di Alessandra
Dirvi che ho un po' di cose da fare non renderebbe l'idea del marasma lavorativo in cui mi trovo: come scrivevo poco fa su FB, ho da finire un lavoro per lunedì ( scorso) e ne devo consegnare un altro martedì (più domani che dopodomani, a quest'ora). Ovviamente, fra i due non c'è nessuna connessione, nemmeno una lontana parentela, per cui la possibilità di un discreto travaso dall'uno all'altro non esiste proprio. In più, tanto per non farci mancare niente, mi è anche venuto il colpo di genio, di mettere a posto la libreria delle pubblicazioni di cucina:, intanto che cuocevano le lasagne al forno (ci sono dei momenti in cui proporrei mia sorella per una causa di beatificazione - e iquesto è uno di quelli) : una parete intera, per capirci, traboccante di libri, riviste, enciclopedie, quaderni della nonna, sacri tomi e foglietti sparsi per ogni dove: e se sono riuscita a fare un minimo di pulizia, ho ancora tutte le riviste appilate nella stireria, in una specie di skyline gastronomico che mi mette male solo a guardarlo. Quindi, se avete in mente che mi dilunghi nelle solite scemate, stavolta, lasciate ogni speranza perché, come vedete, non ho tempo.
A parziale discolpa, vi lascio una ricetta d'autore, che è un capolavoro di eleganza, originalità, equilibrio di odori e sapori : non dico che vi farà fare la solita porca figura perché la firma è di Ernst Knam e quindi è bene usare le buone maniere: ma a buon intenditor...
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Dirvi che ho un po' di cose da fare non renderebbe l'idea del marasma lavorativo in cui mi trovo: come scrivevo poco fa su FB, ho da finire un lavoro per lunedì ( scorso) e ne devo consegnare un altro martedì (più domani che dopodomani, a quest'ora). Ovviamente, fra i due non c'è nessuna connessione, nemmeno una lontana parentela, per cui la possibilità di un discreto travaso dall'uno all'altro non esiste proprio. In più, tanto per non farci mancare niente, mi è anche venuto il colpo di genio, di mettere a posto la libreria delle pubblicazioni di cucina:, intanto che cuocevano le lasagne al forno (ci sono dei momenti in cui proporrei mia sorella per una causa di beatificazione - e iquesto è uno di quelli) : una parete intera, per capirci, traboccante di libri, riviste, enciclopedie, quaderni della nonna, sacri tomi e foglietti sparsi per ogni dove: e se sono riuscita a fare un minimo di pulizia, ho ancora tutte le riviste appilate nella stireria, in una specie di skyline gastronomico che mi mette male solo a guardarlo. Quindi, se avete in mente che mi dilunghi nelle solite scemate, stavolta, lasciate ogni speranza perché, come vedete, non ho tempo.
A parziale discolpa, vi lascio una ricetta d'autore, che è un capolavoro di eleganza, originalità, equilibrio di odori e sapori : non dico che vi farà fare la solita porca figura perché la firma è di Ernst Knam e quindi è bene usare le buone maniere: ma a buon intenditor...
TORTA DI POLENTA NERA CON CALAMARETTI
da E Knam- Viva le Torte
Bibliotheca Culinaria Ed
da E Knam- Viva le Torte
Bibliotheca Culinaria Ed
per 6 persone
300 g di calamaretti
200 g di farina di mais a grana gorssa macinata a pietra
50 ml di nero di seppia
50 ml di olio EVO
1 litro d'acqua
10 g di sale grosso
sale e pepe nero di Sarawak
Preparare la polenta
E' chiaro che, lavoro o non lavoro, Knam o non Knam, io le mie modifiche le ho fatte, per cui:
buon appetito
Alessandra
English Version
300 g di calamaretti
200 g di farina di mais a grana gorssa macinata a pietra
50 ml di nero di seppia
50 ml di olio EVO
1 litro d'acqua
10 g di sale grosso
sale e pepe nero di Sarawak
Preparare la polenta
Portare l'acqua ad ebollizione, aggiungere il sale e versare a pioggia la farina di mais. Cuocere, rimestando frequentemente, per 45 minuti. Verso fine cottura, aggiungere il nero di seppia e mescolare bene. Distribuire la polenta negli stampi monoporzione e far raffreddare in modo che si rapprenda.
