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martedì 6 novembre 2012

Nuova Rubrica- L'MTMag


mtmagprova

Ovvero: i primi frutti dell'addio all'MTChallenge. 
Perchè se è vero- verissimo- che la nostra sfida aveva bisogno di un luogo tutto suo per crescere come doveva, è altrettanto vero che anche Menuturistico avvertiva un sempre maggiore bisogno di spazio, specialmente negli ultimi tempi e specialmente in quella parte che aveva da subito connotato il nostro blog come anomalo, rispetto ad un panorama assai più e assai meglio focalizzato sul tema del cibo. D'altronde, lo avevamo detto da subito, che qui si sarebbe parlato anche e non solo di questo e basta dare un'occhiata al secondo nome del blog per rendersene conto: solo che, negli anni, questi libri, questi viaggi, questi eventi che da sempre costituiscono le nostre grand passioni, assieme al cibo, si erano un po' persi di vista, con grande rincrescimento di entrambe. La rivoluzione di ottobre :-) ha invece portato consiglio e, come dicevo prima, questi sono i risultati: un appuntamento bisettimanale, il martedì e il giovedì, a firma rispettivamente mia e della Dani, in cui parleremo, altrettanto rispettivamente, di libri e di TV (il martedì) e di arte, musica e spettacolo (il giovedì). "Mag" è l'abbreviazione di "Magazine", esattamente come "rece" è l'abbreviazione di "recensioni", a ricordare, a chi non ci conosce, che le cose serie si fanno altrove: qui si chiacchiera, ci si confronta, ci si scambia opinioni e lo si fa nella prospettiva di chi da sempre aborre il pulpito e chi ci sta sopra- e di chi ha scelto di battezzare il proprio spazio "menuturistico", con buona pace dell'autoreferenzialità e dei nomi di famiglia di tutti gli avi, da una parte e dall'altra... 

 

La notizia non è recentissima (e bisognava dirlo, a quelli della Buchmesse, di aspettare che uscisse questa rubrica, ma vabbè), ma vale comunque la pena di partire da qui- e cioè, dai dati sullo stato dell'editoria italiana relativi al 2011 e ai primi dieci mesi del 2012, così come sono stati divulgati dalla AIE (Associazione Italiana Editori), in occasione della Fiera del Libro di Francoforte. Per chi vuol farsi del male, qui c'è tutto il rapporto, voce per voce. Per gli altri, basti dire che la crisi è anche in questo settore- ed è pure nera: dal -3,7% del mercato degli affari del 2011, si è scesi, in pochi mesi, al -8, 7% e per la prima volta, dal 2007, diminuisce anche il numero dei lettori del nostro Paese: gli Italiani che leggono almeno un libro l'anno sono 25, 9 milioni, oltre 700 mila in meno rispetto ai dati dello scorso anno- e meno male che non si fan più le statistiche sul totale, perchè allora saremmo messi veramente male. 
Ovviamente, da quando son stati resi noti questi dati, è tutto uno strapparsi le vesti: c'è grossa crisi, dove andremo a finire, che futuro avrà una nazione senza lettori e tutte le litanie previste dal calendario liturgico delle lamentazioni. Neanche a dirlo, le prefiche più disperate son gli editori, che chiedono aiuti al governo, riduzione di tasse e agevolazioni varie- e, neanche a dirlo due, la stampa dà ampia voce ai loro comunicati e alle loro magagne. Doverosissimo, sia chiaro: anche perchè questi gridi d'allarme hanno parecchie ragioni. 
Epperò, io mi sarei aspettata che qualcuno ce lo mettesse per davvero, il dito nella piaga, andando oltre il dato numerico, oltre la crisi, oltre le oscillazioni dei mercati- e si chiedesse perchè gli Italiani che leggono comprano meno libri. Solo perchè sono cari- oppure perchè il rapporto qualità prezzo dei prodotti degli ultimi anni grida vendetta al cospetto di Dio? 
Per dire: rispetto allo scorso anno, io ho speso la metà, in libri (Giulio, leggi). Anzi, mi allargo: molto meno della metà. E credo che non sia il caso di sottolineare quanto compulsivi siano i miei acquisti, appena varco la soglia di una libreria. E so benissimo di non essere la sola. Ma altrettanto bene so come ci si sente, quando ci si accorge che dei dieci titoli che hai comprato, uno-forse- vale il suo prezzo di copertina. 
Ed è questo il motivo per cui non sono fra quelli che si strappano i capelli- o meglio: se me li strappo, non è per gli stessi motivi. Perchè bisogna andare oltre la facciata del "no grazie": e se, dietro di essa, si avvertono bisogni sani, quali sono tutti quelli che in questo settore ruotano tutt'intorno alla parola "qualità", allora queste flessioni rimandano ad un mercato intelligente, che si è stancato di pagare per esser preso in giro e che risponde come può alla deriva di certo mercato. 
(per onestà, che sennò poi finisce che mi rovino la giornata: quando ho detto che non mi strappo i capelli, non è del tutto vero. Io gongolo. Tristemente, ma gongolo. Perchè un anno e mezzo fa gli editori hanno fatto una crociata contro gli sconti di Amazon.it, dicendo che non avrebbero più potuto lavorare, a quelle condizioni, etc etc: all'epoca, avevamo unito la nostra voce al coro di proteste che si era levato da ogni dove e che indicava che ben altre erano le ragioni sottese a questa levata di scudi. Neanche un anno dopo, i risultati ci davano ragione, con l'aggravante- serissima e preoccupantissima , questa sì- che oltre a comprare di meno, gli Italiani leggono anche di meno. Di sicuro, non dipenderà solo dai prezzi dei libri. Ma provate ad abbassarli- e riparliamone)

