Post serissimo, sul galateo dei food blog, di cui alla maggior parte di voi non importerà un bel niente. Saltate alla ricetta, che invece merita- e da stasera torno a cose più amene. Giurin giuretto
Nelle scorse vacanze, quando finalmente avevo un po' più di tempo da dedicare al blog, ho curiosato per un po' di siti e mi sono annotata una serie di ricette che mi piacevano e che mi sembravano alla mia portata. Ai primi posti della to do list c'era questo cake, che avevo trovato su questo sito e che, nella versione originale, fondeva insieme timo, limone e miele
Siccome, però, è dai tempi della rillette allo sgombro che sono diventata una timo-limone addicted, senza neanche pensarci due volte ho fatto questa sostituzione, certa che l'impasto ne avrebbe guadagnato, come in effetti è successo.
L'altro ieri, dovevo preparare un centinaio di sablè salati e avevo bisogno di una ricetta collaudata, con una base sufficientemente neutra da permettermi di variare a mio piacere, per poter offrire tre tipi di biscotti, a partire dallo stesso impasto. Non trovando nulla fra i sacri testi e gli ancor più sacri quadernetti, ho chiesto a mia figlia, che tanto per cambiare era su FB, di fare una ricerca in internet. Anzi, già che c'ero, ho pensato di restringere il campo all'idea che mi era venuta, suggerendole di cercare "biscotti al limone e al timo".
Sono uscite fuori schermate intere di ricette, che mia figlia mi leggeva in stile litania da dietro lo schermo del pc, mentre io pesavo il burro e la farina e scartavo via via tutti i siti di riferimento. Se non che, ad un certo punto, la creatura si illumina e mi dice che lì in mezzo c'è un blog che finalmente "ha un bel nome da giovane, mai che a te possa venire un'idea del genere". Sbircio alle sue spalle e vedo che la causa dell'entusiasmo di mia figlia (blando e fugace, sia chiaro: i blog di cucina sono per lei fonte di assoluto disinteresse- se non di pura vergogna quando si tratta di quello di sua madre), dicevo, vedo che la causa di cotale entusiasmo è Lo Spilucchino di Virginia. Che - apriti cielo- ha pubblicato un cake al miele, al limone e, udite udite, al timo limone, praticamente uguale al mio.
Va da sè che, dopo un attimo di sorpresa, abbia risolto la faccenda pensando di linkare entrambi i blog come per altro è d'uso, fra i food blogger. E però, a bocce ferme, infornati i sablè mi son sorpresa a pensare a che cosa sarebbe potuto succedere se non avessi avuto bisogno della ricetta dei biscotti. Al di là del contesto specifico della vicenda (con Virginia siamo amiche e più che una risata non ci saremo fatte), mi son chiesta quante volte può essere capitato- e potrà capitare- che, in assoluta buona fede, si replichi una ricetta di un altro blog o di un altro sito, ovviamente senza citarne l'autore. La riflessione si è interrotta qui, perché, sinceramente, oltre non poteva andare. Però, mi ha comunque aperto uno scenario a cui, fino ad oggi, non avevo mai pensato e che, per certi aspetti mi mette anche un po' a disagio, visto che questo spazio nasce dal puro divertimento e lì finisce e vogliamo che finisca.
Per cui, per farla breve: visto che fino alle prossime vacanze di Pasqua non avrò tempo di farmi un giro su altri blog e pertanto vado avanti con quello che ho nell'agenda, se mai dovessi riprodurre ricette già apparse altrove, fatemi il favore di dirmelo, che così vi linko, vi ringrazio e non ci penso più- almeno fino al prossimo doppione
Nelle scorse vacanze, quando finalmente avevo un po' più di tempo da dedicare al blog, ho curiosato per un po' di siti e mi sono annotata una serie di ricette che mi piacevano e che mi sembravano alla mia portata. Ai primi posti della to do list c'era questo cake, che avevo trovato su questo sito e che, nella versione originale, fondeva insieme timo, limone e miele
Siccome, però, è dai tempi della rillette allo sgombro che sono diventata una timo-limone addicted, senza neanche pensarci due volte ho fatto questa sostituzione, certa che l'impasto ne avrebbe guadagnato, come in effetti è successo.
