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giovedì 23 febbraio 2012

MTBook Club: Il Circolo Pickwick (capp. 1-8)

MT book club


Partiamo dal coming out che ogni classico impone- e cioè il "quante volte, sorella?". Mezza, ahimè- a voler essere benevoli, intorno ai vent'anni, quando leggere significava ancora divorare libri, in un'ansia di conoscenza che spesso si esauriva in toccate e fughe, scorse veloci a succhiar l'anima delle pagine e poi via, verso nuovi personaggi, nuovi ambienti, nuove storie. Troppo presto, di sicuro- ma non così presto da non aver lasciato traccia in un lontano rimpianto, messo a tacere col buon proposito del "prima o poi, lo riprendo, lo rileggo e lo finisco pure" che oggi, vivaddio, prende forma. Iniziato ieri sera e,al momento (ore 15.33) quasi in pari per l'appuntamento delle 21.00.


In principio, furono le figure: le immagggini, diremmo oggi, con la spocchia di chi è convinto che la comunicazione inizi e finisca con loro. Due secoli fa, invece, si era consapevoli di essere al punto di partenza e di dover incanalare nei giusti binari  tutta la sete di conoscenza che serpeggiava fra quei ceti della popolazione tradizionalmente esclusi dai canali dell'informazione e del sapere e a cui ora erano finalmente ammessi, grazie alla sempre più capillare diffusione dei giornali. Ed è su un giornale, il Morning Chronicle, che appaiono per la prima volta gli scritti di Charles Dickens: in origine, sono brevi didasclalie che si accompagnano alle vignette, poi prendono sempre più spazio, fino a trasformarsi in brevi racconti e poi, alla fine, in veri e propri capitoli di storie sempre più avvincenti. 

Make 'em laugh, make' em cry, make 'em wait: così sintetizzò Charles Reade il segreto dei successo dei romanzi a puntate: fateli ridere, fateli piangere, lasciateli in attesa- e le opere di Dickens si candidarono immediatamente ad incarnare al massimo questi precetti. Unico, forse, fra tutti gli autori del suo tempo, fu capace di mettere tutti d'accordo, lettori sofisticati e masse dai gusti semplici, critici raffinati e colleghi che gli riconobbero quella completezza che a loro mancava. Ovunque si trattasse di narrare, Dickens era il maestro indiscusso. 

Lo fu anche quando, poco più che venticinquenne, fresco sposo della figlia del suo editore, affrontò per la prima volta il genere del romanzo d'appendice sul Morning Chronicle, pubblicando in venti puntate quello che poi sarebbe diventato Il Circolo Pickwick: nel giro di pochi mesi le tirature del giornale passarono dalle 400 alle 40000 copie, tanto diffuso era l'entusiasmo per le avventure di questo strampalato circolo, narrate da una penna intinta nel calamaio dell'ironia, della leggerezza, della sagacia. "Un capolavoro dell'umorismo inglese- perciò non fa ridere" chiosano i più dissacranti enciclopedisti del web: ma qui, vi assicuro, si è già riso, e pure parecchio: e siamo solo a pagina 70...

Laddove non si ride ed anzi, ci si incavola per bene, è in merito alla traduzione  peri i tipi della Dalai, che è uno scempio in piena regola: "...nonchè le narrazioni e altri opuscoli cui per avventura dessero motivo le scene locali o i ricordi che relazionali hanno visti testimoni" (p. 20); "... calmo e impassibile come le profonde acque di costui stagni" (p. 21) "che mossa bel soggetto per un pittore sarebbe stato!" (p. 21) "... che se avessero coperto le membra di un altro uomo qualunque- evidentemente sta per "un qualunque altro uomo, ma concedetemi che il significato è sensibilmente diverso" (p.21) ".. e dopo presso di lui" (p.21) "... e il desiderio di fama trovare la gloria negli esercizi sul campo" (p.22)- e potrei andare avanti per ore, con una serie di errori, refusi o incauti prestiti di Google Translate che rendono impossibile leggere il libro- e tanto meno goderselo come meriterebbe. Quindi, se ancora non lo avete preso, rivolgetevi ad altri editori: di bidoni solenni, basta il mio.

