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giovedì 8 marzo 2012

MTBook Club: Il Circolo Pickwick (capp. 6- 20)

MT book club

...che poi ho perso il filo, e ho perso un po' le fila di questo book club, forse anche per colpa di una scelta troppo letteraria, da un lato, e troppo lunga dall'altro. E però, difendo l'uno e l'altra, con una tenacia che mi è nuova e che, al pari di tutte le novità, mi intriga e mi piace.

Il Book Club, su un blog non è una sfida, perchè a 46 anni ho di meglio da fare- ma è un passatempo che deve trovare un suo rodaggio. Non è automatico, non è immediato, non è connaturato al meccanismo stesso del blog. Avrei dovuto avere una settimana di tempo per pensare a qualche soluzione, confesso che sono stata distratta da altri problemi. ma un'ideina in mente ce l'ho e possiamo iniziare da quella. Per ora comunque, si va avanti così- e che si sia tanti o pochi non importa: intanto, io ho trovato stimoli a riletture altrimenti sacrificate alle urgenze delle novita. E se qualcun altro li trova con noi, tanto meglio. 

Il circolo Pickwick è un meraviglioso, gigantesco, sublime divertissement e come tale va inteso. Gli spunti sono molti, ma gli approfondimenti rischierebbero di tradirne lo spirito che è, come dicevo, lo stesso con cui un geniale bozzettista coglie i tratti più salienti dei suoi personaggi. Almeno nei primi 20 capitoli- o meglio: nei primi 15 e mezzo, visto che lì sono arrivata e lì mi sono fermata per scrivere queste righe. Dickens c'è tutto e non c'è ancora, verrebbe quasi da dire- ed  in questo senso Il Circolo Pickwick, per quanto opera prima, può essere considerato una summa dei successivi lavori del romanziere. Per questo, forse, si fatica a parlarne qui sopra, dove l'interesse è per ciò che è vivo ed attuale o comunque riportabile all'attualità- e un dibattito lettario tout court risulterebbe vacuo, accademico, fine a se stesso. 

Possibile. 

E però....

...Però, la parte del mio cuore che palpita per i libri non ha potuto fare a meno di sobbalzare di fronte ai sempre più evidenti debiti di riconoscenza che Jerome k. Jerome ha nei confronti di questo libro: non sono così sottili come quelli colti dall'acume di una fine studiosa come questa signora, ma anzi sono talmente lampanti che credo non siano passati inosservati a chi abbia letto anche Tre Uomini in Barca. La struttura ad incastro, la cornice del viaggio, i microracconti sono continue spie che rimandano alle avventure di Jerome, Harris e George lungo i canali di quella stessa Inghilterra, qualche decennio più in là. Ovvio che si tratti di opere diverse e che quest'ultima sviluppi al massimo un solo registro, quello umoristico, mentre Il Circolo Pickwick li sperimenti tutti, dal comico al gotico, dal romance allo stile del pamphlet. Ma le orme dell'allievo si intravvedono su quelle del maestro- e poterle cogliere, è cosa che emoziona....

...però, se i nostri figli avessero letto Dickens, anzichè Harry Potter o Twilight, forse avrebbero imparato a vedere quello che li circonda. A registrare i particolari, a cogliere le sfumature, a godere dell'attimo. Ricordo lo stupore di quando, giovane mamma piena di entusiasmo, portavo mia figlia e le sue compagne di asilo nei musei e chiedevo loro di chiudere gli occhi, dopo aver osservato attentamente un quadro per trenta secondi, e dirmi che cosa avevano visto. Il nulla, era la desolata risposta. Qualche figura, qualche colore, qualche animale. Ma se chiedevi quante figure, quali colori, quali animali, era la confusione più totale. Con Dickens, invece, ogni dettaglio ha il suo posto. Ed è un posto importante, che richiede attenzione. Non importa se la trama deve andare avanti, se l'interesse del lettore vorrebbe spingere l'occhio qualche riga più sotto, per sapere come va a finire: tutto reclama un proprio diritto di cittadinanza, in ogni racconto, dal vetro appannato del lume alla finestra, dal bottone col monogramma dorato, dal merletto del fazzoletto di pizzo, dall'ombra del leprotto, fugace come certenuvole che passano rapide nel cielo. Si legge- e la mente ricomincia a dipingere gli ambienti, a popolarli di suoni, di colori, di profumi, di cicalecci, di brusii- con la stessa magia con cui i contemporanei di Dickens ricreavano le stesse scene, gli stessi rumori, gli stessi scorci- e solo grazie alla penna di uno scrittore...
e chiamiamola letteratura....
ciao
ale
ps tolgo la moderazione dei commenti, solo per stasera


21 commenti :

  1. eccomi qui, finalmente,tra una rimestata alla marmellata, un occhio a Servizio Pubblico (diciamo le orecchie) e uno ad Alfie, il mio nuovo amico tutto appiccicoso.
    Io sono arrivata al capitolo 18 e il libro a tratti mi piace e a tratti meno, alcuni racconti son talmente interessanti da farti dimenticare di mangiare e alcuni di una noia mortale, ma comunque il pensiero che la storia e i personaggi si intrecciano sempre, "costringe" ad andare avanti, sempre.

