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Vi ripropongo la ricetta degli shortbread per la rubrica il piatto storico, perché la pagina originale è scomparsa dal nostro blog per colpa di Blogger, che, non contento di tutte le difficoltà ed interruzioni dell'ultimo periodo, ha trovato i nostri shortbread talmente buoni che se li è mangiati con tutta la loro storia!!!
GLI SHORTBREAD
La storia di questi biscotti è antica quanto la cucina che li ha creati.
La cucina scozzese è sempre stata autonoma rispetto a quella a Inglese. La prima, infatti, rimasta isolata nel nord della Gran Bretagna, lontana dai Romani che hanno influenzato la seconda in qualche misura, si è sviluppata autonomamente. La prima grande influenza sulla cucina Scozzese è stata quella francese alla corte della Regina Maria Stuart . La regina Vittoria e il principe Alberto hanno acquisito Balmoral nel 19 ° secolo e mentre hanno portato con loro il cibo ricco della corte inglese, avevano anche il desiderio di far servire ai loro ospiti più illustri Inglesi e non solo, piatti tradizionali scozzesi .
La cucina Scozzese e i suoi cuochi sono sempre stati celebri per le loro zuppe (zuppa di pomodoro al vino rosso, la “Cock-a-Leekie Soup”, la zuppa di cavolfiore e cheddar, il brodo scozzese per esempio),
gli haggis (un insaccato molto sporito , piatto tradizionale scozzese da sempre, a cui, il grande poeta scozzese Robert "Rabbie" Burns ha addirittura dedicato un’ode) e i loro prodotti da forno, in particolare focaccine, frittelle, torte di frutta, biscotti d'avena e frollini.
gli haggis (un insaccato molto sporito , piatto tradizionale scozzese da sempre, a cui, il grande poeta scozzese Robert "Rabbie" Burns ha addirittura dedicato un’ode) e i loro prodotti da forno, in particolare focaccine, frittelle, torte di frutta, biscotti d'avena e frollini.
La storia di shortbread inizia con un "pane biscotto" medievale. Gli avanzi di pane venivano messi in forno ad asciugarsi fino a quando non diventavano un prodotto croccante simile alle nostre fette biscottate e primo biscotto, nel senso di cotto due volte. A poco a poco il lievito nel pane è stato sostituito dal burro, così legata alla cultura contadina dell’allevamento di bestiame presente in Scozia e così a poco a poco il pane si è trasformato in un frollino!
“Per la preparazione di pasta frolla e torte, il burro è stato inizialmente un’alternativa alla panna fresca, ma alla fine l'ha sostituita, perché ha un più alto e concentrato tenore di materia grassa, ed era più facilmente conservato ed immagazzinato ... Ciononostante il burro è apparso in una parte relativamente piccola dei piatti nei libri di ricette medievali, che sono state scritte principalmente da e per i cuochi della nobiltà. Fu solo in epoca Tudor che l’ emergente classe media, che non disprezzava il burro come il cibo dei poveri, cominciò a usarlo liberamente in ogni ambito possibile di cucina, stabilendo una tendenza che sarebbe durata per circa duecento anni. " (Da ---Food and Drink in Britain: From the Stone Age to the 19th Century, C. Anne Wilson [Academy Chicago:Chicago] 1991 (p. 161-164)
Così si crea lo shortbread : inizialmente era considerato un lusso e riservato alle occasioni speciali come Natale e capodanno (Hogmanay), preparato in forme rotonde e grandi che simboleggiavano il sole (Si tratta di una residuo delle antiche torte di Capodanno che erano i simboli del sole). Ma in particolare era riservato ad un’occasione speciale: una torta di shortbread decorata veniva rotta sulla testa della giovane sposa che stava per entrare nella sua casa, per augurarle prosperità . Questi frollini tradizionali scozzesi erano già ben conosciuti prima del XII secolo con il nome di Petticoat Tails (divennero poi i favoriti di Maria Stuart) nella loro forma originale che prende probabilmente il nome dalle pesanti e ricche sottovesti (tallis) in auge durante il regno di Elisabetta prima che si creavano proprio così, ovvero accostando tanti triangoli fino a formare un cerchio. Esattamente una delle 3 forme classiche degli shortbread.
