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Ora, non è per voler essere noiosi a tutti i costi, ma, se uno ha degli amici, si aspetta che questi gli diano una mano !!! Non per dire, ma l'anno scorso verso la fine dell'estate, ho cercato in tutti i modi di muovere a pietà le mie deliziose amiche "del mare", nella maggior parte eccellenti cuoche, per riuscire ad avere qualche ricetta carina da potervi raccontare sul blog: nulla di complicato, proprio quel tipo di ricette di cui chiacchieri volentieri in riva a questo mare,
mentre pigramente aspetti l'ora per sguazzare un po' nell'acqua o per la solita partitina a Burraco (non si può giocare ad altro ultimamente!) o semplicemente per passare il tempo piacevolmente. Devo dire che qualche risultato l'ho anche ottenuto: Patrizia e Gianna mi hanno raccontato le cose semplici e piacevoli che fanno quando sono in vena di coccolare un po' la famiglia e ve le ho ritrasmesse esattamente come loro le hanno passate a me. Anche altre mi hanno dato suggerimenti piacevoli: con Giulia ho cucinato, con Luciana è stato tutto uno scambio di suggerimenti (lei è bravissima).... ma poi c'è Luisa. Lei professa la sua imperizia in cucina, con un candore dettato solo dal fatto che, non avendo creature da sfamare giornalmente, nessuno le addenta la giugulare quando confessa che, se può, ricorre con gioia alla rosticceria o, nei fine settimana alla sua mamma. Fin qui nulla di strano. Solo che io le ho chiesto quale tra le cose sfiziose che la sua mamma, eccellente cuoca, le prepara, preferisca : mi ha risposto che va in brodo di giuggiole per le pesche "come le fa lei!". "Bene" dico io, "e come le fa lei?" E qui Luisa mi dice che proprio non ne ha idea e che lo chiederà alla mamma e me lo farà sapere... ma certo le pesche "Come le fa lei, sono una squisitezza!!!" E così ... DA DAN! Non è passato NEPPURE :-))) un anno che GIA' mi ha passato il prezioso foglietto con la ricetta!!! E non oso pensare quanto mi ci vorrà (e ci vorrà di conseguenza a voi) per conoscere le altre preparazioni della signora F. che Luisa mi ha fatto baluginare davanti agli occhi!!!! Quindi per ora godetevi questo dessert di fine estate che io ho preparato utilizzando pesche "saturnine" (quelle un po' schiacciate che chiamano anche "tabacchiere" a pasta bianca, buonissime!!), pesche settembrine e amaretti con un po' di cacao e con un grande GRAZIE LUISA, partiamo con la preparazione.
Il risultato è veramente eccellente e mi scuso con tutto il cuore con la signora in questione per tutte le imprecisioni che commetterò: ma tra me e Luisa facciamo a chi è più distratto...
Premetto che essendo una ricetta "di famiglia" non ci sono dosi precise: vi indico più o meno le quantità...
Ingredienti per 4
4 pesche Saturnine o qualunque altro tipo di pesca vi piaccia
4/5 cucchiai di zucchero di canna abbondanti
3 cucchiai di cacao amaro
8 amaretti
un paio di bicchieri di vino bianco secco
Prendete le vostre pesche, pelatele, tagliatele a metà (nel caso delle saturnine, se sono piccole, lasciatele intere e consideratene 1 a testa come porzione), togliete il nocciolo e disponetele in una padella antiaderente non troppo attaccate le une alle altre, con la parte concava rivolta in su.
A questo punto versate nella vostra padella il vino in modo che le pesche risultino immerse per 3/4. (La padella deve essere antiaderente, ma se così non fosse fate prima scaldare leggermente il vino e poi disponete le pesche, per evitare che si attacchino al fondo.) Mettete su ogni mezza pesca 1/2 cucchiaio abbondante di zucchero di canna (o un po' di più se dovessero essere un pochino "aspre").
Prendete ora un amaretto per ogni mezza pesca, toglietegli un po' di base, se è troppo grande e mettetelo al centro dell'incavo di ogni frutto.
Sbriciolate finemente un paio di "avanzi di amaretti" se ne avete o uno intero, aggiungetelo alle pesche e spolverizzate il tutto abbondantemente con il cacao amaro. Mettete la padella sul fuoco basso e fate cuocere per 30 minuti circa, irrorando spesso la parte superiore della pesca con il sughetto di vino e cacao, finchè quest'ultimo non si riduce ad una densa cremina scura. A questo punto togliete dal fuoco e servite le mezze pesche su piattini, accompagnate da una spruzzatina di panna montata e, se vi va, un amaretto.
Buon appetito
Dani
I state that as a recipe for "family" there are no precise doses: pointing you to more or less amount o ...
