Per chi conosce Diana e magari ha pure radici in quella terra povera e avara che è la Liguria, non c'è bisogno di spendere ulteriori parole. Nel senso che già si intuisce la gioia per ritrovare in questo gioco un'amica preziosa e una cuoca di sostanza, ancorata al territorio e sensibile alle suggestioni d'Oltralpe, finissima conoscitrice di prodotti e produttori e autrice di piatti strepitosi, conditi sempre con quel pizzico di ironia e di senso pratico che rende noi Liguri immediatamente riconoscibili, in qualsiasi parte del mondo. Così come immediatamente riconoscibili sono le tagliatelle verdi, variante di quei taggiaen verdi che da noi fanno subito festa. Se altrove sono gli spinaci, i responsabili di quel colore squillante, oltre i Giovi è la borragine a farla da padrona, spesso unita alle bietole, altra presenza immancabile nella nostra cucina. Il sugo di funghi (tuccu de funzi) è poi l'abbinamento più classico, per una ricetta che qui è anzitutto piatto della memoria- e altrove è un primo assolutamente grandioso. D'altronde, ci saremmo potuti aspettare qualcosa di diverso????
Riprendo la mia partecipazione a questo “gioco” perché la pasta mi piace particolarmente e perché gli ingredienti necessari a questa ricetta sono facilmente comprensibili, a me sopprattuttamente, che non sono portata a ingredienti “strani” e a spezie particolari e mi spiego: ho il “dono” di non riuscire a coglierne i profumi ed i sapori……. ho un palato piuttosto rustico e quindi particolarmente impedito alle raffinatezze che vengono spesso proposte, cerco di provare ma devo, il piu’ delle volte, desistere……. ahimè!!!Comunque visto che la Cucina Ligure (scritta volontariamente in maiuscolo) mi piace particolarmente perché senza fronzoli, ma ricca di erbe locali, desidero farvi conoscere questa semplicissima ricetta sperando di riuscire nuovamente ad ottenere L’EPITAFFIO (!) che mi spetta...... mi spetterebbe?!!!!
TAGLIATELLE VERDI AL SUGO DI FUNGHI
Riprendo la mia partecipazione a questo “gioco” perché la pasta mi piace particolarmente e perché gli ingredienti necessari a questa ricetta sono facilmente comprensibili, a me sopprattuttamente, che non sono portata a ingredienti “strani” e a spezie particolari e mi spiego: ho il “dono” di non riuscire a coglierne i profumi ed i sapori……. ho un palato piuttosto rustico e quindi particolarmente impedito alle raffinatezze che vengono spesso proposte, cerco di provare ma devo, il piu’ delle volte, desistere……. ahimè!!!Comunque visto che la Cucina Ligure (scritta volontariamente in maiuscolo) mi piace particolarmente perché senza fronzoli, ma ricca di erbe locali, desidero farvi conoscere questa semplicissima ricetta sperando di riuscire nuovamente ad ottenere L’EPITAFFIO (!) che mi spetta...... mi spetterebbe?!!!!
TAGLIATELLE VERDI AL TOCU DE FUNZI (Sugo di funghi)
INGREDIENTI per 4 persone
400 gr. di farina (200 di grano duro e 200 di grano tenero)
2 uova
50 gr. di salciccia spellata
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di olio evo
1 mazzo di bietole e borragine bollite in poca acqua ben strizzate e tritate
Sale
Fare la fontana sulla spianatoia di legno con la farina setacciata, le verdure ,la salciccia ulteriormente tritata, il parmigiano, l’olio, il sale, fate un buchetto in mezzo al composto e aggiungete le due uova, iniziare a mescolare con una forchetta, raccogliendo sempre piu’ farina , iniziare ad impastare finche’ il composto diverra’ una bella palla elastica, se ne tagliate un pezzo dovreste vedere delle piccole bollicine d’aria che si saranno formate durante il duro lavoro di gomito.
Fate riposare la pasta su un tovagliolo con una tazza capovolta sopra, almeno per mezz’ora.
Spolverare di farina la spianatoia ed iniziare tirare la pasta con il mattarello, rigirandola piu’ volte su se stessa continuando a passare e ripassare il mattarello, la dovrete rendere sottile, per me va bene non troppo sottile, per intenderci (con la sfogliatrice Imperia non oltre la tacca 5) in questo caso, visto che dobbiamo sfogliare a mano………ad occhio!!! e poi piu' di tanto non si puo' vista la presenza della salciccia.
Infarinare leggermente il mattarello e la sfoglia, iniziare ad arrotolare la pasta sullo stesso, sfilarla dal mattarello e tagliare le tagliatelle con un bel coltello affilato, aprirle per bene e lasciarle prendere aria sulla spianatoia.
