siccome è un periodo che, per distrarmi, devo impormi di pensare a delle cavolate, ultimamente sto approfondendo alcuni lati oscuri del mio modo di cucinare. Premetto che, di norma, non me ne può fregar di meno, come penso che ormai sappiate. Ripeto sempre- ed è vero- che la cucina è il luogo dove scarico stress, tensioni, ansie da prestazione e ci mancherebbe altro che mi facessi dei problemi anche qui. Però è anche vero che ogni tanto mi viene da paragonarmi ai miei "colleghi" appassionati, con o senza blog, qualche volta per trovare delle affinità, più spesso per rendermi conto delle differenze. Quella su cui meditavo in questi giorni, proprio mentre pensavo a cosa preparare per quest'ultima settimana di Strenne, è che io non amo sperimentare. O meglio: quando faccio tanto di trovare una ricetta che mi soddisfa, mi fermo a quella e sfogo su altre preparazioni i miei istinti da laboratorio. E' successo, per esempio, con la pasta frolla: seguo da sempre la ricetta di mia nonna che, oltre a non chiamarsi nè Santin nè Hermè nè Montersino, godeva pure della fama di peggiore cuoca della famiglia. Le era capitata in sorte una suocera livornese che ai fornelli faceva magie e una figlia femmina a cui evidentemente era passato il dna per parte di padre: ragion per cui, aveva fatto buon viso a cattiva sorte e aveva deciso di passare la mano. Quelli, però, erano tempi in cui l'identità di genere passava attraverso certi saperi- e la cucina qualificava la donna: ragion per cui, qualcosa faceva e- udite udite- lo faceva benissimo, gnocchi al pesto e crostate su tutto.
Io ho imparato a cucinare da mia mamma e, successivamente, dai libri, da internet e dai corsi di cucina, molti dei quali di pasticceria. E lì ho iniziato a rendermi conto non solo che esistevano mille ricette base, ma che c'erano persone disposte a sacrificare tempo ed inventiva per trovare la formula giusta- e che la pasta frolla era proprio uno dei terreni dove la discussione si faceva più accesa. E così, ho partecipato anch'io. E dopo aver consumato quintali di farina e burro e centinaia di uova ho deciso che, in cucina come nella vita, la perfezione non mi appartiene e ci son casi in cui accontentarsi fa bene.
Tutta 'sta pappardella per dirvi che il segreto di questi tacos dolci è la pasta biscotto: la migliore mai provata, nei miei primi 45 anni, è quella che trovate qui e da cui non intendo staccarmi, finchè morte non ci separi. Se avete dei dubbi, chiedete alla Dani che fine hanno fatto i ritagli che avremmo dovuto tenere da parte per le creature. Per il resto, sono una grandissima cavolata, che vi permetterà di presentare in modo diverso le fragole con la panna, magari anche in un buffet, visto che si possono mangiare benissimo con le mani. Al solito, l'unico problema è smettere- ma ormai lo sappiamo...
per 10 tacos, del diametro di 5 cm
per la pasta biscotto, seguite le dosi e le istruzioni che trovate qui
per lo sciroppo di zucchero
100 g di zucchero
100 g di acqua
poche gocce di limone
in un casseruolino, sul fornello più piccolo ma a fiamma media, fate bollire l'acqua con il limone e lo zucchero fino a quando lo sciroppo diventa denso e assume colore traslucido. Io vado sempre ad occhio, ma siccome bisogna spalmarlo sulla pasta biscotto, che è porosa ed assorbe subito, non fatelo troppo denso, perchè altrimenti non riuscite nell'impresa. Se preferite usare una versione alcoolica, scaldate leggermente una parte di cointreau con due parti d'acqua.
Appena sfornate la pasta biscuit, capovolgetela sul piano di lavoro coperto da un canovaccio e togliete la carta da forno. Finchè è ancora calda, trasferitela su un foglio di carta da forno pulito e lasciatela raffreddare per pochi minuti: vedrete che si sgonfierà leggermente, fino ad assumere lo spessore che ha nella foto.
Con un tagliabiscotti rotondo, del diametro di 5 cm, tagliate tanti dischi e metteteli man mano su un mattarello, così:
Poi, spenellateli con lo sciroppo di zucchero e riempiteli con panna montata, fragole e foglioline di menta.
Potete accompagnarli con un coulis di fragole (bastra frullare delle fragole con qualche goccia di limone) o spolverizzarli con zucchero a velo.
A domani, dagli Assaggi di Viaggio
Meraviglioooosiiiiiii!!!!!
RispondiEliminaAnche io cucino per rilassarmi e per cacciar via i pensieri brutti almeno per un po'!! Le tue ricette sono deliziose e scoprendo questo blog ho scoperto tutto un nuovo mondo culinario!!Grazie!!!
RispondiEliminaCome mi ci rivedo.....!!!!!Panna e fragole sono 2 cose che adoro e potrei...... scoppiare!!!!Bravissima. Buona giornata deny
RispondiEliminatanto per usare qualcosa di "tuo" questi sono proprio daPorcafigura!!! buona giornata ciao
RispondiEliminaBuongiorno!