Serves 4
Saturnine 4 peaches or any other type of peach you like
4 / 5 tablespoons of sugar cane abundant
3 tablespoons unsweetened cocoa
8 amaretti cookies
a couple of glasses of dry white wine
Take your peaches, pell them, cut them in half (if you use the saturnine don't cut them, and use one peach for person), remove the core and place them in a pan not too near to each other, with the concave side facing up. Now, pour the wine in your pan so that the peaches are dipped for 3 /4. Place on each half about 1 / 2 tablespoon of brown sugar (or a little 'more if they were to be a bit "sour"). Now take 1 amaretto for each half peach . Take off a little bit, if it is too big and place it at the center of each half fruit. Crumble finely 1 amarett0, add it to peaches and sprinkle everything with cocoa. Put the pan on very low heat and cook for about 30 minutes basting frequently the top of the peaches with the sauce of wine and cocoa, as long as it becomes a thick creamy dark sauce . Remove from heat and serve the half peaches on plates, accompanied by whipped cream and, if you like, a amaretto.
Bon appetite
Dani
4 pesche Saturnine o qualunque altro tipo di pesca vi piaccia
4/5 cucchiai di zucchero di canna abbondanti
3 cucchiai di cacao amaro
8 amaretti
un paio di bicchieri di vino bianco secco
Prendete le vostre pesche, pelatele, tagliatele a metà (nel caso delle saturnine, se sono piccole, lasciatele intere e consideratene 1 a testa come porzione), togliete il nocciolo e disponetele in una padella antiaderente non troppo attaccate le une alle altre, con la parte concava rivolta in su.
A questo punto versate nella vostra padella il vino in modo che le pesche risultino immerse per 3/4. (La padella deve essere antiaderente, ma se così non fosse fate prima scaldare leggermente il vino e poi disponete le pesche, per evitare che si attacchino al fondo.) Mettete su ogni mezza pesca 1/2 cucchiaio abbondante di zucchero di canna (o un po' di più se dovessero essere un pochino "aspre").
Prendete ora un amaretto per ogni mezza pesca, toglietegli un po' di base, se è troppo grande e mettetelo al centro dell'incavo di ogni frutto.
Sbriciolate finemente un paio di "avanzi di amaretti" se ne avete o uno intero, aggiungetelo alle pesche e spolverizzate il tutto abbondantemente con il cacao amaro. Mettete la padella sul fuoco basso e fate cuocere per 30 minuti circa, irrorando spesso la parte superiore della pesca con il sughetto di vino e cacao, finchè quest'ultimo non si riduce ad una densa cremina scura. A questo punto togliete dal fuoco e servite le mezze pesche su piattini, accompagnate da una spruzzatina di panna montata e, se vi va, un amaretto.
Buon appetito
Dani
I state that as a recipe for "family" there are no precise doses: pointing you to more or less amount o ...
Serves 4
Saturnine 4 peaches or any other type of peach you like
4 / 5 tablespoons of sugar cane abundant
3 tablespoons unsweetened cocoa
8 amaretti cookies
a couple of glasses of dry white wine
Take your peaches, pell them, cut them in half (if you use the saturnine don't cut them, and use one peach for person), remove the core and place them in a pan not too near to each other, with the concave side facing up. Now, pour the wine in your pan so that the peaches are dipped for 3 /4. Place on each half about 1 / 2 tablespoon of brown sugar (or a little 'more if they were to be a bit "sour"). Now take 1 amaretto for each half peach . Take off a little bit, if it is too big and place it at the center of each half fruit. Crumble finely 1 amarett0, add it to peaches and sprinkle everything with cocoa. Put the pan on very low heat and cook for about 30 minutes basting frequently the top of the peaches with the sauce of wine and cocoa, as long as it becomes a thick creamy dark sauce . Remove from heat and serve the half peaches on plates, accompanied by whipped cream and, if you like, a amaretto.
Bon appetite
Dani
bella questa ricetta, la salvo subito :)
RispondiEliminaSplendido questo piatto! ciao
RispondiEliminaQuesta ricetta ha solo un grande anzi grandissimo difetto...che tutto l'alcool evapora!! ahahahahahah
RispondiEliminaScherzi a parte nella speranza di non dover aspettare ancora un anno per avere chicche così, i complimenti vanno in primis alla signora F., a te per la tenacia ed alla Luisa anche. Certo se lo diceva prima era meglio però!! ehehehehe
Scherzoooooo
Un abbraccio :))
Ottime!!!!!!!
RispondiEliminaBuone queste pesche!!! e belle le foto... anche io ho fatto una ricetta con gli amaretti ieri e la pubblicherò nei prossimi giorni! :)
RispondiEliminase hai voglia di dare un'occhiata al mio blog mi farebbe piacere!
http://whitedarkmilkchocolate.blogspot.com/
che buoneeeeeee!!!!
RispondiEliminaNooooo fantastiche queste pesche!!!! Hai fatto proprio bene a farti passare la ricetta perchè sembrano davvero deliziose. Le pesche si sposano benissimo con gli amaretti e cotte in forno diventano squisite! Chissà quali altre delizie farà LEI!
RispondiElimina@ mirtilla grazie mille !!!
RispondiElimina@ Zucchero ciao e buona giornata
@ Mario!!! ma sei gravemente tentato dall'alcool!!!! Hi hi, sei incorreggibile a quanto pare: già un sospettuccio lo avevo fin dalla ricetta delle tazine col gelato .... farò keggere a luisa i tuoi complimenti!!! Grazie e un bacione
@ cristina :-)))))
@ marzia faccio un passo subitissssimo! buona giornataa te!!