29 commenti :

  1. Ancora una volta sono qui a ringraziarti per avermi "costretta" a leggere un libra che Mai avrei affrontato senza un buon motivo.

    Riconosco che il I cap. mi aveva già fatto desistere dall'idea, per fortuna ho voluto dare fiducia all'autore e alla suggeritrice...e ho fatto bene, è divertente, ironico, assurso, un pò surreale, questi membri del Circolo che peccano di ingenuità o di innocenza, insomma uno spasso.

    Per questa sera chiudo qui (passerò a leggere i commenti domani) e corro a leggere, visto che sono al 7° capitolo e io non sono così veloce come te, Ale!

    buona lettura a tutti

    loredana

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    1. ma sai che poco fa su FB ho scritto le stesse cose? Se non fosse stato "per dovere di blog", avrei chiuso il libro al primo capitolo... mentre ora, non smetterei più di leggere!!!
      E comunque, tanto per cambiare, mi sono confusa: era fino al 6° capitolo, per oggi! quindi, sei già avantissimo per la prossima settimana!

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    2. Infatti datemi conferma...sono 6 capitoli a settimana? in totale sono 57 capitoli?

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    3. qui c'è la scansione, settimana per settimana
      http://menuturistico.blogspot.com/2012/02/mtbook-club-il-circolo-pickwick.html

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  2. Innanzitutto mi sa che oggi era solo fino al capitolo 6.
    mi chiamo chiara, sono a metà del settimo capitolo ed sono alla mia prima volta.
    Mi sono entusiasmata a libro appena iniziato, ho divorato i primi 3 capitoli in 1 ora, mi son piegata dalle risate leggendo le avventure della prima sera, con il forestiero incontinente, ma poi la mia attenzione si è persa, fino ad arrivare al sesto capitolo e alle quasi lacrime per il racconto del galeotto Giovanni Elmunds. Adesso resto in attesa di esser catturata ancora. E' proprio vero, falli ridere, falli piangere, falli attendere...

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    1. io ci sono ora, al galeotto Elmunds- ma ti assicuro che ho sfiorato la figuraccia poco prima, al bar, mentre ingannavo l'attesa fra un appuntamento e l'altro di una giornata frenetica, con il pic nic, il servo che dorme e la zia. Credevo di morire, dper soffocamento da riso :-)
      mi sembra che ci sia già tutto Dickens in nuce... e il racconto dl Elmunds ha una potenza emotiva straordinaria...

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  3. Perchè almeno nelle serate del MT bookclub non togliete la moderazione? Diventerebbe un dibattito un pò più vivo. Grazie

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    1. abbiamo la moderazione????????
      ero convinta che l'avessimo tolta, tempo fa...
      vado e provvedo immediatamente!

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    2. ah eccoti, avevo quasi perso le speranze e il sonno si è quasi impossessato di me. Ma mi sa che siamo sole.

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    3. peggio!!! ho il pc rotto e devo usare quello di mia figlia. Hai presente "ora serve a me, mamma!"? ecco...
      mi sa che saremo sole per un po', perchè non so in quanti ci seguiranno: ma amen, a me basta un interlocutore solo- e sono felice comunque...
      e butto lì (ma poi lo approfondisco): non ti sembra l'antesignano di Tre uomini in barca????

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  4. Io lo leggo per la prima volta e ti ringrazio: senza la tua "spintarella" non mi sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello. E non solo, avendo scaricato il formato eBook, mi si è aperto un mondo totalmente nuovo e ne sto leggendo uno dietro l'altro...

    Comunque, molto molto divertente, ho riso un sacco per i tentativi del coraggioso signor Winkle per scampare al duello con il dottore o per farsi fermare dal signor Snodgrass (che invece non fa una piega, neanche lontanamente impressionato dal pericolo in cui l'amico potrebbe incorrere) e per tanti altri piccoli episodi.
    Siamo solo all'inizio... buona lettura!

