OverBlog

lunedì 28 novembre 2011

Crème Brulée au foie gras... oui, c'est (St)Ré chic!

crème brulée au foie gras


Non so voi- anzi. mi auguro proprio che voi, no- ma a me capita da sempre che, ogni qualvolta divengo preda di qualche passione, mi circondo sempre di ogni tipo di oggetto inutile che al momento dell'acquisto viene ritenuto indispensabile, poi giace negletto in qualche cassetto e quando poi, alla fine, serve alla bisogna, o non si trova o non funziona più. 

Potrei farvi una lista infinita di tutte le volte in cui sono stata tradita dai miei stessi amori, che fossero tubetti di color verde basilico inariditi o forbici per mancini: e quindi, nessuno stupore se, da qualche anno a questa parte, la stessa sorte tocca alle caccavelle della cucina. 
L'ultima performance è targata "cannello": mi riferisco a quella roba infernale che si usa per caramellare la creme brulèe o la meringa della lemon pie e che, neanche a dirlo, io possiedo dal lontano 1900 e rotti. E che, dal lontano 1900 e rotti è stato usato una sola volta, con esiti neutri, a quanto pare, visto che nessuno ricorda nè il dolce che era stato brunito con quello, nè sono giunte notizie di disastri a persone o cose, al momento dell'accensione. Da allora, spuntava fuori ad ogni trasloco o ad ogni cassetto incastrato, per godere dei pochi minuti necessari a risvegliare il neurone ("e questo, cos'è?") e tornare poi in un non ben precisato dimenticatoio, che fosse la cassetta degli attrezzi del marito o la scatola dei detersivi per il bagno. 
L'altro giorno, però, complici gli avanzi di foie gras, si è finalmente ripresentata l'occasione di una caramellizzazione alla comme il faut e così sono andata alla ricerca del famoso cannello. Che è stato trovato al primo tentativo ma che, orrore degli orrori, non dava segno di voler funzionare. Ho pure trovato la bombola di riserva (un'ottima annata, oltretutto), ma con lo stesso risultato deludente di prima: una scena da ER domestico, con tanto di "libera!" urlati al momento dell'accensione, ma invano: più che due rantoli desolanti, non abbiamo ottenuto. 
E così, sono tornata al vecchio sistema del grill, mentre a Masterchef mi umiliavano sfidandosi a colpi di cannello fiammeggiante: epperò, il risultato mi ha soddisfatto comunque. La crosticina non ha la trasparenza del vetro, come decretò Bastianich, ma la diversità delle consistenze è stata mantenuta. E la sorpresa, al di sotto, è di quelle da stra porca figura, vista la relativa facilità della preparazione e la noblesse dell'ingrediente. E poi fra poco è Natale- e so già cosa chiedere, nella mia letterina: un cannello che non faccia cilecca, e una tastiera con gli accenti circonflessi: perchè se crème brulée dovrà essere, che lo sia anche nella grafia corretta....

 CREME BRULEE AU FOIE GRAS
da qui

crème brulée au foie gras

Le Note in fondo

100 g di foie gras
2 tuorli
100 ml di latte
100 ml di panna
sale
pepe
cassonade (o zucchero di canna)
facoltativo (aborro!!!!!) aroma di tartufo o di fungo

Tagliare 6 pezzi di foie gras che finiranno in fondo a ciascuno stampo e mettere in frigo
Spezzettare il resto, metterlo in una capiente terrina e aggiungete tutti gli altri ingredienti. Mescolate con un frullatore ad immersione, in modo da ottenere una crema liscia e omogenea. 

Sistemate un pezzo del foie gras tenuto da parte sul fondo degli stampi, aggiungere la crema e infornare a 100 gradi per 30 minuti. Sfornare, lasciar raffreddare. 
Cospargere poi la superficie di cassonade (o zucchero di canna) e far caramellare, meglio se col cannello

Note mie
Partiamo dagli ingredienti, come sempre: la ricetta non dice quanto foie gras debba andare sul fondo degli stampini: ergo, andate a gusto personale. Io ne ho sbriciolato un po' sul fondo, giusto per coprirlo tutto, perchè a me non fa proprio impazzire, questo ingrediente. Ovviamente, ho dovuto usare più crema, per cui anzichè 6 porzioni ne sono venute 4, belle piene. Vedete voi, insomma. 
il cassonade è uno zucchero che si trova dappertutto in Belgio, quasi da nessuna parte da noi: usate uno zucchero di canna, meglio se dal gusto più intenso: l'importante è che non sia muscovado e neppure zucchero bianco. 
Orrore-orrore-orrore per gli aromi: se volete dare un retrogusto di tartufo, piuttosto imburrate le pirofile con del burro aromatizzato al tartufo. Ma gli aromi, proprio no. 