A chi reclama le pagelle di XFactor: e secondo voi, io non ho voglia di farle???? mai come quest'anno, per inciso, vista la spocchia di certi giudici e il ventaglio di innumerevoli ispirazioni del cast. Il punto è che mi ci vuole del tempo, più di quanto mi richieda un semplice post- e alle 8.30 devo essere in ufficio. Se mi trovate una gamma di scuse credibili da propinare al mio capo, ci provo :-)

Impiego molto, ma molto meno, a trascrivere uno stralcio dell'intervista fatta ieri pomeriggio ad Apicella dai Fratelli d'Italia: per chi non lo sapesse, il primo è l'aedo di Arcore, i secondi sono  tre professionisti dell'informazione straniera che analizzano dal loro punto di vista i fatti più eclatanti della politica e della cronaca italiana. lo fanno dal loro punto di vista- così lineare, così coerente, cosi dannatamente "straniero"- e costituiscono il momento più vivace del Cristina Parodi Live: tant'è che quando capita, li guardo volentieri. E' capitato ieri, con un'intervista che ha avuto il merito di mettere impietosamente in luce l'abisso che separa la confortevole logica di chi è abituato che 1+1 fa 2- e storce in naso di fronte a chi sostiene la validità di altri risultati- e gli arzigogoli dei miserevoli resti del genio italico del bel tempo che fu.
Di nuovo, chi ha voglia di farsi del male, può vedersi l'intervista  qui: io, intanto, vado a mettere due cose in valigia- e prendo il primo aereo che capita, basta che mi porti lontano da qui...
Buona giornata
Ale


29 commenti :

  1. rigore morale ale. che con la logica è imparentato. ma qui bisogna ripartire da aristotele. le nostre virtù sono altre, si sa.
    mi ci sono rovinata la giornata mi ci sono.....

    irene

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    1. a chi lo dici... sei la seconda persona, in pochi giorni, che definisce "rigore" questo mio stato di insoddisfazione/insofferenza... se poi mi ci aggiungi Aristotele, mi sa che mi tocca darti ragione...
      (e sorvolo sullo scempio che ne hanno fatto lo scorso anno, a scuola, da mia figlia... la supplente di filosofia non aveva fatto il classico e questa, per lei, era la giustificazione asufficiente per le sue non-spiegazioni....)

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  2. Sabato sera ero in un locale dove doveva svolgersi un libraperitivo con bookcrossing, andato quasi deserto.... probabilmente se lo scambio fosse stato di coppie ci sarebbe stato il pienone!

    PS. Ti dispiace se mi perdo l'intervista di Apicella? L'ho sentito da Chiambretti in radio e mi è bastato!

    ciao a presto.

