Ha aperto i battenti sabato 4 dicembre e resterà aperta fino a Giovedì 16 la mostra Pane al Pane, organizzata nell'ambito della Biennale del Mediterraneo 2010, con la collaborazone dell'Università di Genova e di Palazzo Ducale. Si tratta di un invito a riscoprire il piacere del cibo nella sua quotidianità, attraverso un percorso espositivo teso ad esaltare il gusto, grazie all'apporto di tutti gli altri sensi. Nessuno è lasciato solo, in questo viaggio goloso: sommelier, produttori ed esperti, infatti, sono pronti ad accompagnare i visitatori alla scoperta dei prodotti del territorio, guidandoli con abbinamenti mirati ad una riscoperta del cibo che si rinnova tutti i giorni, nei gesti quotidiani, dalla scelta dei prodotti sul banco del mercato fino alle nostre tavole.
E questa è la versione ufficiale
La versione ufficiosa, invece, è quella che vi tocca qui sotto, e per giunta neppure per intero, vista l'entità delle porche figure delle vostre inviate. La peggiore, per inciso, non la sa neppure la Dani- e le verrà riferita a suo tempo, sub secreto confessionalis, appena riuscirò a riprendermi dallo choc subito nel constatare che la persona di cui fai l'imitazione a cena, mezz'ora dopo, è parente stretta dell'ospite di tuo marito. Al di là di questi dettagli, comunque, siamo state invitate all'inaugurazione e, visto che si tratta di un evento davvero ben organizzato e ben riuscito, abbiamo deciso di parlarvene qui, dandovi una sorta di vademecum per il perfetto visitatore
1. Con tutta che "si mangia", evitate di presentarvi alla porta prima dell'orario di apertura. Meno che mai di far vedere pass, sbandierare inviti personalizzati, invocare conoscenze altolocate all'interno., supplicare che morite di freddo e il caffè lo avete già preso e pure con la brioches delle sei della sera. Intanto, non vi aprono.
2. Lasciate i cappotti al guardaroba. La Dani è stata accorta, io morivo di freddo e ho tenuto purel a sciarpa. Tempo dieci minuti, era come essere in un bagno turco, in stile "Kebab al Kebab"- e se ti togli il cappotto non hai le mani libere per tenere il piatto e il bicchiere. Senza contare il freddo porco all'uscita, specie se ormai non avete più l'età...
3. I pannelli espositivi, le descrizioni dei vari cibi, gli approfondimenti del percorso, i tabelloni in genere sono bellissimi, interessantissimi, completissimi e- soprattutto- fermissimi. Non si muovono da lì, intendo. Un'ora dopo, sono ancora al loro posto, esattamente come li avete lasciati all'ingresso. Cosa che non si può dire delle creazioni di questo signore qui
e ora, mi sia consentita una pubblica smentita. Parrebbe che due signore non più giovanissime si siano scofanate allo stand del maitre chocolatier, adottando prima la tecnica dei due poliziotti, opportunamente adattata alle circostanze (l'una si fingeva interessata all'aspetto teorico della questione, l'altra faceva man bassa di quello che trovava, "tanto poi dividiamo") e poi qualificandosi come food blogger, autrici nientemeno che di Menuturistico. So che è superfluo sottolineare che non si trattava di noi e anzi, son io la prima a chiedermi come mi sia venuta in mente questa dichiarazione, ma in certi casi, è sempre meglio precisare. Quindi, non eravamo noi, chiaro? Solo due che ci somigliavano- a parte il peso, ovviamente: noi due, siam più magre.
5. Evitate nel modo più assoluto di esclamare a gran voce "uhhhh, guarda, il distributore di granchi vivi della muscaria" e di peggiorare ancor di più la situazione parlando di homo inabilis all'ispiratore di questo robo qui
al massimo, preparatevi una serie di proverbi ad hoc, tipo "al contadino non far mai sapere..." o "tanto va la gatta al lardo": con quelli, non si sbaglia mai- Dani docet
6. Arrivateci digiuni- e senza aver programmato una cena, subito dopo. Preparatevi a degustazioni interminabili, di prodotti di grande qualità, offerti da produttori gentili, esperti e soprattutto pazienti, disposti a ripetere una-dieci-cento-mille volte le loro spiegazioni, e non solo perchè è Natale e dobbiam essere più buoni. L'amore per ciò che producono trapela anche dalla loro pazienza, dall'entusiasmo e dall'orgoglio con cui ci raccontano i frutti delle loro fatiche e delle loro scelte, spesso coraggiose. E' il volto della Liguria che ci piace di più, quello in cui riconosciamo i nostri nonni, le nostre tradizioni, la nostra storia di popolo rude e avventuroso. Son cose che ci riempiono di orgoglio- e un po' ci commuovono anche...
