di Alessandra
Una delle cose che non vi ho mai detto è che io ho la passione per i cimiteri e per le tombe. Premetto che mi viene solo fuori dal circondario genovese, il che ha quantomeno preservato la mia fama da nomee imbarazzanti con i vicini: però, è un dato di fatto che, ad ogni viaggio, sin dalla sua programmazione, fra i vari luoghi di interesse, io ci schiaffi pure questi.
So per certo che non sono nata così, perchè fino ai vent'anni ero normale. Ma dopo il lungo soggiorno nella campagna inglese, dove ad ogni passo trovavo la vecchietta che mi voleva portare a vedere un cadavere o i suoi brandelli, non sono più stata la stessa. Per cui, se vedete qualcuno che gira con Spoon River sul cruscotto della macchina o che snocciola i Sepolcri a memoria, quella di sicuro sono io.
Col tempo, i miei si sono abituati, tanto che non ci fanno quasi più caso: il marito alza gli occhi al cielo, mia figlia sbuffa e si vendica mettendomi nei temi ("la mamma è macabra", in seconda elementare, mi fruttò il primo dei colloqui preoccupati con la maestra), ma ormai si sono rassegnati alla cruda realta: se c'è una tomba, nel giro di 20 km, non mi sfugge.
Fin qui, la cosa potrebbe anche non essere strana più di tanto: esistono cimiteri monumentali famosissimi - provate ad andare a Parigi, per esempio- e le guide segnalano sempre reliquie o tombe di personaggi famosi. Solo che nessuno dei visitatori usa farsi fotografare lì in mezzo, e meno che mai in pose a dir poco imbarazzanti: anche qui, se vedete una tipa abbracciata ad una lapide, con un'espressione beata sul volto, accertatevi che non sia la sottoscritta, prima di allontanare i bambini e di allertare il custode.
Tutto questo per dirvi che, nella mia geografia tombale, che va da Cholsey (Agatha Christie) al Pere Lachaise ( Oscar Wilde), è contemplato pure il cimitero di St. Paul de Vance e non per la tomba di Chagall, bensì per quella di Escoffier. L'avevo letto su non so quale guida, la volta che ero riuscita a convincere il riluttante marito a fare un giro a Villeneuve Loubet, città natale del grande Auguste e sede del museo a lui dedicato: pertanto, di mancare a questo appuntamento non se ne sarebbe parlato neanche.
Ricordo la scena come se fosse ora: una giornata di sole, alla fine dell'estate, nella luce tutta speciale del Sud della Francia che illuminava tutte 'ste tombe, oltre che il viso della sottoscritta. La quale, dopo un giro veloce (ormai, sono l'equivalente di un cane da tartufi) scovava subito l'agognata lapide e, come da copione, si metteva in posa per la fotografia di rito.
Il dubbio mi è venuto intorno al decimo scatto, di fronte ad una comitiva di giapponesi perplessi, che venivano tirtai per la giacca da una guida inferocita, che continuava a ripetere che il n'y a rien à voir ici. Per un po', ho guardato tutti con aria di sufficienza - ah ah, te lo dò io l' il nià rien a vuar isi- ma poi, alla fine, mi è preso il dubbio e mi son girata a controllare l'epigrafe: sulla quale- orrore degli orrori- c'era scritto Maurice, anzichè Auguste...
So per certo che non sono nata così, perchè fino ai vent'anni ero normale. Ma dopo il lungo soggiorno nella campagna inglese, dove ad ogni passo trovavo la vecchietta che mi voleva portare a vedere un cadavere o i suoi brandelli, non sono più stata la stessa. Per cui, se vedete qualcuno che gira con Spoon River sul cruscotto della macchina o che snocciola i Sepolcri a memoria, quella di sicuro sono io.
Col tempo, i miei si sono abituati, tanto che non ci fanno quasi più caso: il marito alza gli occhi al cielo, mia figlia sbuffa e si vendica mettendomi nei temi ("la mamma è macabra", in seconda elementare, mi fruttò il primo dei colloqui preoccupati con la maestra), ma ormai si sono rassegnati alla cruda realta: se c'è una tomba, nel giro di 20 km, non mi sfugge.