TOCU DE FUNZI (Sugo ai funghi)
2 funghi porcini e qualche fungo secco (nulla impedisce che usiate dei funghi diversi)
1 spicchio d’aglio
Olio – burro(poco)
Prezzemolo tritato
2 pomodori
Rosmarino
Brodo vegetale
Sale e pepe q.b.
In una pentola di terracotta mettere un po’ d’olio e burro, aggiungere lo spicchio d’aglio farlo dorare leggermente, il prezzemolo (senza farlo friggere mi raccomando!) gli aghi di rosmarino, a chi non piace vederli si possono tritare, i pomodori pelati e schiacciati con la forchetta, far insaporire ed aggiungere i funghi a fette e qualche fungo secco che avrete fatto rinvenire in un po’ di acqua tiepida, far cuocere aggiungendo un po’ di brodo vegetale se ve ne fosse la necessita’.
Non appena il sugo si sara’ ben rappreso, salare e pepare a seconda del gusto.
Condire le tagliatelle con il “tocu de funzi” e il formaggio parmigiano.
Mamma che bel piatto! Ma io proprio non la conoscevo la pasta con questo generebdi impasto!! Con la salsiccia dentro....non sapevo nemmeno si potesse!! Fantastiche, chissà che sapore!! Ciao
RispondiEliminaMagicissssima Diana,come sempre!!!!!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio e buon we, bella signora bionda!
la salsiccia nelle tagliatelle mi è proprio nuova...grande Diana! mi fa proprio gola questo piatto!
RispondiEliminaDa buona ligure conosco eccome!
RispondiEliminaUna ricetta gustosa da una terra che, come dici giustamente tu, è avara, ma sa stupire alla grande!
la salsiccia nell'impasto .... wow!!!
RispondiEliminala farina di semola e la bianca 00 , ?proverommi a farla e poi ti faccio sapere!!!! bonaaaa!!!
RispondiEliminastupendissime....ma la salsiccia nella pasta che sapore haaaa???ora sono troppo curiosa!
RispondiEliminaGrazie Ragazze!
RispondiEliminaLa salciccia è veramente poca 50gr su 400 gr di farina e la verdura, si sente appena,è una ricetta antica, visto che la Liguria è una terra "avara" si preparava un primo con il "profumo" del secondo! :-))
Ciao a tutte!!!
Diana
Mi inchino di fronte a questa meraviglia. Sono in un periodo sperimentale, ma quando vedo un piatto davvero rustico e legato al territorio come questo un po' mi pento. Dentro sono iper tradizionalista! Bietole e borragine unite alla salsiccia... non finirà la prossima settimana senza che sulla mia spianatoia ci sia questo impasto pronto a diventare tagliatelle. Grazie!!
RispondiEliminamai gustata e devo provvedere al piu' presto!!! bravissima e buon week! ^_^
RispondiEliminaCiao, una ricetta che colpisce subito per i suoi colori e per il suo gusto rustico e ricco! Un primo piatto ligure tutto da provare!
RispondiEliminabacioni
Ciao, una ricetta che colpisce subito per i suoi colori e per il suo gusto rustico e ricco! Un primo piatto ligure tutto da provare!
RispondiEliminabacioni
Grazie ancora a tutte!!!
RispondiEliminaQui viene fuori un pdf di "sostanza" :-)))
Diana
Diana, che meraviglia, ho la bava! Un bacio
RispondiElimina:-))))))))
EliminaDiana, mi hai lasciata senza parole. Lì per lì ho pensato che non fosse possibile, e invece sì: con te tutto si può fare, anche mettere la salsiccia nell'impasto delle tagliatelle!!!!! Grande, grandissima!!!!
RispondiEliminaPerò se posso dare un suggerimento perfidello alla Ale... falle l'EPITAFFIO solo se promette di giocare tutto l'anno, senza dire fesserie sul fatto che non distingue i sapori raffinati: noi la conosciamo questa bella signora bionda, no? ^_^
Mapi:ti aspetto al varco.........:-)
RispondiEliminaCiao Nadia, spero di vederti presto!
Un abbraccio a tutte!
Diana
Ma che meraviglia e che GENIALATAA quella della salsiccia nell'impasto! Anch'io apprezzo tanto la tradizione e faccio molto fatica a *innovare*.
RispondiEliminaComplimenti Diana.
Diana... idea stupenda!!!
RispondiEliminaGrazie ancora a tutte ora...........sono completamente confusa, non sono abituata a tutti questi complimenti, questa è una ricetta povera e rustica ma "furba" come la Terra di Liguria.
RispondiEliminaDiana