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    1. Noooo ma che bello! Ecco se le facessero dalle mie parti queste cose ç_ç

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    2. elisa, la penso come te. Anch'io invoco eventi un po' più spessi che lo speed date o il tronista in discoteca. Ma questi riempiono le sale, il book crossing no- e tanto basta per fermarsi alla punta dell'iceberg e non andare alle radici del problema...
      No, annarita, non mi dispiace per niente :-)

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  3. Mi piace la nuova rubrica! :)
    Io sono una gran consumatrice di libri, ma acquisto poco, perché vado molto in biblioteca, non perché non voglia spendere, ma perché amo il concetto di biblioteca e sempre di più negli anni ho imparato ad apprezzare lo scambio di libri a discapito dell'accumulo sugli scaffali di casa mia: insomma se c'è un libro a cui tengo molto voglio averlo e lo acquisto, ma i romanzi generalmente preferisco prenderli in biblioteca. Detto ciò faccio due considerazioni. Una è molto personale: è vero che se forse abbassassero un po' i prezzi comprerei meno su amazon, perché andare in libreria e prendere in mano il libro, sfogliarlo e annusare il profumo della carta, ha per me tutto un altro valore. La seconda è meno personale: avendo lavorato nel campo bibliotecario mi è capitato spesso di parlare del calo di lettori in Italia, anche all'interno delle biblioteche e soprattutto in una certa fascia d'età (gli adolescenti e i giovani adulti). Se nel resto dell'Europa (almeno fino a prima di questa crisi) si lavora molto per attirare questi "disertori", giocando su vari fattori, in Italia purtroppo i casi che possono permettersi di fare tali investimenti sono davvero pochissimi: vuoi per la chiusura mentale di certi bibliotecari, vuoi soprattutto per la mancanza di fondi.
    Scusami se sono andata un po' fuori tema, ma il calo dei lettori è un argomento che mi tocca sempre moltissimo.
    Buona giornata ^^

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    1. non solo ti scuso :-), ma ti ringrazio, perchè sollevi un argomento che anche a me sta molto a cuore, specie in questi giorni.
      quando ero studente all'università, collaboravo con la biblioteca del quartiere: io indicavo i libri da acquistare, li leggevo a volte anche prima che venissero schedati e poi scrivevo una breve recensione, a disposizione dei lettori. C'era una direttrice illuminata e, soprattutto, c'erano fondi messi a disposizione per sovvenzionare iniziative intelligenti, all'interno di uno dei polmoni della vita culturale della città.
      Per anni, ho cmprato libri dopo averli letti- e fino a che non è arrivato il tuo cmmento mi son sentita una marziana :-)
      Di recente, son tornata nella stessa biblioteca, con mia mamma. la quale, dopo aver girovagato un po' per gli scaffali, ha detto: ci son gli stessi libri di vent'anni fa. Una desolazione assoluta. La sezione riviste, un pianto. Di quotidiani, ce n'è uno solo, ovviamente quello locale. Le novità, risalgon al medioevo e sono pure di pessima qualità.
      Potenziare le biblioteche è una delle strade più intelligenti per riconciliare i cittadini con la lettura- ed è uno scandalo che una città come Genova spenda le sue risorse per finanziare eventi di natura effimera, tutti volti a cercare consensi, e si sia del tutto dimenticato di queste realtà.
      Mi fermo qui- ma mi sa che ci ritorno su..
      grazie infinite
      ale

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    2. Di recente ho portato Dario in biblioteca, la biblioteca di Camaiore segue l'iniziativa "Nati per leggere" dedicata ai bambini. Non è stato facile fargli capire che non stavamo comprando ma solo prendendo in prestito, e che il libro andava riportato entro un tempo stabilito ma, ora è bello prendere libri, leggerli la sera e riportarli per sceglierne altri. Viva le biblioteche.....scusate l'intromissione.

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  4. Mi piace questa sezione, anzi questo magazine che in fondo è sempre stato parte di MT pur non avendo una formalizzazione carina come adesso. Mi piace leggervi per altro perchè tu non ci crederai ma con i bloggher con i quali ho stretto amicizia, tranne rare e piacevoli eccezioni, non parlo quasi mai di cucina dal vivo, sarà perchè sono un scassamarroni su tutti i campi dello sciibile umano?! :P ahahhahhahaha
    PS
    Sai cosa di quell'intervista non mi è piaciuto...il tono della Parodi, professionale e signorile come sempre ma decisamente "aperto" quel tanto da far capire da che parte sta...cosa che non è mai avvenuta quando conduceva il Tg5 delle 20 con le notizie belle&confezionate a favore del suo datore di lavoro. Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario hanno pagato con il posto di lavoro una coerenza poco "milanese" come quella della Parodi. E dire che è una delle poche donne che mi piace...