Fin qui, la cosa potrebbe anche non essere strana più di tanto: esistono cimiteri monumentali famosissimi - provate ad andare a Parigi, per esempio- e le guide segnalano sempre reliquie o tombe di personaggi famosi. Solo che nessuno dei visitatori usa farsi fotografare lì in mezzo, e meno che mai in pose a dir poco imbarazzanti: anche qui, se vedete una tipa abbracciata ad una lapide, con un'espressione beata sul volto, accertatevi che non sia la sottoscritta, prima di allontanare i bambini e di allertare il custode.
Tutto questo per dirvi che, nella mia geografia tombale, che va da Cholsey (Agatha Christie) al Pere Lachaise ( Oscar Wilde), è contemplato pure il cimitero di St. Paul de Vance e non per la tomba di Chagall, bensì per quella di Escoffier. L'avevo letto su non so quale guida, la volta che ero riuscita a convincere il riluttante marito a fare un giro a Villeneuve Loubet, città natale del grande Auguste e sede del museo a lui dedicato: pertanto, di mancare a questo appuntamento non se ne sarebbe parlato neanche.
Ricordo la scena come se fosse ora: una giornata di sole, alla fine dell'estate, nella luce tutta speciale del Sud della Francia che illuminava tutte 'ste tombe, oltre che il viso della sottoscritta. La quale, dopo un giro veloce (ormai, sono l'equivalente di un cane da tartufi) scovava subito l'agognata lapide e, come da copione, si metteva in posa per la fotografia di rito.
Il dubbio mi è venuto intorno al decimo scatto, di fronte ad una comitiva di giapponesi perplessi, che venivano tirtai per la giacca da una guida inferocita, che continuava a ripetere che il n'y a rien à voir ici. Per un po', ho guardato tutti con aria di sufficienza - ah ah, te lo dò io l' il nià rien a vuar isi- ma poi, alla fine, mi è preso il dubbio e mi son girata a controllare l'epigrafe: sulla quale- orrore degli orrori- c'era scritto Maurice, anzichè Auguste...
Tutta questa pappardella per dirvi che 'sta invenzione del secolo del Lemon Curd salato è tutta frutto della rielaborazione della Salsa Olandese del Sommo, a cui si aggiunto più limone del dovuto, oltre che un cucchiaio d'olio, ma solo per ridurre le quantità di burro, che sono in effetti spaventose. Se vi piace la versione dolce, vi piacerà anche quella salata, con l'unica differenza che, mentre nella prima ci si strafoga, qui si procede a piccole dosi, a causa dell'assenza di zucchero che non attenua l'acido del limone. Noi lo abbiamo accostato ad un pesce, in una preparazione di per sè già profumata e devo dire che è stato promosso a pieni voti: assai più raffinato della maionese, meno grasso dell'olandese e, non ultimo, preparabile in anticipo.
Prendete tre tuorli e montateli a bagno maria, aggiungendo a poco a poco 100 g di burro, sempre montando. Quando avete raggiunto la consistenza di una massa spumosa, aggiungete due o tre cucchiai di olio extravergine a filo e, in ultimo, il succo di due limoni e la scorza grattugiata di uno solo. Salate e invasate da caldo.
Due cose
1) il retrogusto di uovo si attenua con il limone e con il grasso: per me, queste dosi sono più che sufficienti per ammortizzarlo, ma se siete fra quelli che non riescono a sopportare neppure il sentore, aumentate le proporzioni di questi due ingredienti
2) come dicevo prima, ne va usato poco: serve solo per nappare il piatto, esattamente come la salsa olandese e lo zabaione salato. L'enorme vantaggio è che lo si può preparare qualche ora prima- e per me che detesto l'ansia dell'ultimo minuto, specie in preparazioni lunghe come queste, è l'ideale.
Due cose
1) il retrogusto di uovo si attenua con il limone e con il grasso: per me, queste dosi sono più che sufficienti per ammortizzarlo, ma se siete fra quelli che non riescono a sopportare neppure il sentore, aumentate le proporzioni di questi due ingredienti
2) come dicevo prima, ne va usato poco: serve solo per nappare il piatto, esattamente come la salsa olandese e lo zabaione salato. L'enorme vantaggio è che lo si può preparare qualche ora prima- e per me che detesto l'ansia dell'ultimo minuto, specie in preparazioni lunghe come queste, è l'ideale.