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  2. Del capitolo 6 mi pare avessimo già parlato, ma è comunque il racconto che più mi ha fatto commuovere, il galeotto pentito che torna a casa e scopre che la tanto amata mamma è morta e che alla fine, dopo tantissimi anni incontra il tanto odiato padre. E vogliamo parlare di quel furbo del signor Jingle che frega la zitellona al suo nuovo pseudo amico? E poi la roccambolesca fuga per sposarla e poi la resa di fronte ai soldi... niente di più attuale.
    D'altri tempi invece il racconto della domestica che pensa di esser soggetto di una fantastica dichiarazione d'amore che sviene addirittura dall'emozione e la rivelazione a noi lettori che la compagnia della signora sarà invece un nuovo domestico... Troppo ridere, ci sono cascata in pieno!

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  3. Confesso... mi accosto titubante a questa discussione. Sono stata poco diligente e sono arrivata solo al decimo capitolo. Mi ricordavo di alcuni brani letti (in Inglese) ai tempi di scuola e sono stata subito entusiasta della tua scelta. Le cose che ho colto sono le stesse che indichi tu. Il paragone con Jerome l'ho notato anch'io. Sarà che quest'estate mi capitò di fare uno *scambio* e mi trovai tra le mani *Tre uomini a zonzo* con le avventure dei suoi Jerome Harris e George ed è stato il primo libro al quale paragono Dickens.
    Stesso stile quasi da fumettista nel dipingere i personaggi, le loro peculiarità fisiche e psicologiche. I loro vizi e virtù descritti in maniera tanto vivida che sembra di vederseli davanti, a prendere appunti per metterli *agli atti*.
    La capacità di Dickens di entrare nel carattere e nell'animo dei personaggi è sempre stata la cosa che ho più apprezzato nei suoi scritti (da Canto di Natale, a Oliver twist)

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  4. Anch'io, alterno momenti di noia (pochi, a dire il vero), ad altri, assolutamente esilaranti (tipo quello della padrona di casa... io non ci son cascata, e quindi ridevo da prima). E trovo strepitoso Sam Weller, le cui battute sono un condensato di purissimo humor inglese, a tratti tagliente come uno stiletto.
    e non posso fare a meno di cogliere- anche perchè è scopertissimo, sin dalle prime righe- il sarcasmo polemico rivolto verso certo accademisco culturale, verso certi estabilishment e certi intoccabili, che si reggono sui rispettivi nulla e che trovano quindi nelle difese delle inconsistenze dell'uno e dell'altro la loro stessa sopravvivenza. L'unico che ha l'ardire di gridare che il re è nudo viene estromesso con pubblico ludibrio da questo e da molti altri circoli, quasi che l'affermazione di una verità, per quanto lampante, possa essere l'inizio di un processo di scardinamento di impalcature tanto pompose quanto inconsistenti e fragili. Questo sì, che potrebbe essere un ottimo argomento di attualità, visto che purtroppo nulla è cambiato da allora....

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  5. Ho ceduto, lo confesso, questa settimana solo fino al capitolo 13...fatico a proseguire, anche se apprezzo molto lo stile e quella capacità , come esprime benissimo Ale, di cogliere tutti e tanti particolari.
    La cosa che mi piace più di ogni cosa è la contrapposizione tra l'ironia dello scrittore e il candore di alcuni personaggi.

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    1. io pure sono indietro... però conto di recuperare, perchè non faccio fatica a proseguire: faccio fatica a trovare il tempo per andare avanti per quanto vorrei... ma appena carburo, fila via liscio!

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  6. io ormai alcuni personaggi me li sogno la notte, ho l'incubo che Jingle mi salti fuori ovunque.
    La sua parlata lo precede, adoro questo aspetto del libro, ma finora l'ho ritrovato solo in questo personaggio, viene annunciato dallo scrittore tramite la sua parlata e poi lo si vede.

