Scene di famiglia in un interno:
Moglie/Mamma (con tono amorevole): "Domenica tradizionale, oggi! Roastbeef e patate al forno!"
(Silenzio)
Moglie/Mamma (con tono persuasivo): "Beh, ma non siete voi quelli del 'non si mangia mai normale, in questa casa? Non sei tu - rivolta al marito- quello della cucina della mamma? Non sei tu - rivolta alla figlia- quella della carne al sangue?
Marito e Figlia, in coro: Ma la domenica non è il giorno di Ottolenghi?
così, solo per dire...
SAFFRON CHICKEN AND HERB SALADE
Mi scuserete se, in questa personale selezione, sto insistendo un po' sulla carne, ma ai tempi di Plenty Ottolenghi aveva sposato la scelta della cucina vegetariana, escludendo questo alimento dall'indice dei piatti del suo libro. Di fatto, lui vegetariano non è e la curiosità di sperimentare il suo genio applicato anche alla carne era rimasta. Me la sto togliendo con Jerusalem che, fedele alle premesse, contempla gran parte dei piatti della tradizione giudaica, rivisitati dall'estro dell'autore. Non solo pollo, ovviamente, ma anche quaglie, tacchini e l'onnipresente agnello: ma il piano d'attacco stavolta è strategico e abbiamo deciso di procedere per gradi. Ma, visti i risultati, non c'è dubbio che si procederà a tappeto.
Al solito, devo scusarmi per la qualità delle foto: è vero che, ultimamente, il blog è l'ultimo dei miei pensieri e se prima aveva senso lasciare che il resto della famiglia si lamentasse, in attesa dello scatto perfetto (più o meno), ora si fotografano gli avanzi, se ci sono. Ma è altrettanto vero che alle ricette di Ottolenghi è impossibile resistere, almeno a casa mia: è un tale crescendo di profumi, di contrasti,, di sperimentazioni, di assaggi intermedi che mutano sapore via via, che la curiosità di gustare il prodotto finale finisce sempre per prevalere sul resto. Per cui, mai come questa volta, mi affido alle parole, sperando di riuscire a convincervi con queste della bontà di questo piatto.
Ottolenghi lo presenta come main course e sicuramente lo è: ma appartiene alla cosiddetta cucina leggera e, salsa a parte, veloce. E' un piatto che potrebbe rallegrare una dieta, anche dimagrante, tutto centrato com'è sul crudo e sul magro. Nello stesso tempo, è il solito gran piatto. La salsa, ovviamente, è la marcia in più, ma anche la doppia cottura del pollo, prima alla griglia e poi al forno ha un suo perchè: la sera in cui mi è bruciato il condimento e ci siamo dovuti accontentare di pollo e finocchi, ci siamo chiesti che cosa avessimo mangiato finora- e non scherzo. Ma questo, è argomento che tratterò la prossima volta, a conclusione di uno Starbooks a dir poco esaltante, che oggi ci vede così schierate:
Kebab di pesce e capperi con melanzane arrosto e limoni piccanti in conserva
Ale only kitchen
Thaini cookies
la robi - lechategoiste burnt aubergine with garlic, lemon and pomegranade seeds
La gaia celiaca
Muhallabia
Arabafelice
Latkes
Arricciaspiccia Roasted cauliflower and hazelnut salad
Vissi di cucina
Risotto d'orzo con feta marinata
Andante con gusto
Musabaha (ceci caldi con hummus e pita tostata)
1 arancia
30 g di miele (io ho usato miele di mandarino, ma solo perchè lo avevo in casa: acacia o millefiori va benissimo)
1/2 cucchiaino di zafferano
1 cucchiaino di aceto bianco
circa 300 ml di acqua
1 kg di petto di pollo, senza ossa
4 cucchiai di olio di oliva
2 piccoli finocchi, affettati sottilmente (mandolina)
15 foglie di coriandolo in conserva (le ho, le compro a Londra- va bene anche il coriandolo fresco, in minore quantità)
15 foglie di basilico in conserva (fresche, ovviamente.. semmu de Zena..)