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    1. a me ha dato un fastidio cane, la Parodi, a dirla fuori dai denti. Troppo stridente era il contrasto fra il prima e il poi... per carità, ha condotto bene e a suo modo ha fatto anche una bella figura... ma com'è che non l'ha vestita anche prima questa veste più graffiante e pungente?
      ... e com'è che concordo con te, dalla prima parola all'ultima??? :-)

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  5. Beh io ti aspetto, qui ci sono le piú belle librerie del mondo con le stesse porcherie editorali...e qualche cosa buona

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    1. non me lo dire una seconda volta, guarda... però, da quanto sento, non va benissimo neanche da voi, o sbaglio?

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  6. che bello!!!
    Menu Turistico lo adoro (anche) perche' non parla solo di cibo. Non seguo la TV italiana e spesso di cio' che si discute non ho esperienza diretta, ma il vostro stile e i vostri interessi sono sempre un piacere da leggere. Quindi benvenga il Mag!

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    1. e ben venga il tuo apprezzamento, Ann!
      al solito, ripartiamo in salita e sarà dura riconquistare quella fascia di lettori che avevam perduto. Ma ci si prova- e intanto, ci si diverte, tornando all'antico :-)

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  7. è un po' un ritorno al vostro passato ma in una veste nuova molto invitante. Ma quante idee avete?

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  8. solo per dirvi che è una giornata strapiena... passo dopo- e rispondo a tutti!
    ciao

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  9. Non vi fermate mai mai e proprio mai ... ma il bello di voi è proprio questo!
    Mi piacciono molto queste due nuove rubriche ... che poi tra le righe è una maggiore formalizzazione di quello che già egregiamente facevate prima!!! Bene bene!
    Sono anche io molto interessata a questo argomento ... leggo moltissimo ma anche io come Elisa prendo i libri in biblioteca salvo proprio quelli di cui non posso fare a meno tipo quelli di cucina ... sai com'è non mi piace posarli sul mio piano di lavoro o ritrovarmeli magari già unti da qualche macchia di indubbia provenienza .. ;-)
    Non li compero perchè non sono a buon mercato (nonostante i prezzi scontati oramai di quasi tutte le librerie) e perchè spesso e volentieri non valgono moltissimo in termini qualitativi.
    Il perchè gli italiani leggono poco? Mah ... forse perchè sono tutti rincretiniti davanti ai giochi ed alle applicazioni dei vari iphone e ipad o perchè alla sera si sparano la solita tv spazzatura invece che spegnerla e leggere tranquillamente davanti alla stufa (come abbiamo fatto io e mio marito l'altra sera assieme al nostro peloso che dormiva sulle gambe ...)
    Il libro in mano temo faccia meno figo che avere un ipad e non dimentichiamoci che molte persone scaricano gli ebook direttamente sulle loro tavolette ...
    L'editoria sarà davvero in crisi ma molto probabilmente perchè le nuove tecnologie spazzano il vecchio ...