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    1. a me dispiace avere questa traduzione vergognosa... sono arrivata ai punti di scrivere all'editore, prima volta nella vita, per dire in che condizioni ero (parlo come Jingle :-))) ma poi ho visto che nella lista dei titoli, il libro non c'è. Mi viene il sospetto che lo abbiano ritirato dal commercio- e nel caso avrebbero fatto benissimo, perchè è davvero illeggibile, a tratti e complessivamente perde moltissimo...

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    2. non riesci a fare un salto in biblioteca? :-P

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    3. pensa che io ho un edizione in 2 tomi del club del libro, ma la traduzione non mi sembra niente male. Poi sicuramente queste finezze non le colgo...

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    4. sì, mi sa che lo recupero in biblioteca. ma di sicuro da mia madre o da mia suocera una vecchia copia, c'è..magari, da mmia mamma trovo anche l'edizione in inglese...però devo assolutamente cambiare, perchè non è possibile, mi perdo tutto il piacere della lettura,,, aspetta un po' che controllo da me, che magari in questo casino è anche possibile che ci sia qualcosa anche qui...

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    5. ragazze/i io per stasera vi saluto. notte

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  7. Ale, io sono rimasta indietro, ma mooolto indietro, con la lettura, mannaggia, quanto mi dispiace!!!
    Beh, per ora cercherò di seguire i commenti.

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    1. io sono al capitolo 15-e lì sono rimasta:-) per giovedì prossimo dovremmo arrivare al 28... ci proviamo???
      ciao!

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    2. Ale, io mi impegno e se la metro va lenta come oggi.... ho buone probabilità di finirlo!!
      Buona giornata
      Nora

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  8. Ciao! anch'io sono molto indietro e mi dispiace perchè non riesco a trovare uno spazio per la lettura che è il mio passatempo preferito soprattutto alla sera. Il libro non è così pesante come pensavo e alterna momenti divertenti e che fanno pensare a parti un po' noiose ma mi incuriosisce. Cercherò di seguire ugualmente i vostri commenti. A presto

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  9. Lettura scorrevoleLettura scorrevole. In ritardo sul commento per colpa di pensierini a maggior priorità. Al momento fermo al 16°capitolo. Conto di continuare. Mi collego solo per questo post. Sentiti in colpa. Tanta colpa.
    Dickens non lo amo ma questo 'zibaldone' ha parecchio da insegnare a tutti. Medito di cucinare il pesto, cuocendolo in diversi modi. Tante ricette ed alcool per dimenticare. Molto alcool per non ricordare quante pagine ho ancora davanti. Risentiti in colpa. Decisamente molta colpa. Del libro non mi piace un aspetto in particolare, ma solo quando l'autore parla per mezzo dei sui personaggi. Non sempre lo fa a volte cincischia per un pubblico pagante. Dickens come Signorini. Ahahahahahaha. Ahahhahahahaha. Forse finito effetto di alcool. Torno a cucinare pesto. A presto Raravis.
    Prova della colpa. Tanta colpa.

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    1. risate. molte. sganasciamenti, anzi. ma come ti vengono. cosa ti fumi. domande di senso. domande senza senso. c'era una volta il book, club. bei tempi :-)))))))

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  10. Scrivo qui in mancanza di uno spazio adeguato per confermare che sono al processo, capitolo XXXII o giù di lì se non sbaglio. Di mio sono già contento perchè almeno un ascensore ha fatto sommaria gustizia delle nostre sofferenze letterarie :P ahahahahhahahaha.
    PS
    I "te possino" ed i "sentiti in colpa" si sprecano...sappi che se Jingle diventa il mio alter ego....dopo lo psiconalista me lo paghi tu...
    Tatanora ci sei...dammi un segno della tua solidarietà letteraria...la traversata in solitaria di questo tomo conduce all'insania! :D ahahahahahahah(risata allegra)ahahahhaah(risata meno allegra e più nervosa)ahahahaahahaha(risata isterica...) pessimismo cosmico!!

    RispondiElimina
  11. Scrivo qui in mancanza di uno spazio adeguato per confermare che sono al processo, capitolo XXXII o giù di lì se non sbaglio. Di mio sono già contento perchè almeno un ascensore ha fatto sommaria gustizia delle nostre sofferenze letterarie :P ahahahahhahahaha.
    PS
    I "te possino" ed i "sentiti in colpa" si sprecano...sappi che se Jingle diventa il mio alter ego....dopo lo psiconalista me lo paghi tu...
    Tatanora ci sei...dammi un segno della tua solidarietà letteraria...la traversata in solitaria di questo tomo conduce all'insania! :D ahahahahahahah(risata allegra)ahahahhaah(risata meno allegra e più nervosa)ahahahaahahaha(risata isterica...) pessimismo cosmico!!

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