La ricetta a cui lo abbiamo abbinato è questo Filetto di Rombo in crosta di Liquerizia, ispirata ad un numero di ATavola (novembre 2006, ma posso sbagliare), dove al posto del Lemon Curd si usava un burro profumato alla vaniglia. Al di là della scelta della salsa, la preparazione è semplicissima, visto che si tratta di filetti di rombo passati in una panatura di pangrattato e di liquerizia in polvere e messi a cuocere in padella con poco olio d'oliva. L'abbinamento, comunque, funziona e la ricetta è da porca figura assoluta, a cominciare dal nome altisonante e a finire con l'aggiunta di liquerizia, che dà un tocco originale al tutto.
Buon appetito
Alessandra
Buon appetito
Alessandra
mi paice la ricetta:originale, con sapori che di solito non si trovano certo affiancati al pesce.Il lemon curd..diciamo che per gradi, prima preparerò quello dolce che non ho mai fatto, poi mi lancerò in quello salato semmai...
RispondiEliminasulla tua passione scaramanticamente sorvolerei:DD
sei veramente un mito!!!
RispondiEliminaAi cimiteri proprio non ci pensavo. Io per deformazione professionale entro in tutte le farmacie che trovo, e all'estero devo fare tappa fissa al supermercato, ma i cimiteri....
questo piatto è da grandissimo chef, sai che figurone che farei!
Belli i vasetti!
RispondiEliminaHo capito perché hai raccontato tutta la pappardella precedente alla ricetta....perché la lemon curd salata è la morte sua nel filetto di rombo alla liquirizia!
P.s. Lo sai qual è la parola che dovevo digitare per il controllo? Psycol...
@ Genny :-))))
RispondiEliminaquello dolce, è una specie di droga. Quest'estate ho provato a togliere il burro e a farlo con l'olio: il sapore è rimasto uguale, le calorie sono calate, ma siamo sempre a sei zeri... per cui, non dire che non ti ho avvisata...
@ Alem: le farmacie mi mancano, mentre i supermercati sono al top dei luoghi di perdizione: persino prima dei cimiteri :-)
@ Stefania: sei un mito. Assoluto. Alla "morte sua" non ci sarei mai arrivata :-D
Alessandra, questo filettino è speciale, come sapore e come foto. Ho letto tutta la tua "passione",non credi che tua figlia e tuo marito, abbiano un pò ragione??!!!!! Pensaci! Buona giornata. deny
RispondiEliminaDeve essere splendido il Curd salato, dolce non lo ammo molto... In questa casa è bandita la liquerizia che al giovane virgulto non piace ma è la passione mia. Lo faro con un filetto normale.
RispondiEliminaScoperta la tua insana passione ti do un altro motivo per venire a Firenze: il cimitero degli inglesi in Pza Donatello!
Il cimitero più interessante che ho visitato è stato il Cimitero Tikhvin di SanPietroburgo: silenzioso, verde e fresco.
RispondiEliminaMi sa che presto proverò la tua lemon crud salata, da un po' di tempo acocmpagno il pesce con il beurre blanc...è ora di cambiare.
Antonia
Faccio tesoro degli spunti interessanti avuti da questa preparazione che non sposa appieno alcuni gusti personali, leggasi alla voce liquerizia :p
RispondiEliminaPer la storia dei cimiteri...onestamente è alquanto spiazzante. Qualche anno fa onestamente "piacevano" anche a me perchè ritrovavo un silenzio riflessivo che altrove non c'era...poi ho scoperto come certi silenzi siano "reperibili" anche altrove e quindi l'interesse è scemato per buona pace di chi mi giudicava già "pesante" di mio normalmente..figuriamoci in un luogo simile! ;)
Complimenti!! forse così lo assaggeremmo pure noi questo mitico lemon crud!!
RispondiEliminaperfetto per accompagnare il pesce!!
bacioni
non è possibile! finalmente trovo un'altra persona che ama i cimiteri...come me!!! ma a me non piacciono solo quelli "blasonati" , trovo deliziosi quelli dei paesini altoatesini : piccoli , curati come un giardino con ciuffi di lobelie e ciclamini...e nella letteratura non c'è che l'imbarazzo della scelta....mi vine in mnete ora : "quando cadono gli angeli" della Tracy Chevalier...bambine che giocano nel cimitero come facevo io da piccola...ehm...sarò grave???? :-)
RispondiEliminaricetta raffinata e originale! complimenti!
