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giovedì 26 aprile 2012

MT Book Club- Bel Ami (capp. 1-8)

MT book club

Un book club condensato, visto che la scorsa volta ho saltato l'appuntamento, convinta che fosse ancora mercoledì. Ma un book club che si potrebbe anche espandere oltre il limite stablito, visto che non sono riuscita a mantenermi fedele alla scansione e mi son lasciata rapire dalla lettura, in un flusso continuo che si è concluso solo all'ultima pagina, all'ultima riga. 

Esattamente come mi era successo ai tempi del liceo, quando lessi per la prima e unica volta questo romanzo, insieme a quelli degli altri grandi romanzieri francesi della seconda metà dell'Ottocento. Già allora, fu quello che più mi coinvolse. Ma da allora non lo avevo più riletto , ma il mare di ricordi e di emozioni che ha evocato il riprendere in mano lo stesso libro di allora (una vecchia edizione Garzanti, in brossura), si è arenato alle prime righe della storia, travolti da uno degli incipit più immediati e coinvolgenti di tutta la storia della letteratura. 

Bastano le prime righe, infatti- e si è già a Parigi. La Parigi industriale e fumosa della seconda rivoluzione industriale, teatro di ricchezze improvvise e per questo ostentate, di speculazioni, di azzardi, di codici d'onore calpestati nella fretta di scalare le vette della buona società, fatta di uomini cinici e di donne frivole, tutti esponenti di quella classe borghese contro le cui debolezze gli artisti di questo periodo consumano le loro penne e i loro strali. 

Fra loro c'è Georges Duroy, un ex soldato della Normandia, la cui impresa più memorabile è stato un omicidio plurimo di guardiani di bestie, per impadronirsi di cibo, arrivato a Parigi in cerca di fortuna e finito a tirare la cinghia, col misero stipendio di un impiegatucolo delle ferrovie, costretto a vivere in una squallida camera ammobiliata, in un quartiere povero, sporco e rumoroso. Dalla sua, ha la bellezza, il portamento fiero, un paio di baffi biondi naturalmente arricciati e un'ambizione sfrenata, che cresce pagina dopo pagina, facendo di lui un indimenticabile antieroe. 

Da qui in poi, vado veloce, ma mi riprometto di tornare sull'argomento. Di Georges Duroy è stato detto di tutto e di più: cinico, arrampicatore, ambizioso, spregiudicato, incapace di riconoscenza, manipolatore, avido e persino disonesto. Tutti aspetti di una personalità che si sviluppano di pari passo con la storia, a mano a mano che al giovane si aprono nuove strade e nuove possibilità. In questo senso, Maupassant si conferma grande scrittore del suo tempo e di quella corrente naturalistica di cui è uno dei principali esponenti, consegnandoci un ritratto pisicologico di rara profondità, che coglie in ogni sfumatura tutte le tappe di una compiuta formazione. 

La Parigi dei giornali, degli scandali politici, degli adulteri che si consumano sotto gli occhi di mariti e mogli indifferenti o addirittura complici è lo sfondo connaturato allo sviluppo della storia e della personalità di Georges Duroy che troverà proprio nei risvolti più sordidi di questo ambiente la spinta a proseguire lungo la strada della scaltrezza, del cinismo, dell'arrampicata sociale, sordo ai lamenti delle vittime della sua ambizione e delle sue manipolazioni, in un modo totale, pieno ed assoluto, che gli conferisce una dimensione eroica, per quanto col segno meno davanti. 

a voi
ale

12 commenti :

  1. IO ho iniziato a leggerlo in ritardo e sono solo al 5° capitolo, ma praticamente ci sono arrivata oggi. Dopo l'immane fatica con Pickwick e un fantastico thriller per riprender fiato, mi sono immersa in questa lettura davvero piacevole.
    Mi sa che è stato l'aggettivo che ha usato Ale, "licenzioso" a farmi iniziare con tanto slancio ed entusiasmo :-P

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  2. sono quasi alla fine, questa volta la lettura scorre veloce, le descrizioni sono accurate e coinvolgenti ma non riesco a non indignarmi davanti alla personalità del protagonista!

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  3. La personalità e gli atteggiamenti amorali del protagonista sono consoni alla sua età e alla sua condizione sociale. Ai margini di una società fatta di ricchi e di arricchiti, di una morale che cambia a seconda dell'interesse personale del singolo individuo, si muove il bel Giorgio. Gigolò per antonomasia, sfruttato e sfruttatore di situazioni e di anime.
    Il suo amico Forestier, la di lui moglie Maddalena, la vivace amante Cloe... Tutti quanti sfruttati e sfruttatori, senza remore o vergogne o timori ... fuorchè per la morte.
    Descrizione viva e vivace di un ambiente bohemiene che è l'anima perversa e seduttrice di una Parigi che tutti, in fondo, sognamo ancora oggi; all'ombra degli alberi secolari del Bois dove si consumano amori, amorazzi, duelli.

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  4. Giorgio, la perfetta descrizione del *bello e dannato*, di quello che le donne le divora, le manipola per poi badare solo al suo mero interesse conservando di loro solo un'immagine superficiale ... quasi privata di anima e sentimenti.
    Mentre ha già nei sensi la bella ed altera Maddalena, pensa di Cloe : *Certo, è un'amante meravigliosa; e sarei ben stupido a lasciarla perdere*...

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  5. Ma il fatto che mi son stampata parte del pdf ha un valore aggiunto? E come facevo se no a leggere in pausa pranzo?

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  6. Chiara, confessa: hai stampato il PDF perchè credevi di trovare delle figure esplicative!!!

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  7. ahahhaha, no, è che in biblioteca lo rendono il 5 maggio, se son puntuali, ma avevo paura di iniziare quando ormai tutte avevate finito e quindi mi son data al pdf.

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  8. ieri sera mi son lasciata sedurre da Nero Wolfe (l'ho persino trovato meglio del solito), oltre che dai postumi di una mezza indigestione di cose dietetiche, per cui ho mollato il pc. Seguo ora e sono anzitutto contenta che vi piaccia: scorre che è un piacere e, ripeto, per me è stato un problema smettere, tant'è che non l'ho fatto. Già in questa pima parte ci osno comunque moltissimi spunti di discussione, a cui rinvio successivamente perchè ora non ho il libro con me e volevo tediarvi con qualche citazione ad hoc. Ma ci riaggiorniamo in serata :-)
    ciao

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  9. Ciao! Anch'io mi sono lasciata sedurre da Nero Wolf e ho saltato l'appuntamento. Sono un po' indietro con le pagine ma concordo con sul fatto che sia un libro"inreigante"...Alla prossima.

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  10. Ale, mi sa che ti leggerò lunedì o mercoledì. Vado in ritiro sui miei monti e lì non ho internet (sai come gongola il Martirio?!)
    Besos
    Nora

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  11. E'la prima volta che leggo un libro "indirettamente" leggendo i commenti e le considerazioni a margine...un pò come molti giornalisti oggi che non vanno alla fonte ma fanno gli articoli con "quel che si dice" :P ahahahahahahaha
    Interessante anche fare da spettatore :)

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    Risposte
    1. Gambetto: poche storie! Prendi in mano Bel Amì e vedrai che scorre velocemente... mai come questo tomo ti avrebbe sicuramente buon commentatore!
      Nel caso non volessi raggiungerci dovrei pensare che *temi* i confronti... (nei commenti neh! solo nei commenti!=D)
      OBBEDISCI!
      Nora

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