Appello ai posteri: se mai qualcuno volesse ricercare una prova dell'abnegazione con cui seguo questo blog, questo post fa per lui. Lo stesso dicasi per chi volesse ricercare prove di deliri informatici et similia, visto che stamattina rispondo di me ancor meno del solito e questo per colpa di una sonora indigestione di champagne che, sia chiaro, è cosa ben diversa dalla volgare sbornia. A parte i postumi, che sono gli stessi...
Ovviamente, è tutta colpa del culatello e di chi ha avuto la brillante idea di inventarsi un aperitivo fantasmagorico diviso in sezioni- la salumeria, la pescheria, il formaggiaio, la friggitoria, solo che con i nomi in francese, perchè di serata chiccosissima trattavasi: il marito era in smoking, io ero strizzata nell'unico vestito che ancora mi entri e che, all'ultimo minuto, scopro essere privo di accessori per la sera: prima che liquidiate la faccenda come una cavolata, provate voi ad abbinare calze e rossetto ad un vestito color ciclamino in piena fioritura e poi ne parliamo.
In ogni caso, i vaghi ricordi che ho mi vedono ben salda sull'avamposto del banco dei salumi, a complimentarmi con il cameriere per la qualità del culatello: dal che, evinco che il responsabile sia quest'ultimo, considerato che a me i salumi piacciono saporiti e questo mi è piaciuto tantissimo. Fatto sta che, una volta seduti a tavola, ero già in preda ad una sete da naufrago del deserto e anelavo a qualsiasi bottiglia mi fosse capitata a tiro. Il tavolo, ahinoi, era quello d'onore e l'acqua era finita a tre metri da me. In compenso, il cestello dello champagne mi viene piazzato proprio davanti al naso e dietro ho il cameriere più solerte di tutta la sala, che si è preso particolarmente a cuore le sorti del mio bicchiere e ne fa una questione d'onore, che non rimanga vuoto.
Come se non bastasse, lo champagne era pure buono. Io son del partito dello spumante, a dire la verità, ma su certe cose son sempre pronta a ricredermi, specie dopo il terzo bicchiere. Al quarto, magnificavo la douce France e i suoi vigneti; al quinto, ammiccavo senza ritegno al maitre. Al sesto, ho confuso il pianista con il fidanzato di una mia amica e da lì è nata una commedia degli equivoci che il marito ha vissuto con scarso sense of humor e onestamente non ne capisco i motivi, visto che ridevano tutti. Dal settimo in poi ho perso il conto, tranne per un piccolo flash in cui ho supplicato il consorte di riportarmi a casa, prima di finire con la testa nel piatto dei dessert. E di svegliarmi di colpo, mentre il sommelier elargiva notizie su questo meraviglioso vino, prodotto dallo stesso proprietario delle più grandi etichette "che io ho conosciuto perchè svernava a Genova... la moglie amava questa città"- con gli occhi fissi sull'etichetta dello Champagne...
... quando si dice "belin, che sbornia..."
CHRISTMAS CAKE
Ovvero, l'ennesima non ricetta di questo blog: un 4/4 svuota dispensa, pieno di spezie e di mirtilli rossi essiccati, a coronare la cioccolata calda dell'8 dicembre, dopo le fatiche dell'albero e del presepe. Manca la foto della fetta perchè era tanto bello che nessuno si è sentito di rovinarlo (lì, eravamo tutti sobri, per dire...) e alla fine si è deciso di regalarlo all'amica di mia sorella, che aspettava un dolce per la cena. Propriamente, è un'aberrazione, servire un 4/4 per cena (è il classico dolce da ora del tè), ma se il gusto dell'impasto crudo ha mantenuto le sue promesse anche da cotto, presumo che non si sia offeso nessuno...
