Vi prego di leggere con grande attenzione la ricetta che segue. E magari di archiviarla, o di stamparla o di copiarla nel quadernino del "to-do-it", perchè non so se e quando ci ricapiterà più di imbatterci in una preparazione d'autore (e che autore) eseguita così magistralmente da una non professionista, che per oggi chiamar dilettante mi sembra estremamente riduttivo.
Lui è Gualtiero Marchesi, il nome della grande svolta della ristorazione italiana, il maestro indiscusso di almeno tre generazioni di chef, tanto famoso quanto poco presente in una blogsfera, spesso troppo legata al dover essere "sul pezzo" per riuscire anche a rendere i dovuti tributi a chi li merita.
Lei è Fabiola, della quale si tessevano le lodi non più tardi di un mese fa, di fronte a progressi che ci impedivano di mantenere un filo di compostezza e di imparzialità. Perchè con chi non ha un blog , è molto diverso relazionarsi: manca quella frequentazione quotidiana che giorno dopo giorno registra progressi a piccoli passi, tanto che poi ti ci vuole l'MTC story del mese scorso, per renderti conto di quanto si sia cresciuti tutti, in questi due anni. Ma nel caso degli amici che non hanno una finestra aperta sulle loro cucina, è diverso. E lo è, a maggior ragione, nel caso di questa nostra amica, che mesi fa si lamentava della sua scarsa fantasia e che oggi ci regala ricette d'autore, eseguite con una tecnica e una maestria che lasciano a dir poco sbalorditi.
La foto, è vero, non rende la bontà di questa preparazione. Ma il testo, sì. E si torna quindi alla preghiera iniziale- di leggere con attenzione e di lasciarsi rapire da questa meraviglie. Mentre noi, da qui, rinnoviamo i nostri complimenti a Fabiola, insieme al nostro grazie.
SCALOPPINE ALLA ZINGARA DI GUALTIERO MARCHESI
Quando ho letto “scaloppine” non ho fatto i
salti di gioia. Diciamo che non sono mai stata una fan di questo taglio di
carne.
Quindi prepararle doveva essere per me un “momento di
crescita”.
Ho scartabellato all’uopo molti sacri testi ma senza grande
soddisfazione. Finalmente la folgorazione su “Il grande ricettario”
di Gualtiero Marchesi.
Fra le diverse ricette di scaloppine non ho avuto dubbi:
dovevo fare assolutamente quella che prevedeva l’aggiunta della sua salsa
demi glace perché QUELLA sarebbe stata la mia opportunità di crescita.
Ora nel mio freezer ci sono 4 bei barattolini di una
profumatissima demi glace che userò con grande parsimonia, e di questo
ringrazio Elisa. Senza le sue scaloppine chissà se e quando mi sarei cimentata in
questo pilastro della cucina internazionale.
Ciao a tutti
PS: la foto è veramente sconfortante, tutto sembra
galleggiare in un mare di grasso… avrei dovuto impiattarle o trasferirle
in un’altra padella, lo so. Mi appello alla pietas delle Signore di MTC e
di tutti voi
Scaloppine alla zingara di Gualtiero
Marchesi
8 fettine di fesa
di vitello (circa 1/2 kg complessivo)
50 g di lingua salmistrata, tagliata a fettine sottili - 25 g di prosciutto cotto magro, tagliato a fettine sottili - 25 g di funghi coltivati
50 g di burro - un tartufo nero (anche conservato) - un cucchiaio di farina bianca - 150 g di salsa demi-glace
sale - pepe
50 g di lingua salmistrata, tagliata a fettine sottili - 25 g di prosciutto cotto magro, tagliato a fettine sottili - 25 g di funghi coltivati
50 g di burro - un tartufo nero (anche conservato) - un cucchiaio di farina bianca - 150 g di salsa demi-glace
sale - pepe
Tagliate a striscioline
sottilissime il prosciutto e la lingua salmistrata.
Pulite,
lavate, asciugate i funghi e tagliate anche questi e il tartufo a striscette.
Battete le
fettine di vitello con il batticarne e con un coltellino affilato pareggiatele
bene ai lati in modo che abbiano tutte la stessa misura, quindi infarinatele
leggermente.
Mettete il
burro in una pirofila, fatelo spumeggiare a fuoco vivace, quindi disponetevi la
carne; salate, pepate e lasciate rosolare sempre a fuoco vivace per 5 minuti da
ambo le parti.
Quando le
scaloppine saranno dorate toglietele, mettetele su un piatto e tenetele in
caldo.
Versate
nella stessa pirofila tutti gli altri ingredienti, mescolate e lasciateli
rosolare a fuoco moderato per 5 minuti circa, quindi aggiungete la salsa
demi-glace, amalgamatela bene con il cucchiaio di legno e lasciate sul fuoco
ancora per qualche minuto.
Rimettete
nel recipiente le scaloppine, rigiratele e fate cuocere a fuoco basso per altri
5 minuti. Servite la preparazione nella stessa pirofila
Salsa demi-glace di Gualtiero Marchesi
500 g di
carne di manzo mista grassa e magra – 500 g di polpa di manzo magra
– 1000 g
di ossa di bue e vitello a pezzi – 50 g di grasso di prosciutto crudo - 25 g di lardo – 30 g di olio di oliva
2 carote – 1 cipolla –
1 costa di sedano verde – 1 mazzetto di prezzemolo – 1 spicchio di
aglio – 1 foglia di alloro – 300 gr di pomodori maturi pelati –
pepe
1 bicchiere di vino bianco
secco – 35 g
di farina bianca – 2 litri
di acqua - 2 cucchiaini di sale grosso – 10 g di funghi ammorbiditi in
acqua tiepida
Le dosi sono per ½ litro di salsa.
