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venerdì 20 novembre 2009

Cosciotto di Agnello alla fornaia

di Alessandra
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agnello alla fornaia


Oggi devo chiedervi un favore
Prima che iniziate a leggere questo post
Prendete una sedia
Mettetevi comodi
I piedi appoggiati sul pavimento
Le mani strette sui braccioli
Pensate a qualcosa di positivo
Respirate lentamente
Perchè
Sto per rivelarvi
Il Grande Battutone del marito
Riferito alla mia infinita bontà
Che mi induce
Ogni volta ogni due settimane
A vincere la mia avversione per la carne di agnello
E a prepararlo per soddisfare
I barbari appetiti suoi e della creatura
Per cui
Se siete pronti
Nuntio vobis
Urbi et Orbi
Che ieri è stato
........................
.......................
.......................
L'AGNUS DAY

E su questa, parto con la ricetta, sempre che abbiate deciso di proseguire- con la lettura e con la frequentazione di questo blog...

Baker's style Legs Lamb

agnello alla fornaia

Piatto di origine francese, deve il suo nome al fatto che, anticamente, lo si faceva cuocere dal fornaio

per 4 persone
1 cosciotto di agnello di 1,2 kg
600 g di patate tagliate a spicchi
100 g di strutto fresco
2 cipolle di media grandezza, tagliate a fette
rosmarino
sale e pepe abbondante

Condite il cosciotto con sale fino ed abbondante pepe nero, macinato al momento. Ungetelo uniformemente di strutto e ponetelo in una pirofila con il grasso rimasto. Passatelo quindi in forno a calore vivo, roslandolo bene da ogni lato (240 gradi).
Abbassate a 180 e, dopo mezz'ora, aggiungete le patate e le cipolle, precedentemente condite con sale e pepe e terminate la cottura in forno, bagnando spesso con il condimento la carne e le verdure.
Per tradizione, si dovrebe servire nello stesso recipiente di cottura

Le nostre modifiche:
  • niente strutto: solo olio ( altro strappo alla regola: di solito, se si vuole sostituire lo strutto, almeno un po' di burro bisognerebbe metterlo, ma NOI NO)
  • il rito dell'unzione è durato molto, ma molto di più di quanto si possa evincere dalla ricetta: all'incirca, tutti gli Assiri ( leggasi: la creatura stava ripetendo storia)
  • anche se la ricetta non lo dice, ho praticato tre o quattro tagli trasversali, dove ho infilato il rosmarino e, ad abundantiam, anche un po' di timo
  • la cottura può avvenite in due modi: o quello segnalato dalla ricetta, più rapido (un'ora e mezza, circa) o quello adottato da noi di recente, a fuoco più basso e senza rosolatura (160 gradi, dalle 2 ore e mezza alle 3 ore e mezza). Il primo vantaggio della cottura lenta è che uno se lo può anche dimenticare, l' agnello nel forno, che intanto non succede niente- e non è neppure così indispensabile bagnarlo. Il secondo è che, a nostro parere, queste temperatura fanno sì che la carne rilasci i suoi succhi in modo meno traumatico e anche senza il conforto della scienza, vi posso dire per esperienza che, cotti in questo modo, i pezzi grossi di carne sono molto più teneri e sugosi.
  • per quanto riguarda il fondo di cottura, non è detto che sia "ottimo e abbondante": dipende dalla qualità dell'agnello. Se non ce ne dovesse essere a sufficienza, di solito si dovrebbe bagnare la carne con del brodo. Noi, stavolta, a tre quarti della cottura, abbiamo irrorato con una generosa spruzzata di brandy e la trasgressione si è rivelata vincente, anche perché il pezzo d'agnello non era roba per signorine, tutt'altro: fino all'assaggio, sono rimasta nel dubbio che si trattasse di una capra...
  • P.S. ho eliminato le cipolle, questa volta, perché mia figlia non le mangia. Superfluo dire che con le cipolle è migliore
Buon Appetito
Alessandra

