Il Vincitore dello Starbooks di Aprile e la Zuppa alla Birra Affumicata

Caris, di Cooking Planner, che ha preceduto Gaia di poco, come potete vedere nella classifica di marzo

 

Le pazzie di marzo hanno contagiato anche le funzioni di blogger e gestire lo Starbooks senza la funzione "edit" a fondo pagina è impresa titanica. Ma qui non si demorde e si continua, con soddisfazioni sempre più tangibili: la prima, è che si è formato un gruppetto di irriducibili che a questo progetto credono più e quanto noi e i cui contributi costituiscono lo scheletro portante della nostra biblioteca. Un grazie è, come sempre riduttivo, ma fino a quando non troveremo altri segni della nostra gratitudine (e vi assicuro che li stiamo cercando), questo abbiamo e questo vi tocca :-); la seconda è che, sebbene ancora non si sa capito come funzioni questo Starbooks, la pagina della biblioteca è molto, ma molto, ma molto letta. Il che significa non solo che l'utilità c'è (mai dubitato, a dire il vero), ma che un po' per volta si sta passando dal piano teorico a quello pratico. E questa è una parola che ci piace, e pure tanto. 

Vi ricordo rapidamente che cosa si tratta e come potete aiutarci. 

lo Starbooks è una biblioteca virtuale, nella quale potete trovare la maggior parte dei libri di cucina in commercio e anche no, di cui vengono riportate le ricette che sono state effettivamente realizzate dai vari amici che hanno deciso di dare il loro contributo. 

Lo scopo è duplice: rendere accessible a tutti una parte, in certi casi anche consistente, di questi manuali e promuovere un acquisto consapevole degli stessi. Detta in parole povere, se si desidera avere un'idea del contenuto di un libro, si fa un giro nella nostra biblioteca, si clicca sul titolo del libro che  interessa e come per magia :-) spunterà l'elenco delle ricette che non solo fanno parte dell'opera, ma che sono state effettivamente realizzate dai nostri amici. Non tutte, ovviamente, ma quanto basta per poter avere un'idea del valore del testo, più ampia di quanto gli possa essere consentito da una scorsa veloce, in libreria. Vi interessa l'ultima pubblicazione di Nigella? Cliccate su Kitchen e date un'occhiata alle ricette che ci sono pervenute. Avete sempre sentito parlare di Julia Child e non avete mai visto il suo libro? Andate alla pagina di Mastering the Art of French Cooking e scoprirete quante altre meraviglie ha raccolto l'autrice, oltre alla Bourguignonne. 

Se volete contribuire anche voi, basta che inviate le vostre ricette a MT: se avete un blog, mandateci il link (meglio se con autore e titolo del libro già esplicitato);

Per motivi tecnici (è andata in tilt la pagina dei contributi), vi chiediamo di lasciare i vostri link nei commenti a questo post: da stasera sarà in bella vista sulla home page del blog. 

Se non avete un blog, mandate la vostra ricetta a menuturistico@gmail.com e penseremo noi ad archiviarla. 

Chi manda più ricette, riceverà un libro a sua scelta (entro un certo budget, però), ogni mese: a settembre faremo i conti col vincitore assoluto :-) anche se ci sta frullando per la testa anche qualche altra cosa, su cui per ora vige il segreto più assoluto. 

Tutto questo progetto è parzialmente finanziato dall'affiliazione ad Amazon, che ci permette di ottenere una piccola percentuale dagli acquisti che vengono fatti entrando nel sito da qui. Non lo diciamo praticamente mai, mentre è importante ricordarlo: Amazon registra solo il primo accesso, per le successive 24 ore. Quindi, se entrate dal vostro account personale e poi rientrate dalla nostra pagina, per fare un ordine, questo non viene conteggiato fra gli acquisti che provengono da MT. Perchè ciò avvenga, è necessario che il primo accesso della giornata sia tramite la nostra home page.

Spero di essere stata chiara: ma per qualsiasi speigazione, siamo qui.

Quante volte l'ho detto, qui sopra, che alla fin fine le cose semplici sono le migliori? Bene: lo ridico, in relazione a questa zuppa il cui principio è, grosso modo, quello delle straordinarie zuppe al vino, tipiche della cucina trentina e altoatesina. Stavolta, ci si mette la birra, affumicata, e si smorza il "troppo forte" con un po' di panna o di latte. Ma vi assicuro che il risultato è strepitoso- e stavolta, ho pure i testimoni

Per 6 persone

40 g di burro

40 g di farina

350 ml di birra affumicata

150 ml di latte (sostituibile con acqua o brodo)

2 spicchi d'aglio (facoltativo)

200 ml di panna

100 g di speck
sale

sale affumicato (io ne ho usato uno nero dell'Himalaya)

Si parte da una sorta di bechamelle, preparata con la birra, anzichè con il latte. Fate sciogliere il burro in una casseruola, poi aggiungete la farina e preparate un roux. Aggiungete un po' per volta la birra, sempre mescolando, in modo che non si formino grumi, fino ad ottenere una salsa densa e vellutata, simile alla bechamelle tranne che per il colore, che sarà ovviamente scuro. A questo punto, dovete allungare con altro liquido, latte o acqua. Le dosi non sono tassative, perchè tutto dipende dalla persistenza del sapore di affumicato della birra e dai vostri gusti. Io, per esempio, ho usato più di 150 ml di latte ( e un po' meno di panna): assaggiate e decidete.
Idem per l'aglio: è facoltativo. A me piace, e trovo che in questa zuppa leghi benssimo con il retrogusto della birra. Ma non è affatto un obbligo, usarlo. Se decidete di farlo, mondatelo, togliete la parte verde, se c'è e mettetelo in casseruola appena dopo la birra.
Aggiustate di sale (poco, perchè poi guarnirete con speck e sale affumicato: ma un minimo di sapidità già durante in cottura ci vuole), aggiungete la panna, portate quasi a bollore e servite, decorando con listarelle di speck fatto andare in padella per pochi minuti (senza altri grassi che quello che tralascerà in cottura) e sale affumicato. Pane nero alla birra (arriva anche quello), in accompagnamento
ciao
ale