di Alessandra
English Version Below
Il primo che ride lo anniento.
Ma anche no: anche perchè, detto fra noi, se questo dolce non avesse avuto questo nome, col cavolo che lo avrei preso in cosiderazione. Solito flan al limone, avrei pensato, privandomi per altro di una rielaborazione goduriosa e robusta di un classico un po' abusato e sbiadito. E' chiaro, però, che in questo caso il gusto è passato in secondo piano, schiacciato da tutta una serie di battute più o meno penose, tutte raggruppabili sotto l'etichetta del "che cesso di torta".
Non ne è stata immune neppure la Dani che giusto ieri sera, mentre decidevamo la scaletta della settimana, è passata da una blanda perplessità (un flan? ma non ne hai appena messo uno?) al contenuto entusiasmo da ritratto di signora in un giardino che mai la abbandona (la torta cesso, sì,si, metti la torta cesso, bambineeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, la ale ha fatto la torta cessooooooooooooooooooooooo). Per cui, insomma, oggi vi tocca.
Se non fosse perchè sono le otto di domenica mattina e ho buttato via metà nuttata in ginocchio davanti al forno a supplicare un impasto che di lievitare, proprio, no ne voleva sapere, vi sciorinerei un elenco infinito di nomi "stranieri" che da noi hanno significati e risonanze ben diverse rispetto alla loro patria d'origine. Su due piedi, mi viene in mente il mitico Trapattoni con Strunz o le contorsioni dei miei amici inglesi, nell'allora più fornito negozio di dischi di Genova, di fronte ad un LP dei Dik-Dik, per non contare le figuracce che ci hanno sempre accompagnato, nella -in quel caso, si- perfida Albione, ogni volta che chiedevamo un "piss of cake".
Vi dò licenza di uccid... ops, di supplire ai miei vuoti di memoria, mentre vado a schiarirmi le idee con il terzo caffè, certa che la squisita sensibilità che da sempre contraddistingue chi passa di qui non mancherà di brillare anche in questa occasione. In cambio, prometto un piatto di fumanti galushki (ma solo per i Genovesi: per il resto del mondo, sono meravigliosi gnocchi dell'Europa dell'Est)
LEMON CHESS PIE
Dicesi fantozzianamente "lemon chess" un dolce del Sud degli Stati Uniti, la cui caratteristica è quella di avere una base di pasta brisè. Quindi, poco dolce. Al pari della quasi totalità dei dolci anglosassoni, poi, è di una semplicità disarmante, visto che si tratta di mescolare insieme gli ingredienti, riempire il guscio ed infornare. Il risultato, come sempre, è sorprendente e, se vi piace il limone, è un'altra di quelle cose da "to do list", senza se e senza ma.
per 8/10 persone
tortiera 24 cm
pasta brisèè
3 uova più un tuorlo
125 ml di latte
250 g di zucchero
50 g di fecola
55 g di burro pomata
il succo di mezzo limone
la scorza grattugiata di un limone
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di essenza di limone (giammai!!!)
la ricetta originale dice di rivestire una teglia di pasta brisèe, di mescolare insieme tutti gli ingredienti e di far cuocere a 180 gradi per 45/50 minuti
Siccome siamo in presenza di un ripieno liquido, io ho fatto una cottura in bianco, di una decina di minuti.
Quindi: ho imburrato una tortiera e vi ho steso la pasta brisèe: la tortiera che vedete nella foto è troppo piccola, rispetto alle dosi. La torta, infatti, deve diventare più bassa: quindi, usate una teglia da 24 cm.
Dopodichè, ho coperto il fondo con un foglio di carta da forno, l'ho cosparso di fagioli secchi e ho fatto cuocere per 10 minuti a 180 gradi.
Nel frattempo, ho mescolato tutti gli altri ingredienti, in quest'ordine
- ingredienti solidi: fecola, sale, zucchero (setacciati)
-ingredienti liquidi: latte, uova, succo di limone (leggermente sbattuti )
li ho poi amalgamati, mescolando con una frusta (non devono rimanere grumi) e in ultimo ho aggiunto la scorze di limone e l'estratto di vaniglia.