15 foglie di menta in conserva (fresche)
2 cucchiai di succo di limone
1 peperoncino rosso, finemente affettato
1 spicchio d'aglio,tritato
sale e pepe nero
Accendete il forno a 200 gradi.
Pelate l'arancia a vivo, eliminando tutte le pellicine bianche. Tagliatela a pezzetti e metteteli in una casseruola con l'acqua, il miele e lo zafferano. Mettete sul fuoco, portate a bollore, poi abbassate la fiamma e fate sobbollire per un'ora, aggiungendo acqua se necessario, ma senza esagerare: basta solo coprire le arance. Alla fine, dovreste avere circa tre cucchiai di sciroppo. Il resto lo otterrete frullando l'arancia, fino ad avere una salsa morbida e liscia.
Con le mani, mescolare il petto di pollo con l'olio, il sale e l pepe, in modo che si impregni bene: passarlo poi su una griglia caldissima, 2 minuti per parte, in modo che sulla carne si imprimano i segni del grill. (Ottolenghi non dice di tagliare ora il petto di pollo, ma di farlo a fine cottura, con le mani. Io ho disobbedito e l'ho ridotto da subito in strisce larghe circa 3 cm, che ho poi ulteriormente rimpicciolito, dopo la cottura. Ma in questa fase, mi sembrava più comodo).
Dopodichè, passare in forno per 15 -20 minuti o fino a quando è cotto (avendo tagliato il petto di pollo, avrei dovuto farlo cuocere meno, in teoria: in pratica, 20 minuti sono stati il tempo giusto. Controllate bene, tenendo presente che il pollo troppo cotto secca, ma crudo è impresentabile)
Appena il pollo è tiepido, spezzettatelo grossolanamente con le mani e conditelo con metà della salsa all'arancia. Il resto, tenetelo in frigo: si conserva per qualche giorno ed è ottimo per condire dello sgombro o del salmone. Aggiungete tutti gli altri ingredienti e, se il caso, aggiustate di olio, sale e pepe e servite.
La foto non è fedelissima all'originale, perchè abbiamo aggiunto la salsa sopra il pollo e le erbe sono state sminuzzate, mentre Ottolenghi le mette intere (le usa in conserva, hanno un sapote meno aggressivo). Ho omesso l'aglio, visto che l'ho servito per cena e comunque ne avrei usato meno. Idem le erbe: le mie eran fresche, probabilmente lo saranno anche le vostre, quindi regolatevi in base ai vostri gusti. Il tocco del peperoncino, invece, ci sta. Alla grande.
Buona giornata
ale
Venerdì scorso mi è arrivato questo libro.
RispondiEliminaNe sono incantata...non c'è altro da aggiungere! :)
Grazie MT e grazie Starbookers!!
Le scene di famiglia in un interno hanno reso molto bene l'idea, se mai ce ne fosse stato bisogno dopo aver visto le vostre prime ricette, di quanto possa essere eccezionale questo libro e il tipo di cucina che propone. Che mi sembra essere una cucina sì legata alle tradizioni del territorio da cui proviene ma allo stesso tempo molto innovativa e internazionale.
RispondiEliminaSono affascinata da questa salsa, che trasforma un (per così dire) semplice pollo grigliato (e passato in forno...quante se ne imparano), in una sinfonia di sorprese. Tutte quelle foglie aromatiche in conserva poi mi fanno capire una volta di più, quale civiltà sia quella mediorientale, capace di imbrigliare profumi in maniera così favolosa.
RispondiEliminaDi sicuro è uno dei prossimi piatti che presenterò in casa.
PS - Effettivamente hai creato dei mostri!
Un fortissimo abbraccio, Pat
E' bello vedere una ricetta non vegetariana del signor Yotam,perche' da Ottolenghi la carne e' sempre strepitosa (cosa abbastanza rara a Londra,persino un buon roast beef e' difficile da trovare).Penso saro' forzata a dedicare un post al signore in questione,per lo meno per fare un mea culpa su alcuni dubbi che avevo espresso.Alcune recenti visite da Ottolenghi ed alcune sue mosse hanno spazzato via tutto prepotentemente.O quasi...
