spendendo migliaia di dollari, perchè l'essenziale è fare acquisti mirati e promette pure di indicare il prezzo più basso- oltre a quello più altro, per ogni articolo indicato. Solo che poi si impantana già sul primo articolo, una padella multi uso rivestita di acciaio ma con l'anima di alluminio, una roba che vederla e volerla è praticamente tutt'uno, della quale ti dice che sorry, ma questa è in vendita solo da un tipo e al prezzo che vuole lui. 119.99 dollari, per inciso...

 

però, ci possiamo consolare con questo

il cucchiaio con il termometro incorporato. Ancora non abbiamo in mente tutti gli utilizzi del caso, ma sentiamo che da oggi in poi le nostre creme pasticcere non saranno più le stesse, senza di lui... 46.99 euro, per la cronaca: ma se riuscite a convincere i mariti che si tratta di un 2x1, è fatta.

l'oggetto del desiderio della settimana, invece, è questo qui

da janko.design

e a proposito di bustine da te, eccovi tutti, ma tutti, ma proprio tutti i segreti per come preparare bene una buona tazza di tè, direttamente da George Orwell . Superfluo aggiungere che per lui- e per qualsiasi altro cultore di questa bevanda- le bustine sono un abominio...

l'ambito titolo di "porcata della settimana", a questa, non gliela toglie nessuno

 

da 25.media.tumblr.com

mentre l'idea più carina- foto a parte- ci è sembrata questa qui

image from Le Monde

una choucroute in versione dolce e leggera: i "crauti" sono una gelatina di mele, solidificata con agar agar e poi tagliata con la mandolina; il "bacon" è dato da pasta di mandorle aromatizzata e colorata col kirsch, le "patate" sono mele e pere cotte nella cannella e il tocco di nero è dato da pezzettini di liquerizia.
A domani, per le altre
ale