Oddio Ale, oltre a farmi spuntare le lacrime agli occhi dal ridere mentre si parla di cimiteri, mi è sorta una domanda angosciosa quasi quanto quella suo coniglio di Cartier: ma poi la tomba di Auguste l'hai trovata? Perché sarebbe veramente tragico se così non fosse. :-D
RispondiEliminaAle si veramente un mito! Pure le tombe nel tuo carnet! ma a pensarci bene, non potevano mancare :))) da provare assolutamente il lemon curd salato. Grazie e un bacione!
RispondiEliminaIntanto ho copiato la ricetta: ultimamente ho problemi nell'ingestione di preparazioni dolci. Dirai, beata te! Nooooo ovviamente vedo di recuperare con il salato e direi che sul mio fisico è anche peggio! Non conosco lo zabaione salato, illuminami :-)
RispondiEliminaA proposito della tua passione, ti garantisco che sei in ottima compagnia: le guide ai cimiteri d'Italia e d'Europa sono vendutissime, credimi! E detto fra noi anche a me piace tanto il cimitero della mia città...
Ciao Roberta
oh mamma mia ma sai che i cimiteri piacciono molto anche a me? :-))) che bella la ricetta che hai postato e mi piccciono molto le foto primaverili! ciao
RispondiEliminaDomanda idiota in uno dei pochi minuti liberi a disposizione in queste giornate d'inferno: la liquerizia in polvere è facilmente reperibile o l'hai polverizzata tu?
RispondiEliminaCommenterò il resto, degnamente, in un momento migliore :-D
hai mai visitato il cimitero di Sant'Elena a Venezia? Orbene, Giorgio ed io abbiamo pensato bene di andarci in una freddissima e ventosissima giornata di febbraio dell'anno scorso. Praticamente era deserto: dal vaporetto siamo scesi solo noi due...avevo il terrore che non ne passassero altri per tornare a le Fondamenta Nuove...un freddo, ma un freddo...e Giorgio che mi raccontava che, a Venezia, le bare vengono bucate prima di essere calate, altrimenti nell'acqua galleggiano...Oh, mamma, che esperienza! Poi, un'altra volta abbiamo fatto il pic nic dei cimiteri (!!!). Praticamente mi ha portato a visitare (in bicicletta, ovvio)le tombe di tutti i suoi parenti defunti nei vari cimiteri e, tra uno spostamento e l'altro ci si rifocillava seduti sulle panchine antistanti i cimiteri...Solo per dirti che non sei la sola ad essere...strana!!!
RispondiEliminaBaci,
Valeria
Anche io ho una certa passione per i cimiteri ma non molto gli italiani...amo molto quelli inglesi e irlandesi!:)
RispondiEliminacmq complimenti per questa ricetta... se amo il curd dolce...mi sa anche quello salato...da rifare!:)
@ Deny: :-) dici davvero? che abbiano un pochino di ragione anche loro???? :-)
RispondiElimina@ Silvia: ci vengo, a Firenze, ci vengo- anche senza il richiamo dei morti ;-) ci sentiamo subito dopo Pasqua e il primo giorno libero che combacia, arrivo. Davanti al cancello del cimitero va bene, come luogo dell'appuntamento? io sarò quella col crisantemo :-)
@ Antonia: S. Pietroburgo è un terreno minato, in casa nostra, perchè nè io nè mia figlia ci siamo mai state, mentre il marito in gioventù andocci ben tre volte e tutte e tre per turismo de luxe, con madre da una parte e guida privata dall'altra. Quindi, non ci vuole più tornare, anche se non la finisce mai di dire quanto è bella. Mo' che so che c'è il cimitero, riparto in quarta- e stavolta, non c'è "ci son già stato" che tenga...
@ Mario, aspetta: io non ci vado mica per il clima: vado a caccia di tombe, stile i Tomb Raider dei nostri tempi! Infatti, il cimitero è accessorio. Vado anche per chiese, santuari, tumulazioni civili... dimmi il nome di una reliquia, e ti dico dov'è sepolta!!!! Quindi, non è come avevi capito: ma molto, molto molto peggio!!!
RispondiElimina@ Manuela & Silvia: se è la prima volta, col lemon curd, io consiglierei quello dolce- del tutto imperdibile!!