Tagliate a pezzi piuttosto piccoli la carne, affettate grossolanamente le verdure e gli odori e tagliate a dadolini il grasso di prosciutto e il lardo.
Mettete questi ultimi ingredienti insieme all'olio in un pirofila, e fatevi rosolare in forno a 160 gradi la carne e le ossa.
Tagliate a pezzi piuttosto piccoli la carne, affettate grossolanamente le verdure e gli odori e tagliate a dadolini il grasso di prosciutto e il lardo.
Mettete questi ultimi ingredienti insieme all'olio in un pirofila, e fatevi rosolare in forno a 160 gradi la carne e le ossa.
Unite tutte le verdure e gli odori, il pepe, e lasciate rosolare.
Bagnate con 1/2 bicchiere di vino bianco secco e appena evaporato il vino unite la farina bianca e mescolate molto bene.
Lasciate tostare il tutto per qualche minuto, quindi bagnate ancora con il rimanente vino, versate tutta l‘acqua e aggiungete il sale grosso.
Lasciate bollire, sempre in forno, a fuoco ridotto per 3,5 ore.
Unite i funghi secchi ammorbiditi in acqua tiepida ben strizzati e fate cuocere per una 1/2 ora ancora.
Togliete le ossa e la carne e passate il tutto attraverso un setaccio sottile.
Rimettete sul fuoco la salsa ottenuta, lasciandola cuocere ancora per circa un'ora e mezzo, perché addensi bene, mentre terrete a parte la carne.
Passate nuovamente la salsa attraverso un passino fine.
Lasciatela raffreddare e mettetela in frigorifero.
Bagnate con 1/2 bicchiere di vino bianco secco e appena evaporato il vino unite la farina bianca e mescolate molto bene.
Lasciate tostare il tutto per qualche minuto, quindi bagnate ancora con il rimanente vino, versate tutta l‘acqua e aggiungete il sale grosso.
Lasciate bollire, sempre in forno, a fuoco ridotto per 3,5 ore.
Unite i funghi secchi ammorbiditi in acqua tiepida ben strizzati e fate cuocere per una 1/2 ora ancora.
Togliete le ossa e la carne e passate il tutto attraverso un setaccio sottile.
Rimettete sul fuoco la salsa ottenuta, lasciandola cuocere ancora per circa un'ora e mezzo, perché addensi bene, mentre terrete a parte la carne.
Passate nuovamente la salsa attraverso un passino fine.
Lasciatela raffreddare e mettetela in frigorifero.
Mie note: ho omesso i funghi secchi perché sono allergica ai porcini ma
ho rispettato ugualmente i tempi di cottura. Ho usato un tartufo nero
conservato
te la sei tenuta nascosta fino alla fine... :-)
RispondiEliminasono rimasta a bocca aperta con questa ricetta, una delle migliori (a gusto mio) di questa tornata.
Complimenti a Fabiola, soprattutto per puntare sulla crescita, e testimone che la cucina non vive solo di foto strabilianti.
mammina bella...vado a ripassare e prendo nota...Fabiola sei un mito!
RispondiEliminaIo mi inchino di fronte a un così splendido utilizzo di un libro sacro come Il grande ricettario di Marchesi...lui che è il mio idolo, quello che avrei sempre voluto e che vorrei come maestro *_*
RispondiEliminaFabiola, hai fatto un'ottima scelta e hai saputo interpretare stupendamente sia la ricetta della scaloppina, sia quella della demi-glace di Marchesi. Bravissima!
Wow wowwww! Salvata sulla cartella delle ricette da rivedere.
RispondiEliminaMa quesata salsa "demi-glace" di Marchesi, sarà anche nel mio fremesse molto presto!
bravissima Fabiola!
Complimenti vivissimi a Fabiola! Ho profondo rispetto per chi getta il cuore oltre l'ostacolo, non cavilla sui propri limiti, ma anzi trova la voglia, per non dire il coraggio, di affrontarli e superarli. Confrontarsi con le ricette di un maestro come Marchesi, e' una cosa che mette ansia anche ai piu' esperti appassionati di cucina ed e' ormai sempre piu' raro trovare chi si prende la briga di affrontare lunghe preparazioni, come questa della demi-glace. La foto e' vero, non rende giustizia, ma basta leggere ricetta e procedimento per avere un'idea chiarissima del profumo, del sapore e della consistenza di queste scaloppine. Chapeau, Fabiola...Per me e' standing ovation...
RispondiEliminaLeggere questa ricetta é un viaggio di profumi e di sapori.
RispondiEliminaNoi abituati alla fretta, con i nostri piatti, si buoni, ma sbrigativi, non conosciamo questa dimensione del cucinare che é quasi come un rito religioso, fatto di tempi lenti e pensieri pacati. Poi quando ne facciamo esperienza diventa un ricordo che non dimenticheremo mai più. Grazie Fabiola.
Bravissima Fabiola, per il tuo atteggiamento mentale di sfida e di umiltà, di voglia di imparare, di migliorarsi. Penso sia questo il senso dell'MTC, per tutti noi..
RispondiEliminaQuando ho letto salsa demi-glacè mi sono molto incuriosita, dev'essere buonissima e perfetta per tante altre preparazioni!
L'abito non fa il monaco, come la foto non sempre rende la bontà della ricetta ma non ti preoccupare, noi abbiamo capito la meraviglia!
Bacioni, Francy
VOGLIO LA MAMMA!!!!!!
RispondiEliminaQui si sono toccate vette altissime, altro che storie!!!!
Grazie a tutti voi per l'apperzzamento e complimenti a mapi per la vincita
RispondiEliminaciao