Ho riempito il guscio di brisèe e ho infornato per 40 minuti: una volta cotta, la superficie sarà leggermente brunita e "tremula" solo al centro. Lasciate raffreddare e vedrete che acquisterà consistenza uniforme.
Se vedete che la superficie scurisce troppo, copritela con un foglio di alluminio, negli ultimi 10 minuti di cottura.
Si serve fredda, cosparsa di zucchero a velo. Gli Americani, impavidi, ci aggiungono pure la panna montata, ma io non ce l'ho fatta. Mi sono limitata a nappare con un cucchiaio di confettura di fragole, ma più per dar colore che per altro. Per me, è buona di suo, senza tante aggiunte.
Buona Domenica
Ale
English Version
Sieve sugar, cornmeal and salt; beat milk, eggs and yolk and lemon juice.
Combine all the ingredients, together, add lemon zest an vanilla extract and mix them very well. Pour into crust and bake fo 40 minutes, until top is medium brown: during the last 10 minutes of cooking, cover the top with an aluminium foil, so crust will not burn on you
Cool pie on a wire wrack for 30 minutes. Refrigerate 3 to 4 hours before serving. Keep leftovers in the refrigerator
Buon Appetito
Alessandra
Siccome siamo in presenza di un ripieno liquido, io ho fatto una cottura in bianco, di una decina di minuti.
Quindi: ho imburrato una tortiera e vi ho steso la pasta brisèe: la tortiera che vedete nella foto è troppo piccola, rispetto alle dosi. La torta, infatti, deve diventare più bassa: quindi, usate una teglia da 24 cm.
Dopodichè, ho coperto il fondo con un foglio di carta da forno, l'ho cosparso di fagioli secchi e ho fatto cuocere per 10 minuti a 180 gradi.
Nel frattempo, ho mescolato tutti gli altri ingredienti, in quest'ordine
- ingredienti solidi: fecola, sale, zucchero (setacciati)
-ingredienti liquidi: latte, uova, succo di limone (leggermente sbattuti )
li ho poi amalgamati, mescolando con una frusta (non devono rimanere grumi) e in ultimo ho aggiunto la scorze di limone e l'estratto di vaniglia.
Ho riempito il guscio di brisèe e ho infornato per 40 minuti: una volta cotta, la superficie sarà leggermente brunita e "tremula" solo al centro. Lasciate raffreddare e vedrete che acquisterà consistenza uniforme.
Se vedete che la superficie scurisce troppo, copritela con un foglio di alluminio, negli ultimi 10 minuti di cottura.
Si serve fredda, cosparsa di zucchero a velo. Gli Americani, impavidi, ci aggiungono pure la panna montata, ma io non ce l'ho fatta. Mi sono limitata a nappare con un cucchiaio di confettura di fragole, ma più per dar colore che per altro. Per me, è buona di suo, senza tante aggiunte.
Buona Domenica
Ale
English Version
LEMON CHESS PIE
-
- 1 1/4 cups sugar
- 1 1/2 tablespoons fine yellow cornmeal
- 1/4 teaspoon salt
- 3 large eggs, at room temperature
- 1 large egg yolk
- 1/2 cup milk
- 1/4 cup unsalted butter, melted
- 1/3 cup fresh lemon juice
- Grated zest of 1 lemon
- 1/2 teaspoon vanilla extract
- 1/2 teaspoon lemon extract (optional)
- pie crust
Sieve sugar, cornmeal and salt; beat milk, eggs and yolk and lemon juice.
Combine all the ingredients, together, add lemon zest an vanilla extract and mix them very well. Pour into crust and bake fo 40 minutes, until top is medium brown: during the last 10 minutes of cooking, cover the top with an aluminium foil, so crust will not burn on you
Cool pie on a wire wrack for 30 minutes. Refrigerate 3 to 4 hours before serving. Keep leftovers in the refrigerator
Buon Appetito
Alessandra
sintonizzatissime, anche io sulla cheese oggi, ma con le fragole, una di quelle cose che fa impazzire mia figlia, mentre io prediligo questa al limone.... e i tuoi racconti d'apertuta!
