Scorporo qui parte del post di oggi, obbedendo alle richieste delle molte amiche che mi chiedevano di dare più visibilità ad una ricetta che altrimenti rischia di perdersi nei meandri dei titoli fuorvianti e dell'indice che non viene mai aggiornato (e qui, mi tocca non solo obbedire, ma anche darvi ragione).
Raggruppo in poche righe il preambolo- e cioè che questa gelatina non contiene mele, ma addensa con la pectina. Il risultato è un prodotto estremamente più fedele al suo nome, dal gusto intenso, che sa di cose buone di una volta. Non a caso, anche il colore è estremamente nature e ricalca fedelmente quello che si ottiene, partendo dagli ingredienti che ho detto. Il resto, è pura poesia..
In sè, si tratta di una ricetta semplicissima, se non fosse per la
materia prima: raccogliere 200 g di petali di viola è roba da certosini
di campagna. Parola di ex bambina frustrata nei suoi entusiasmi di
raccoglitrice dai verdetti nefasti della bilancia, nella cucina della
nonna, che recitava, puntuale: "ne servono ancora". Tant'è che preferisco non mettere dosi fisse, considerato il fatto che si lavora con le proporzioni: ma se siete pazienti, fortunati e abitate in un campo di viole, ecco qui un po' di segreti di famiglia
Vanno utilizzati solo i petali di viola e non le corolle e gli steli
I petali si intendono ben puliti, privati di ogni inserto terroso e quant'altro.
Ovviamente, devono essere rigorosamente non trattati
Premere delicatamente sui petali, prima di procedere alla preparazione
della marmellata, in modo che sprigionino meglio il loro profumo.
Metterli in un contentiore capiente e aggiungere acqua, quel tanto che basta a coprirli, senza annegarli.
Lasciarli in infusione tutta la notte, mescolando di tanto in tanto
(questo non significa alzarsi ripetutamente nel cuor della notte per
mescolare le violette...)
Al mattino, le violette avranno assorbito quasi tutta l'acqua. Pesatele con l'acqua e calcolate lo stesso peso in zucchero.
A questo punto, dovete decidere se gettar via le violette, per fare una
gelatina liscia, oppure procedere, tenendo i fiori. Per esperienza, vi
dico che trovarsi una violetta in bocca non è apprezzato da tutti,
mentre la gelatina fa più figo e non impegna. al solito, io scelgo la
via di mezzo, tenendo solo qualche petalo, che aggiungo alla fine.
Qualora decidiate di fare solo la gelatina, filtrate il liquido,
premendo bene sulle violette in modo che lo spremano tutto. Non
preoccupatevi di modificare le dosi, perchè il peso dei fiori è minimo.
altrimenti, lasciate tutto com'è.
Prelevare una quantità di zucchero da quello già pesato e mescolarlo con una bustina di pectina.
Portare ad ebollizione l'acqua delle viole. Quando bolle, aggiungere lo
zucchero, mescolare bene e far bollire per un minuto. Aggiungere poi la
pectina mista a zucchero e far cuocere tre minuti.
Invasare.
qualche trucco supplementare:
1. se il colore non vi convince, potete aggiungere qualche goccia di
limone. Fatelo ad una goccia per volta, perchè tende al rosa. In ogni
caso, scordatevi il "colore viola": ha più il colore dello zucchero
brunito, a dirla tutta. In questo senso, aggiungere qualche petalo di
violetta può essere una buona idea.
2. non ho messo le dosi perchè, come dicevo, dipende da quanti petali
riuscirete a raccogliere. A meno che non alleviate violette :-),
scordatevi comunque quantità industriali: ragion per cui, può non essere
una cattiva idea invasare in barattolini molto piccoli, tipo quelli
delle marmellate in monoporzione.
come mi ispira questa gelatina!
RispondiEliminama ci hai fatto caso anche tu che le violette di oggi nn hanno il profumo di quelle di una volta?
baci
Mammamiachebontà... E io di violette selvatiche in giardino ne ho parecchie!!! Piccolissime e profumatissime: invadono tutto! Adesso sono quasi del tutto sfiorite :(, ma tengo questa ricetta in serbo per la prossima primavera :D. Dovrò mettere fuori uso il tosaerba del maritozzo, prima che faccia danni, però!
RispondiEliminaMia nonna aveva un angolo di giardino pienissimo di violette...a saperlo prima! Bellissima ricetta, complimenti!
RispondiEliminaMi ispira moltissimo, ma il mio giardino ha prodotto 4 (quattro) viole e basta. Forse l'anno prossimo.
RispondiEliminama lo sai che noi facciamo un dolce al cucchiaio, tipo confettura, con i petali di rose? il procedimento è diverso, noi i petali li riduciamo in una specie di pasta che cuociamo con uno sciroppo.
RispondiEliminaio non ho un giardino quindi niente dolce di rose,nemmeno gelatina di violette! :(
irene
Quando ho letto il titolo del post ho pensato: "Pura poesia" ahahahah...siamo sintonizzate! Qui in Olanda trovo lo zucchero gelificante, gia' miscelato con la pectina. E' ottimo per realizzare gelatine senza dover aggiungere succo o gelatina di mele...pero', per la legge "chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti", non saprei dove andare a prendere le violette...che amarezza!! Un abbraccione
RispondiEliminaAdesso la pubblichi?? Le viole del mio prato se le è mangiate tutte il capriolo! ... beh come accompagnamento allo spezzatino di capriolo con polenta però non serve!
RispondiEliminaScherzo!
Nora
te mi fai morire!!!!!!
EliminaChe meraviglia!!! Adoro le gelatine e questa è proprio particolare... :)
RispondiEliminaBuona serata
Tiziana
...LA-VOGLIO! LA-VOGLIO!! Ad averla un mese fa questa riceta..:( da me le violette di campo sono praticamente finite.. quindi la salvo per l'anno che viene, perché è certo che la farò.
RispondiEliminaIntanto però mi faccio le dovute trasposizioni, leggasi..petali di rosa, fiori di sambuco, di acacia e di gelsomino. E ai prossimi mtc bando ai colori, via coi profumi ;)
baci
(mmmmmmmmmmmmmmmmm ... mi hai fatto sognare).E se poi aggiungi che conservo ancora un disegnino fatto a 5 anni, dove una signora "molto elegante" ha un cappellino a triangolo su cui svetta una violetta (altro che piume di struzzo,signori!)capisci bene che si sta parlando del mio colore preferito e del fiore a me piu' caro. Grazie, ti devo...un caffe'!
RispondiEliminaMi ispira tantissimo questa gelatina. Peccato però che da me i campi di violette (o per meglio dire i campi) scarseggino :( Devo attrezzarmi col mio fioraio di fiducia a vedere che mi propone :)
RispondiEliminama che bella questa ricetta!! le viole... io avevo visto quelle zuccherate, ma in gelatina mai! ale, le tue ricette mi piacciono sempre di più! ;)
RispondiEliminaSarà che maggio è sempre un mese che vorrei dimenticare, ma ogni cosa mi ricorda la mamma... i libri e la frittata di Daniela e poi questa splendida gelatina di violette, una visione!
RispondiEliminabesos
200 g di petali di viole sono un'infinità! ti sono vicina :)
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