Cuocere i calamarettiScaldare l'olio EVO in una padella aggiungere i calamaretti ben puliti e lavati, salare, pepare e cuocere per pochi minuti, per mantenerli teneri.
Capovolgere gli stampini di polenta sui piatti di servizio e versare sopra i calamaretti. Accompagnare con una piccola insalata verde.
E' chiaro che, lavoro o non lavoro, Knam o non Knam, io le mie modifiche le ho fatte, per cui:
1. ho usato la polenta bianca, ma solo perché pensavo con terrore al colore che avrebbe potuto prendere quella gialla, mischiata col nero di seppia. In più, trovo che la polenta bianca si sposi meglio con il pesce.
2. il nero di seppia, udite udite, stavolta era quello original, perché nell'altra padella, avevo le seppie (ricetta di mercoledì, trattenete il fiato fino ad allora): però, si può usare anche quello comprato.
3. invece che gli stampi monoporzione, ho usato un coppa pasta, così da avere i bordi lisci, senza dover penare troppo
4. a parte che la ricetta non dice quando mettere il pepe di Sarawak, così da soli i calamaretti sanno di poco. Serviteli con un giro d'olio e un po' di pepe macinato di fresco ( quello rosa va benissimo)
buon appetito
Alessandra
English Version
POLENTA CAKE WITH BLACK SQUID
SERVING 6
300 g of squid
200 g of corn flour,
50 ml of sepia
50 ml of oil EVO
10 g of salt
salt and black pepper of Sarawak
Prepare polenta
300 g of squid
200 g of corn flour,
50 ml of sepia
50 ml of oil EVO
10 g of salt
salt and black pepper of Sarawak
Prepare polenta
Bring water to a boil, add salt and pour in the cornmeal. Cook, stirring frequently, for 45 minutes. Towards the end of cooking, add the squid ink and mix well. Distribuire la polenta negli stampi monoporzione e far raffreddare in modo che si rapprenda. Dish out the polenta in the molds and allow to cool so that it hardens.
Cook the squidHeat the oil in a frying pan ,add the squid thoroughly clean and wash, sprinkle with salt and pepper and cook for few minutes, to keep them soft.
Flipping the molds of polenta on serving dishes and pour over the squid. Accompany with a small green salad.
Buon Appetito
Alessandra
Buon Appetito
Alessandra
Ma che bella questa polenta nera!
RispondiEliminache bella a vedersi. Un piatto molto chic. Lo vedo bene sulla tavola del Natale!
RispondiEliminaDevo spegnere assolutamente il pc perché domani mi aspetta una giornata impegnativa, ma non potevo astenermi dal leggere e commentare una ricetta così raffinata e così sarò di poche parole: strepitosa!!!!
RispondiEliminaHo un pacchetto di polenta bianca integro sul quale sto meditando e l’idea della tortina monoporzione c’era già, ma ora ………..
MA così non vale!... Volevo andare a dormire, faccio ultimo giro e che vedo?? I tortini di una belllezza ed eleganza unica!
RispondiEliminaLa polenta bianca ce l'ho (infatti, sono d'accordissimo sull'abbinamento con il pesce), il nero anche.. i calamari? Domani sera.
Insomma, vado a dormire con la fame!
Baci-baci!
Wow Ale, che sciccheria è mai questa????
RispondiEliminaNonostante il rispetto che nutro per Ernst Knam.... ho salvato la ricetta nella cartella denominata: " Porche figure"... ed aggiungo che la base si presta ad un sacco di altri abbinamenti riusciti. Mi vengono in mente, ad esempio, le scaloppe di rana pescatrice, le cappesante, il sautè di cozze e vongole.....