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    1. Funziona, l'e-books? io mi sa che son lì lì per convertitmi.. mio marito fra l'altro ha una biblioteca da paura, per cui non avrei nemmeno troppi sensi di colpa... a parte la lingua originale, naturalmente... ma i prezzi che ho visto sono talmente bassi che potrei anche dare una spinta alla mia indecisione...
      anch'io ho riso, in quel punto- e ppensavo: ma ti immagini che impatto doveva avere, una descrizione simile, sui lettori di allora? gente che si affacciava per la prima volta all'impatto con la parola scritta, che non aveva idea delle immagini animate... e lui che descrive in questo modo, così dettagliato senza mai essere puntiglioso o perdere di efficacia.... grandioso, davvero grandioso...

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    2. Infatti...davvero grandioso. La tecnica del Make 'em laugh, make' em cry, make 'em wait è una di quelle cose che non cambiano mai, però credo che solo i grandi i scrittori sappiano farlo in questo modo, e senza mai cadere nel banale.

      Per quanto riguarda gli eBook, secondo me funzionano alla grande. Secondo me non è come leggere sul pc, ma molto simile al leggere sulla carta. Penso proprio che a breve comprerò un Kindle da Amazon (a proposito, è sufficiente che clicchi dal logo sul blog, non ci sono codici da inserire o roba del genere? finora ho fatto così) anche perchè in casa mia lo spazio è quello che è, ho lasciato quasi tutti i libri da mia madre, tranne i libri d'arte e i libri di favole.
      E poi, vuoi mettere portarti in vacanza tutti i libri che vuoi? e leggere in ufficio???? questo non lo dite a nessuno però ;)

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    3. se leggi in ufficio ti stimo, io quando ancora nel vecchio posto mi son letta tutta la saga di twilight in inglese in pdf e appena uscivo avevo il libro... mi hanno licenziato!!!! ahahahah (non per quello però :-P

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    4. Ma io ho le mie tattiche... leggo anche sull'iphone ;)

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  5. ciao! anch'io affronto per la prima volta la lettura di questo romanzo. Sono rimasta indietro causa brutto raffreddore.Finora non mi ha entusiasmato molto ma a quanto leggo dai vostri commenti occorre superare lo scoglio dei primi capitoli per godere del racconto. Vi saprò dire. Spero nel weekend di recuperare.

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    1. Sì, Paola: resisti fino al terzo capitolo. Poi va che è una meraviglia!
      e auguri per il raffreddore!

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    2. Seguirò il tuo consiglio. Grazie per gli auguri, ne ho bisogno: con questo ho esaurito la serie delle influenze invernali dopo anni passati immuni: non ero più abituata o forse, chissà, sono le primavere che passano troppo veloci....!!!

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    3. ed ora corro a leggere il terzo capitolo. Buonanotte!

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  6. Sono in coda come sempre :)
    Il libro come ben sai non è nelle mie corde, ricordo persino di averlo letto quasi tutto ma per dovere scolastico (avevo una insegnante alquanto severa in merito...) e se non fosse stato per la sua scorrevolezza oggi ancora ne porterei le piaghe. Rivederlo dopo tanti anni fa effetto per il rimando del ragazzo che ero non per altro anche se scopro di essermi emozionato nel racconto della morte del guitto. Una fotografia che anticipa il 'realismo', non tanto della scenografia quanto di quelle pieghe dell'animo, raccontate, anzi fissate con un flash che restituisce persino i rumori di sottofondo della stanzetta. Lo sguardo vitreo della donna che di vitale non ha più nulla se non nel desiderio di veder volare via la vita di chi è in quel letto di morte è il Dickens che preferisco, quello che si concede delle pause dal suo lavoro e cioè quello di essere a pagamento l'AlfonsoSignorini di quel tempo, un giornalista del gossip di allora che doveva incentivare la tiratura, pagato per stupire. Tutto il resto che se ne possa dire è solo ammirazione 'embrionale' per il Dickens che sarebbe arrivato dopo....molto dopo, quando i soldi non erano più una priorità.
    Per la serie...abbiamo tutti un prezzo :)