Le altre due forme consentite sono quella rotonda individuale ("Rounds Shortbread"),
oppure una spessa lastra rettangolare tagliata in "dita".
In occasioni di festa può essere decorata con strisce multa di buccia d'arancia o di limone e piccoli confetti. Nelle Isole Orcadi e Shetland, è chiamata Bride's Bonn, ed è preparato con l'aggiunta di una piccola quantità di semi di cumino. I bordi sono tradizionalmente a "intaglio", ottenuti pizzicando con le dita la parte e sterna del dolce: questo per simboleggiare i raggi del sole, seguendo un'antichissima culto tradizione del disco solare.
Ancora un dato curioso: l'origine del nome shortbread. Secondo il Dizionario Inglese di Oxford, la definizione di "Short" (definizione n. 20) è: “ di sostanze commestibili: friabile, che si sbriciola facilmente. Questo descrive il processo di creazione di biscotti frollini. Secondo John Ayto, il termine "pasta frolla" risale solo fino all'inizio del XIX secolo. E da qui deriva anche la parola shortening : si definisce così un grasso semisolido utilizzato nella preparazione del cibo, particolarmente i prodotti da forno, così chiamato perché crea una consistenza friabile (come negli shortbread). Può essere un grasso animale o vegetale. Da qui viene anche il termine "shortening" che può essere usato in modo più ampio da applicare a qualsiasi grasso venga utilizzato per la cotturache sia solido a temperatura ambiente, come burro, lardo, strutto e margarina.
Ancora due curiosità sugli shoertbread :
Il 6 gennaio di ogni anno è La Giornata Nazionale degli Shortbread .
Lo Shortbread è stato classificato come un pane dai fornai per evitare di pagare l'imposta locale sui biscotti!! Tutto il mondo è paese……
SHORTBREAD ALLA LAVANDA
di Maryeileen
Ingredientidi Maryeileen
La ricetta originariamente prevedeva un' altra forma ma io ho preferito le "dita". Ho seguito le indicazioni finali degli shortbread ai semi di papavero di Ale
• 340 gr di burro, ammorbidito
• 150 gr di zucchero bianco
• 30 gr di zucchero a velo setacciato
• 2 cucchiai di lavanda fresca tritata finemente
• 1 cucchiaio di foglie di menta fresca
• 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
• 280 gr di farina
• 60 gr di amido di mais
• 1 / 4 cucchiaino di sale
Indicazioni
1. In una ciotola media, mescolate il burro, lo zucchero bianco e lo zucchero a velo 'fino ad avere un composto leggero e spumoso. Unite la menta, la lavanda, e la scorza di limone. Unite la farina, l’amido di mais e il sale, amalgamate bene il tutto. Dividete la pasta in due palle, avvolgetela nella pellicola e appiattitela fino a circa 1 cm di spessore. Mettete in frigorifero a rassodare per circa 1 ora.
2. Preriscaldare il forno a 165 ° C. Su una superficie leggermente infarinata, stendete la pasta in un rettangolo stenderlo con un mattarello su un foglio di carta da forno, dando la forma di un rettangolo, alto circa un cm. Mettere il foglio con l'impasto su una teglia da biscotti e infornare a 160 gradi per 30 minuti. Qualche minuto prima che sia cotto, sfornare e, con un coltello, incidete l'impasto con tanti tagli perpendicolari, in modo da formare tanti rettangolini. Rimettere in forno per pochi minuti.
E' essenziale perché i biscotti si mantengano morbidi che vengano sfornati quando la pasta è ancora chiara, senza farla biscottare in nessun modo.
Lasciar raffreddare, poi tagliare lungo le linee, formando i biscotti, procedendo con cura: la pasta è friabilissima e rischia di rompersi.