Preocedimento: è facilissimo. La ricetta dice di usare il frullatore ad immersione per sciogliere bene il foie gras: io non me la son sentita (ho un pessimo rapporto con le lame, in cucina e altrove) e ho usato prima le fruste elettriche e poi un bel setaccio. Ci ho impiegato più tempo, ma alla fine ho ottenuto una consistenza cremosissima. 

Gli stampini vanno imburrati, ovviamente e la cottura è a bassa temperatura. Nulla vi vieta di farli cuocere a bagnomaria, ma non alzate il forno oltre i 100 gradi. I tempi di cottura, invece, sono diversi: dopo mezz'ora, era ancora crudo, nel mio forno. Ho lasciato cuocere per quasi un'ora, prima di ottenere una consistenza accettabile. 
Non preoccupatevi se, al momento di sfornarli, la crema sarà ancora un po' traballante: all'aria, rassoda

Prima di versare lo zucchero, dovete far raffreddare bene tutto. Almeno mezz'ora di tempo, a temperatura ambiente. Poi cospargete la superficie con lo zucchero e passate sotto il grill o alla fiamma del cannello, per pochi minuti. Appena lo zucchero brunisce, ci siamo

Ovviamente, col calore della fiamma o del grill, la crema tornerà di nuovo semiliquida. Non preoccupatevi, perchè è normale. Lasciate raffreddare lo zucchero e poi passate in frigo- e vedrete che tornerà tutto come prima. Va da sè che questa non sia una preparazione da fare al momento, proprio per il tempo di riposo necessario: però, in frigo si conserva per qualche giorno e quindi potete prepararla tranquillamente in anticipo. 
Secondo noi, è un antipasto parecchio impegnativo, per lo stomaco: la prossima volta, con le stesse dosi farò 12 mini porzioni (vanno benissimo le ciotoline bianche dell'ikea) e le servirò come finger food, all'aperitivo di Natale. Aggiungete del pan brioche leggermente tostato come accompagnamento- e quello sì, imburrato con del burro al tartufo, se proprio volete strafare. 

strenne natale

Ovviamente, questa ricetta fa parte della raccolta delle Strenne di questo mese, tutta dedicata ai piatti festivi da porca figura. Per ancora questa settimana, potrete lustrarvi gli occhi da Fabio&annalu, domani; da Stefania, il mercoledì; da Flavia il giovedì e da Mapi il Venerdì. 
Dalla settimana prossima-udite udite- entrano in gioco le Strenne per un mese, vale a dire le amiche che si sono cimentate con la versione gluten free del tema del mese scorso e che hanno vinto l'ambito titolo di cui sopra: toccherà a Giulia, Emanuela, Eleonora, Stefania e Mai proporre una loro versione dei piatti delle feste, per cui state sintonizzati anche sui loro blog perchè le anticipazioni promettono grandi sorprese. 
Infine, giocate.giocate.giocate al contest di Stefania: proponete un piatto da porca figura rigorosamente senza glutine e candidatevi a diventare Strenna per un mese e a condividere la nostra "stalla allargata" per gennaio, assieme alle nostre risate e al nostro divertimento, che si rinnova ed anzi si accresce ad ogni puntata. 
Buona settimana 
ale

15 commenti :

  1. Per fortuna il mio cannello funziona ancora bene. L'ho provato poco tempo fa :-D
    (e non dire che non te le vai a cercare...)
    (St)repitosa.
    Fabio
    P.S. "roba infernale" è stata la mia preferita tra le tante :-)

    RispondiElimina
  2. Buongiorno! Vedo che nonostante il problemi di funzionamento del cannello... nulla ti ha impedito di eseguire un'altra meraviglia.
    NO, ALE, NO!!! Il mancato funzionamento del cannello NON E' una valida motivazione per telefonare per richiesta di aiuto a CC! Quindi, a nome di tutta la OrmoChat, NON PROVARCI NEMMENO!! XD
    Nora

    RispondiElimina
  3. Che spettacolo di foie gras!!!!!! Grazie per farmi sbavare sulla tastiera alle 9.36 del mattino....
    Buona settimana!!