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    1. Eccomi (anche perchè se speri che ti lasci passare il paragone con l'Alfonso nazionale...:-))
      Sposo in pieno la tua prima osservazione e anzi, ti anticipo che sarà uno dei prossimi spunti: e, concedimelo, gli scrittori del Novecento l'hanno persa, questa capacità quasi multisensoriale di ricostruire la scena, per non parlare dell'abilità tutta dickensiana di far convergere tutti i dati sensibili su quello emozionale. L'atmosfera è sospesa, tu senti il fruscio, avverti gli odori, vedi anche i particolari più minuziosi dell'ambientazione- e tutto per far risaltare l'emozione del momento, in uno scambio interno/esterno che Dickens fa sembrare facile, ma che in realtà è roba da maestri.
      Sul resto, vorrei fare sfoggio della mia nota umiltà intellettuale e dirti che sì, va bene, accetterò il paragone Dickens -Signorini, a patto che tu mi sciolga i seguenti dubbi
      1. meglio Ginevra o Francesca, a fianco di Luigi Berlusconi jr?
      2. la polemica Zilli- Belen (di cui so che conosci ogni piega, per cui mi astengo dall'inutilità dei dettagli)
      3. e infine: quale futuro, per le collezioni di farfalle?
      Attendo lumi, umilmente
      :-)

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  7. Mi avete convinto, vado oltre la decima pagina...

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    1. ho iniziato a provare interesse col ballo e lo scambio di vestiti. Alla parata militare e al pic nic, ridevo da sola. Ora ho smesso, su Edmunds, perchè sono impegnata nel rehab (ho iniziato il 4o libro), ma adesso panta rei :-)

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  8. risposto a entrambi- e persa la connessione... ci riprovo più tardi :-(

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  9. Parto dalla parte più seria del nostro scambio 'epistolare'. Leggendo quel piccolo racconto mi è venuto infatti in mente l'atmosfera di miseria e di avidità umana che solo un certo tipo di letteratura qualche anno dopo avrebbe restituito in modo sinestetico, anticipando quindi una tecnica si, ma soprattutto uno stato d'animo facendo scorgere la grandezza di Dickens.
    La luce soffusa della miseria mi ha riportato per un attimo alla stessa penombra di alcuni quadri come i "Mangiatori di patate" quasi a denotare quale è il punto di partenza. Sempre con un piccolo volo pindarico l'avidità di vita del guitto e della moglie é la stessa che si sarebbe letta negli occhi del "Mangiafagioli" (il quadro usato come copertina nel Talismano della Felicità), uno che afferra tutto quello che può con il timore che chiunque anche chi affettivamente gli è più vicino può "rubargli". Azzardato il legame...lo so....però se ci pensi...
    Virando invece al faceto passo subito a dipanare le tue perplessità in ordine di proposizione:
    1) Non so realmente di chi parliamo però di certo per uno con quel cognome la scelta femminile non dovrebbe essere un problema....potrebbe stare contemporaneamente con tutte le donne che vuole...prima o poi arriverà anche la prescrizione istantanea per reati di poligamia, che sia poi affettiva o a pagamento è un dettaglio di poco conto....
    2) Anche qui casco male non conosco la polemica in questione ma ho stampata in mente tutta una puntata di Blob dedicata a Vespa che faceva capolino con fare 'rattuso' sull'inguine di Belen...dove la vera spazzatura mediatica non erano tanto le immagini quanto la chiosa di un canotto plastificato che pensa di rappresentare le donne di destra facendo sembrare (paradosso) Belen a confronto quasi una femminista radicale...
    3) Le collezioni di farfalle sono passate da tempo, vengono rispolverate solo da nostalgici anziani le cui occhiaie suggeriscono in pieno quanto certe loro opere da fondo di libreria siano scritte non proprio con gli organi deputati all'attività intellettuale quanto con quelli dedicati a funzioni tecnicamente meno nobili. Devo pur constatare che per almeno 7 giorni il pressing psicologico dello spread si è allentato su chi fa fatica ad arrivare a fine mese...ma è come dire che un tramonto su un alto cumulo di monnezza è bello quanto quello sulle colline toscane...

