Non avevo mai fatti i krapfen in vita mia.. non so bene neppure perchè, dal momento che sono tra i dolci che più amo, da sempre. Il perchè io li ami, invece lo so
e si perde nella notte dei tempi....Quando ero piccola, infatti, passavo una bella parte d'estate nella splendida casa dei miei padrini ai Ronchi (più precisamente in località "Poveromo", come leggevamo sul cartello che dalla spiaggia, attraverso una bellissima pineta, ci portava a casa) vicino a Forte dei Marmi: un luogo meraviglioso nei miei ricordi. La casa era bellissima e per noi bimbi, abituati a vivere in appartamento, sembrava fatta su misura: aveva la pista per le biciclette che girava intorno al giardino, un angolo dove noi avevamo creato la nostra capanna segreta, una grande altalena, un tavolo da ping pong, una voliera (vuota) che noi usavamo per nascondere i nostri giocattoli, un grande cedro del libano, un salice piangente, un lavatoio in petra e un sacco di altre cose bellissime che ci regalavano divertimento assoluto...
Ma soprattutto eravamo liberi: liberi di girare in bicicletta tutti insieme per la pineta, liberi di giocare in spiaggia per delle ore, stando solo attenti a non farci pungere dalle raganelle o pizzicare dalle meduse :-), liberi di girare in pattìno (accompagnati solo e non sempre) da un paio di sorelle più grandi , cantando a squarciagola fino a perdere la voce...
"E che c'entra il Krapfen con le gite in pattino?" direte voi. Parecchio, in verità! Infatti due sono le cose che sono rimste scolpite nella mia mente, dal momento che le ho vissute soltanto lì: prima di tutto il lancio dei paracadutini. Ridicolo nome, lo so, ma noi li chiamavamo così. Il fatto è che ogni giorno ad ore prestabililite passavano sopra la spiaggia un paio di piccoli aerei da turismo, quelli con attaccati alla coda gli striscioni con i messaggi pubblicitari, che lanciavano sulla spiaggia dei piccoli paracadute bianchi e rossi con attaccati giochini o qualche sciocchezza che potesse piacere ai bimbi: non potete immaginare il putiferio che si creava quando vedevamo avvicinarsi l'aereo... un delirio di corse, risate, tuffi in mare per prenderne uno di più, per conquistarne anche solo un'altro finito in acqua... bellissimo!!
e si perde nella notte dei tempi....Quando ero piccola, infatti, passavo una bella parte d'estate nella splendida casa dei miei padrini ai Ronchi (più precisamente in località "Poveromo", come leggevamo sul cartello che dalla spiaggia, attraverso una bellissima pineta, ci portava a casa) vicino a Forte dei Marmi: un luogo meraviglioso nei miei ricordi. La casa era bellissima e per noi bimbi, abituati a vivere in appartamento, sembrava fatta su misura: aveva la pista per le biciclette che girava intorno al giardino, un angolo dove noi avevamo creato la nostra capanna segreta, una grande altalena, un tavolo da ping pong, una voliera (vuota) che noi usavamo per nascondere i nostri giocattoli, un grande cedro del libano, un salice piangente, un lavatoio in petra e un sacco di altre cose bellissime che ci regalavano divertimento assoluto...
Ma soprattutto eravamo liberi: liberi di girare in bicicletta tutti insieme per la pineta, liberi di giocare in spiaggia per delle ore, stando solo attenti a non farci pungere dalle raganelle o pizzicare dalle meduse :-), liberi di girare in pattìno (accompagnati solo e non sempre) da un paio di sorelle più grandi , cantando a squarciagola fino a perdere la voce...
"E che c'entra il Krapfen con le gite in pattino?" direte voi. Parecchio, in verità! Infatti due sono le cose che sono rimste scolpite nella mia mente, dal momento che le ho vissute soltanto lì: prima di tutto il lancio dei paracadutini. Ridicolo nome, lo so, ma noi li chiamavamo così. Il fatto è che ogni giorno ad ore prestabililite passavano sopra la spiaggia un paio di piccoli aerei da turismo, quelli con attaccati alla coda gli striscioni con i messaggi pubblicitari, che lanciavano sulla spiaggia dei piccoli paracadute bianchi e rossi con attaccati giochini o qualche sciocchezza che potesse piacere ai bimbi: non potete immaginare il putiferio che si creava quando vedevamo avvicinarsi l'aereo... un delirio di corse, risate, tuffi in mare per prenderne uno di più, per conquistarne anche solo un'altro finito in acqua... bellissimo!!