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    1. Posso? :)
      Secondo me non è colpa della tecnologia, o almeno non solo di quello: il lettore di ebook è prima di tutto un lettore di libri di carta, quelli che non leggono il cartaceo, non usano kindle e simili. Io sono molto affezionata alla carta, non lo nego, e infatti ho minacciato più volte i miei familiari che se mai mi regaleranno un ebook con molta probabilità se lo ritroveranno lanciato in testa (:P), tuttavia non sono contraria all'oggetto in sè, anzi lo trovo un buon mezzo per attirare il giovane verso la lettura. Sono molto favorevole alle innovazioni e sono convinta che sfruttando la tecnolgia in maniera appropriata, si possano ottenere ottimi risultati, senza contare che volenti o nolenti i cambiamenti sono parte della storia dell'uomo.
      Riallacciandomi al commento fatto prima sulle biblioteche, ho seguito qualche anno fa un convegno sull'avvicinamento del giovane adulto alle biblioteche e ho conosciuto realtà europee strabilianti: ci sono biblioteche per ragazzi che hanno addirittura la play station all'interno. Ecco, molti bibliotecari italiani avevano gli occhi spalancati e i più anziani erano anche un po' scandalizzati, secondo me, ma le statistiche di quelle realtà dimostrano che giovani che non si erano mai recati in biblioteca, grazie a quello "svecchiamento", erano entrati, prima per il videogioco e poi avevano iniziato a leggere. L'introduzione di altro che non sia libro, per far arrivare al libro, secondo me è un'azione giusta e propositiva. Tutto questo pippone (scusatemi :P) per dire che se Maometto non va alla montagna, la montagna deve andare a Maometto, magari tramite uno svecchiamento di certi modi di vedere: sempre parlando di biblioteche, in passato è già stato fatto (da biblioteca chiusa agli intellettuali a biblioteca aperta al popolo) e ha portato ottimi risultati. Il problema è che mancano le risorse...il problema è sempre lì purtroppo...e non è solo la crisi...è proprio l'Italia che da sempre taglia risorse alle cose più importanti... :(

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    2. La tecnologia ovviamente ha i suoi bei risvolti positivi e ci mancherebbe ... io non potrei mai stare senza il mio portatile e lo uso per tutto, anche per lavoro ... ma vedo che le persone lo usano per farsi vedere (con tanto di copetina di protezione ultra griffata e non tanto per un uso intelligente ...).
      Ci sono persone che hanno comprato l'ipad per fare le foto (ma ti pare???) e lo sbandierano a destra e manca molto probabilmente conoscendo il 5% delle potenzialità (e nemmeno per leggere qualche libro o rivista temo ...).
      Per lo svecchiamento delle biblioteche sono d'accordo con te e sono sicura che nelle grandi città già succede.
      Nella mia, circa 16000 abitanti quindi non piccolissima ma nemmeno grande, c'è una vasta area dedicata ai bambini con tanto di tavolini e mensole con libricini per la loro altezza; organizzano anche gratuitamente degli incontri in cui vengono lette delle favole in inglese ...
      Fanno qualche incontro per i ragazzi dai 10 anni in su se non sbaglio.
      La playstation in biblioteca? Da noi anche no ma più che altro perchè la maggior parte dei ragazzi/bambini ce l'ha già a casa ... :-(
      e' vero come dici tu che verrebbero attratti ma penso che con una buona informazione e pubblicità (se c'è ancora qualche soldo ovviamente) potrebbero essere ugualmente attratti anche da altre attività collettive volte alla lettura!

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    3. Purtroppo non è sempre così, non basta far pubblicità, al di là delle scarse finanze. C'è una fascia di popolazione che non si avvicina alla biblioteca anche per timore, perché convinta che si vada lì solo per studiare. Permettere a queste persone di capire che la biblioteca è sì luogo di studio e lettura, ma anche luogo di scambio sociale, di divertimento, fa sì che si avvicinino a una realtà sconosciuta e temuta. Una volta varcata la soglia, la curiosità per il libro arriva prima o poi. Nelle biblioteche in cui ho lavorato (realtà piccole e senza un soldo a star secco) ho notato molti ragazzi venire perché c'era internet e il film da prendere in prestito...all'inizio venivano solo per quello, ma alcuni di loro pian piano si sono avvicinati anche ai libri.
      Quello che descrivi tu avviene quasi in ogni biblioteca di medie dimensioni, ma purtroppo non basta per attirare persone che solitamente non vanno in biblioteca: in Italia sono veramente poche le realtà che organizzano altre attività per i ragazzi (un esempio è la Salaborsa di Bologna che organizza anche laboratori di pittura e di breakdance per dire). Il punto è che bisogna un po' uscire dalla concezione tradizionale di biblioteca, così come è stato fatto negli anni '60 passando da un luogo di elite a un luogo di scambio sociale per il popolo: se allora il popolino non leggeva, ora lo fa ed è merito sì dell'alfabetizzazione avvenuta in quegli anni, ma anche per l'apertura delle biblioteche. Sono convinta che per attirare i ragazzi che non amano la lettura, serva un discorso di questo genere: tanto più che come ti dicevo ci sono statistiche europee che dimostrano che effettivamente funziona.
      ;)

      p.s. scusate ancora se abuso dei commenti per questo discorso :P

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  10. La rubrica mi piace, come mi piace tutto di MT
    Adoro leggere ed mi piace l'oggetto "Libro" ma ho anche un Kindle. Mia nonna diceva "Chi sa leggere legge ovunque" ed io leggo elettronico.