RispondiEliminabuona domenica
ma che buona questa torta...chess solo di nome...ma di fatto è bella e mooolto invitante!!
RispondiEliminacome ne vorrei una fettina per colazione....
(e consolati...la tua è chess solo di nome, stanotte ne ho sfornata una che invece lo è "solo" di fatto: è brutta ammazzata, poverina... :( però almeno è buona...diciamo che è "simpatica"!!!)
Buongiorno e buona domenica cara Alessandra.... adoro i tuoi racconti che spesso mi strappano il primo sorriso della giornata! Eccome se mi piace sto chess.... ops volevo dire questa torta naturalmente. Bacioni a voi due!
RispondiEliminaBella!!!Potrebbe andare in PPF?;-)))))
RispondiEliminaBuona domenica!!!
bravò, alla francese, da parte mia : sarà pure "chess", ma che slurp! Mi lecco i baffi, ...et merde, alors!
RispondiEliminaMi piace, con tutti i limoni di cui mi omaggia il mio dolce fratello (n.1)!!!
RispondiEliminaIo, negli U.s.a sono stata a Chasa Peak Beach, che però io pronunciavo Bitch... ti lascio immaginare e una volta in presenza di un generale ho pure avuto l'ardire di cantarellare una storiella che faceva così "Jack and Jill went up to the hill to have a little fun" che io ho trasformato, per errore e lo sottolineo, in fuck... non ti dico cosa è successo...
buona!!!! a me piace però anche in versione alta :-)))
RispondiEliminaAnche se viene dagli stati uniti, non l'ho mai assagiata. Sembra buonissima pero, devo provarla.
RispondiEliminaCiao Alessandra, mia hai fatto ridere con la bellissima descrizione della scaletta settimanale, complimenti per la torta e la segno tra le cose da provare
RispondiEliminaun abbraccio
Qualche anno fa avevamo ospiti due interpreti bielorusse, un po' formali, che guardarono mio marito con aria basita/offesa/perplessa mentre spiegava loro che sarebbe stato complicato accompagnarle nella zona dei Castelli Romani che loro avrebbero voluto visitare l'indomani, perchè una delle due soffriva di mal d'auto e "la strada è piena di curve"...
RispondiEliminaCi hanno poi spiegato che in bielorusso curva è il termine volgare e dispregiativo con cui si indicano le prostitute!
P.s. Oggi ho preparato la tua mousse al cioccolato senza tuorli, riducendo a 350 gr la panna montata (perchè non ne avevo più, non per una scelta oculata)ed è venuta ottima...la prossima domenica mi sa che sarà la volta di questa meraviglia al limone però mettiti un po' la mano sulla coscienza: ma quando mi metto a dieta io?!
P.p.s perchè consigli una teglia più grande? E' così bella così alta!
segnata nei preferiti!!! ;-)
RispondiEliminaperò ha un aspetto delizioso!!!! Bacioni cara!!!
RispondiEliminabè a me il primo pensiero è andato...agli scacchi!!! giuro!!! e mi sono detta: chissà che colta disquisizione su questo intelligente gioco starò per leggere...vabbè...
RispondiEliminaappena vista la foto mi è subito venuta in mente una ricetta che ho visto sabato sfogliando il libro di michel roux "frolla&sfolgia" in libreria (incerta se prenderlo o meno...prima o poi lo prenderò!!): u g u a l e alla tua!!!!
la foto non la ricetta:-)
e poi questa torta è bellissima con il suo bordo così...natural o forse easy o forse shabby...
un abbraccio
A) quella teglia è favolosa
RispondiEliminaB) foto bellisime (la prima e l'ultima: amore a prima vista)
C) porca zozza!!!!! (e sai perché, ed è colpa mia perché non ho avvisato zeb in time)
D) mi salvo la ricetta :P
E) ma sono l'unica che ha pensato ad una torta a scacchiera leggendo il titolo? Ooops
F) il "piss of cake" mi ha fatto venire in mente un mio amico che a Londra (al McDonald) ha chiesto "one cock" e voleva una coca cola.