Ah, nota veloce: io, i cake, li faccio ancora col vecchio sistema delle stesse dosi di burro, zucchero e farina, approssimando le uova. E metto le spezie a sentimento, col cucchiaino o con le mani. So che ora si va di bilancini, di mezzi grammi e così via, ma queste son ricette di famiglia, quando si andava di tazze e cucchiai e occhi acuti e palati astuti, tirando fuori mirabilia da forni lontani dall'avere altre funzioni se non quella di cuocere. Zero chimica, zero stress, zero guru di turno a propinare la cavolata del giorno- ma tanta magia- e porche figure a volontà
per uno stampo da plum cake da un litro
250 g di farina
250 g di burro a temperatura ambiente
250 g di zucchero
4 uova intere
una puntina di cucchiaino di chiodi di garofano macinati
mezzo cucchiaino di noce moscata macinata
un cucchiaino di cannella
un cucchiaino di zenzero
un cucchiaino di cardamomo
un cucchiaino di allspice
la scorza di un limone grattugiata
la scorza di mezza arancia, sempre grattugiata
150 g di mirtilli rossi disidratati (cranberries)
un cucchiaino di lievito (non ci andrebbe, ma io lo metto comunque)
Il procedimento è facilissimo e l'unico segreto è sbattere bene gli ingredienti: si comincia dal burro e dallo zucchero, che vanno montati a lungo, fino a quando lo zucchero si scioglie (non dovreste sentire più i granellini sotto le fruste). Poi si aggiungono le uova intere, uno per volta, sempre montando. In ultimo, farina, lievito e spezie setacciate, tutto in una volta e, alla fine i cranberries.
Si versa il composto in uno stampo da cake imburrato e infarinato e si fa cuocere a180 gradi per una 40ina di minuti, coprendo la superficie della torta con un foglio di alluminio nell'ultimo quarto d'ora.
Non temete che i cramberries finiscano sul fondo, perchè il composto non è liquido, anzi: ha una massa bella sostenuta, per cui vi rimane tutto ben distribuito, in modo uniforme.
Le spezie vanno a gusti: di solito non abbondo col chiodo di garofano, perchè mi fa venire in mente il mal di denti (mia nonna, me lo curava tappando le cavità dei molari con un chiodo di garofano- ance lei, da sobria), ma voi avete carta bianca
Per la glassa, 1 albume non montato e circa 200 g di zucchero a velo, aggiunti poco per volta, sempre mescolando. Anche qui vado ad occhio e cerco sempre di avere zucchero a velo in abbondanza, per via del peso dell'abume che è sempre un'incognita. In più, a me piacciono le glasse spesse, come quella della foto, che induriscono in un attimo e si staccano facilmente, mentre chiacchieri con gli amici e intanto ti fai fuori il lato nascosto della decorazione della torta...da sobria, pure quello...
ciao
ale
Noooooo! Mi dispiace! La sbornia da bollicine è seconda in quanto a cattiveria del giorno dopo solo a quella da vodka! Ecco lo sapevo adesso faccio la figura dell'alcolizzata, ma con un marito barman la sbornia è sempre dietro l'angolo! L'ultima volta ci ho messo due giorni a recuperare, con tanto di tachipirine e aspirine caccia via malditesta! Questa torta te la copio! :)
RispondiEliminaDinnanzi ad uno champagne denominato "Belin" non avresti potuto esimerti, il tuo essere genovese doveva tenere alta....si fa per dire..... la bandiera!!e pazienza se tu sei astemia e cosa vuol dire, una volta si puo' fare!!! :-(
RispondiEliminaSplendido quel cake ai mirtilli, anche a me piace la glassa spessa...........riminiscenze giovanili, quando qui in frontiera si acquistavano dell'eclairs lunghe 12/14cm......:-)) alla francese.
Un bacio
diana
Mi fai venire in mente una canzone degli 883: SEI UN MITO ......
RispondiEliminaaiuto!!!.... mi sono soffocata dalle risate e sto boccheggiando.....!
RispondiEliminama te non eri astemia ?!?...
questa volta hai toccato vette di humor finora mai toccate...
La mia giornata sarà ottima se la inizio con una risata incontenibile...
Maria Chiara
hahahahahaha che botta Ale!!! 7 bicchieri è tanta roba!! mi hai fatto morire, bella scusa comunque che lo champagne era lì davanti a te, chiedere al solerte maitre di portarti dell'acqua significava offenderlo vero? ;-)
RispondiEliminacomunque lo champagne belin val bene una sbornia deh!! S T R E P I T O S O
ps: non riesco ad immaginarti con un vestitino ciclamino....