    Lo confesso: negli ultimi 12 mesi ho comprato solo 3 libri di carta (uno l'ho lasciato in un bar perchè era brutto) e 26 ebook. Ma ho letto tanto ma tanto di più.
    Tra libri scaricati gratis e Biblioteca delle Oblate credo di aver letto almeno 70/80 titoli.
    Di comprar schifezze non ne posso più e l'ultimo trasloco me lo ha confermato.
    I libri non li ho imballati io e quindi la cernita dei 118 cartoni l'ho finita da poco. Totale 6 cartoni di schifezze. 4 in garage e 2 (meno schifezze degli altri) donati alla libreria di quartiere che non li voleva, ma non perchè eran brutti ma perchè non aveva nessuno che li sistemasse...

    Gli acquisti elettronici costano dal 10 al 30% meno e quindi io giro in libreria e se proprio non ce la faccio a trattenermi compro l'elettronico - Costa meno.
    Ho dato uno sguardo alle statistiche -4,6% di libri E digitale. Quindi non solo i libri di carta ma tutto compreso.
    Considerando il crollo dei consumi in generale non è molto. Ale ed io abbiamo comprato meno e comunque noi leggiamo. Il vero problema sono quelli che non leggono e che continueranno a non leggere. Non si attirano certo con i libri-spazzatura che i grossi editori continuano a pubblicare.

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    1. concordo con tua nonna.
      L'elettronico è una gran comodità- ma fatico a capire come funziona, anche perchè come al solito giulio ha deciso lui che cosa comprare- e invece che il kindle mi ha preso l'e- reader. e non ci capisco una cippa, specie per quanto riguarda l'acquisto dei libri. Avessimi preso un kindle, avrei già prosciugato la carta di credito su amazon per dire... che sia per quello che non ce l'ho?
      A parte la mia imbranataggine, lo trovo comodissimo e in certi casi (viaggi) indispensabile. Prima partivo con un libro per il viaggio d'andata, uno per il ritorno e in mezzo un altro tot, a seconda della permanenza, ora ho tutto lì- e ho più spazio in valigia :-)


      Hai ragione: ho comprato molto di meno, quest'anno, ma ho letto uguale. Il problema sono gli altri- e il problema più grosso è la spazzatura che ci si ostina a pubblicare e a vendere a peso d'oro: mala tempora currunt, ahinoi :-/

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  11. Domenica sono stata ad un evento organizzato da una libreria in cui sono stati invitati gli scrittori italiani dei 10 libri più venduti nell'anni nella stessa libreria. Evento davvero carino, semplice, ben organizzato, soprattutto mi ha (molto piacevolmente) stupito il pubblico: giovane, la media intorno ai 30 anni o poco di meno, tante persone, un centinaio, che si sono ritrovate domenica sera, con la pioggia, fuori zona e solo per la passione per la lettura. Vi garantisco che mi ha fatto davvero bene al cuore. Scusa se divago un po' rispetto al tuo intervento, ma sono belle queste iniziative e peccato che siano solo lasciate alla volontà dei privati. Cristina P

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    Risposte
    1. grazie, invece, perchè queste son le cose che ci farebbe piacere sentire ogni giorno. Anzi, se hai sentore di altre, informaci, che pubblicizziamo anche da qui!

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  12. Ciao
    Seguirò la nuova-vecchia rubrica con interesse, avere consigli di lettura aiuta sempre

    Intanto vorrei sottolineare la mia gioia per il calo di vendite perchè anch'io sono stata tra le persone che hanno "tuonato" contro la legge Levi e quando dicevo che avrebbe portato ad un calo verticale di vendite mi prendevano per matta

    Ho sempre letto molto e poter acquistare scontato era un incentivo, poi hanno approvato quella legge (legge voluta soprattutto dalle grandi case editrici, mi sento di sottolineare) e quindi ho dovuto diminuire gli acquisti. Forse son taccagna ma leggendo anche 2-3 libri al mese la spesa non è poca