English version

DSC_7926

Serving 4
1 leg of lamb 1.2 kg
600 g of potatoes cut into wedges
100 g of fresh lard
2 medium size onion, cut into slices
rosemary
plenty of salt and pepper
Dress up the leg with salt and plenty of black pepper, freshly ground. Grease it with lard and place evenly in a baking dish with the grease left. Then pass it in the oven to heat vivo to brown well on all sides (240 degrees).
Abbassate a 180 e, dopo mezz'ora, aggiungete le patate e le cipolle, precedentemente condite con sale e pepe e terminate la cottura in forno, bagnando spesso con il condimento la carne e le verdure. Lower to 180 degrees and, after half an hour, add potatoes and onions, seasoned with salt and pepper earlier and finish cooking in the oven, often wetting the meat with the seasoning and vegetables.
Traditionally, it would be served in the same cooking vessel
Buon Appetito
Alessandra

23 commenti :

  1. Ho appena terminato di leggere la tua recensione su Vish Puri, dove lamenti l'assenza dell'abile crescendo che conduce alla risata. Ecco, questo ne è un esempio magistrale! :-D)))))

    Buon Agnus Day, benché in ritardo! (ma vale sempre per la prossima volta...)

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  2. non è partito il post di prima....quindi ti rimando a CI....bellissima ricetta...mmmmmmmhhhhhhhhh che buono il cosciotto d'agnello....evviva l'agnus day..baci Flavia

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  3. Queste preparazioni io le adoro e poi sono così adatta alla stagione che andiamo ad incontrare. Ale ! l'agnello è buonissimo ! complimenti non solo per la preparazione ma anche perchè è bellissima da vedere !

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  4. Ciao! ottimo questo piatto! elegante e davvero perfetto epr la tavola imbandita a festa!! bravissima!
    un bacione

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  5. Sei troooooppo buona, si!
    Comunque, il cosciotto è bellissimo anche da vedere (non solo buono da mangiare), come hai fatto a mantenere l'osso così bianco? La l'alluminio?
    Un bacione!

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  6. La prossima volta mi prenoto per l'agnus day, perchè io ancora mi rifiuto di farlo (ma assolutamente non di mangiarlo!) e mio marito sarebbe assolutamente felice come una pasqua... però le cipolle sono la morte sua! COnvinci la creatura!

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  7. Partiamo dal fondo

    @ Stefania, non so se è involontaria o meno ma quella del marito felice come una Pasqua quando mangia l'agnello mi ha fatto morire

    @Giulia, mentre attendo la beatificazione, ti svelo che l'osso bello bianco dipende dalla cottura: basse temperature e non si scurisce nulla

    @ manu&silvia: ma lo sapete che non ci avevo pensato, alle feste? Grazie per l'idea!

    @ Ale, penso anch'io che sia buonissimo, visti i mugolii del resto della famiglia: prima o poi mi ci dovrò convertire, mi sa...

    @ Flavia, mi sa che diventerà un tormentone pure questo...

    @Mapi: dovevi vedere la mia faccia, quando se ne è venuto fuori con 'sta bel...nata (genovesismo traducibilissmo, ma quando ce vo...)
    Besos
    Ale

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  8. ALE non mi piace molto l'agnello ma te sei una bella fregatura ,cosi come lo descrivi me lo mangerei baci simonetta

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  9. Ale, allora segniamo sul calendario alla data 20/11 Agnus-day! ^_^
    Ma se hai preparato questo bell'agnello oggi, come sarà il tacchino del giorno del ringraziamento? :-D
    Anna Luisa e Fabio

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  10. Penso che questo cosciotto d'agello lo faro' ma con i tuoi tepi di cottura:-)Stupendo!!

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  11. Niente di male...da me ieri (Domenica) è stato il 'Suinum Day' (in latino sarebbe stato 'porcus'...ma oggi è meglio usare con il lanternino certi sostantivi ehehehe....) con ben 5 stinchi di maiale cotti per circa 4 ore in una gara di resistenza a chi fondesse prima, se il forno, la mia pazienza o i cosciotti...
    Non ne ho una foto malgrado abbia cucinato, 'questo e quell'altro mondo'...ma in questo stato di prostazione fisica e mentale ti dico che stamattina l'Agnus Day è stata una benedizione per il buon umore e perchè so di non essere stato solo in quei momenti ahahaha
    Buon inizio settimana :)