L'altro ricordo è legato a quando le mamme, mosse a pietà da richieste supplicanti, preghiere sparse e occhi da cocker spudorati, cedevano (o fingevano solo di cedere ;-)) e ci compravano i bomboloni ripieni da quei divertenti personaggi, con cassetta al collo colorata o con enormi cestoni in vimini, che attraversavano i chilometri di spiaggia assolata urlando "BOMBOLONIIIIIIIIIIIIIII", a cui a volte aggiungevano "bimbi, fate le bizze, che mamma ve li compra!!" e ci facevano impazzire con la scia di profumo di zucchero che si lasciavano dietro!!! Era tutto un "Mamma, ti prego ti prego, sarò buonissima per tutto il giorno, solo per oggi, daaaaaai......Per piacere....." e giù occhi languidi! Ah la magia di sprofondare in quel dolcissimo e morbido dolce....con il ripieno che scappava fuori ad ogni morso....
Solo molto più tardi ho scoperto che è più trendy chiamarli Krapfen....
Perciò, vi presento i krapfen con una ricetta del Trentino Alto Adige, nei prossimi giorni ve ne racconterò anche la storia, ma nel frattempo il mio pensiero è ancora su quella spiagga, a correre dietro all'omino che urlava "BOMBOLONI....."
Krapfen
Ingredienti
- 300 g di farina
- 160 ml di latte
- 60 g di burro
- 20 g di lievito
- 30 g di zucchero
- 2 tuorli d'uovo
- 1 bustina di zucchero vanigliato
- 1 pizzico di sale
- 1 presa di scorza di limone grattuggiata (ho preferito l'arancia)
- 1 c di rum (io ne ho usato 1 cucchiaino)
- zucchero a velo da spolverare
- marmellata o crema per il ripieno
- Versare la farina formando una tipica fontana
- mescolare il latte tiepido con il lievito sbriciolato e lo zucchero, versare il composto al centro della fontana, riporre il tutto in luogo caldo e far riposare per 20 minuti.
- Aggiungere il burro fuso, i tuorli, lo zucchero vanigliato, il sale, il limone e il rum, ed impastare bene. Coprire la pasta con un panno e farla lievitare in modo da raddoppiarne il volume
- impastare nuovamente e dividere la massa in 10 parti a cui sarà data la forma sferica dei krapfen
- adagiare su una superficie un panno, cospargerlo di farina (disporre sopra i krapfen) e ricoprirli con un panno. Far lievitare i krapfen in modo che raddoppino il loro volume.
- Disporre i krapfen nell'olio bollente con la parte superiore rivolta verso il basso. Il grasso deve avvolgerli. Chiudere la padella con un coperchio e continuare brevemente la cottura. Voltare i krapfen e terminare senza coperchio.
- Asciugarli e quindi farcirli con il ripieno scelto e cospargerli di zucchero a velo.
Consigli sparsi :
- il rum ci sta benissimo. Il sapore non si avverte, ma l'aroma è delizioso, quindi è ok anche per i piccoli, dato il quantitativo.
- Non ho coperto la padella mentre friggevano i krapfen se non la prima volta: non ho notato differenze nella cottura e così ho evitato complicazioni leva-metti.
- Un po' di attenzione va , a questo proposito, prestata alla temperatura dell'olio. Non deve essere eccessinvamente caldo, altrimenti i vostri dolci si cuoceranno troppo fuori rimanendo crudi dentro. Perciò cercate di tenere la temperatura costante a fuoco medio e togliete i krapfen dall'olio quando hanno raggiunto un bel colore dorato.
- La ricetta dice una bustina di zucchero a velo. Io ne ho messo 3 cucchiai, dal momento che utilizzo confezioni piuttosto "corpose", e mi sono sembrati perfetti.
- Per il ripieno io ho usato la mia marmellata di frutti di bosco : insieme da urlo!
Buona giornata
Dani
Sei un attentato alla mia salute: perché mi hai messo la pulce in testa, e siccome ho scelto di tenere la friggitrice fuori, al freddo, e questo weekend mi sono data ai fritti, un'altra frittura e mi ammalo k.o.!
RispondiEliminaPerò sono così invitanti...
è vero sono goduriosi e tentatori..... ma così morbidi valgono uno strappo, daaaaaai :-)))! Bacioni e buona serata
EliminaBomboloniiiiii pizzeeeeeeee brioscccccccc....era l'urlo dell'omino in cannottiera che preciso come la morte alle 10.00 del mattino passava sul bagnasciuga della spiaggia a l'Ansedonia e che anni mi ha fatto combattere tra la scelta di fare il bagno subito o fiondarmi come un mastino sul ripieno alla crema....mi hai fatto far uno zompo indietro nel tempo, che ricordi meravigliosi.....anche io adoro i bomboloni.....Krapfen che? Pat
RispondiEliminai ricordi sulla scia dei sapori, come dei profumi sono violentissimi e così vividi..... io ieri sera, dopo aver scritto il post, ho subito chiamato la ma madrina....:-))) Baci ragazza
EliminaEcco la ricetta che mi martella da un pò nelle orecchie, richiesta della figliola mai accontentata, e questo dimostra come certi dolci siano senza tempo e senza generazione, magari lei non li ricorderà sulla spiaggia, ma nelle sue colazioni al bar sicuramente.