L'altro ieri, dovevo preparare un centinaio di sablè salati e avevo bisogno di una ricetta collaudata, con una base sufficientemente neutra da permettermi di variare a mio piacere, per poter offrire tre tipi di biscotti, a partire dallo stesso impasto. Non trovando nulla fra i sacri testi e gli ancor più sacri quadernetti, ho chiesto a mia figlia, che tanto per cambiare era su FB, di fare una ricerca in internet. Anzi, già che c'ero, ho pensato di restringere il campo all'idea che mi era venuta, suggerendole di cercare "biscotti al limone e al timo".
Sono uscite fuori schermate intere di ricette, che mia figlia mi leggeva in stile litania da dietro lo schermo del pc, mentre io pesavo il burro e la farina e scartavo via via tutti i siti di riferimento. Se non che, ad un certo punto, la creatura si illumina e mi dice che lì in mezzo c'è un blog che finalmente "ha un bel nome da giovane, mai che a te possa venire un'idea del genere". Sbircio alle sue spalle e vedo che la causa dell'entusiasmo di mia figlia (blando e fugace, sia chiaro: i blog di cucina sono per lei fonte di assoluto disinteresse- se non di pura vergogna quando si tratta di quello di sua madre), dicevo, vedo che la causa di cotale entusiasmo è Lo Spilucchino di Virginia. Che - apriti cielo- ha pubblicato un cake al miele, al limone e, udite udite, al timo limone, praticamente uguale al mio.
Va da sè che, dopo un attimo di sorpresa, abbia risolto la faccenda pensando di linkare entrambi i blog come per altro è d'uso, fra i food blogger. E però, a bocce ferme, infornati i sablè mi son sorpresa a pensare a che cosa sarebbe potuto succedere se non avessi avuto bisogno della ricetta dei biscotti. Al di là del contesto specifico della vicenda (con Virginia siamo amiche e più che una risata non ci saremo fatte), mi son chiesta quante volte può essere capitato- e potrà capitare- che, in assoluta buona fede, si replichi una ricetta di un altro blog o di un altro sito, ovviamente senza citarne l'autore. La riflessione si è interrotta qui, perché, sinceramente, oltre non poteva andare. Però, mi ha comunque aperto uno scenario a cui, fino ad oggi, non avevo mai pensato e che, per certi aspetti mi mette anche un po' a disagio, visto che questo spazio nasce dal puro divertimento e lì finisce e vogliamo che finisca.
Per cui, per farla breve: visto che fino alle prossime vacanze di Pasqua non avrò tempo di farmi un giro su altri blog e pertanto vado avanti con quello che ho nell'agenda, se mai dovessi riprodurre ricette già apparse altrove, fatemi il favore di dirmelo, che così vi linko, vi ringrazio e non ci penso più- almeno fino al prossimo doppione
CAKE AL MIELE LIMONE E TIMO LIMONE
3 uova
50 g di zucchero
120 g di miele
250 g di farina
1/2 sacchetto di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato ( non l'ho messo: una bustina di lievito intera, e via)
60 g di burro fuso
2 limoni ( uno dei quali verde)
2 cucchiaini di semi di papavero ( ne ho messi 2 cucchiai, a noi piacciono da matti)
1 pizzico di timo fresco (nel mio caso, timo limone)
Montare le uova con lo zucchero e il miele e, quando il composto è piuttosto spumoso ( più di tanto, non lo è, perché lo zucchero è poco e col miele non gonfia), aggiungete la farina setacciata insie,e al lievito. Mescolare bene e aggiungere il burro fuso, la scorza grattugiata di un limone e il succo di due, i semi di papavero e il timo
Versare il composto in uno stampo da plum cake unto di burro e mettere in forno a 180° per 50 minuti, se usate uno stamo grosso, per 20- 25' per 6 stampi piccoli
Lasciar raffreddare bene prima di sformare. Ovviamente perfetto per ogni ora del giorno e della notte, sublime per l'ora del tè
Buon AppetitoVersare il composto in uno stampo da plum cake unto di burro e mettere in forno a 180° per 50 minuti, se usate uno stamo grosso, per 20- 25' per 6 stampi piccoli
Lasciar raffreddare bene prima di sformare. Ovviamente perfetto per ogni ora del giorno e della notte, sublime per l'ora del tè
Alessandra
English Version
LEMON&HONEY&LEMON-THYME CAKE
3 eggs
50 g sugar
120 g honey
250 g flour
1 / 2 packet of yeast
1 / 2 teaspoon baking soda (I have not made: a only whole packet of yeast)
60 g butter, melted
2 lemons (one green)
2 teaspoons poppy seeds (I put 2 tablespoons, we like very much)
1 pinch of fresh thyme (in my case, lemon thyme)
Beat the eggs with sugar and honey, and when the mixture is quite smoothy, add the sifted flour and yeast. Mix well and add the melted butter, the grated rind of one lemon and the juice of two, poppy seeds and thyme. Pour the mixture into a cake mold greased with butter and bake at 180 degrees for 50 minutes if you use a large mold and for 20 - 25 'for 6 small ones.