    RispondiElimina
  4. Basta!!!!!!
    non è possibilile,
    non potete fare questo al mattino presto!!!!!

    A me il foie gras piace, eccome se piace!
    ...è l'unica cosa che sono riuscita a pensare prima di chiudere il post per non svenire davanti al PC in ufficio, non sarebbe professionale, no?

    Ma dove lo trovo il foie gras a Genova????????
    mi tocca andare a trovare Sandra vero? :-)

    Vitto

    RispondiElimina
  5. Ale....Ale.... devo cominciare a preoccuparmi??Il mio acnnello ha un anno e mezzo, ancora nella confezione..... e non ricordo bene dove sia (confido nel trasloco!!!)...... ora mi hai messo l'ansia..... aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh...... corro a cercarlo :D, bacioni, Flavia

    P.S. Buon lavoro per MTC..mi sa che oggi ve ne arrivano ancora :D

    RispondiElimina
  6. Non corro rischi dato che il cannello e', purtroppo, tra i giocattoli preferiti da mio marito che si assicura che sia sempre carico e funzionante...
    Ricetta super chic!

    RispondiElimina
  7. ...e meno male che non è indispensabile...io non ce l'ho, ma il foie gras in vece mi fa impazzire...chissà in questo modo...in mini mini porzioni, però...vabbè le feste, ma non voglio essere io la prossima oca sacrificata!!
    ciao loredana

    RispondiElimina
  8. Oh...cosa vedono i miei occhi, basta baccalà, un bel fois gras per tirarmi su me lo merito!!!
    ce l'ho il cannello, usato una volta sola, bisognerà che lo ritiri fuori, sì sì sì...

    RispondiElimina
  9. Meravigliiosa questa ricetta, assolutamente da urlo nonostante la mancata cooperazione del cannello (ma ci vuole ben altro per fermarti, dico bene? ^_^), pur caricato con una bomboletta di ottima annata. :-D

    Sabato sono giusto riuscita a mettere le mani su un bel foie gras, quasi quasi... :-9

    RispondiElimina
  10. anche io faccio così. e ho preso dalla mia mamma... non ti dico quanti aggeggi ha comprato nella sua vita per girare le frittate... risultato: frittate ABOLITE! La tua ricettina, comunque, sembra deliziosa!

    RispondiElimina
  11. Concordo circa l'orrore per gli aromi o olii aromatici di tartufo o porcino che dir si voglia. Mi creano fastidi alla bocca dello stomaco e reazioni inconsulte. Circa il cannello, tu però lanci dei bagher troppo perfetti per non aspettarti delle schiacciate da manuale. Solo adesso capisco i commenti su feisbuk, ma non infierirò. Appartengo anche io alla categoria del "quandoservel'attrezzostranocheècostatounmontenonfunzionamai" quindi consolati, anzi pensa su un nome da dare alla legge fisica che regola questo principio. La ricetta in ogni caso, è da lucciconi agli occhi. Splendida. Pat

    RispondiElimina
  12. Fija mia, ma quanti avanzi di foie gras tieni???
    Dillo che ce voi fa' murì....non so se d'invidia o di ipercolesterolemia (non so se mi spiego) ;-)))))
    In ogni caso, la ricetta fa gola, accidenti se fa gola!!!!!!!
    Un abbraccio
    Licia

    RispondiElimina
  13. Ecco un bellissimo modo per chiudere in bellezza questo giro di (st)renne ;-)
    Mi ricordo ancora di quando hai fatto la lista delle caccavelle che possiedi, aggiungendo che non eri ancora arrivata ai cassetti...:-DDD
    Comunque a casa nostra è solo Fabio che usa il cannello...come in ogni casa che si rispetti ;-)
    Baci
    Anna Luisa

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...