RispondiEliminaChe dici...li preparo??
buona settimana
loredana
siiiiiiiiii, loredana, accontenta la creaturina !!!!!! Qualche coccola zuccherosa ci vuole con il freddo che fa! Bacioni
EliminaQui di 'poveromo' che ne desidera uno in questo momento ci sono io...che dici se sgrano gli occhi e prometto di non lasciare commenti cattivi, me lo sono meritato uno con il rum...si abbondiamo pure di quello...tanto fa freddo! :P ahahhahahah
RispondiEliminaMario, e va beeeeeeeeene! se prometti di essere bravissimo e fai gli occhi da bravo bimbo ok!! Dirò alla Dani di preparartene un paio!! ;-)))))))
Eliminache goduria i bomboloni e che bei tempi!
RispondiEliminaBei tempi, davvero!!!!
EliminaI bomboloni!!!! Anche a me evocano ricordi di mamma e mani zuccherate :-)
RispondiEliminaOgni tanto li faccio, ma non spessissimo: ho rischiato l'indigestione, e seria pure!
Mani zuccherate e impiastrate di crema in cui si appiccicava tutto la sabbia..... :-))))) E l'indigestione si rischia davvero!
EliminaEh sì in Toscana li chiamano bomboloni, vuoi mettere con krapfen (sembra un insulto) :-))
RispondiEliminache dolcissimo amarcord..... in perfetta sintonia con la dolcezza di questi attraenti bomboloni....
ciao
cris
vero , u amarcord come non mi capitava da un po'.... :-))) Baci Cris
Eliminaabbiamo avuto la stessa idea!!!
RispondiEliminaanche io ho pubblicato la mia ricetta!!
qualche differenza ma..in sostanzasempre sublimi!!!
baci
Vedi dove porta la gola a volte!!!! Vengo subito a sbircire i tuoi!!!
EliminaBaci ricambiati
Ma i tuoi bomboloni sono da urlo... BOMBOLONIIIII!
RispondiEliminaahahahahaha azzeccatissima!!!!!
EliminaA questo punto speriamo che non smetti di farli!... *_*
RispondiEliminalo sperno anche le mie figlie..... e ne ho promessi con ricette diverse.....:-)))))
Eliminaah che bei ricordi, i paracadutini ... anche sulle spiagge venete li lanciavano e quanto ci siamo divertiti !!! lo raccontavo quest'estate alla mia diciassettenne ... ma era come se parlassi del giurassico ... la mia eccitazione nel raccontarlo non destava nessuna reazione :( altri tempi !
RispondiEliminaLe mie mi guardano un po' stranite: sai, in liguria le spiagge sono tanto strette che per centrarle con un lancio di paracadutini bisognerebbe essere maghi!!! Non sann cosa si sono perse !!!! :-))))
Eliminammmmm, cosa vedo??!! meraviglia! con questo freddo sto un po' esagerando con le calorie ma questi bomboloni sono irresistibili!
RispondiEliminaI tuoi ricordi sono bellissimi e d'altra parte come si fa a non amare i krapfen?!? Però io mi sono sempre chiesta una cosa: come si fa a proporre una bomba del genere (per quanto sublime) in spiaggia con 40°?!?!!!! Quello sì che è un attentato!!!
RispondiEliminae dire che a noi sembrava così normale....l mamme in effetti erano anche allor un po' perplesse ;-)))))
EliminaBellissimi! anche il mio ricordo dei bomboloni è legato al mare, andavamo ad Alassio ogni estate e proprio fuori dalla spiaggia c'era una pasticceria che sfornava bomboloni spettacolari; quindi dopo il bagno si correva in gruppo a fare merenda. Ho proprio voglia di mangiarne uno e per carnevale mi deciderò a prepararli con la tua ricetta. Grazie, buon lunedì, Babi
RispondiEliminaI bmbi sono veramente simili a dispetto di distanze latitudini e perfino di periodi diversi : golosi, entusiasti di ciò quello che è zuccherino e morbido... ovviamente prima che cominci l'ossessione dieta ;-)))))!!!! Un super abbraccio
Eliminache bel racconto, e che ricetta golosa...li rifarei subito, se oggi non avessi cominciato la dieta!
