Questa volta ho agito dietro precisa istigazione!! Spiego: mentre parlavamo degli scones e in particolare di quelli di Delia Smith, ho accennato al fatto che nel tradizionale tè pomeridiano inglese, da sempre fanno parte questi particolari dolcetti, accompagnati dalla clotted cream o crema del Devon.
La cosa ha suscitato la curiosità, oltre che mia, anche di Lara, perchè questa particolare crema viene presentata come la quintessenza di ogni paradisiaco sapore e non sia mai che questo ci lasci indifferenti!
Perciò armata di curiosità, ho cominciato a cercare qua e là un sito dove la cosa venisse spiegata con chiarezza e dove fosse possibile, magari, trovare anche una ricetta per prepararla in casa.
Questo è un sunto delle varie notizie che ho trovato con relativa ricetta che, ovviamente dedico a Lara e a chi è goloso curioso come noi.
La prima notizia è che questa particolare crema viene prodotta principalmente nel Devon ed in Cornovaglia ed è praticamente una panna della panna, ricchissima di grassi, ma altrettanto di sapori e di consistenza deliziosi.
Sembra che in origine fosse semplicemente un modo di riutilizzare, da parte degli agricoltori, gli "avanzi" della lavorazione del latte, ma che poi abbia raggiunto una tale notorietà da diventare una attrazione turistica a livello internazionale.
La sua somiglianza con il Kaymak, prodotto in tutto il Medio Oriente, Sud-Est Europa, Iran, Afghanistan, India e Turchia fa pensare che questa lavorazione sia stata importata in Cornovaglia addirittura dai Fenici, in cerca di stagno, ma naturalmente può anche essere una semplice elaborazione simile legata a pratiche millenarie nella produzione del latte..
foto da qui |
Agli abitanti del luogo, che aiutavano a ricostruire la loro abbazia i frati regalavano, come compenso, del pane, delle conserve di fragola, e la clotted cream.
La prima ricetta ufficiale per una "clouted cream" la troviamo invece nel 1658, nel libro di cucina The Compleat Cook .
Naturalmente questa bontà non è molto esportata, perchè ha un tempo di deperimento piuttosto rapido: quindi, per gustare questa "panna al quadrato", o andate direttamente nel Devon, magari seguendo gli itinerari delle mia adorata Agatha Christie, oppure ve la preparate da soli, seguendo questa versione, che ho tratto da questo sito .
Clotted Cream
Ingredienti:
2 tazze (1/2 litro) di panna fresca
1. Versare la panna in una padella dal fondo abbastanza spesso, per condurre bene ed in modo uniforme e costante il calore, il più larga possibile: maggiore è la superficie di esposizione all'aria della panna, più è veloce il procedimento.
2. Mettere padella sul fuoco, fuoco più basso possibile L'ideale sarebbero le piastre ad induzione, ma se come me non le avete, utilizzate una retina spargifiamma. Non ricordo più dove l'ho letto, ma in una ricetta analoga , si consigliava di far in modo che il calore increspi solo la superficie della panna, senza lasciar formare le bollicine della bollitura.
3. Dopo circa un'ora, uno strato piuttosto spesso si sarà formato sulla superficie della crema. Raccoglietelo delicatamente, facendolo scivolare su un piatto fondo, mantenendo la parte superiore dello strato di grasso rivolta verso l'alto, se possibile. Ripetete questa operazione tre o quattro volte fino a quando la maggior parte della crema si è addensata ed è stata messa nel piatto.
In alternativa a questo procedimento sul fornello , si può ottenere lo stesso risultato utilizzando il forno e un contenitore adatto al forno ovviamente, sempre con la maggior superficie possibile, lasciando la panna all'interno a temperatura bassissima (80°C circa), per 8 ore, senza mai mescolare. Procedete poi allo stesso modo, recuperando strato dopo strato.