Obviously, perfect for any time of day or night, sublime for tea-time
:)
RispondiEliminavoglio anche io i tuoi stampini!!!!
Bellissima la scena di tua figlia che ti legge la ricetta!!!
Sì però i tuoi plumcakkini sono "madlenati"...hanno una gobbetta da fare invidia a Proust e a tutta la sua famiglia!
RispondiEliminaIl web è sconfinato e quanto hai tratteggiato può capitare anche con una certa frequenza: a volte inconsapevolmente per pura coincidenza o sintonia (mi è capitato di pubblicare ricette in contemporanea con altre amiche blogger, relative a preparazioni simili, tra queste l’ultima delle chiacchiere aromatizzate), ma può accadere anche a distanza di tempo e in buona fede: in fondo pubblichiamo le ricette per condividerle (sul modo distorto con cui vengono utilizzate da taluni, si potrebbe scrivere dei trattati)!
RispondiEliminaMi riaggancio al tema da te sollevato, per dire che di tuo ho provato la salsa al cioccolato di A. Principe e ho rielaborato l’idea del lemon curd con l’olio evo (con le debite citazioni nel post!): fenomenali!!!!
Bellissimi gli stampini da mini cake!!!!
Un centinaio di sablè salati? Ho letto bene?
troppo belli sti mini cakes...cercherò il lemon thyme per il mio balcone...ha un profumo speciale!...poi riproduco i vs cakes e vi linko:)))
RispondiEliminaciaoooooooooo
Sono passata a fare un salto...blog molto interessante e carino. Perciò tornerò presto.
RispondiElimina(E quanto prima mi cimenterò anche con questi cakes che sono deliziosi).
Bye
che buoni e profumati!
RispondiEliminaanche io amo molto l'accoppiata timo e limone! e queste tortine devono essere squisite... un bacio, Vale
RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaGran bella ricetta (adoro il miele, il timo, il limone... probabilmente adorerò il timo limone, visto l'abbinamento degli ingredienti)e gran bella riflessione, che non mi ha affatto annoiata e mi ha interessato non poco. Forse è un vizio di forma mio, che appesantisco sempre i miei post con riflessioni in sè avulse dal contesto culinario 8come la tua non è) e che cerco di ricollegare - artificiosamente forse? - alla ricetta nei modi più fantasiosi.
Hai ragione, penso che spesso "copiamo", senza volerlo, ricette o idee di altri, che già circolano... alla fine, le idee e le combinazioni in cucina, per quanto variegate e molteplici, sono sempre quelle...
Ma non è poi un copiare, o un plagiare, alla fine... perché l'idea è stata ANCHE tua, ed è nata indipendentemente dall'idea di altri, che pure l'hanno avuta identica o simile.
Mi dilungo troppo eh?
Scusa, spero di non averti annoiata.
Complimenti per il blog e per la ricetta
un abbraccio
Giulia
Ciao! ottimi questi piccoli cake dolcissimi, ma con il forte sapore di timo e limone!
RispondiEliminabacioni
Scusa patetica per non dare a "Cesare quel che è di Cesare..." Ma a te ti si perdona tutto, mia cara! E comunque l'avevo vista anche io questa ricetta e mi aveva intrigato e non poco... sai con quei semini di papavero... poi ho desistito per l'enorme quantità di farina... ma non si sa mai...
RispondiEliminaBaci
Stefania
Sempre corretta :)))
RispondiEliminaTanto di cappello. Non dico altro.