Si conservano benissimo fino ad una settimana in una scatola di latta.... se riuscite a non mangiarli prima! Perfetti per accompagnamento ad una semplice crema pasticcera o da soli con una bella tazza di tea
Buona giornata
Dani
LAVENDER SHORTBREAD COOKIES
by Maryeileen
Ingredients• 1 1/2 cups butter, softened
• 2/3 cup white sugar
• 1/4 cup sifted confectioners' sugar
• 2 tablespoons finely chopped fresh lavender
• 1 tablespoon chopped fresh mint leaves
• 1 teaspoon grated lemon zest
• 2 1/2 cups all-purpose flour
• 1/2 cup cornstarch
• 1/4 teaspoon salt
This tasty recipe uses a different shape for shortbread ... I preferred to prepare them shaped as fingers ....
Directions
1. In a medium bowl, cream together the butter, white sugar and confectioners' sugar until light and fluffy. Mix in the lavender, mint and lemon zest. Combine the flour, cornstarch and salt; mix into the batter until well blended. Divide dough into two balls, wrap in plastic wrap and flatten to about 1inch thick. Refrigerate until firm, about 1hour.
2. Preheat the oven to 325 degrees F (165 degrees C). On a lightly floured surface, roll the dough out to 1/4 inch thickness. Cut into shapes with cookie cutters. Cookie stamps will work well on these too. Place on cookie sheets.
3. Bake for 18 to 20 minutes in the preheated oven, just until cookies begin to brown at the edges. Cool for a few minutes on the baking sheets then transfer to wire racks to cool completely.
Have a nice day
Dani
Tra i miei biscotti preferiti in assoluto!!!
RispondiEliminaE grazie delle mille notizie che ho trovato in questo post :-)
Ho avuto la fortuna di provarli sul posto ma tanto tanto tempo fa : ( Li rimangerei volentieri quindi copio e provo : )
RispondiEliminaMai provati... almeno fino ad ora ; )
RispondiEliminaDevono essere profumatissimi!
Ma è fantastico. Mi piace molto. Bravissima
RispondiEliminaLa prima volta che ho preparato gli shortbread ho ottenuto una mattonella immangiabile. Ci riprovo con questa ricetta collaudata perchè ne vado matta!
RispondiEliminaciao, seguo spesso il vostro blog!! lo trovo molto interessante.
RispondiEliminaconoscete il Santa Cristina? è uno dei miei vini preferiti..sul loro sito web ho trovato questo concorso http://www.santacristina1946.it/communityandsocial..bisogna creare un itinerario del gusto..e si vince un soggiorno in Toscana, non male!! provate a dare una sbirciatina, magari vi può interessare..
DAniela un post così ricco e bello...grazie...un abcione a te e ad Ale .....!!
RispondiEliminaCerto che blogger si è mangiato il vostro post....con dei shortbread così!!?!??!
Quanti ne mangiavo nelle mie vacanze estive! E mi piacevano da morire... forse dovrei pensare a farli gluten free... peccato non poterli mangiare esattamente come ha fatto blogger! ;)
RispondiEliminagraaaaaazie!! io sono totalmente shortbread-addicted... con la scusa che sono senza lievito (al quale sono intollerante) ne mangio a vagonate!!!
RispondiEliminabaci
Grazie Daniela, in questi giorni ci sono state un po' di turbolenze primaverile ma mi sembra tutto rientrato! e pazienza se Mr.Blogger si è pappato tutti i tuoi shortbred, meglio averli ripostati cosi' ce ne sono anche per gli altri!!:-))
RispondiEliminaUn abbraccio!
diana
@ Stefi anche io sono golosa! devo dire che mi iace anche il fatto che si conservino bene per un po' così ne posso fare quantitativi industriali per tutta la famiglia!!!! Un bacione :-)
RispondiElimina@ Titti okkkkei! spero che il sapore funzioni da macchina del tempo......:-)))
@ Si, lo sono, Francesca: profumano tutta la cucina quando li prepari.....Una meraviglia
@ Grazie Meris :-))
@ Elena prova e sappimi dire: questi sono friabilissimi! Baci
@ Grazie Chiara! Daremo volentieri un occhiatina... non si può mai sapere! Baci
RispondiElimina@ Flavia si vede che sono piaciuti!!! ;-)) Grazie dell'abbraccio che viene ricambiato con slancio!