4. Trasferire la panna in un contenitore a tenuta ermetica (ho utilizzato un vasetto 4 stagioni) e mettere in frigo per tutta la notte. Dopo che ha riposato, la crema dovrebbe avere un'aspetto che ricorda quello del burro, ma più morbido, profumata e come direbbe Ginevra "ploppolosa", insomma non completamente liscia, di colore diciamo tendente al color.. crema. Il sapore è pieno e squisito : vi consiglio di servirla quando sarà ritornata a temperatura ambiente, spalmandola sui vostri scones tiepidi. E quando dico pieno e squisito intendo proprio squisito.
Come resa, considerate che con 1/2 litro di panna ricaverete l'equivalente di un barattolino di vetro 4 stagioni piccolo . Potrete conservarla ben chiusa in frigo per 4 giorni.
Non posso dirvi cosa sa in accompagnamento alle fragole fresche e agli scones.....
Lo, so, non è una frutta di stagione, ma per questo piacere, uno strappo alla regola si può anche fare!
Ah, a questo proposito, stavo dimenticando : venerdì prossimo vi proporrò una nuova ricetta di scones davvero eccellente, firmata Martha Sewart.
Buona giornata a tutti
Dani
con il kaymak mi hai steso! da fare subitoooooo!!!!
RispondiEliminairene
Ahahahah Irene: istigazione a delinquere ;-)))))))))))))))))))))))))))))
RispondiEliminaLa crema di bellezza di Nigella! Il miglior accompagnamento possibile agli scones.
RispondiEliminaFarmi leggere queste cose i mattina presto e' tortura,ma soffriro' stoicamente.
Un bacione!
In effetti sono stata crudele... :-))) Ma vedrai venerdì! Bacio anche a te!
EliminaIl colesterolo ringrazia... però prima mi sa che gode parecchio.
RispondiElimina:-DDD
Siiii ! :-D
EliminaIstigazione al grassi... In periodo natalizio!!! No ma dillo che vuoi farci rotolare!!!! :) aspetto gli scones....baxi
RispondiEliminaSi, certo!!! Tu sei magra come un'acciuga e quindi mi raccomando, provala :-))
EliminaUna vera tentazione !!!
RispondiEliminaUn bacio.
Pensa che io ho rimandato l'inizio della dieta di un giorno , giusto per poterla assaggiare !! :-))
EliminaOgni tanto la trovo, è irresistibile!!!
RispondiEliminagoduriosa ! baci!
EliminaPura meraviglia, post e clot. Sempre più convinta che sia questo il vero e unico senso del pane burro e marmellata. E' vero che sembrano entrambi prodotti primaverili, ma direi che il kaymak abbia un sottofondo lievemente acidulo che la clotted non ha, o ricordo male? E sia un po' più granuloso e meno spalmabile. Poi in genere si usa col salato, ma non vorrebbe dire.
RispondiEliminaAnche la confettura di lamponi non troppo dolce ci sta benone! L'unica volta che ho mangiato la clotted senza sapere cosa fosse era accompagnata così.
sai che per essere sicure dovremmo chiedere alla nostra Irene che di queste cose si intende più di me certamente, viste le sue radici...
Eliminala clotted non ha retrogusto acido in effetti. E sul lampone sono d'accordo, anche se con le fragole è una meraviglia perchè pur essendo molto saporita e gustosa non è molto dolce e il leggero dolce acidulo dei frutti rossi è la "morte" sua !
Un bacione L e grazie!
Mamma mia Dani, grazie intanto veramente,solo tu potevi riuscirci... E grazie anche della dedica, anche se la richiesta ha richiesto tempo, ricerche e la discesa nell'ade dei prodotti fuorilegge per eccesso di calorica delizia. Il procedimento è lungo ma io me la faccio, eccome!!! La faccio per Natale, mi compro le fragole e invito tutte quelle parenti che criticano sempre tutti a mangiarla... magari saranno tanto impegnate a masticare da scordarsi le critiche. Però non è giusto, in inghilterra la vendono al super, ..., no aspetta, forse solo nella schiccosa gastronomia di Nigella, non sò! Intanto ancora una grandissimo grazie.