..tella lì, Madame la Sciura, nel suo piu' fulgido splendore... Oh, se ti ci vedo, in rosa-shocking, tacco vertiginoso e relativa pochette, col marito super chic e la France un peu partout! Nessuno stupore per lo champagne, degnamente abbinabile ad altrettanti omonimi biscotti..., né per la vertiginosa china che ha preso la tua augusta persona dopo il terzo bicchiere... C'est la vie, direbbero loro... C'est lo champagne, suggerisco io. E - comunque - una bella tazza di caffé con due ( ma anche tre) fette di questo slurpissimo dolce, te le puoi concedere tranquillamente : pare che le bollicine ( se preventivamente assunte) eliminino i grassi! ( ah ah ah
RispondiEliminaLa cosa che mi fa piu' ridere nella storia e' il nome dello champagne, che invece di francese sa quasi da dialetto paesano :-). Pero' se dici che e' buono lo cerchero' di sicuro, anche se pure io sono piu' per spumante, prosecco, franciacorta e Cava (quello spagnolo).
RispondiEliminaLa glassa la faccio come te a quantita' per la glassa reale (ma aggiungo il limone e la sbatto con il frullatore). Per quella che 'cola' ma s'indurisce di solito uso un po' meno zucchero, comunque sempre sugli 8 cucchiai, che non sono pochi, ma ho notato che se la sbatto con il frullatore (e poi magari la diluisco un po' se e' troppo dura per la colatura) diventa molto piu' bianca che se la mescolo con il cucchiaio (li' mi tocca aggiungere un goccio di colorante bianco per togliere quel che di 'trasparente' e non mi piace usare il colorante). La tua sembra bianchissima, c'e' un trucco? O e' la foto che la fa sembrare cosi' bianca. O e' lo zucchero a velo in Italia che e' piu' bianco/con piu' amido?
Scusa, quante domande :-)!
Ciao
Alessandra
BELLISSIMA!!!! Solo 2 consigli:
RispondiElimina1 - La prox volta chiamami... ti potrei essere di aiuto nella gara di chi si inciucca prima e spara più cretinate.
2 - Per il trattamento post-sbornia, prova con un Alcaselzer.. con i miei colleghi finlandesi che, in occasione di fiere settoriali, alle 10 di mattina ti facevano già le meches... funzionava!
Belin che serata!
Nora
Mamma Ale che ridere questo episodio!!!!Io ho preso una volta una balla di champagne e..il giorno dopo mi pareva di avere una cinghia di ferro attorno alle tempie!!!A me poi bastano 3 bicchieri e sono bella partita.
RispondiEliminaInteressante questo cake, me lo segno.
bacione
piesse:ieri uscita dall'ufficio ho visto Carlo Cracco per strada...apparizione!!!!:D
ahahahah un bicchiere di "quello" champagne lo vorrei pure io... ma proprio a Genova dovevano proporlo??!!?
RispondiEliminama di 'sti mariti senza sense of humour ne vogliamo parlare? inutili, sono inutili...
bellissimo il Xmas cake, chissà che profumino usciva dal forno!! e sono totalmente d'accordo sull'aggiunta del lievito...
No.
RispondiEliminaNon mi piace la foto
Non mi piace quello che scrivi
Non mi piace la ricetta
No no ... non mi piace ... Non voglio che mi piaccia ... No no .... non mi piace troppo ... no no ... Perchè mi piace così tanto???
Stefania P&S un pà brilla...
Hic hic :-))
RispondiEliminaCon questa ricetta che profuma tanto di Natale vi auguro buone feste care ragazze di MT; in ritardissimo grazie per la menzione sul baccalà e complimenti alle due vincitrici: la nuova e l'uscente.
A presto, abbracci Debora
:) :) :) certo che sei fortissima con i tuoi racconti...e quel Xmas Cake lo voglio e...lo faccio!!! Ciao!
RispondiEliminaVale
Belin che serata!!!! Io l'avrei trascorsa interamente davanti al culatello! :-)
RispondiEliminaConcordo sulla glassa densa, che poi e' di un bianco favoloso!!!! Mi piace tutto di questa torta, mi tocchera' farla!
Un abbraccio
Paola
Mi hai fatto morire..ma ti sei ripresa? E meno male che non hai cercato di uscire dal vestito al 7mo bicchiere perché ci sono anche queste varianti a sbornie inconsapevoli. A me lo champagne piace tanto e credo che potrei berne fino a cantare la Marsigliese con qualcosa di originale in testa. Per quanto riguarda il culatello salato, è molto strano. In genere ne ho sempre mangiati di dolci o semidolci (come te potrei finirmene un carretto...ma che meraviglia di salume è?).
RispondiEliminaDolce bellissimo, di quelli che piacciono a me, compatti, ricchi, molto inglesi, superdolci.