@ Robiiiiiiiiiiiiiiiiiii, lo sapevo che aprire il blog sarebbe stata una bella idea!!! The Tombstone Family, altro che! Senti, e dell'elegia sopra un cimitero campestre, cosa ne dici? E de "I Cimiteri" di Pindemonte, ne vogliamo parlare???? :-)
@ Mapi, no, non l'ho trovata. Anzi, non l'ho nemmeno più cercata, preda com'ero di un momento di vergogna, agghiacciante per me, provvidenziale per il marito, per cui sono fuggita via come un fulmine e non ci sono nemmeno più tornata. Peccato, perchè poteva essere un ottimo posto per tumularci il coniglio!!!
RispondiElimina@ Sabri, senti un po': ma perchè non ti studi una bella cappella funebre col caminetto? sai che comodità? non compri più i ceri, bruci i fiori secchi, ti scaldi il 2 di novembre... fossi in te, ci penserei su :-)
@ Roberta: lo zabaione salato si serve col cotechino e con le carni grasse in genere. Ti mando la ricetta (nius o FB???). per quanto riguarda le guide, vorrei troppo averle scritte io :-)
@ Ely: vedi? vedi cosa dicevo alla Roby??? un po' per volta, ci ritroviamo... se va avanti così, creiamo un movimento: ho già il nome.. R.I.P. :-)
RispondiElimina@Muscaria: polverizzata. Col vecchio girmi, quello che quando lo azioni ti sembra di avere una squadra di operai col martello pneumatico (uno a testa).
@ Vale: ridooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!! anch'io voglio il cimitery tour!!!! solo che la bici mi stanca... meglio il carro :-D
@ Terry, e ne vogliamo parlare??? :-) ci ho tutta una collezione di foto su croci celtiche :-)
ciao a tutti
ale
Ale, io ho una bella e sana paura dei cimiteri, quando ci vado faccio veramente prestissimo, tipo BipBip, ho sempre paura che qualcuno mi ci chiuda dentro, ti pregherei di non invitarmi a casa a vedere la tua collezione di foto cimiteriali, non ne sarei per nulla felice, preferirei una degustazione di lemoncurd........
RispondiEliminaUn abbraccio.diana
Che ridere!!!!!.....e se sul serio, la foto è fantastica, rende la ricetta moooolto affascinante ( altrochè i cimiteri! )!! Complimenti!!!
RispondiElimina@ diana, pensa che mia nonna ha rischiato di restarci chiusa dentro, perchè era rimasta chiusa nel bagno!!! rido ancora adesso!!!!!
RispondiElimina@ oxana: ora che mi ci fai pensare, al posto della mimosa avrei dovuto metterci un crisantemo!
ragazzi, quanto ridere... questo non è mica un blog...è una gabbia di matti...
Accidenti ma perché in questi giorni sono così incasinata da non poter dare una risposta decente a questo post?
RispondiEliminaPerò questo devo farlo, è tutto per te Ale :-D
http://www.youtube.com/watch?v=y2CGD6jYVU8
Ora sono le 6 del mattino e anche se vorrei dare la sveglia al palazzo con un sacco di risate, temo che i vicini non capirebbero il sottile humor inglese (d'altronde, chi più di loro può essere associato ai cimiteri???) che di sicuro collega il post al video. Ci risentiamo per l'una...
RispondiEliminaPosso dirvi una cosa: "Siete preoccupanti!"
RispondiEliminaAhahahahaha
Buona giornata a voi ;)
Hahaha troppo belli questi commenti!!!
RispondiEliminaHo tentato di vedere il video su youtube e si è aperta una finestrella pubblicitaria con una lapide con la scritta "scropri quanto ti rimane"
o__o è inquietante..
La ricetta dello zabaione salato me la puoi mandare come ti è più comodo: ti aggiungo agli amici su fb anche se ci bazzico poco.
Grazie Roberta
@ Roberta: spero che tu sia riuscita a vedere il video, perché della lapide pubblicitaria non sono assolutamente responsabile :-D
RispondiEliminaCi spianoooooooooooooooooooooo!!!!
ahahahahahahahahah... non è il luogo della nostra storia, purtroppo!!!
RispondiEliminaroberta, il giochino di FB con la lapide è uno dei pochi che ho fatto :-))))))
mario, mi stupisco che tu ti stupisca...
e comunque, mai riso come una scema come in questi commenti...
e domani ce ne è un'altra, ancora peggio!!!!