-Giovedì scorso abbiamo passato una serata molto interessante: siamo state dalle 20.30 fino a oltre la mezzanotte, ospiti della sala del maggior consiglio al Palazzo Ducale di Genova per un doppio evento. Si teneva infatti prima la presentazione della nuova mostra organizzata da Linea d'ombra a Genova per Novembre (12 novembre 2011 – 15 aprile 201 ) dal titolo già molto evocativo: VAN GOGH E IL VIAGGIO DI GAUGUIN. Il patron di linea d'ombra, Marco Goldin, ha parlato per più di mezz'ora dando una visione d’insieme dei capolavori che presenterà in autunno. Grandissima emozione ha comunicato ai presenti quando ci ha raccontato che è riuscito ad ottenere dal Museum of Fine Arts di Boston il prestito del capolavoro testamento di Gauguin “Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?", che solo per la seconda volta dalla sua realizzazione viene esposto in Europa: a Parigi, a fine secolo scorso e ora a Genova a Novembre!
Altra emozione intensa, che viene questa volta da una sua intervista sul Secolo XIX, è l’annuncio di poter avere tra le opere esposte un altro capolavoro da molti anni , anzi precisamente dal 1970, quando fu esposto per la mostra Leningrado-Mosca, ricoverato per un accurato restauro presso il Kröller-Müller Il celeberrimo museo di Otterlo : è il famoso “Covone sotto un cielo nuvoloso”. Neppure i visitatori del museo l’hanno ancora rivisto “ringiovanito”……
Ed è emozionante la consapevolezza, per una volta, di vedere Genova scelta per un evento culturale di questa portata. Grandissimi i pittori coinvolti nella mostra da quelli più celebri in Europa, (Friedrich, Turner, Gauguin, Monet, Van Gogh, Kandinsky, de Staël, Morandi) agli americani, meno conosciuti da noi, ma grandissimi (Church, Bierstadt, Homer, Hopper, Wyeth, Rothko, Dieben- korn),
questa mostra , nelle parole di Goldin, ci racconta di viaggi intesi in modo diverso: da una lato la partenza, lo spostamento fisico, da un luogo ad un altro, che coinvolge gli occhi e la mente, ma dall’altro un viaggio interiore, fatto di evoluzione dello spirito, di ricerca all’interno di noi stessi che coinvolge altri sensi, che ci spinge a guardare all’interno e non più, o non solo, all’esterno : “Un vero itinerario dentro la bellezza, nelle sue più diverse e talvolta antitetiche declinazioni, che lo spettatore potrà compiere attraverso l’opera di alcuni tra i maggiori protagonisti dell’arte americana e di quella europea del XIX e XX secolo” (dal sito di linea d’ombra). Infatti la "storia" del viaggio, che all'interno della mostra partirà dai lavori di Edwin Church, il pittore dell’Est, della valle del Hudson, delle cascate del Niagara,
si concluderà, dopo aver toccato nelle varie sale il meglio della pittura americana ed europea del XIX e del XX secolo, con il viaggio che Giorgio Morandi compie all'interno della sua anima, senza bisogno di nessuno spostamento fisico. "Ma nel mezzo, monumentale e tragico, accidentato e splendente, Van Gogh continua a giganteggiare, con i suoi campi di grano sorvolati dai corvi o con le fioriture gentili nei parchi. Van Gogh che è il cuore e l’anima di questa mostra straordinaria, che ne allinea tanti e motivati capolavori."
Ovviamente è quasi inutile ricordare a chi non lo ha ancora fatto che ci sono ancora pochi giorni (chiude il 1 maggio) per poter ammirare la mostra attualmente presente al Ducale, sempre organizzata da Goldin e la sua Linea d'ombra, "Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse" che merita davvero una visita per la bellezza e l'importanza delle opere esposte.
E. Hopper |
si concluderà, dopo aver toccato nelle varie sale il meglio della pittura americana ed europea del XIX e del XX secolo, con il viaggio che Giorgio Morandi compie all'interno della sua anima, senza bisogno di nessuno spostamento fisico. "Ma nel mezzo, monumentale e tragico, accidentato e splendente, Van Gogh continua a giganteggiare, con i suoi campi di grano sorvolati dai corvi o con le fioriture gentili nei parchi. Van Gogh che è il cuore e l’anima di questa mostra straordinaria, che ne allinea tanti e motivati capolavori."