La prima volta che andai nell'amministrazione dell'università di Warwich presso la quale ero lettrice di italiano chiesi un shit of paper.
RispondiEliminaLe segretarie stanno ancora ridendo, io mi senti molto umiliata....invece illuminami ma gli scacchi (chess) che attinenza hanno con questa torta? o è un termine culinario a me sconosciuto?
@ Babs, anche mia figlia è pro fragole: sintonizzate pure qui...
RispondiElimina@ Tina, grazie e, se è ormai tardi per contraccambiare la buona domenica, ti auguriamo un buon lunedì, che -forse- di auguri ne ha più bisogno...
@Alessandra, ma se è buona, il problema dove sta???? :-)
@Sandra: ecccerto che ce la mettiamo!!!
@Stefania, io mi sto rotolando dalle risate... pure davanti al generale, oltretutto!!!!! ma perchè non ci siamo "conosciute"prima????
RispondiElimina@ emmeti: honnoi soit qui mal y pense, ma non è che la chiusa finale è ispirata anch'essa .....????
@Linda, è un altro meraviglioso regalo della vostra meravigliosa pasticceria. Personalmente, non so come farò a ringraziarvi...
@ Cristina, se vuoi ridere sul serio, vieni a prenderti il caffè della scaletta, la domenica mattina. E se non fosse per lo sputtanamento totale della redazione del blog, mi verrebbe voglia di raccontarvi tutti i retroscena...:-)))
@ Ely, ti avevo persa. In versione alta, sa un po' meno di flan. Però, il gusto "vero" non cambia. Buona è/e buona resta
RispondiElimina@Virò: aahahahahahahaha... ovviamente, come dicevo prima con Stefania, 'ste cose succedono sempre con le persone meno elastiche: lei il generale, tu le bielorusse sostenute... ma forse, sarà proprio per quello che capitano...
Bene, son contenta per la mousse, un po' meno per la dieta- anche perchè, avendo fatto la scaletta, presagisco calorie all'impazzo da domani in poi!!!! E comunque: io ci provo a d aiutarti, dicendoti di usare una teglia più bassa, ma tu niente: alta, è così bella!!!! ma allora, dimmelo!!!! :-)
Fairyskull: brava! aspettiamo il tuo verdetto, allora!
Colombina: e meno male!!!!! perchè se lo fosse stata anche di fatto, oltreche di nome, una torta cesso, quante speranze avrebbe avuto di finire in giro per il web??? :-)
@Roby, è che tu sei donna raffinata!!! anche la diana, comunque, su FB, ha detto la stessa cosa. L'etimologia l'ho recuperata, ma non l'ho capita: nasce dalla risposta di un cuoco sudista che alla domanda "che torta prepari", rispose " 'jes cake". oltre non vado.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Roux
1) corri subito a comprare il suo libro, perchè è la fine del mondo
2) quale è la foto uguale???? azzardo quella con la marmellata sopra, perchè normalmente sbavo su quelle :-)
3) il bordo facciamo che sia shabby, dai, che mi piace di più!
@ Muscaria
1. mammaaaaa, hai visto che porca figura, la tua teglia? mi spieghi come faccio a restituirtela, ora che piace anche alle mie amiche?????
2. anche a me piacciono la prima e l'ultima. Abbiamo dato spettacolo sul poggiolo, davanti agli sguardi increduli dei vicini, ma ne è valsa la pena, diciamo così :-)
3. renditi conto. un'altra settimana avvelenata. Fa' un po' tu. La prox volta, non perdono :-)
4. very good
5. no, non sei l'unica. Abbiamo ancora qualche speranza, qui sopra...
6. quasi come la Zup!!!! :-)
Ma dai, il nome sembra tutto un programma! A noi ha incuriosito subito! Davvero particolare e sembra riuscita che è una meraviglia!