RispondiEliminaE' quello che mi ci vuole adesso: un pò di dolcezza, di colore (rosso!) e di gusto!
Tra poco, cara, ti porterò le polpette!
Un bacione grande
complimentiiiiiiiiiii!!! squisiti... golosissimiiiiiii!!! un bacio
RispondiEliminaBella e accativante questa "rivisiatazione" del classico panna&fragole. Mi piace assai ^_^
RispondiEliminaMa sei in genio!!! Sto organizzando una cena messicana e secondo te non acchiappo questi al volo???? ;-)
RispondiEliminaMa che carini!!!
RispondiEliminaConcordo con arabafelice, sei geniale!!!!!
stupendi questi tacos, semplicemente perfetti!!
RispondiEliminaGolosissimi!!!!!
RispondiEliminaMa sono stupendi!!!!!!
RispondiEliminaSpesso faccio la pasta biscuit ripiena di panna e fragole, ma con questa versione mi hai conquistato!! E poi il tocco delle foglionine di menta....
i ritagli?? avrebbero fatto la stessa fine anche da me!! insieme alla panna che sicuramente sarebbe rimasta nella citola o, al massimo, con una puntina di nutella... meravigliosi!! Devo segnarmeli: ho una figlia che a la cresima e un figlio la prima comunione, è tempo che cominci a programmare le feste!! Un bacione e buona settimana! Lucia
RispondiEliminaUna ricetta molto originale, predo nota, grazie!
RispondiEliminaBuona giornata!
Che meraviglia .... mi avete fatto venire una voglia di fragole ... e di estate!!! Proverò a fare questo dolcetto al più presto!
RispondiEliminaBuona settimana
Ciao! niente male in versione così dolce: golosissime e tutte primaverili!
RispondiEliminabravissima!
baci baci
Ciao,
RispondiEliminasono Martina e vorrei invitarti a partecipare ad un contest su GialloZafferano che ti da la possibilità di vincere un premio d’eccezione: cucinare la tua ricetta a Vinitaly 2011!
GialloZafferano in collaborazione con Venezia Opportunità, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Venezia, propone un contest pieno di sorprese: Venezia nel piatto!
Di cosa si tratta? Semplice!
Crea una ricetta utilizzando uno degli ingredienti proposti, fotografala e postala sul Foum di Giallo Zafferano.
Di tutte le ricette che parteciperanno al contest, cinque verranno selezionate da GialloZafferano e da Venezia Opportunità e verranno presentate a Vinitaly 2011 (Verona, 7-11 Aprile).
Nel corso della manifestazione il vincitore dovrà cucinare la propria ricetta che verrà degustata insieme al vino DOCG Lison insieme a Sonia Peronaci nello Stand di Venezi@ Opportunità.
Per maggiori informazioni, leggi il regolamento completo che trovi qui:
http://www.giallozafferano.it/Vinitaly-venezia-nel-piatto.html
Ti aspettiamo!
adoro la pasta biscuit..è cosi buona e fragile..che nervi quando la faccio cuocere troppo e si spezza. Bellissima idea, abbastanza veloce e ottima anche per l'estate che verrà!
RispondiEliminama che buoni....viene veramente voglia di morderli!!!
RispondiEliminaI corsi di cucina a casa tua sarebbero bellissimi! Propongo un fine settimana quando tutto sarà a posto! Mi iscrivo al primo corso. In cambio ti faccio vedere come si tira la sfoglia che non è nulla in confronti alla pasta bisquit.
RispondiEliminaOdio le sperimentazioni. Nascono da chi vuole la perfezione e non sono certamente io. Le ricette dei blog sono belle perchè qualcuno ha già buttato via il risultato finale e ti evita di farlo;-)
Nei mei sogni esiste anche un forno decente dove la temperatura sia quella indicata dal termostato in ogni parte del forno.
Posso capire benissimo perché "gli avanzi" non sono avanzati...e secondo me anche la panna e le fragole avanzate hanno fatto la stessa fine...
RispondiEliminaBellissime foto.
Fabio
Urca, io mica ci ho mai pensato al mio stile di cucina..adesso che ci penso é sperimento perché non posso farne a meno, se no come cavolo faccio a farmi i tacos alla panna e fragole gluten free?.....Ma che bella invenzione é questa qua !! Baci, Simonetta...
RispondiEliminaMi piace la tua considerazione "in cucina come nella vita, la perfezione non mi appartiene e ci son casi in cui accontentarsi fa bene." che è anche la mia ....
RispondiEliminaE' un'idea geniale che ti ruberò: i tuoi suggerimenti per buffet sono uno più intrigante dell'altro!
Sono così abituata a preparare quantitativi per poche persone che organizzare un buffet per me è una chimera!
Yum! We'd love for you to share your recipe at dishfolio.com!
RispondiElimina