Ovviamente è quasi inutile ricordare a chi non lo ha ancora fatto che ci sono ancora pochi giorni (chiude il 1 maggio) per poter ammirare la mostra attualmente presente al Ducale, sempre organizzata da Goldin e la sua Linea d'ombra, "Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse" che merita davvero una visita per la bellezza e l'importanza delle opere esposte.
Claude Monet : Cap d’Antibes, Mistral, 1888. Locandina della mostra
A questo già di per se bellissimo momento ne è seguito un altro ancora più emozionante, forse: il concerto del famoso pianista russo Alexei Volodin, un giovane musicista 34 enne, che ha messo in mostra nella sua esecuzione una tecnica ed un talento infiniti.
La purezza del suono che riusciva a creare, nonostante la non eccellente acustica della sala, splendida, ma nata per altri scopi (in questa sala si riunivano i 400 nobili che detenevano il potere della repubblica di Genova, vi si svolgevano i cerimoniali delle più importanti funzioni dello stato),
è stata veramente incredibile. Non per nulla Marco Goldin, prima di lasciare a lui il palco, l'ha descritto come “uno dei più importanti pianisti sulla scena internazionale”. Forse, lo confesso, sono rimasta perfino sconcertata dalla velocità incredibile dell'esecuzione, che a volte risultava molto più elevata di quelle a cui eravamo abituate. Ma il maestro Volodin ci ha conquistate con il suo talento, la sua eleganza, la sua passione e la bellezza della musica che ci ha fatto ascoltare.
Buona giornata a tutti
Giorgia
VAN GOGH E IL VIAGGIO DI GAUGUIN Pittura degli spazi percorsi da Turner a Rothko Genova, Palazzo Ducale, 12 novembre 2011 – 15 aprile 2012 |
Ho visto la mostra di Van Gogh a Roma, che ospitava anche qualche opera di Gauguin, e condivido pienamente la tua passione e l'entusiasmo che emerge da questo post.
RispondiEliminaMi hai fatto venir voglia di un saltino in quel di Genova...
Grazie Giorgia per questo bel post! Il quadro di Gaugin "D'où venons-nous" l'ho visto tanti anni fa a Boston e me lo ricordo bene! Penso che un viaggetto a Genova per rivederlo lo farò...
RispondiEliminaCiao!
che bella serata, la mostra merita il viaggio! grazie!
RispondiEliminaIo Van Gogh l'ho visto ad Amsterdam... che nostalgia!
RispondiEliminaAvere tutto questo anticipo sull'evento mi permetterà di organizzarmi per andare a vederlo...comincio a farce il programma!!
RispondiEliminaCiao Loredana
Mi piace la linea guida del viaggio alla scoperta della bellezza declinata secondo la visione 'personale' dell'artista. Non una visione monotematica, per quanto questa possa essere grande ma un caleidoscopio di prospettive a dare un maggior respiro.
RispondiEliminaMi dispiace davvero non poterla vedere.
In ogni caso complimenti per aver reso perfettamente l'atmosfera e le intenzioni :)
Pure stavolta Goldin accontanta tutti! anche se di VG ne ho ormai piene le tasche, con questa mossa ( d'où venons-nous?) sarò in coda all' ingresso!
RispondiEliminaaaaaaaagggghhhhhhhhhhhh
RispondiEliminalo sapevo, lo sapevo di questa presentazione e me la sono lasciata sfuggire............
aspetto con trepidazione (che parola...antica!) la mostra, ho letto qualche articolo, ma ci tenevo a sentire Goldin! Accidenti ai miei neuroni labili...... uffa!
Grazie Giorgia per questa bella rece!
@ Signori e signore, scusate tutti per la mancanza di risposta ai vostri commenti da parte di Giorgia, ma questa settimana è a milano senza collegamento ad internet!!! Perciò per ora è costretta a tacere:-))))))
RispondiEliminaAppena rientra si dedicherà a voi.. per ora buona notte a tutti!!
Dani