RispondiEliminaVien proprio voglia di assaggiare quella fettozza!
baci baci
A quanto ho capito, non c'entrano gli scacchi, neanche "da loro". E' tutto nato da una risposta del cuoco, "jes' cake", ma come dicevo su, non ne ho idea.
RispondiEliminaPerò, ora mi sono documentata e, oltre alla risposta di cui sopra (era una cuoca, però, non un masculo), ci sarebbero altre due etimologie
- una da cheese, nel senso che questa era la risposta americana alla lemon pie inglese (ma, onestamente, non vedo come abbiano potuto inventarsi la presenza di un formaggio, dove non c'è)
- l'altra da chest, per ndicare un tipo di torta che, grazie alla grande quantità di zucchero, poteva essere conservata in una chest (scatola?)anzichè nel frigorifero.
Grandioso lo shit of paper :-)
ciao
ale
Gorgeous! It looks incredible!
RispondiEliminaA me piace il limone, e riprovero' la tua torta cess!!!
RispondiEliminaImpossibile non farla, mi viene già in mente il post solo a leggerne il nome.... :) :)
Allora Ale, la prossima volta ti segnalo al garante per... chessò... ci sarà pure un garante che tuteli le persone un po' lente di comprendonio come me dalle illusioni infrante??? No, perché quando ho letto "la torta cesso" mi sono detta: "caspita, mi consolo: anche alla Ale ogni tanto vengono delle torte cesso!". E invece no. La torta è ben lungi dall'essere un cesso, si tratta solo dell'italianizzazione del nome e dell'ennesimo sputtanamento della mia dieta, che se va avanti così non varrà neanche più la pena di menzionarla.
RispondiEliminaTu e la tua scaletta. E la tua torta cesso. :-D
P.S.: tra piss of cake, shit of paper e strade piene di curve ho ghignato alla grande!!!!
In coda con il commento posso solo copiare la ricetta mestamente, meravigliarmi di come una ricetta extra-europea abbia solo 55g di burro ma certamente non posso limitarmi nel ridere pensando a Daniela che esclama contenta:"la torta cesso, sì,si, metti la torta cesso, bambineeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, la ale ha fatto la torta cessooooooooooooooooooooooo!!". Sto ancora ridendo...non volermene ti prego ehehhehe
RispondiEliminaSi chiamasse anche Cloaca Pie sarebbe comunque mia!! La farò e comunque alta, le torte basse mi fanno malinconia. Che diametro ha lo stampo nella foto? la fetta incarna il mio ideale di dolce: non troppo dolce, alto e "sugoso". Ne basta una fetta e non devi far brutta figura mangiandone almeno un quarto per sentire il sapore.
RispondiElimina@ Alem, pensa alla nana, fra qualche anno, le risate che si farà...
RispondiElimina@ Mapi: ..chessò....:-) se non è voluta, è freudiana...
@ Mario: pensa a me. Alla socia che mi ritrovo... :-) certo che anche tu, con 'sti commenti... a ravattare nelle piaghe delle mie ferite,,, e io che pensavo di meritar eun po' di comprensione alla mia età...:-)
@ Silvia: la "cloaca Pie" va oltre. Qualsiasi cosa. Mi sa che riderò tutto il giorno, da sola e come una scema...
"Alla tua età!?...ma per favore che sei una ragazzina!!!"
RispondiEliminaPS
Gran bel modo per continuare a non dare comprensione, eh?! ;P
Buonissima giornata, alla prox ;)
Mike Skidmore, my father, is in the Michigan Chess Hall of Fame. He has previously served as Michigan Chess Association scholastic coordinator and board member. In 2010, his Kearsley chess team won their 9th state championship over 5 decades. At the National level, his teams have won first place on 6 different occasions in 3 decades. Five of his players earned individual first-place finishes at National events. Mike maintains contact with his former players and has assembled them for 50 alumni matches against his current team. He is also an active player with a Class A rating.
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