RispondiEliminale diete sonoveramente delle guastafeste pazzesche... bè, ma mica durano in eterno ...;-))
EliminaMamma mia che spettacolo i tuoi bomboloni! Li vorrei fare anch'io per Carnevale, visto che sono l'unico dolce fritto che mi piace.... un bacio!
RispondiEliminaallora provali e poi dimmi se ti sono piaiuti....Un bacione anche a te
EliminaHo fatto i Krapfet solo una o due volte tanto tempo fa e ora guardando questo post mi è venuta voglia di riprovare...con la tua marmellata ai frutti di bosco immagino siamo eccezionali!!!!
RispondiEliminasono davvero golosi...... :-)
EliminaI sapori legati ai ricordi d'infanzia emozionano sempre!
RispondiEliminaUna curiosità: li hai farciti con la siringa?
allora, quello che vedi nella foto l'ho farcito ... con il cucchiaino :-)) Gli altri si, con la siringa. Sono multi-goduriosi....
Eliminai bomboloni quanti ne ho mangiati durante le mie vacanze sulla riviera adriatica!!! Ricordi d'infanzia...mai fatti a casa..proprio oggi li ho visti sulla copertina di Sale & pepe arrivata a casa....e ora te!!!
RispondiEliminaquando una cosa si ripresenta troppo spesso davanti agli occhi vuol dire che è destino: DEVI farli!!!! :-))) Buona serata
Eliminache voglia che me ne hai fatto venire!!
RispondiElimina:-)))))
EliminaOh mamma! Hai risvegliato nella mia memoria il ricordo di quando, da bambina, si andava in vacanza sul litorale veneto e, mentre eravamo in spiaggia, passavano quegli aerei che dicevi tu! Che tuffi per acchiappare quei pacchettini! Mi ricordo ancora il gusto dei biscotti Plasmon all'acqua di mare (perché qualche pacchetto si rompeva nella caduta!).
RispondiEliminaGrazie!
Valeria
Vale hai ragione!!!! Ora che mi dici così è tornato in mente ance a me!!! Acqua di mare dolce.... buonissimi!!!
EliminaBaci anche allo chef!!!
Se posso dire la mia riguardo questa ricetta, mi pare che sia più vicina ai bombolini che ai krapfen. Correggimi se sbaglio, ma la ricetta dei krapfen dice di stendere la sfoglia e, con un coppapasta tagliare dei dischi di ameno 8 cm di diametro. Se sto dicendo una castronata, ti prego di dirmelo!
RispondiEliminaUn abbraccio,
Valeria
no, no,è coretta l'osservazione, questa è solo una versione trentina, che li chiama giusto Krapfen, ma volevo proporvi anche le altre versioni, tra cui quella che tu hai citato, con un po' di storia... Hai visto il numero 1 vicino al titolo? :-))) sarò implacabile!!!!!!
Eliminari-baci
brava. favolosa questa krapfen. Sei pronta per carnevale!
RispondiEliminaSai quale è la cosa bella, Daniela?
RispondiEliminaè che domenica scorsa ho dato a casa un breakfast party con l'intenzione principale proprio di provare anche io a fare i bomboloni per la prima volta...
è invece alla fine tutto o fatto meno che i krapfen...
dunque anche per me sono rimandati ma, si spera, a breve!
I tuoi hanno davvero un aspetto golosissimo, complimenti!
cara daniela toglimi una curiosità, a parte la forma, che differenza di sapore e di consistenza c'e tra i bomboloni e le ciambelle krafen? sono fortemente indecisa su cosa provare. e poi un'altra curiosità che riguarda gli strauben, tipici dolci fritti trentini, che su cucina italiana di febb 2012 vengono fotografati come degli spaetzli, quando invece io so che sono delle spirali di pasta fatte scendere da un imbuto direttamente nell'olio bollente; io ho poi una ricetta originale trentina data dalla ravaioli, in una sua puntata trasmessa proprio da merano in cui è previsto il lievito pane angeli, chi sbaglia? ti prego rispondimi presto. un abbraccio e mille grazie, Virginia!
RispondiEliminacara daniela come mai un mio commento inviatoti circa 15 minuti fa non lo ritrovo più? devo riscrivirtelo o riesci a rintracciarlo? grazie virginia
RispondiEliminasei davvero troppo tecnica Virginia: comunque il sapore non si differenzia poi moltissimo, è ovviamente una questione di aromi o di semplice simpatia per una forma o per l'altra. Quindi puoi provarle un po' tutte e poi scegliere... magari ne fai pochi per volta:-)
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