No, non è la destinazione finale: ma alzi la mano chi fra di voi non l'ha sognata, almeno una volta nella vita. Nel racconto dei nostri amici, però, la realtà è ben diversa e poco o nulla resta del fascino del passato, anche se le foto sembrano smentire qualsiasi altra ipotesi. Ma il sogno avvolge tutta l'impresa di Highway to Khan, anche ora che la meta è vicina: godiamoci il loro racconto, e continuiamo a fare il tifo...
Samarcanda
è la più importante delle città
turistiche Uzbeke,
per quanto abbiamo letto anche la più brutta, perché grossa, e
lottizzata in chiave turistica. Ad esempio nella piazza più famosa
non riusciamo ad entrarci perché è allestito un palco per un
concerto. Come ci starebbe bene un concerto di Battiato qua. Invece è
più probabile ci saranno concerti di Toto Cutugno o Al Bano, visto i
gusti locali.
Manco a dirlo, camminando
vicino alla piazza sentiamo le note di “felicità”. Incredibile.
Non è il maestro in persona, ma solo la traccia di un CD. Che
disdetta.
Fatichiamo come non mai a
trovare l'albergo, l'urbanistica è delirante, come se fosse stata
separata la città da visitare da quella degli abitanti ( queste cose
proprio non ci piacciono), inoltre le nostre mappe non corrispondono,
strade chiuse, polizia che blocca alcuni accessi, deviazioni.
Troviamo l'hotel per
miracolo. Hotel
Furkat (60$ la tripla), segnalato Lonely, non è un grand hotel ma il
cortile interno vale il prezzo del biglietto, pieno di vite
americana, tavolini sulle balconate, terrazza, e tavoli al piano
terra, molto ombreggiati. Inoltre a parte la polvere e il bagno che
si allaga, c'è aria condizionata e frigo bar.
Dormiamo fino a tardi, e
con calma ci prepariamo per una visita alla città, non c'è fretta,
le scadenze dei visti non ci corrono più dietro. Abbiamo deciso di
fare dietro front e tornare in Italia. Scendendo per colazione
incontriamo un gruppo di tedeschi
armati di mountain bike,
in ballo con chissà quale tour centr’asiatico, e, mentre facciamo
colazione, ci accorgiamo che ci sono anche le moto dei Polacchi con
problemi intestinali!
L’Hotel Furkat di
Samarcanda mi ricorda l’Ostello
Sova di Novi Sad,
uno di quei luoghi pacifici e accoglienti, tappe predilette dei
viaggiatori low budget, che scambiano volentieri il servizio in
camera con qualche incontro interessante. Salutiamo velocemente i
Polacchi, con ancora negl’occhi l’immagine dei loro mentre
espletano i loro bisogni dietro un cespuglio.
Giretto per la città, da
turisti in piena regola, tra l'altro, le nostre casacche “Canadiens”
tutte uguali, quando siamo in macchina acquistano senso, ma quando
giriamo le città da turisti, ci rendono i peggio sfigati.
Tomba di Tamerlanu,
piazze principali, e bazar, dove la nostra voglia di fotografie trova
ampio sfogo.
Samarcanda è sicuramente
la città più
importante per il valore dei monumenti,
decisamente i più grandiosi dell’Uzbekistan, ma anche la meno
“vera”, meno a misura d'uomo, più rifatta. Solo il bazar ci
ricorda che qui c'è una popolazione reale, che vende compra mangia
beve urla ride.
Stanchi e sciolti dal
caldo, torniamo verso l'albergo. Cena: ravioli
e shashlik.
L’Islam e la Cina che si incontrano nel piatto. Poi il miracolo.
Riconosciamo dei Mongol
Rallyers, sono
quegli inglesi che abbiamo incontrato bloccati alla frontiera
Turkmena! Non si sa come ci hanno raggiunto! Hanno risolto i loro
problemi e sono convinti di raggiungere Ulan Bator! Esponiamo i
nostri problemi con il visto e della bocca nascosta dalla barba di
uno di loro, vengono pronunciate le magiche parole: "mio padre
lavora all'ambasciata mongola a Londra, so per certo che con pochi
dollari si può estendere di qualche giorno la validità del visto".
Io già esulto come se
avessi visto un gol della mia squadra del cuore! Allora….
proviamoci!!! Per la spedizione si vedrà! Questo è lo spirito!
Domani senza troppa fretta,
entriamo in Kazakastan, e facciamo di nuovo rotta su Ulan Bator!!!
La meta è un atto di fede.
Federico Maccagni di
Highway
To Khan,
direzione Kazakistan, destinazione finale Ulan Bator in Mongolia
capisco la delusione di trovarsi una città che non è quello che ci si aspettava, ma io partirei domani stesso per Samarcanda!
RispondiEliminabel viaggio!