RispondiEliminaUn bacione
buonissimo, io sono grande amante del pollo e questo è da provare... ma mi sa che qui è da provare anche il libro.
RispondiEliminaOttolenghi è veramente geniale, basta vedere come ha sapientemente trasformato un classico come l'insalata di finocchi e arance!
RispondiEliminaConfesso che, molte volte, rinuncio a fare le foto di alcuni piatti, che perderebbero troppo nell'attesa.. E non sempre resisto agli sguardi affamati della mia famiglia :-)
Un abbraccio
Curiosità a mille per due cose: la doppia cottura del pollo e la salsina d'arancia.. nonchè il mix di erbe. Insomma, tutto! TE POTESSINOO! a te e Ottolenghi!! :-)
RispondiEliminaQuesto e' di sicuro il mio Starbooks preferito, per mille ragioni.
RispondiEliminaE che ci importa delle foto degli avanzi ^^ sono bellissime e poi se hai più tempo per gustarti il piatto caldo ben venga!
RispondiEliminaMa soprattutto mi accodo a marito e figlia che di domenica vogliono gli esperimenti di Ottolenghi!
che delizia, mi state facendo venir voglia di comprare il libro. Ricetta strepitosa, profumata e saporita, bravissima!
RispondiEliminaquesta salsina all'arancia mi intriga...amo già il petto di pollo, anche semplicemente fatto ai ferri, ma così diventa davvero goloso..da provare assolutamente!
RispondiEliminacuriosa anche la doppia cottura, la ignoravo del tutto!
Voglia, voglia, voglia di questo delizioso eppur semplicissimo pollo, con quella salsa all'arancia così intrigante!!!
RispondiEliminaCome al solito hai reso perfettamente l'idea del piatto... :-9
dopo quello della settimana scorsa mi tocca fare anche questo?
RispondiEliminafarò felice mio marito, questo yotam gli sta piacendo un sacco.
e poi pollo e arancia è un accoppiamento secondo me felicissimo
grazie per avermi fatto scoprire quest'uomo fantastico!
Ecco, hai detto la parola magica: DIETA! Se poi aggiungi che, per strane vicissitudini della mia vita e delle nuove amicizie fatte grazie a MT e MTC, ho cominciato a manifestare curiosità a proposito di cucina ebraica... beh! hai fatto filotto! Il prossimo click su Amazon sarà questo libro... e per questa ricetta però mi fido del *bigino* e me la appiccico sulla porta del frigorifero.
RispondiEliminaBasta solo aggiungere il petto di pollo alla lista della spesa... e le erbe le ho fresche sul poggiolo (che, pur non essendo a Zena e avendo un vago retrogusto di menta, il basilico dell'Esselunga è sopravvissuto e pure il coriandolo che tutti snobbano!)
Mancavo da troppo... mi devo rifare!
Buonanotte.
Nora
PS... da me, per inciso, di domenica sera, gli amici che vengono per la pizza chiedono: che propone MTC questo mese?? ;-)
pensa che a casa mia questo mese le ricette dello starbooks le hanno volute scegliere marito e figlia... hanno tappezzato il libro di post-it!
RispondiEliminabellissima ricetta e la tua spiega è illuminante come al solito.
un abbraccione e a presto
Eppure questa salsa conferisce sapore ad un petto di pollo che, se cucinato secondo le indicazioni che utilizzano gli stranieri (non italiani) ovvero scottatura del petto di pollo intero+13 min di forno a 180°, non sa quasi di nulla ma è morbidissimo e io lo adoro per mangiare in maniera semplice. Ho scoperto questa cottura su un libro e non gli ho creduto ma quando l'ho sperimetata in un bistrot parigino ne sono stata felicissima e sorpresa. Bacio
RispondiEliminaio mi immagino già il profumo sprigionato dall'arancia e poi..tutto il resto! ricette favolose, libro favoloso ...Yotam favoloso! è l'unico uomo che vorrei sposare davvero (ehm...forse anche perchè è gay :-) ) baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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