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giovedì 24 gennaio 2013

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Oggi su Mtmag mostre, lirica , cinema e curiosità


MOSTRE

La collaborazione con il Sovrano Militare Ordine di Malta, che per la prima volta concede un prestito così consistente del suo patrimonio, ha permesso di studiare ed esporre il nucleo integrale di argenti, pressoché totalmente inedito, appartenuti ai marchesi Franco e Paolo Spinola, donatori allo Stato della secolare dimora familiare di Pellicceria, grazie a loro divenuta Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
Per loro volontà l’argenteria della famiglia, che come il resto del patrimonio, dalla quadreria agli arredi, è risultato di accrescimenti dovuti ai passaggi ereditari ininterrotti nei secoli precedenti, fu invece donata all’Ordine di Malta e con questa mostra torna nel Palazzo di Pellicceria, ricomponendo il legame tra la dimora e uno dei più prestigiosi elementi del suo arredo, completando con uno dei tasselli più significativi la testimonianza della civiltà dell’abitare dell’aristocrazia genovese nei secoli d’oro della Repubblica, che la Galleria offre grazie alla conservazione dei suoi ambienti e arredi storici.  Qui vado sicuro!! 
Altre informazioni compresi orari e biglietti QUI



I colori della seduzione. Giambattista Tiepolo e Paolo Veronese a Udine 
La mostra sarà aperta fino al 1° aprile 2013 nel Castello di Udine, in piazzale del Castello, che già da solo, come spesso capita alle sedi museali in Italia, varrebbe una visita. 
La mostra è articolata in quattro sezioni nelle quali Tiepolo e Veronese vengono messi a confronto nella trattazione di alcuni temi religiosi, mitologici e della storia antica: il Mosè salvato dalle acque, il Ratto d’Europa, le Cene e i Banchetti e l’Adorazione dei Magi.
Il complesso terreno di confronto tra i due artisti è messo in luce anche dai bozzetti e dai disegni, che illustrano le varie modalità con cui Tiepolo ha riletto l’eredità figurativa di Veronese nei vari momenti del processo creativo. Oltre alle tele, la mostra vanta infatti un gruppo straordinario di fogli di Tiepolo e Veronese, prestati da musei nazionali e internazionali di primo piano (Galleria degli Uffizi, Victoria and Albert Museum di Londra, Ashmolean Museum di Oxford, Département des Arts Graphiques del Louvre, Schlossmuseum di Weimar e Städel Museum di Francoforte). Un dialogo visivo che vede, ad esempio, il disegno d’insieme approntato da Tiepolo per il Banchetto di Antonio e Cleopatraesposto insieme ai pensieri di Veronese sul tema dei banchetti, rappresentati dallo studio preparatorio per le Nozze di Cana e al modello a olio della National Gallery di Londra.

L'alchimia e le arti: agli Uffizi i segreti dei Medici Fino al 3 febbraio nella Galleria degli Uffizi, naturalmente a Firenze.
La mostra esamina attraverso sessanta opere (dipinti, sculture, incisioni, codici manoscritti, antichi rimedi farmaceutici e testi a stampa illustrati) alcuni aspetti della passione dei sovrani medicei per l’alchimia tra Cinque e Seicento.
Fu Cosimo I a stabilire la prima fonderia in Palazzo Vecchio e dei suoi interessi per l’alchimia resta una vivida testimonianza in alcuni manoscritti redatti da personaggi della sua corte. Con suo figlio Francesco I, il laboratorio fu trasferito nel Casino di San Marco, dove artisti, artigiani, distillatori e alchimisti poterono sperimentare, oltre a segreti farmaceutici, anche ricette per la porcellana, per la fusione del cristallo di rocca, per la lavorazione del vetro, della maiolica e del porfido.
In seguito, a partire dal 1586 e per circa duecento anni, l’officina di distillazione di medicinali ebbe sede agli Uffizi nei pressi dell’attuale stanza dove per decenni è stato esposto il Tondo Doni.....

Sempre agli Uffizi (Gabinetto disegni e stampe) Rembrandt visto da Morandi, fino al 18 marzo.

Morandi m’ha regalato la stampa con la conchiglia a fuso, picchiettata di nero.
Le ombre hanno il nero opaco, cotonoso dei neri di Rembrandt.
Un nero livido, pestato, ottenuto per la combustione, la distruzione della materia.
Il nero di una notte tetra, passata a guardare fissamente nel buio.
(Giuseppe Raimondi)

Guardare Rembrandt con gli occhi di Morandi per capire il segreto della loro lontanante vicinanza: questo l’intento della prossima mostra al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, dove la visione delle opere sarà esaltata dal nuovo impianto di illuminazione...