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  12. Mario, sulle possibili conseguenze del "giorno del suino" (così non rischiamo di offendere nessuno) mi ci sto sbellicando dalle risate, per cui ritieniti contraccambiato, se non addirittura con gli interessi.
    Quindi, come vedi, il mal comune è mezzo gaudio- e comunque, l'agnello e i maiali stavano sicuramente peggio di noi!!!!
    buon inizio settimana anche a te
    ale

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  13. L'agnello non mi fa impazzire pero' lo cucino volentieri............una volta l'anno e normalmente a Pasqua, qualcosa mi dice che il periodo è quello anche se, quando ho visto la foto ho pensato: "Pero' si potrebbe anche cucinare a dicembre in vista del Natale, visto che le temperature sono proprio primaverili"
    Ho fatto una leggera confusione ma non sono io è il tempo meteorologico che mi manda in tilt, la prox volta che vado in Francia lo acquisto.
    Ciao
    diana

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  14. Chiedo autorizzazione di suggerire a Diana di acquistare l'agnello a Ventimiglia:-))Agnello italiano non grossissimo.Il mio acquistato a Ventimiglia ed abito in Francia, verra' cotto a breve come indicato da Alessandra:-)

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  15. autorizzazione accordata :-)
    sapere che TU, l'icona delle cotture lente, segui questo metodo... mi viene già l'ansia!!!! :-)
    grazie Sandra, un bacione
    P.S. glielo dici tu o glielo dico io, alla daiana???

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  16. Glielo dico io,per il momento il mio é in forno,niente tagli,ho infilato le dita fra le fascie muscolari ed il rosmarino l'ho ficcato li':-)Ti diro!!

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  17. E' una favola!!Solo che il mio pesava 2,4 Kg quindi ha cotto 4 ore ed un po' a 130/140°.Ho messo un po' di armagnac che ho fatto prima scaldare e flambée prima di versarlo ancora con le fiamme dal pentolino alla carne.E' una cottura meravigliosa,anche se secondo me anche se ora se ne parla tanto é in realta' piu' vecchia di noi.Penso agli arrosti cotti nei forni a legna quando oramai il pane era stato cotto ed il forno non piu' caldissimo,la cottura nelle stufe economiche a legna dove le T del forno non erano mai altissime.Quindi nessuna "icona":-),un ritorno alla tradizione!:-))Grazie ancora per l'idea Vacchi ed io abbiamo veramente gradito.Nonostante il cosciotto fosse il doppio e quindi l'animale piu' vecchio del tuo la morbidezza della carne era ineguagliabile,la carne morbida e "succosa":-)

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  18. Dimenticavo,come contorno un gratin dauphinois alla maniera di Vacchi ovvero,latte e créme fraiche:-)

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  19. Sandra, sono davvero, davvero, davvero contenta. Convengo anch'io che si tratti del recupero di una cottura antica (ti ricordi il capretto nella cenere dei Sardi?) e giusto poco fa, con mia mamma, ci si chiedeva come si potessero raggiungere risultati strepitosi in cucina, quando non si avevano a disposizione tutti questi strumenti e questi ingredienti. La risposta me l'hai data tu- ed è di quelle che mettono fine ad ogni discussione
    p.s. io adoro la créme fraiche e la adopero in un sacco di preparazioni al posto della panna: solo che a Genova è introvabile :-( . ma questo gratin dauphinois non può aspettare... mi sa che dovrò proprio andare a Milano "per lavoro" in questi giorni...;-)
    grazie ancora
    ale

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  20. mi hanno appena comunicato che riceverò in regalo 1 cosciotto.
    Avviata la ricerca mi sono imbattuto nella tua preparazione.
    Terrò presente diversi passaggi, soprattutto il passaggio NO STRUTTO.

    NC

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  21. NC, noi perseveriamo con questa cottura- e con il NO STRUTTO- da quando l'abbiamo appresa e sempre con dei risultati grandiosi: 160 gradi, due ore e mezza - tre ore (poi dipende dal peso). Ma se hai più tempo, abbassa a 140 e lascialo lì per 4 ore. Non puoi immaginare la bontà.
    fammi sapere, mi raccomando!
    ciao
    ale

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