Bello questo cake, davvero invitante anche nel gusto. Il resto lo condivido in pieno, tra l'altro oltre a quello della ricetta mi hai anche dato lo spunto di approfondire il blog di Spilucchino che conosco attraverso Tzaziki a colazione ma colpevolmente non ho mai visitato come avrei voluto;)
Grazie come sempre
Ciao davvero ottimi...con un meraviglioso mix di giusti aromi...complimenti sono molto belli e buoni...un abbraccio Luciana
RispondiEliminaA me piacciono tantissimo, sento il profumo fino a qui, a casa mia!
RispondiEliminaAdoro qualsiasi cosa fatto con limone, e queste tortine con semi di papaveri devono essere squisite.
RispondiEliminaIt looks heavenly! I have bookmarked your site. I just couldnt get enough of your recipes and photos!
RispondiElimina@ Alem, già che ci siamo, vuoi mica anche mia figlia? bastano poche ore :-))))
RispondiElimina@ Virginia: è per compensare le mie madeleins. Da fare invidia a Bossi e alla Padania intera
@ Lenny hai centrato in pieno. fra un po' ci saranno più food blog che ricette :-) per cui una duplicazione ci sta. E le rielaborazioni ispirazioni etc sono la parte più bella di tutte.
Per il mistero delle 100 sablè, domani :-)
@ Terry, hai fatto bene a precisare che ci linki, perche altrimenti ci arrabbiamo :-)))))
seriamente, il cake è profumatissimo. Secondo me, va bene per tutte le ore e per tutto l'anno!
Succede in letteratura, figurati in cucina!
RispondiEliminaE' che per quanto possa sembrare strano, la stessa idea può venire a più persone e persino nello stesso periodo (complice il backgrond culturale ed il fatto che si tenda a sperimentare sempre di più).
Talvolta mi è capitato di creare un qualcosa in cucina, e di pensare di esserne stata la creatrice unica, per poi vedere su un libro o un blog la stessa identica sequenza di ingredienti e procedimenti: AAAAAAAARGH :-D
@ Marsettina: assolutamente sì
RispondiElimina@ Vale: prova anche col timo limone: ci guadagnano in profumo
@ Giulia, se c'è un blog avulso dal contesto culinario,è proprio Menuturistico: se hai voglia di essere dei nostri, hai tutti i requisiti!
@ Manu e Silvia: avete già detto tutto voi!!! Che dire, se non che sono sel tutto d'accordo?
PS: il timo limone lo trovi facilmente a Genova? Non l'ho mai provato e mi incuriosisce parecchio!
RispondiElimina@ Stefania: pprrrrrr :-))) ora passo da te e ti rubo tutte le ricette, senza linkarle. :-D
RispondiEliminaIntanto, le cose che fai tu sono una più buona dell'altra, quindi ci guadagno solo, in tutti i sensi. Invece, tornando seri, secondo me se sostituisci la farina di grano con quella di Kamut, non dovrebbero esserci grandi differenze di gusto. Oppure, puoi fare metà kamut e metà farina di riso. Ah, e abbonda con i semi di papavero, perché ci stanno benissimo
@ Mario: corri subito sul blog d virginia, che è fra i più belli della blogsfera- dì che ti mando io :-)))
@ Luciana, sono facili da faree "multitasking":-) dalla colazione allo spuntino di mezzanotte, vanno sempre bene
@ Elga: :-D
@ Linda: l'hai vista la stupendissima??? secondo me , ti piacerà da morire. Garantito da una lemonaddicted come te
RispondiElimina@ Thank you! And welcome to Menuturistico! I hope we'll become friends!
ciao a tutti
Ale
Prendimi a sberle: hai visto come ho scritto background? O_______O
RispondiEliminaEcco, gli stampini per minicake non li ho ed ora come faccio a copiarti la ricetta?...Devo provvedere subito!!!
RispondiEliminaBaci
Anna Luisa
Ale, purtroppo la farina di kamut è farina di grano e quindi col glutine... quindi niente da fare...
RispondiEliminaSenti, ma le ricette mie (?!?)"una più buona dell'altra" sono tutte rubate da qui... mannaggia io, però, il link l'ho sempre messo... Provvederò alla prossima!!!!
@ ma dai... non lo sapevo... pensa che a me il medico ha sostituito quella normale con quella di kamut... ecco perché sto sempre allo stesso modo!!!!
RispondiEliminaLe ricette tue sono UNA PIU' BELLA DELL'ALTRA. PUNTO. uno di questi giorni mi vendico e te le linko tutte, tiè tiè!!!1 :-))))))
un bacione
ale