RispondiElimina@ Alem grazie!!!
@ Mirtilla non vedo l'ora di saperlo! Luisa mi ha promesso che me le passerà con un po' più di velocità questa volta:-))))!! baci
aspetto molto invitante...le pesche ci sono ancora, quasi quasi.....
RispondiEliminafantastiche!!! poi se nate tra una partita di burraco e un bagno in mare...super! ;)
RispondiEliminaAhahahaha :D
RispondiEliminaIn verità non bevo quasi mai, poco vino nel we ma non sempre e deve essere buono, i super alcolici nemmeno so cosa siano, però mi piace il gusto dell'alcool associato al dolce, tipo i nudi con il limoncello o il rhum, babà ben inzuppati, zabaioni al marsala, crema inglese "corretta"...insomma diciamo anche sono più un alcolizzato da dessert!! ahahahahaha
Le faceva anche la mia nonna!! doveva essere popolare all'epoca...
RispondiEliminaA proposito di pesche, ti ricordi le pesche col gelato alla crema che faceva Carlo Colli? Mi sono sempre piaciute tantissimo ma non mi ricordo come faceva. Allora in cucina non ci mettevo nemmeno piede...
@ ok tam tam, prova!!! baci
RispondiElimina@ Blueberry si, anche l'ambientazione vuole la sua parte! buona giornata
@ Mario te l'ho detto vìche il sospetto mi era venuto con quel gelato! Anche noi siamo bevitori da poco, ma a volte nel dessert è corroborante un po' di alcol! ha ha, siamo in perfetta sintonia, anche se da quando ci sono le bimbe .... baci
@ silvia ma le ho postate! si chiamano Pesche alla carlo naturalmente ! sono qui http://menuturistico.blogspot.com/2009/08/pesche-flambee-alla-carlo.html
baci ragazza
Dai un anno passa in fretta..nel frattempo tra 3 mesi mangio le pesche da queste parti...e che vuoi che sia...il tempo é relativo. I complimenti alla signora !
RispondiEliminaGrazie, viste ora! Chiedo venia ma l'anno scorso non avevo connessione internet e sono stata al mare da giugno a ottobre.
RispondiElimina@ Hai ragione è un concetto relativo, specialmente in tema di vacanze le percezioni del tempo sono sempre diverse!! :-))) Aspetto che le prepari tu tra qualche mese allora! Un bacio
RispondiElimina@ Silvia , creatura, che sacrificio immane da giugno a ottobre in vacanza all'elba.... Ci sarà un emoticon da fare conla punteggiatura che simuli una pernacchia?!?!?
Vabbbbbè mentre mi continuo a rodere d'invidia ti manderò qualche zot di saluto e un paio di baci!
ti sono venute benissimo, mi fanno venire una voglia incredibile!
RispondiEliminauna ricetta che amo moltissimo, e non posso fare perché ancora non sono riuscita ancora a trovare gli amaretti gluten free (ma non demordo)!
e se uno pensa che di suo, al ricetta degli amaretti non avrebbe farina, viene un certo nervoso!
Gaia in effetti sono proprio buone, ma è una ricetta della mamma di un'amica e di solito le mamme non sbagliano mai!!! Ha ha porto acqua al mio mulino visto che di figlie ne ho tre! per gli amaretti mi sta venendo un pensiero.....
RispondiEliminaBacisssimi
cara daniela, avendo intuito la tua come la mia assoluta devozione, (sono abbonata dal 2000), a quella che ritengo essere la migliore rivista mensile di cucina, quale La cucina italiana, ti chiedo un aiuto circa l'interpretazione delle dosi di una ricetta, pubblicata sul mese di settembre, che diversamente dal solito, molto precise e puntuali nella spiegazione, questa volta stranamente, si prestano ad una dubbiosa interpretazione. si tratta delle invitantissime cupolette di pesche, con la salsa di tamarindo. nelle dosi c'è scritto 2 uova da 70 gr, ciò significa che il totale delle uova deve essere pari a 140 gr? oppure il totale del peso deve essere 70 gr? ciao, e grazie virginia.
RispondiEliminacara daniela, scusa se sono assillante, ma ti prego dammi una risposta qualunque essa sia, l'essere ignorata mi disturba un pò.
RispondiEliminaN.B. anche alla mia domanda sui krafen posta in inverno, non è mai stata data risposta. scusa il tono polemico, ciao virginia.
Cara Virginia, non è questione di ignorare: avrai notato che cerco di rispondere sempre ad ogni messaggio e commento, ma questo tuo mi sembrava fosse una domanda retorica. Non ho scritto io la ricetta, quindi la mia può essere una interpretazione valida quanto la tua, visto che non mi hai neppure dato la ricetta intera. Immagino comunque che la lettura migliore sia 2 uova , ognuna da 70 gr.
EliminaOra vado a cercare il tuo commento sui krapfrn.
Buona giornata