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martedì 12 febbraio 2013
Hic! Hic! Hurra! Donuts al mohito per il Martedì Grasso
Giusto perchè non vi facciate illusioni: i bomboloni "salutisti" di ieri esano solo per scaldare i trigliceridi...
E comuque, li ho fatti al forno, tiè tiè...
martedì 15 febbraio 2011
Doughnuts o ciambelle?
...questo è il problema...
o meglio: non lo sarebbe, se avessi sotto casa qualcuno che sfornasse i primi e me li facesse trovare ben caldi al mattino, a far compagnia al secondo caffè. Perchè io, per i doughnuts, impazzisco. E se fanno dichiaratamente schifo, con le loro glasse appiccicose, i ripieni collosi, il retrogusto di stantio, impazzisco ancora di più. E a nulla valgono i moniti che continuano a riecheggiarmi nella mente- che è rumenta schietta, che van tutti nei fianchi, che tanto vale dire addio al lavoro del dentista e a quello di ogni altro specialista, dal dermatologo in poi: mettetemi di fronte a queste ciambelline e mi trasformerò in una specie di insaziabile pack woman.
Diverso il discorso per le ciambelle: trattandosi di cibo relativamente più sano, mi piace di meno. Si salvano solo quelle fritte, per le quali faccio una commovente eccezione, immolandomi al rituale sacrificale di un krapfen ogni tanto al bar, alla faccia delle brioches ai 5 cereali e delle integrali al miele, troppo virtuose per i miei gusti.
Viste le premesse, una normale si industrierebbe per assicurarsi il segreto dei dounughts casalinghi: cosa c'è di meglio di una preparazione domestica, con ingredienti sani e fritture in extravergine?
Ma siccome normale non sono, ogni tanto mi sacrifico e faccio le ciambelle. E pure con la ricetta della nonna, fatta quando ancora le patate supplivano all'assenza di ingredienti più costosi e garantivano stomaci pieni in men che non si dica. Ne mangio sempre meno dei doughnuts perchè, come vi ho già detto, sono troppo "sane" per i miei gusti. Ma sono così buone, ma così buone, ma così buone, che si fanno perdonare....
CIAMBELLE DI PATATE
500 gi di patate
1 kg di farin 00
100 g di burro ( potete scendere fino a 75)
4 uova
60 g di lievito di birra
tre cucchiai di latte
olio per friggere (è richiesta una frittura profonda)
40 g di zucchero semolato, più altro zucchero, da spolverare
facoltativo (ma a me piace e la metto sempre: la scorza grattugiata di mezzo limone)
Lavate bene le patate senza sbucciarle, sotto il getto del rubinetto dell'acqua fredda e con l'apposito spazzolino togliete ogni residuo terroso. Mettetele in una casseruola, copritele d'acqua, portate a bollore e fate cuocere fino a quando saranno morbide (circa mezz'ora): scolatele, lasciatele intiepidire, sbucciatele e passatele allo schiacciapatate, direttamente sulla spianatoia
Nel frattempo, sciogliete il lievito nel latte tiepido, con un cucchiaino di zucchero e lasciate riposare fino a quando non inizia a crescere
Aggiungete alle patate la farina, a fontana e, al centro, mettete il burro ammorbidito e tagliato a tocchetti, le uova, lo zucchero rimasto e il lievito ed impastate, fino ad ottenere un impasto omogeneo, liscio e morbido.
Fate lievitare fino al raddoppio.
Abbattete l'impasto, suddividetelo in tante palline e, con l'aiuto del manico di un cucchiaio di legno, fate un buco al centro di ognuna ed allargatelo con le mani. Disponete le ciambelle su un piano ricoperto di carta da forno, ben distanziate fra loro, e copritele con un canovaccio: lasciate lievitare per altri 20 minuti
In una padella profonda fate scaldare abbondante olio e immergetevi poche ciambelle alla volta. Fatele dorare da entrambi i lati e scolatele su un foglio di carta assorbente da cucina. Procedete in questo modo fino all'esaurimento delle ciambelle. Spolverizzatele con zucchero semolato e servitele belle calde.
ciao
ale
ciao
ale
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