Proprio ieri, ho preparato una pie di Natale dove ho messo tutto il possibile dentro. Qualcosa di croccante, qualcosa di dolce e tantissimo di calorico. Però ha avuto successo. Ti mando un bacio. Pat
che bello mettere le spezie "a sentimento"!!!!! questa te la rubo di sicuro...:-))) fantastica donna elegantemente strizzata in tubino da grande soirèe...e chissà con classe , sorseggiavi champagne!!! spero che il maitre sia stato degno delle tue attenzioni (altrimenti....che spreco!!!)e poi com'è che dicevano i latini???? semel in anno licet insanire...o no?????????? bacissimi
RispondiEliminaCiao Alessandra, non so come mai ma mi sono rivista molto nella tua "soirée du Belin"..... io però, a differenza tua, ho un marito che in un'occasione del genere non riuscirebbe mai a portarmi a casa!!!!! Devi esserti divertita tantissimo!! :-D
RispondiEliminaBuona giornata!
BELIN CHE BEVUTA!
RispondiEliminaAle però mi deludi.... dopo SOLO 6 bicchieri ti riduci così?
Tu hai bisogno di un corso di recupero intensivo......
...organizzo? ...stavolta però ti dò l'indirizzo.....
BAAAAAccciiiiiiii
Vitto
sto andando a ranzo con Muscaria.
RispondiEliminaOcchi pesti e lingua che sembra una suola.
Non vado oltre :-)
rispondo a tutti al ritorno
ale
Uguale uguale al matrimonio del cugino del dolce doppio, solo che lo champagne era un altro... e purtroppo non mi ricordo il nome... chissà perchè! :DDD
RispondiEliminascusa Ale ma sentire che ti piace il culatello saporito mi fa venire un coccolone comprensivo di istinto omicida verso chi ha assassinato il suddetto!! ahahahah!!! ben ti sta la sbronza, era il minimo che poteva capitarti, il culatello DEVE essere dolcissimo, così come il crudo e il fiocchetto e la spalla cruda....'ssassinaaaa!!!!
RispondiEliminacomunque la gag con il pianista - alias il marito dell'amica me la sarei vista volentieri!!
...io avrei voluto esserci solo per sentirti disertare sullo champagne Belin....
RispondiEliminaStimo te e la tua tendenza alla sbornia allegra e ciarliera! D'altronde si sa, lo champagne (qualunque sia il suo nome) vanta, tra le infinite proprietà, anche quella di rendere flirtose e garrule (leggi: beatamente cretine) anche le migliori.
RispondiEliminaUnico appunto: solo sei bicchieri? Dobbiamo lavorare sulle lunghe distanze.
questa torta la segno immediatamente tra le cose da fare, è veramente bellissima!!
RispondiEliminaio ti adoro ale, alla faccia dei 125,23 gr di uova!!!! la torta è davvero bella, e sarebbe stato peccato rovinarla...quella glassa magnifica...mi chiedo sempre...riuscirò a farla anche io così? sarà uno dei miei propositi per il 2012...comunque all'amica di tua sorella non è affatto andata male!!!!bacioni!
RispondiEliminaArgh, lo spumante con le belincine ci mancava, meno male che ci sei tu che ci porti a conoscenza di queste chicche enologiche.
RispondiEliminae quando mai ci siamo fatti problemi di orario per mandare un dolce?
Fabio
parto dalle note tecniche
RispondiElimina- la glassa è bianchissima, di suo. ho usato lo zucchero a velo dela LIDL- il più economico in assoluto- e non credo che abbia dell'amido, almeno stando agli ingredienti sul pacchetto. O forse sì, ma non lo scrivono.
Non ho volutamente messo il limone, per fare una ghiaccia reale, perchè non volevo nessuna nota acida, oltre ai cranberries.
Vado sempre a occhio, con le glasse: l'unica avvertenza è premunirsi di una scorta di zucchero, perchè basta aggiungere pochissima acqua per ricominciare daccapo. Aggiungo lo zucchero piano piano e mi fermo, alla consistenza desiderata.