    Aggiungi che mi è capitato di acquistare romanzi che poi si sono rivelati racconti, quindi stampati belli grandi e con molto margine, pagandoli a prezzo elevato e finiti in circa 1 giorno (l'ultimo di Camilleri: 130 pagine che in realtà sarebbero state 80-90 ma il prezzo era lo stesso)
    L'unica cosa che la legge Levi ha portato, è stato far sì che tutte le grandi librerie (Amazon in primis) offrano TUTTI i libri con sconto 15%, cosa le piccole librerie non possono fare

    Riguardo il fatto che i giovani leggono poco: sicuramente il prezzo incide ma anche l'offerta non è granchè, senza contare che ai miei (lontani) tempi scolastici ti obbligavano a leggere 1 libro al mese e fare una relazione e questo aiutava a conoscere autori e loro opere incuriosendoti, si fa ancora? Perchè il pargolo della mia vicina di casa un libro non sa nemmeno come è fatto. C'è anche da dire che se in casa nessuno legge (nemmeno un quotidiano, e succede in moltissime famiglie) i bambini non sono invogliati a leggere

    Per la tecnologia: non ha colpe, come scritto più su chi legge su carta legge anche su ereader ma chi non legge affatto non lo farà sul lettore

    Luara Pennydue

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    Risposte
    1. No, non sei taccagna- e se te lo dice una genovese, c'è da fidarsi. 3 libri in meno al mese sono una cifra che va dai 30 ai 60 euro- ragionevolmente intorno ai 45: onestamente, sossoldi.
      E anche lo sconto del 15, alla fin fine, è poca cosa, perchè i prezzi di copertina sono eccessivi rispetto alla qualità delle proposte e- e qui ti dò pina ragione- al tempo necessario per leggere. Qualche temppo fa mi è capitato di leggere Amber, un polpettone storico degli anni Quaranta che non avevo mai letto prima: una gioia immensa, ci credi?- perchè ho avuto da leggere per una settimana, e senza mai annoiarmi.

      sulla scuola, sfondi una porta aperta.
      Ma parli con qualla (ex) prof che un giorno ha trovato sbarrata la porta della biblioteca d'istituto, dove avevo preso l'abitudine di far lezione con le mie classi. Motivazione ufficiale del Preside "temo che i ragazzi rubino i libri". Ricordo che gli avevo risposto di cambiare il verbo reggente: "lei teme, preside- io vorrei che lo facessero"... ma credi che abbia ottenuto qualcosa? risatine dei colleghi a parte, intendo...

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  13. come swmprew, grandi interventi. e come sempre sono di fretta. ma stasera mi prendo tutto il tempo che meritate e vi rispondo
    per ora grazie
    ale

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  14. Complimenti come sempre per gli arricchimenti che rendono il vs. blog sempre piu bello, sono srmpre piu contenta di frequentarvi (con piu o meno assiduità,secondo il tempo, ma poi recupero...). Naturalmente condivido tutto e mi intrstisce che ci sia ancora chi si nega il piacere di un buon libro ( cartaceo o elettronico poco importa). Io nn posso proprio farne a meno, se son schifezze le rimuovo però mi brucia aver buttato via il denaro, mi consola che se la"produzione" odierna spesso è "rumenta"(scusate il genovesismo per spazzatura) ci sono i titoli del passato e siccome son davvero tanti da leggere c'è ancora moltissimo. Le biblioteche sono davvero una spina nel fianco piuttosto italica eppure sono così belle con la loro atmosfera tranquilla e dice bene Elisa (mi pare sia lei)quando parla di centri di aggregazio ne, ai tempi della scuola mi è cspitato di "marinare" per andare in biblioteca, studiavo quel che avevo lasciato indietro ma c'erano poi anche le pause caffe/sigaretta e allora socializzavi...i libri in prestito spesso erano un pò un problema o erano sempre fuori (biblioteche grandi) o nn c'eran proprio(quella di quartiere...beh però contando su un buon bibliotecario l alternativa era un attimo trovarla...credo che a genova facciano un buon lavoro alla berio anxhe in tema di iniziative, ma e tantissimo che nn ci metto piede.speriamo che ne esca un esempio e che prima o poi dilaghi. scusate la lungaggine e forza ale&dani siete fortissime!an_top

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