Nella mia esistenza (e parliamo di un bel po' di anni :-) ormai), ho sempre avuto delle passioni ricorrenti, che ciclicamente si ripresentano alla mia attenzione con la stessa intensità di quando le ho concepite: come onde si sovrappongono, si avvolgono su se stesse, calano di intensità e poi riesplodono...
Non sono moltissime, ma sono tutte ugualmente importanti, coinvolgono la fotografia e poi, attraverso la cucina o l'oggettistica, si spingono fino ai libri e al giardinaggio. per poi ricominciare da capo, non necessariamente in questo ordine.
I libri mi perseguitano da quando ero molto piccola. Me li regalavano parenti e amici, come si usava, per le feste tradizionali ed io, a differenza di altri, ne ero felicissima. Col tempo mi sono legata in modo particolare ad alcuni di loro, che ho letto e riletto veramente decine di volte nel corso degli anni. Di alcuni ho addirittura diverse copie tra comprate, regalate e ricomprate solo per il piacere, magari, di una rilegatura diversa, dovuta spesso all'età dell'acquisto; ho alcune edizioni veramente...scarne, a voler essere cortesi, che risalgono a quando, studiando fuori casa, mi avanzavano ben poche lire da dedicare loro.
Uno tra i preferiti di sempre (di cui posseggo ben 4 copie) è il Piccolo Principe. Quella nella foto è la copertina dell'edizione che ho comprato per la mia figlia grande, quando aveva 5 anni... lei si divertiva a guardare le figure e io a leggerglielo. E' un libro splendido, di cui non ci si può mai stancare, tanto che in alcuni momenti sembra addirittura magico: tra le sue righe, trovi, ogni volta che lo leggi, qualche particolare che si adatta perfettamente all'attimo che stai vivendo... qualche volta è gioia, o emozione, qualche volta dolore, ma sempre poesia ingenua e dolcissima, che ti colpisce nel profondo del cuore.
Bene, quest'anno il Piccolo Principe compie 70 anni (fu pubblicato il 6 aprile 1943): settant'anni di successo ininterrotto, di leggerezza e profondità, di amore e bellezza.
E allora non potevo perdere quest'occasione per dire a un vecchio compagno di molte giornate della mia vita, mille di questi giorni, Piccolo Principe!!!!, sperando che la sua bellezza continui ad affascinare giovani menti di ogni età, per moltissimi anni ancora, perchè è bello pensare che forse "le stelle sono illuminate perchè ognuno possa un giorno trovare la sua."
Bene, quest'anno il Piccolo Principe compie 70 anni (fu pubblicato il 6 aprile 1943): settant'anni di successo ininterrotto, di leggerezza e profondità, di amore e bellezza.
E allora non potevo perdere quest'occasione per dire a un vecchio compagno di molte giornate della mia vita, mille di questi giorni, Piccolo Principe!!!!, sperando che la sua bellezza continui ad affascinare giovani menti di ogni età, per moltissimi anni ancora, perchè è bello pensare che forse "le stelle sono illuminate perchè ognuno possa un giorno trovare la sua."
- Tagliatelle alla curcuma e papavero i salsa piccante
- da un'idea di Elle à table
Ingredienti
Per 500 g pasta fresca:
300 g di farina 00
3 uova s
1 cucchiaio di semi di papavero
1 cucchiaino da caffè di curcuma
1 cucchiaio di olio d'oliva
pepe
Per la salsa
2 spicchi d' aglio
1 bel pizzico di peperoncino in polvere
1 peperoncino intero
1 cucchiaio di prezzemolo tritato.
Mescolate la farina, semi di papavero e curcuma.
Disponete a fontana sulla spianatoia la farina e aggiungete le uova sbattute .
Cominciate ad impastare a meno intridendo, a poco a poco, con le uova la farina, aggiungendo poi l'olio d'oliva e impastate energicamente per tutto il tempo necessario per ottenere una pasta compatta e sostenuta..
Formate una palla, coprite con la pellicola trasparente e lasciatela riposare per un'oretta. Poi dividete l'impasto in 2 parti e cominciate a tirare la sfoglia con il mattarello, o adoperate la macchinetta, la mitica nonna papera, per ottenere delle tagliatelle. Mettete ad asciugare la pasta stesa su un mattarello sospeso, o sull'apposito attrezzino in legno o come siete soliti fare e intanto preparate il condimento.