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  10. Ale, la butto lì, perché non ci spostiamo su fb per creare un dialogo un po' più vivace? Qui i commenti sono moderati, lì vedremmo chi è collegato e anche chi partecipa alla "conversazione". Ad esser sincera, a parte le prime 2 scansioni de il Gattopardo, mi sembra che la partecipazione serale sia un po' calata e io in prima persona faccio fatica a farmi coinvolgere, se per aspettare anche solo che il mio commento venga pubblicato passa un sacco di tempo. Mi piacerebbe che ci fosse proprio un dialogo sul libro che viene letto, come se fossimo seduti in cerchio a parlarne.

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    1. Facebook no,per due motivi: il primo è che taglierebbe fuori i lettori che nn hanno un account lì; il secondo è che non è Menuturistico. :-)
      Però, stavo pensando di aprire un gruppo per farne una sorta di fucina letteraria, i cui frutti dovrebbero poi convogliare qui.

      La moderazione la togliamo, solo il giovedì sera.
      La partecipazione è più scarsa perchè, semplicemente, non siamo in tanti a leggere il pickwick e non tutti riescono a darsi appuntamento il giovedì sera. in questo senso, un uso di FB come memorandum e collettore potrebbe servire.

      Ora comunque ci studio un po' su e proviamo a cambiare qualcosa: d'altronde, è un esperimento, su un mezzo che non si presta per niente ( e ce ne siamo accorte): e anzi, grazie mille per i consigli, perchè sono preziosissimi.

      Ne approfitto per dirti quello che diremo coram populo stasera- e cioè che giovedì saltiamo, causa mtchallenge e venerdì pure, causa assenza di entrambe: andiamo direttamente al giovedì successivo, col doppio del lavoro. E nel frattempo, qualcosa mi verrà in mente1
      ciao
      ale

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    2. Ciao Ale,

      spero che il mio intento assolutamente non polemico sia stato compreso. Io per prima ho davvero interesse a partecipare attivamente a questa bellissima iniziativa e per il giovedì sera mi sento impegnata con voi e quindi se diventa una serata di scambio attivo io ne son felice, ma se non lo è faccio anche fatica a stare attenta davanti al pc, con una connessione che fa schifo ad aggiornare di continuo la pagina senza trovare novità, nemmeno quelle che scrivo io. Fb era solo un'idea pensando all'ormochat, ma ovviamente qualsiasi altra idea che permetta di avvicinarsi allo scopo andrà benissimo. W se non sarà possibile io cmq sarò lì, pronta a parlare delle pagine lette e anche di quelle no :-P
      Allora ci vediamo domani per l'MTC e giovedì prossimo per Pickwick, io intanto vado avanti.

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    3. chiara, pensa che stavo meditando di coinvolgerti per qualche movimento su Fb :-) è un'idea che mi frulla da un po', però quello che mi preme più di ogni cosa è che il centro di tutto deve essere menuturistico. Anche perchè i nostri lettori non sono tanto internettiani :-): molti non hanno l'account, molti non commentano neppure. ma magari mi telefonano la sera o mi vengono a trovare a casa per farmi le pulci su quello che ho scritto.... siamo un blog sui generis, e ne siamo sempre state consapevoli: e d'altronde, siamo un blog che sperimenta di continuo, cimentandosi anche con prove che non si addicono al mezzo che abbiamo a disposizione. in questo senso. FB può aiutare, come "collettore", per convogliare tutti qui, senza moderazione, per informare in tempo reale delle novità, per recuperare pipù persone interessate, insomma: più idee vengono, più sono benvenute. e quindi, mille grzie per il tuo intervento, altro che!
      un bacione
      ale

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