@ Stefi, ma la questione della farina di avena unita a quella di riso non può andarti bene? Non sono mai certa di cosa sia assolutamente gluten free , ma pensavo che queste due lo fossero.... Ma in ogni caso tu saprai creare meraviglie! Bacione bella signora
@ Cristina come ti capisco! super baci!
@ Diana, tu riesci sempre a bendispormi verso il globo terracqueo! Un bacione enormissssssimo
Eh sì Blogger ci ha fatto passare dei brutti momenti.. ma non ci hanno fermato! Devo dire che non ho mai mangiato gli shortbread, ma questi gli assaggerei volentieri! ;-)
RispondiEliminaVero Chiaretta!! Ieri meditavo progetti di vendetta cosmica contro l'Odiata Piattaforma...risolti in un "ok ok riscrivo!" piuttosto remissivo...... :-)))
RispondiEliminaAttenta agli shortbread: sono peggio delle ciliegie!!!
Sempre visti, mai provati nè fatti, certo che con la lavanda mi tentano proprio...vabbè ci faccio un pensierino e intanto copio e incollo ; )
RispondiEliminaciao loredana
Io ho paura di farli perchè ricordo che anni fa ne mangiavo senza riuscire a fermarmi....
RispondiEliminama gli anni passano e magari ora la cosa non sarebbe così indolore ;)
Comunque prima o poi mi farò coraggio, in effetti sono divini e l'idea della lavanda mi piace moltissimo. Un bacio
@ Loredana daiiiiiii lasciati tentaaaaaaaare.... :-))))
RispondiEliminabacioni
@ Viola... magari... indolore....io ho qualche difficoltà a fermarmi ancora adesso!!! Un abacione
These are beautiful!
RispondiEliminathanks Monique! :-))))))))
RispondiEliminaMa quindi anche il mio commento non c'è più?! :(
RispondiEliminaVabbè poco male una latta di benzina e ci vendichiamo verso il provider che fornisce i servizi di questa piattaforma! :P ahahahahahaha
Scherzi a parte...non so se mi ripeto, probabilmente si ma sono anziano e quindi abbiate "pietà" di me :P ma questi post sono coinvolgenti, ti danno una ricetta ma anche l'atmosfera giusta. Completano l'aspetto tecnico e goloso con dei rimandi storici che danno un sincero profumo in più. Preparare un piatto è una cosa, approcciare una ricetta nella consapevolezza della sua origine è decisamente un passo avanti (notevole) in più :)
avevo letto anch'io il post originale, bellissimo e ricco di notizie interessanti! buoni gli shortbread, alla lavanda non li ho mai provati.
RispondiEliminaMi ricordo in provenza fanno preparazioni culinarie, oltre che cosmetiche, alla lavanda, ma quando ci ho provato io con il gelato alla lavanda, i miei ospiti mi hanno detto che gli sembrava di mangiare un bagnoschiuma!!! Forse ho esagerato con le dosi? :-)))
certo mario! Oltre agli shortbread si è mangiato anche tutti i commenti, il fetente! Vada per la tanichetta: se vuoi ti faccio compagnia! Ho dovuto riscrivere tutto :-( Grazie come sempre per quello che dici, però. Mi fai sentire perfino brava!!! Un bacione ad omonima e famiglia :-)))
RispondiEliminaPer fortuna li hai ripostati!! GRAZIE!
RispondiElimina@ Cristina ;-))))))))))))) forse un pochino? ha ha ha Mi raccomamdo, se provi questi, contieniti sulla quantità: in particolare con i fiori essiccati a volte si esagera :-)
RispondiEliminaGrazie per i complimenti e un super abbraccio!
@ Jo :-))))) Grazie a voi che siete tornate a leggere!