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lunedì 18 aprile 2011

Gli gnocchi di semolino ai tre gusti di Cristina P.

cristinap

Eccomi qui dopo un paio di mesi di latitanza, ora non ho più scuse, si cucina e basta.
Intanto la mia "scusa" è che gli studi su Milano mi assorbono tutto il (poco) tempo libero, ma non voglio perdere il diritto a partecipare per i prossimi mesi, per cui continuerei ad unire l'utile al dilettevole, dove nel dilettevole stanno sia lo studio che gli esperimenti per l'MTC e nell'utile mi ritrovo la cena pronta!
Primo passo: trovare la ricettina facile, facile.
Secondo passo: affrontare di petto la storiella che non riesco a tenere a mente.
Terzo passo, ultimo e più facile: trovare il collegamento tra i due risultati precedenti.
Partiamo: vi porterò (oggi virtualmente, ma spero di poterlo fare in futuro dal vivo) in Piazza Mercanti, nel cuore di Milano.
Piazza del medioevo, proseguimento ristretto di Piazza Duomo. Se dico "cuore", intendo proprio centralissimo.
Un lato di questa piazza è occupato dal palazzo dei Giureconsulti, ora sede della Camera di Commercio, e alla base del grande orologio della torre centrale troviamo una statua in una nicchia.
Vi tralascio la storia del palazzo e della torre, come pure quella dell'intera piazza, non solo per non superare le 50 pagine di accompagnamento alla ricetta, ma sennò, cosa vi potrò raccontare di persona se sapete già tutto??? e concentriamoci solo sulla statua. Ripeto, concentriamoci, e il termine non è casuale, perchè l'opera, il Sant'Ambrogio benedicente, è un po'....strana, quasi femminea. In origine infatti la statua rappresentava la Giustizia (in alcuni testi ho trovato il riferimento a Minerva) e quando la città passò sotto il dominio spagnolo, fu sostituita la testa, passando ad impersonificare il re Filippo II. Vi sembra poi che in epoca napoleonica si potesse accettare il re della "concorrenza", pure se soppiantata? Certo che no! Ed ecco che Bruto prese il posto di Filippo II. Ma anche Napoleone se ne andò e, per buona pace di tutti, la statua prese le definitive sembianze di Sant'Ambrogio.
Un tempo, si racconta, l'oste dell'osteria "La Pattona" vicino alla nostra statua, venne arrestato con l'accusa di aver alzato troppo il prezzo di una porzione di polenta: da due soldi e mezzo a tre. E lui? Indovinate un po'! Si giustificò dicendo che era stato Sant'Ambrogio a suggerirglielo. La mano infatti sembra indicare il numero 3, oltre all'atto di benedire.

cristina st

Anche io ho preso quella mano e quel 3 come messaggio, e pure duplice:
1) attenta che questo sarebbe il terzo MTC che salti e non ti lamentare se perdi il diritto a partecipare ai prossimi....
2) ti offrono il semolino facile, facile. Perchè non lo fai ai 3 gusti?????


cristinap

Ed ecco la ricetta:
250 gr. di semolino

200 gr. di zucchero a velo
1 litro di latte
2 uova
3 cucchiai di rum
50 gr. di cacao amaro
50 gr. di cocco grattugiato
50 gr. di granella di nocciiole
gelato alla vaniglia

Preparare un semolino morbido, aggiungendo lo zucchero a velo e il rum a caldo e le uova quando è già a temperatura ambiente.
Dividere il composto in tre ed unire ad una parte il cioccolato, ad una il cocco e all'ultima la granella di nocciole.
Formare delle palline che dovranno riposare in frigo per almeno 2 ore prima di essere servite con accompagnamento di gelato alla vaniglia "facente funzione" di intingolo.
Le fragole sono state prese solo per dare colore alla foto ma non stavano male neppure loro con questo dolce delicato.

Cristina

3 commenti :

  1. Tre, numero perfetto. Pero' meno male che i dolci nel piatto sono un po' di piu'...:-)

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  2. Eccomi qui, con un enorme ritardo e a vincitore proclamato per fare una ola alla Cri!!!!

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