RispondiEliminaMa va', è stato un piacere anche per me! mi hai fornito un motivo ottimo per trovare questa delizia! Mi raccomando, fammi sapere se i tuoi critici parenti saranno soddisfatti!! Venerdì magari ti do anche un'idea per come presentarle: Un bacione e buona serata
EliminaEcco che mancavi solo tu a darmi la mazzata finale! La clotted cream l'ho mangiata la prima volta nel Devon una ventina di anni fa... e me la ricordo ancora come fosse ieri.
RispondiEliminaIl procedimento è un po' elaborato ma ... mi sa che per far colpo sulle amiche... potrei arrischiare a rifarlo.
Il problema? ... far star cheto il colesterolo!
A presto diavolo tentatore!
Nora
Hi hi Nora! con coda a punta e forcone mi vedo benissimo! :-)))))))
EliminaBacione
La clotted cream e' una cosa stupenda. Io l'ho assaggiata solo una volta, a New York, in una piccolissima sala da te dove ci eravamo fermati col mio (futuro) marito a far pausa dopo una mattinata intera di corse tra il fiorista e il gioielliere organizzando il nostro matrimonio.
RispondiEliminaNon avevo mai pensato di riprodurla in casa. Ho giusto il quantitativo di panna che serve, avevo programmato di farne mascarpone, ma ho cambiato idea!
Wow, che bel ricordo ho suscitato Anna! Un abbraccio grande e ... anche se il sapore non potrà mai essere lo stesso di un giorno così speciale, spero ti piaccia e ti crei nuovi ricordi romanticissimi :-))))
EliminaUn bacione
Ciao Daniela. Veramente curiosa questa crema, la sua storia e il procedimento per la sua preparazione. E dire che quando sono stata in Cornovaglia avrei potuto assaggiarla, ma era estate e non ho osato tanto...argh...ora sì che la proverei molto volentieri ;)
RispondiEliminaDevi solo avere un po' di pazienza :-)) e provare a prepararla.. tutto sommato siamo in inverno e qualche caloria in più non turba :-))))))
EliminaAbbraccioni Mari!
o mamma ora svengo di goduria! e dire che sono pure a dieta...
RispondiEliminaarghhhhhhhhhhhhhh! Anche io mi sono messa a dieta strettissima.... ma prima l'ho assaggiata:-)))))))))))))))))
EliminaBaci grandisssssssimi Gaia!!
GRAZIE. ho cercto in lungo e in largo nella reta una ricetta della clotted cream, senza trovarla. L'ultima volta che sono stata a Londra me l'ero portata a casa, ma è durata niente. Adesso finalmente darò un senso alla mia ricetta degli scones e alla marmellata di fragole che ho fatto in primavera! :-)
RispondiEliminatempismo perfetto allora Isaetta! e per la marmellata di fragole direi che è perfetta! :-))
Eliminamai mangiata. sembra una bomba goduriosissima.
RispondiEliminae sono a dieta :-(
Mitica! Siamo appena tornati da Londra e stavamo proprio cercando ricette per il te all'inglese, questo post è perfetto! Grazie mille :-)
RispondiEliminaGrazie a voi per le belle parole !
EliminaUn troglodita come me qui ha paura di commentare e di lasciar le medesime traccie di un ippopotamo in una cristalleria, perle ai porci si direbbe ed effettivamente è la degna figura che mi aspetta se solo provo a dire...ma no a sussurare...che otto ore in forno ad 80 gradi senza che allunghi una cannuccia per capire, per provare...è proprio impossibile!! :P ahahhahahahah
RispondiEliminaNon ho dubbi però sul livello di ploppolosità che al momento è l'unico indizio che tiene a galla la mia curiosità circondata come è da un oceano di ignoranza gastronomica.
Otto ore...per un barattolino...otto ore...quanto assenzio ci vorrà per reggere! :P ahahahahah
Infatti io posso testimoniare solo il procedimento nella casseruola o padella che sia!!!!! Più rapido decisamente! Il tuo assenzio invece ancora regge.... vedremo che se ne potrà fare a primavera :-))))))
EliminaBaciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!