Ultimo suggerimento, sempre agli Uffizi, la Sala delle Nicchie nella Galleria Palatina, è la sede della mostra Il Mito, il Sacro, il Ritratto, dipinti dai depositi della Galleria Palatina. Si tratta di una breve antologia che vuole essere l’occasione per avvicinare il pubblico alla conoscenza di un patrimonio d’arte inesauribile e sempre sorprendente, frutto della lunga vicenda del collezionismo mediceo e del vincolo indissolubile che la famiglia regnante volle fissare con Firenze, legandole la permanenza dei loro tesori “per ornamento per lo Stato, e per utilità del Pubblico, e per attirare la curiosità dei Forestieri”.
I diciannove dipinti qui riuniti raccontano le vicende dei luoghi di provenienza, i palazzi e le ville granducali, dei committenti che le avevano richieste ai pittori più in voga al momento, o che le avevano acquistate sul mercato antiquario, spinti dal desiderio di arricchire le loro raccolte.

Se doveste essere lì, tanto vale fare l'en plein


lirica e balletto


Continuano al Carlo Felice le repliche del Macbeth di Verdi.
Trovata la «tinta» dell’opera, era solito dire Verdi, il più del lavoro è fatto. Ebbene, se ogni opera verdiana ha un “colore” dominante, quello del Macbeth è certamente il colore più scuro che si possa immaginare. Non esiste altra opera di Verdi così concentrata sulla raffigurazione degli aspetti più bui del comportamento umano: l’ambizione per il potere, che giustifica ogni delitto, e i successivi complessi di colpa che portano alla paranoia e al delirio. Tra lo Shakespeare che mette a nudo le nefandezze dei potenti (fonte, naturalmente, del libretto di Francesco Maria Piave, con ritocchi di Andrea Maffei) e il Dostoevskij che svela i tormenti interiori di un io colpevole (sarà un caso, ma Delitto e castigo viene scritto proprio mentre Verdi congeda la seconda e definitiva versione della partitura).
Per questo spettacolo  posso anche passarvi un giudizio dell mie due particolari esperte, di solito piuttosto severe: questo Macbeth è piaciuto moltissimo, sia nelle voci dei protagonisti, che nella direzione d'orchestra, che nella realizzazione. Loro ne sono rimaste entusiaste.
Informazioni dettagliate QUI

e nell'anno di verdi abbiamo in contemporanea oltre al Macbeth qui a Genova,  Un ballo in maschera al Teatro Regio di Parma, con repliche fino al 27 Gennaio oltre che il Falstaff alla Scala a Milano di cui già abbiamo parlato qui




mentre al Teatro Regio di Torino c'è l'Andrea Chénier  di Giordano con repliche fino al 30 gennaio...

e in alternanza di date la Boheme di Puccini fino al 29 gennaio





e, tanto per volare lontano nel tempo e nello spazio oltre che nell'ispirazione e parlare di un altro teatro più che celebre, al San Carlo di Napoli  c'è in cartellone Rusalka fino  al 29 gennaio.
Rappresentata per la prima volta nella magica Praga nel 1901, l'opera in tre atti di Antonin Dvořák, su libretto di Jaroslav Kvapil, figura di spicco del teatro boemo, racconta la storia d'amore di Rusalka, ondina dei laghi e dei fiumi, che tenta di assumere sembianze umane per sposare un affascinante principe. È alla mitologia slava che attinge questa fiaba, immersa in una natura incantata, tipica della tradizione popolare nordica. Lo scrittore si ispirò all'antico tema letterario della creatura acquatica che sogna di raggiungere il mondo terreno per ragioni sentimentali, pagandone purtroppo le conseguenze. Esempi noti sono la novella “Undine” di Friedrich De La Motte-Fouqué e “La Sirenetta” di Hans Christian Andersen. Tra le arie più celebri di "Rusalka", c'è l' "Inno alla luna", inserito nelle colonne sonore di molti film. In particolare l'interpretazione di Gabriela Beňačková può essere ascoltata in “A spasso con Daisy”, la pellicola diretta da Bruce Beresford, con Morgan Freeman e Jessica Tandy.  


chicca curiosit+áb

La Basilica di San Lorenzo nel Codice Rustici(XV secolo)

Durante i lavori di restauro per la cupola della Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo a Firenze (forse la Basilica più antica della città) è stata fatta una scoperta davvero particolare riguardante due tra le più incredibili personalità della storia dell'arte e non solo, mondiale: Michelangelo e Leonardo. Tutti conosciamo la rivalità piuttosto violenta che contrappose i due geni durante la loro vita, con in particolare, l'irridente atteggiamento un po' sbruffone del giovane Michelangelo nei confronti del più anziano Leonardo...


La Lanterna della  cupola della Sacrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo con il Coronamento
Ma ecco che, durante i lavori di restauro in questione di un'opera di Michelangelo splendida come la Sagrestia Nuova (che gli fu commissionata da Leone X nel 1520,  per conservare le spoglie di due giovani rampolli della famiglia Medici), si rimuove per restaurare anche il "coronamento" della lanterna posta sulla sommità della cupola.