7. Ultima cosa: portafoglio pieno. E' vero che la manifestazione è aggratis e un pasto a sbafo non lo si nega a nessuno. Ma l'occasione di acquistare i prodotti che si assaggiano è lì, a portata di mano, ed è difficile che vi capiti di nuovo di poterli trovare tutti insieme. In più, c'è un fitto programma di laboratori didattici e di corsi di cucina e tutta una serie di iniziative che potete trovare sul sito della manifestazione
Insomma, una ghiotta occasione da non perdere.
Buona Giornata
Ale & Dani
6. Arrivateci digiuni- e senza aver programmato una cena, subito dopo. Preparatevi a degustazioni interminabili, di prodotti di grande qualità, offerti da produttori gentili, esperti e soprattutto pazienti, disposti a ripetere una-dieci-cento-mille volte le loro spiegazioni, e non solo perchè è Natale e dobbiam essere più buoni. L'amore per ciò che producono trapela anche dalla loro pazienza, dall'entusiasmo e dall'orgoglio con cui ci raccontano i frutti delle loro fatiche e delle loro scelte, spesso coraggiose. E' il volto della Liguria che ci piace di più, quello in cui riconosciamo i nostri nonni, le nostre tradizioni, la nostra storia di popolo rude e avventuroso. Son cose che ci riempiono di orgoglio- e un po' ci commuovono anche...
7. Ultima cosa: portafoglio pieno. E' vero che la manifestazione è aggratis e un pasto a sbafo non lo si nega a nessuno. Ma l'occasione di acquistare i prodotti che si assaggiano è lì, a portata di mano, ed è difficile che vi capiti di nuovo di poterli trovare tutti insieme. In più, c'è un fitto programma di laboratori didattici e di corsi di cucina e tutta una serie di iniziative che potete trovare sul sito della manifestazione
Insomma, una ghiotta occasione da non perdere.
Buona Giornata
Ale & Dani
Ciao, dopo i lauti pranzi aggratis??? mi dici cosa sono quelle sfoglie messe in piedi come soldatini?pane? e come si prepara? lo sapete?avete chiesto? mi serveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
RispondiEliminabaci a tuttedue!!
diana
sono sfoglie di polenta. Abbiamo pure la ricetta!!!! aspetta la Dani, che ti passa tutto
RispondiEliminaciao
Ahahahaha noooooooooooo il distributore a Palazzo Ducale nooooooooo, non è possibile!!!! :-DDD
RispondiEliminaGrazie per il reportage! Ma soprattutto grazie per la foto del distributore :P
Sai che non lo sapevo di questa manifestazione? Pensa un po' come sono ridotta...
Grazie Ale.
RispondiEliminaGRAZIE DANIIIII!!!!!!!!!!!!!!
aspetto........ciao!
@ Muscaria vergogna!!!! ;-)) Tra l'altro vale la pena! Bacioni
RispondiElimina@ Diana un attimo e arrivo!!
Mi sto vergognando in un angolino! Oops
RispondiEliminabeh, intanto che ti vegogni ;-)), la prossima volta potremmo organizzare una visita di gruppo... già ci siamo sfiorate all'Ikea, magari stavolta ci incontriamo!!! Un super bacio e buona serata
RispondiEliminaMa noooooo, ma certo che non eravate voi, allo stand del maitre chocolatier......
RispondiEliminaVoi siete di gran lunga più morigerate, decisamente più simpatiche e, soprattutto, molto ma moooooooooolto più magre!!!!!!!!!
Vi ho adulato a sufficienza???? Siii?????
Allora merito una ricompensa.....
Che so, un biscottino spezzato... una (st)rennina di seconda mano..... un souffle un po' afflosciato......
Mah, fate vobis...
Un abbraccio
Licia