di Giorgia
Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità
17 settembre 2011-22 gennaio 2012
Se doveste avere qualche giornata libera , durante le vacanze natalizie, da spendere in giro per mostre nelle nostre splendide città d'atre, vi ricordo alcuni eventi, che magari potrebbero interessarvi, partendo da questa mostra che ci è stata segnalata dalla nostra amica Perladarsella, mentre stavamo parlando del Lippi e Botticelli in esposizione a Roma. La Mostra durerà fino a fine gennaio, quindi queste vacanze sarebbero l'occasone giusta per visitarla, doveste trovarvi in quel di Firenze. Ve la descrivo secondo quello che i vari comunicati stampa ci raccontano, non avendo avuto ancora la fortuna di poterla ammirare .
Questa mostra presentata a Palazzo Strozzi ha un titolo evocativo che rimanda immediatamente al legame inscindibile tra arte e denaro, che sottolinea fin da subito la maniera in cui il fiorire del moderno sistema bancario sia stato parallelo ad una delle stagioni più importanti e consistenti del mondo occidentale. I capolavori dell'élite del Rinascimento presenti, Botticelli, Beato Angelico, Piero del Pollaiolo, i Della Robbia, sono il simbolo dell'anello di congiunzione tra le vicende economiche e quelle artistiche dell’epoca.
L' esposizione racconta la storia dell’invenzione del sistema bancario moderno e del progresso economico cui ha dato origine, ricostruendo la vita e l’economia europea dal Medioevo al Rinascimento. I visitatori possono entrare nella vita delle famiglie che ebbero il controllo del sistema bancario, cogliendo anche il persistente conflitto tra valori spirituali ed economici. Il mito del mecenate è strettamente legato a quello dei banchieri che finanziarono le imprese delle case regnanti, ed è proprio quella convergenza che favorì l’operare di alcuni dei più importanti artisti di tutti i tempi. La mostra è divisa in otto sezioni e parte dalla nascita del fiorino, la moneta di Firenze che venne coniata a partire dal 1252, per proseguire attraverso le varie fasi della diffusione del commercio e del progresso economico, anche a livello internazionale.
Un viaggio alla radice del potere fiorentino in Europa, ma anche un’analisi di quei meccanismi economici che, mezzo millennio prima degli attuali mezzi di comunicazione, permisero ai fiorentini di dominare il mondo degli scambi commerciali e, di conseguenza, di finanziare il Rinascimento. La mostra analizza i sistemi con cui i banchieri crearono immensi patrimoni, illustra la gestione dei rapporti internazionalie chiarisce anche la nascita del mecenatismo moderno che ha origine spesso come gesto penitenziale per trasformarsi poi in strumento di potere.
"Curata dalla storica dell’arte Ludovica Sebregondi, autrice della Iconografia di Girolamo Savonarola. 1495-1998, e dallo scrittore e traduttore Tim Parks, autore de La fortuna dei Medici, questa mostra è concepita come un “duetto”, in cui i due curatori presentano diversi e talvolta opposti punti di vista sull’interpretazione del tema trattato. L’obiettivo è quello di fornire ai visitatori l’opportunità di guardare l’arte trasversalmente attraverso una prospettiva interdisciplinare coinvolgendo economisti, politici e diplomatici e raccontando le radici del Rinascimento fiorentino dall’ottica delle relazioni – palesi ma anche segrete – fra arte, potere e denaro. L’esposizione si avvale della consulenza storica di Franco Franceschi, Professore di Storia medievale all’Università degli Studi di Siena-Arezzo e di un prestigioso comitato scientifico, composto da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze (Presidente); Alessandro Cecchi, Direttore della Galleria Palatina e dei Giardini di Boboli; Dora Liscia, Professore di Storia delle Arti Applicate e dell'Oreficeria all’Università degli Studi di Firenze; Robert Mundell, premio Nobel per l'Economia; Beatrice Paolozzi Strozzi, Direttore del Museo Nazionale del Bargello; Jacob Rothschild; Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max Planck Institut."
Sandro Botticelli, La Calunnia, 1497 circa
La mostra si chiude con la visione di una società in crisi, simboleggiata dal Savonarola, il frate che, con i “bruciamenti delle vanità”, arrivò a negare quanto il Rinascimento aveva rappresentato.
La rassegna ricorre anche a dettagliate raffigurazioni del mestiere del banchiere per descrivere il periodo in cui Firenze era la capitale finanziaria del mondo; vengono anche percorsi, con l’ausilio di strumenti multimediali, gli antichi cammini del denaro e del commercio.
La pala della Zecca 1372/73 |
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze con il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e l’Associazione Partners Palazzo Strozzi e la Regione Toscana. Main sponsor: Banca CR Firenze.
Informazioni in mostra: +39 055 2645155
Orari di apertura: tutti i giorni 9.00-20.00, giovedì 9.00-23.0
Prenotazioni: Sigma CSC, tel. +39 055 2469600, fax. +39 055 244145,
prenotazioni@cscsigma.it
informazioni su i costi dei biglietti e su i pacchetti
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Ci sentiremo presto con altri suggerimenti .
Buona serata a tutti
Giorgia
Buona serata a tutti
Giorgia
Ehi, ma grazie per la citazione!
RispondiEliminaConfesso di non essere ancora riuscita a visitare la mostra ma conto di andarci entro la fine dell'anno; non sono riuscita a trovare l'elenco completo dei quadri ma secondo me ne vale la pena anche solo per quello del manifesto, La Calunnia, un gioiellino che di solito abita a circa 500 metri da Palazzo Strozzi ma in una situazione un po' sacrificata.
Io aspetto ancora la tua mamma e Ale per andarla a vedere e l'ho a 400 metri da casa... dillo alle 2 negriere che ti fanno lavorare.
RispondiEliminaBellissimo commento grazie
Interessante la prospettiva denaro-arte, il filo rosso sottile che unisce tutte le produzioni del 'bello' per forma di ostentazione piuttosto che di potere se non anche per finalità più nobili.
RispondiEliminaE' pregevole l'iniziativa di evidenziare in una mostra il sistema bancario come elemento imprescindibile per capire la produzione artistica del momento, aspetto che per ragioni quasi di facciata "non viene fatta mai". Un buon modo per uscire dall'ottica bacchettona :)
come al solito quando hai qualcosa a portata di mano, rimandi sempre, tanto è vicino, poi ci vado....me la sono segnata da vedere, ci andrò sicuramente, grazie per questa presentazione, a Palazzo Strozzi organizzano sempre mostre molto valide, non so se hai visto quella delle due regine De' Medici dello scorso anno
RispondiEliminagrazie
cristina
Today, I received a postcard of Denaro e Bellezza, as my Mum who lives in Italy, went to this exhibition.
RispondiEliminaI googled it up and found your post.
Thank you for the back ground information and the time you took to write about it on your blog.
With kindest regards from Cucina Carolina Delicatessen in Strand, Cape Town.
Thank you for your kind words! Happy to meet you :-)(I'll come to see your Cucina Carolina Delicatessen soon :-)!!)
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