coronamento della cupola 
E così si scopre che la figura solida che sormonta il tutto, non è una pura ideazione di Michelangelo, ma una "rivisitazione" diciamo, di una figura solida inventata anni prima dal genio di Vinci, chiamata ”Duodecedron elevatus solidus” : "Michelangelo condivide l’immagine di forza e di espansione dell’originale disegno di Leonardo, ma la nasconde usando triangoli isosceli che danno alle piramidi pentagonali un’altezza minore e fanno somigliare il poliedro ad un cristallo che amplifica e scompone la luce."  (da qui)  dice il Dott.  Vincenzo Vaccaro, funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici che ha studiato il significato di questa forma così particolare e diversa... Come dire, il giovane Genio fiorentino in questo frangente,  ha voluto chinare la testa ... :-))) 

immagine da qui
Per inciso la creazione di Michelangelo, in rame dorato fu realizzata da  Giovanni di Baldassarre, "il Piloto", che oltre a collaborare con Buonarroti era amico di Benvenuto Cellini ! 
Se volete ora potrete ammirare quest'altro capolavoro tra i tanti esposti nella Cappella Medicea ed in particolar modo sarà visibile durante la mostra "Nello splendore mediceo" che si inaugurerà a marzo mentre al suo posto sulla cupola è stata posizionata una copia. 



mostre

per il cinema oggi solo due suggerimenti legati agli oscar: il primo è per un film dal cast importante che esce oggi nelle sale:

Lincoln, per la regia del mitico e geniale S. Spilberg.
l film drammatico analizza gli ultimi tumultuosi mesi in carica del sedicesimo presidente degli Stati Uniti. In una nazione divisa dalla guerra e spazzata dai venti del cambiamento, Lincoln osserva una linea di condotta che mira a porre fine alla guerra, unire il paese e abolire la schiavitù. Avendo il coraggio morale ed essendo fieramente determinato ad avere successo, le scelte che compirà in questo momento critico cambieranno il destino delle generazioni future. (da qui)
Il cast come vi dicevo importante comprende Daniel Day-LewisSally FieldDavid StrathairnTommy Lee JonesJoseph Gordon-LevittJames Spader,Jackie Earle HaleyDane DeHaanJared Harris
Il soggetto è la biografia "Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln" scritta nel 2005 da Doris Kearns Goodwin
Il film ha avuto 12 nomination agli Oscar di quest'anno dalla categoria miglior film a miglior colonna sonora., 7 nomination ai Golden globe (ne ha vinto solo 1 per il miglior attore protagonista) e già un numero considerevole di premi di critica di ogni genere e specie. Sembra valga davvero la pena di andare a vederlo!

L'altra segnalazione è per il film che invece ha avuto agli Oscar la nomination come miglior film straniero: In darkness.
E' un film drammatico di produzione franco-polacco-tedesca che narra vicende legate alla Polonia sotto l'occupazione nazista nel '43.
Vi cito solo alcune critiche:
"Un film ricco di suspense, di tensione e di diversi momenti di autentica commozione.”THE NEW YORK TIMES

“Uno stile spassionato, lucidissimo e controllato, uno sguardo senza compromessi... Agnieszka Holland ci mostra le profondità del male, un inferno che è sia sopra che sotto la terra”.
THE LOS ANGELES TIMES

“Una storia di coraggio e solidarietà che va diritto al cuore”.
THE WASHINGTON POST


Buona giornata a tutti
Dani

12 commenti :

  1. Wow Tiepolo e Veronese non me li aspettavo! Che bella notizia! In quanto al Macbeth lo consiglio caldamente, finalmente una produzione che non fa trattenere il fiato - dall'ansia intendo! - e che, anzi, piaceeee!

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    1. Una delle mie due voci esperte sei tu , infatti!!!!! :-)

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    2. Ma figurati! :) Piuttosto guarda che bella mostra: http://accademiaspagnaroma.wordpress.com/2013/01/16/auguste-rodin-linferno-di-dante/

      Rodin è strepitoso e questa parte della sua opera non è molto conosciuta...

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  2. Mi piacerebbe vedere il film Lincoln, mi piace la storia americana ,vorrei capire come S.Spilberg imposta il film,e poi gli attori sono bravissimi.

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    1. hai ragione, è una produzione in grande stile: Pare che D. Day-Lewis sia fantastico nella parte!!!! e tra gli altri ce ne sono diversi che ammiro molto.

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  3. La mostra sull'alchimia vado sabato a vederla, galleria palatina vista. In compenso molto probabilmente verrò a genova per il Rigoletto. I costumi li fa la sartoria teatrale della mia amichetta e io mi accodo... Preparate le mense.

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    1. restiamo in fiduciosa attesa!!!!!!!!

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    2. non so dirti quanto mi piacerebbe che tu la commentassi per me.....

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  4. Il Tiepolo e il Veronese sono miei (se non altro per una questione di distanze, ma non solo) e pure Lincoln, sono proprio curiosa di vedere se è il solito, come dico io, american polpetton ;) oppure no, come sembrerebbe. baci!

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    1. bene Mari! mi piacerebbe se poi mi raccontassi le tue impressioni! Per Lincoln non so: certo gli attori sono davvero in gamba... vedremo presto!!!! Intanto un abbraccio!

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  5. Ci sono sempre e mi segno uno spunto capitolino "infernale" dai commenti...anche se ancora ho da vedere un certo Frankenwinnie :))))

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