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giovedì 3 maggio 2012

I lBook club del Giovedì- Guy de Maupassant, Bel-Ami (parte III)


MT book club

"Osserva, giù nelle poltrone: tutti borghesucci con mogli e figlioli, gente buffa e scema venuta qui per guardare a bocca aperta. Nei palchi, i soliti bellimbusti che fan vita sui Grands Boulevards, qualche artista, qualche puttanella di mezza tacca; e dietro di noi la più strana accozzaglia che vi sia a Parigi. Chi sono, costoro? Guardali bene. C'è un po' di tutto, vi sono rappresentati tutti i ceti, ma il vizio predomina. Ecco lì degli impiegati, impegati di banca, di commercio, dello stato; cronisti, mantenuti, ufficiali in borghese, gagarelli in abito da sera che hanno or ora cenato al cabaret e che escon dall'Opera per entrare al Théatre des Italiens e infine tutto un mondo di uomini equivoci che sfuggono a qualsiasi analisi. Quanto alle donne, non ve n'è che un tipo: la sgualdrinella."


"Fu il momento dei furbi sottointesi, dei veli sollevati dalle parole come si alza una sottana, dei discorsetti maliziosi, delle scaltre arditezze mascherate, di tutte le ipocrisie dell'impudicizia, delle frasi che suscitano immagini di nudità con espressioni coperte, che destano nell'occhio e nella mente la rapida visione di tutto ciò che non si può dire e che permettono alla gente di mondo una sorta d'amor sottile e misterioso, una specie di contatto impuro dei pensieri grazie alla vocazione simultanea, torbida e sensuale come un abbraccio, di tutte le cose segrete, invereconde eppur bramate, dell'amplesso."

E ora mi accorgo di morire in ogni mio atto. Ogni mio passo mi avvicina a lei, ogni mio gesto, ogni mio respiro affretta il suo odioso compito. Respirare, dormire, bere, mangiare, lavorare, sognare, tutto quello che facciamo è un morire. Insomma, vivere è morire!

"E mai un solo essere tornerà, mai... Si conservano i calchi dell'estate, gli stampi per rifabbricar di continuo oggetti identici; ma il mio corpo, il mio volto, i miei pensieri, i miei desideri non riappariranno mai più. Anche se nasceranno milioni, miliardi di individui che avranno, su una superficie di pochi centimetri quadrati, un naso, due occhi, una fronte, delle guance e una bocca come me, e magari un'anima come me, io tuttavia non tornerò più, non riapparirà mai più nulla di riconoscibilmente mio fra le innumerevoli creature così diverse, indefinitamente diverse anche se pressappoco simili. A che ancorarsi? A chi gridare al soccorso nel nostro naufragio? A che cosa credere? Tutte le religioni sono stupide, con la loro morale puerile e le loro egoistiche promesse, spaventosamente sciocche. Soltanto la morte è certa."

"Ma anche lei proverà l'angoscia tremenda dei disperati. Si dibatterà, sperduto, affogato nelle incertezze. Griderà aiuto a dritta e a manca e nessuno le risponderà. Tenderà le braccia, invocherà per esser soccorso, amato, consolato, salvato. E nessuno le verrà incontro. Perché dobbiamo soffrire così? Senza dubbio perché eravamo nati per vivere più in obbedienza alla materia che in obbedienza allo spirito; ma a furia di pensare, si è creato uno squilibrio fra la nostra intelligenza ingigantita e le immutabili condizioni della nostra esistenza. Guardi la gente mediocre: se non son grosse catastrofi a cader loro fra capo e collo, son beati e contenti, senza soffrire per la comune sventura. Neppure le bestie ne soffrono."

Il mio preferito è l'ultimo, ma se mai dovessi condensare i capitoli che abbiamo letto finora insieme, sceglierei questi brani...
E voi?
(tolgo la moderazione ai commenti, ciao)

6 commenti :

  1. Ho un problema :)
    Lo sto leggendo in inglese in formato e-book :)

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  2. Gli stessi brani che hanno colpito anche me. La completa mancanza di morale e la precisa volontà a prevalere a dispetto di tutto e di tutti il clima decadente che pervade tutto il romanzo, mi portano a paragonare la situazione socio-politica di questi nostri tempi.
    Prevaricazione, i soldi visti come solo mezzo per eccellere, la *compravendita* dei favori senza fermarsi davanti a nulla. I favori concessi ed ottenuti tramite le donne.
    Donne da Giorgio considerate solo come mezzo per arrivare a distinguersi, ma prive di una *coscienza sociale* o solo un tramite per il potere.
    Dell'amante Cloe che gli si è da poco concessa, vedendola andare via dalla stanza da lei pagata, si stupisce a pensare .... però e tanto cara!
    Pensiero che soffoca subito. Il tempo di correre da Rachele, la prostituta.
    Della moglie Maddalena, poi, pur sospettandone gli intrallazzi politici e non, si serve per mettersi in mostra. Quando poi,dopo aver invano tentato di farle confessare passati amori, si rassegna a non avere risposta, scuote le spalle e pensa di lei...* E' bela eh! tanto meglio. Da galeotto a marinaio, mia cara. Ma se mi ritrovo a tormentarmi per te, farò caldo al Polo Nord!*... il tutto a pochissimo tempo dal matrimonio.
    E di questo atteggiamento superficiale, poco incline all'amore come sentimento, si farà grande tutta la vita. Ne farà la sua miglior leva per emergere in politica ed economicamente.

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  3. L'assemblea di condominio mi ha trattenuta fino ad ora. Magari l'astuto e arrivista Bel Ami si nascondesse tra gli ebeti ignoranti con cui ho avuto a che fare stasera, per lo meno un pò di intelligenza solleticherebbe il mio interesse. Nella lettura sono un pò indietro, ho iniziato da poco la seconda parte, ma mi metto in pari per la prossima settimana.

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  4. Ale, sull'e-book sono al capitolo XIII "Madame de Marelle" a cosa corrisponde nel tuo scadenzario? :)

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  5. diciamo che entro giovedì il libro finisce.

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  6. Sbuco in medias res: il brano che hai riportato è per palati forti e andrà a finire che, per merito tuo (tanto per cambiare) il libro me lo compro e me lo leggo
    Grazie di incrementare le mie letture
    Maria Chiara

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