Per delle tagliatelle già di per se così profumate e colorate, un sughetto semplice e piccante come un aglio, olio e peperoncino è davvero azzeccato.
Per delle tagliatelle già di per se così profumate e colorate, un sughetto semplice e piccante come un aglio, olio e peperoncino è davvero azzeccato.
Per prepararlo ognuno ha il suo modo e le sue quantità preferite, legate al piccante o al sapore più o meno deciso di aglio. Io personalmente ne uso due spicchi non troppo grandi: uno lo lascio intero e lo schiaccio leggermente e l'altro lo taglio a fettine sottilissime. Lo metto a scaldare in una padella con dell'olio extravergine di oliva e aggiungo un peperoncino, privato dei semi, tagliato a pezzetti piccoli e se proprio voglio dare uno sprint in più, anche un bel pizzico di peperoncino in polvere e tolgo la padella dal fuoco.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, per un paio di minuti (dipende dallo spessore che avete dato loro). Appena pronte scolate le tagliatelle e fatele saltare su fuoco vivo per un attimo nella padella con il condimento, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura. Aggiungete il prezzemolo tritato e servite caldo.
I semini danno un aspetto particolare alla pasta e si avvertono leggermente in bocca: il sapore, il colore e, più ancora, il profumo della curcuma fa il resto
Un primo piatto, come vi dicevo, profumato e color dell'oro che invoglia....con un tocco di piccante che proprio regala una piccola nota in più.
Buona giornata a tutti
Dani
Ciao! molto creativa questa idea per rendere speciali le pappardelle! colorate di curcuma e semi di papvero e poi condite in modo semplicissimo! una idea semplice ma scenografica!
RispondiEliminabacioni
Avete ragione ragazze, sono proprio scenografiche! Termine azzeccato :-)
EliminaGrazie e baci a entrambe
Anche per me è stato (ed è!) un libro molto significativo: l'ho regalato spesso e lo colleziono in tutte le lingue <3
RispondiEliminaMeiying
Concordo con te: è proprio un libro da regalare ! Che belo in tutte le leingue: io mi sono limitata all'inglese, ma ho visto le copertine delle varie edizioni internazionali e mi ha affascinato lo stile e il fascino che mantiene in ogni versione...
EliminaDi libri non mi accontento mai!!!! Questo credo di averlo in due o tre versioni. L'ho letto ad Arc quando non aveva ancora tre anni e lo ha riletto da solo appena ha imparato a leggere. Quest'anno poi, hanno in programma una recita di fine anno basata sul libro (che ha riletto per la terza volta con la classe) e lui.... LA VOLPE!
RispondiEliminaLe tagliatelle sono bellissime e penso che ti copierò l'idea visto che tra qualche giorno saranno a cena da noi degli amici che amano la pasta fresca.
Bella idea Dany,
Buona giornata
Nora
Grazie Nora: vedi che i libri avvicinano anche...condividere la stessa passione per una storia ti fa sentire più in sintonia :-))
EliminaBuona giornata anche a te!
Enri è sempre stato il mio piccolo principe. Da bambino glielo leggevo sempre e lui restava li attento ad ascoltarmi. Alcuni passi li sapeva a memoria! Che ricordi che hai scatenato Dani bella...
RispondiEliminaSorbole la curcuma nella pasta... Ci rifletto..ma mi sa che mi piace!
Grazie.
Baci.
Che piacere Sabri! Lo so i ricordi che hanno al centro i figli colpiscono sempre... quando erano piccoli, dolci, affettuosi e carini ;-)))))) Lo so, lo so che il tuo Enri lo è anche adesso!! Ma da piccoli.....:-)
EliminaUn bacione grandissimo
Ne hai quattro copie? Io ormai una trentina: in ogni paese in cui vado lo compro in lingua originale; i più belli però sono quelli nei dialetti regionali italiani: napoletano, milanese, siciliano, sardo, marchigiano e, da poco, anche romanesco.
RispondiEliminaSe lo vuoi in romanesco te lo spedisco volentieri, si chiama "Er principetto". Praticamente irresistibile!