- Sul culatello, il marito mi informa che era prosciutto crudo. E aggiunge che non ho conteggiato i tre calici di prosecco con cui ho esordito all'aperitivo. Siccome non ricordo più niente, della serata- e quello che ricordo è falsato- non posso smentirlo, se non sulla fiducia. Ergo, non gli credete
- Non ho detto che ho bevuto sette bicchieri. Ho detto che dal settimo in poi ho perso la cognizione del tempo e dello spazio :-D
- Convengo con le donne di mondo di questo blog, che la sbornia di champagne è terribile. Ho omesso un particolare raccapricciante- e cioè che son crollata sul letto com'ero, lenti a contatto incorporate. stamattina, non riuscivo più ad aprire gli occhi e se mi avessero detto che avevo confuso il mascara col bostik, ci averi anche creduto. Quando finalmente ce l'ho fatta, sono schizzate fuori le palle degli occhi e sembravo un incrocio fra Bette Davis e Morty, quello di Frankinstein jr. Il mal di testa c'è ancora, per inciso.
- per chi non lo sapesse, "belin" è il nostro intercalare preferito, ma non è propriamente un lessico da buone maniere....
ciao e grazie
ale
beh, siccome ti ho invidiato conto di farmi invidiare da te.
RispondiEliminaho tra le mani, appena regalato, un libro illustratissimo e coltissimo sulle ceramiche liguri. dall'antichità alla modernità!
speechless!
scusa ora ho visto le tue risposte.
RispondiEliminasiediti che ti racconto. da brava greca io so cosa significa belin. l'ho imparato da creuza de ma, che ho comprato quando ancora c'erano gli lp. c'erano i testi delle canzoni e la traduzione in italiano.
per inciso, ho lasciato senza parole un mio collega un pò di tempo fa, quando l'ha pronunciata, sperando che io non capissi (non era rivolta a me)! :)
Ale sei fooooorte!!!
RispondiEliminaVolevo tranquillizzarti, il significato Zeneise del nome dello champagne.... LO CONOSCIAMO BENISSIMO... ma, che vuoi... Cracco Docet: Dai.. zzo!!!
Quanto al dolce... senza parole! Lo provo di sicuro, magari per la merenda della vigilia con la mia amica con la quale farò i ravioli... NE AVREMO BISOGNO!
Nora
Giacché siamo in ballo... complimenti, reazione da fuoriclasse!
RispondiEliminaStoria incredibile, rido, rido, rido!!! E visto che ci sono le prove, ci credo, e ora lo voglio anche provare, il Belin! Ale, sei davvero unica!
RispondiEliminaA proposito, quale calze hai indossato? :-)))
Bacioni
Io che ho avuto il piacere di passare con te il tuo dopo-sbornia posso rassicurare tutti i presenti, e soprattutto Patty, e dire con tranquillità che: "no, non si è ripresa!"
RispondiEliminaIrene, pensa che noi abbiamo in predicato dall'agosto scorso un reportage sul museo della ceramica di Albisola, dove è nato il Futurismo (e lo sanno in pochi)- con tanto di foto al laboratorio, mentre si lavora... ma non riusciamo a trovare il tempo di tornare... si può, mi chiedo???
RispondiEliminaAvrei voluto vedere la faccia del tuo collega!!!
E comunque, ieri mi sono sacrificata a bere un passito di Samos cheera la fine del mondo. La virtuosa che era con me si è astenuta- e poi mi son dovuta astenere io, dal dire "dammi anche il suo bicchiere"... Amo i Greci, specie quando portano doni :-)
Nora, e lo so che tu lo conosci!!! ma era diretta in Nuova Zelanda, la spiegazione.. vabbè che siamo internazionali, noi genovesi, ma qualche eccezione la facciamo....
Pellegrina, dopo che ti addormenti nel piatto dei dessert, sei "fuori" per forza...
Giulia, è buono. Leggero (è per questo che mi ha fregato), non copre nulla, perfetto per tutto il pasto. Proprio il classico "belin, che champagne"
Calze da porca figura, un po' decorate: dovevano per forza essere scure- e a quel punto, hanno fatto meno "macchia" del solito... è andata bene che non me le sia smagliate, ora che ci penso :-)
Mus, ridooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
Sto morendo dal ridere in ufficio ma una cosa te la devo confessare: io credo a Giulio... :-D
RispondiEliminaGiungo alla fine del post, alla fine dei commenti...e proprio come in tutte le 'sbornie' le ultime cose incrociate hanno anche la luce brutta della lucidità riacquisita :P ehehehehehe
RispondiEliminaScherzi a parte, non ti ci vedo brilla per vino o similari, magari per l'incontro con Muscaria lo sarei anche io ma li è una altra storia! :D
Bello il cake...che dici come lo vedi con l'americano 'solido'?! :P ahahhahaaha