La Sachertorte di Foie Gras, per il ritorno delle Strenne!

Pensavate che vi avessimo abbandonato? Che ci fossimo dimenticati dei nostri appuntamenti? Che avessimo preferito i neuro-storming serali nella "stalla allargata" con le nuove Strenne per un mese, trascurando impegni, calendari e ricette?

 

Assolutamente no- è la risposta: anche perchè, a distanza di un anno dalla nascita di questo gruppo, ci divertiamo ancora così tanto che per distoglierci da questi appuntamenti ci vuole proprio qualcosa di grave. 

E qualcosa di grave c'è stato, purtroppo: ma oggi siamo di nuovo qui, forti di una battuta in più ("le Strenne, sono slittate") e di una valanga di ricette prossime ad abbattersi sui vostri schermi, secondo una calendario che ormai dovreste sapere a memoria, ma che da oggi si arricchisce dell'appendice delle Strenne per un mese: le amiche che hanno vinto il contest di Stefania reinterpretando in chiave "gluten free" il tema della volta scorsa. 

In soldoni: andremo avanti per tre settimane, con la solita cadenza (da noi il Lunedì, da Fabio&Annalu il Martedì, da Stefania il mercoledì, da Flavia il giovedì e da Mapi il venerdi), mentre la quarta sarà dedicata alle vincitrici del contest, che in rigoroso ordine sparso sono Emanuela di Arricciaspiccia, Eleonora di Burro e Miele, Giulia di Rossa di Sera, Mai de Il Colore della Curcuma e Stefania di Profumi e Sapori. 

Il tema, neanche a dirlo, sono le prossime feste. Non necessariamente il Natale, ma una delle tante feste che ricorreranno da qui in poi, per tutto l'inverno. Sarà per reazione al poco da festeggiare della vita reale, ma stavolta abbiamo voluto puntare su piatti ricchi, importanti, in certi casi anche un po' solenni, se mi passate il termine, che stanno alla nostra cucina come le tovaglie di lino del corredo della nonna: si usano poche volte, ma quando si usano, è per un'occasione importante.
Quindi, per una volta, aspettatevi "porche figure" che ambiscono ad esserlo sul serio, con l'utilizzo di ingredienti "importanti", anche se non necessariamente costosi e con ricette che richiedono più tempo del solito: ciascuno di noi le reinterpreterà in chiave personale, naturalmente, ma tutte saranno accomunate da questo filo conduttore, che dà voce al nostro desiderio di riappropriarci di un tempo buono, per dedicarci a preparare cose buone, che ci aiutino a ritrovare la serenità e il sorriso.

Cominciamo noi, con un ricettone da paura, al quale ho dedicato un post a parte, vista la lunghezza della spiegazione e la complessità delle ricetta. Si tratta della Sacher al fegato grasso che l'Hotel Sacher propone da tempo nei suoi menu delle feste, a conferma di come la fantasia degli chef non conosca limiti e arrivi anche a "scherzare con i santi", reinterpretando in chiave salata il pilastro della pasticceria austriaca.
Vi anticipo qui che mi ci è voluta mezza giornata di tempo, compreso il riposo, e due litri di tisana calmante, per tenere a bada lo stato di ansia ad ogni passaggio: però ne è valsa la pena, non solo per il risultato finale, ma anche per la relativa facilità del tutto. Logico, non è l'equivalente di due uova sode, ma è meno complessa di quanto possa apparire ad una prima lettura.
E merita quindi almeno un pensierino, per il vostro menu delle prossime feste...
La ricetta è qui sotto
buona settimana
ale