Che fame!!!!
Vado a fare colazione!!!
Buona giornata
Licia
...ma, scusate, mica avrete pensato che noi, qui, non si faccia sul serio, no??? :-)
RispondiElimina@ maia, dovessi dirti, di tutto il libro (libretto) è stata la ricetta che mi ha colpito di più, proprio per la sua eleganza
@ sciopina: ma lo sai che ci ho pensato anch'io? io pensavo alla Vigilia, perché da noi è tradizione un menu di pesce, ma non sfigurerebbe da nessuna parte, secondo me
@ lenny, facciamo così : io- meglio, Knam ti ha dato il "la". E ora chissà dove ci porti tu!
@ giulia: e per quale motivo pensi che abbia postato questo tortino a mezzanotte? perché ho le pratiche fin sopra i capelli? perché sono riuscita a mettermi ai fornelli solo quando era buio?perché anche la cena è stata preparata ad un'ora vergognosa? assolutamente no: era solo per tormentarti il sonno dalla fame!!!
@ Licia: e lo scrivi così? tutta la ricetta che ve lo faccio capire e nn lo dico, in stile messaggio subliminale, e tu ci hai pure la cartella delle "porche figure"???? se stai bravai, ti "presento" la mia...
Vado a far colazione anch'io
ale
Semplice, d'effetto e senza perdere quel tocco di classe tipico di MT anche quando la Alessandra va di fretta...
RispondiEliminaAri-chapeau...
PS
Mai risultata positiva al controllo anti-doping?! ahahaha
Buona settimana
:)
Ma è fantastica questa polenta!!! cioè..con un pò di nero di seppia hai fatto miracoli! una ricetta smeplice ma...caspita, fà davvero scena!!!
RispondiEliminabravissima!
bacioni
molto originale questa ricetta!
RispondiEliminacomplimenti!! davvero eccezionale!
RispondiEliminaRiesco a leggerti con qualche ora di distanza e guarda cosa mi pubblichi! Ricetta meravigliosa e senza glutine!!! Ho anche il coppapasta (!!!) e il pepe rosa (l'altro non l'avevo mai neanche sentito!) e vai con la mia "calamara" figura!!!
RispondiEliminaL'impatto visivo è fantastico (a quello gustativo non voglio pensare :-D): bravissima !
RispondiEliminaEd ora attendiamo le seppie :-)
Per noi polentoni questa ricetta è musica! Sebbene io di origine vicentina la preferisca gialla, la biancoperla qui ci sta benissimo!
RispondiEliminaValeria
Che chickeria!!! Wow!!! super, iper ultra fantastica!!!
RispondiEliminaLa tua cartella delle "porche figure"???? Davvero???? Non avrei mai osato chiederti tanto!!!!
RispondiEliminaIn realtà, subdolamente, anch'io ho usato un messaggio mooooltoooo subliminale: ho parlato della mia cartella... cercando di indurti a parlarmi della tua!!!! Ah, ah, ah, ah...
Io sono pronta!!! Pendo dalle tue labbra!!!
Un abbraccio
Licia
La polenta nera ci mancava! Bellissimo accostamento cromatico e certamente molto gustoso! Non ci è difficile immaginare il tuo skyline di riviste e libri di cucina, perché casa nostra potrebbe essere scambiata per New York ;-)
RispondiEliminaAnna Luisa e Fabio
@ Mario: referto positivo al test antidoping??? e chi ha bisogno di test??? io sono come obelix: ci sono caduta dentro da piccola (e se non la pianto di mangiare, mi mancano i baffoni e i pantaloni a righe e poi sono uguale uguale)
RispondiElimina@ manu e silvia: la mano del Maestro, la vedi qua...
@ marta: come dicevo con licia, sta nella cartella "porche figure", mica bruscolini
@ federica. yessssssss, d'altronde, come dicevo più sopra, la firma è illustre, eccome se lo è...
@stefania: ora non cominciamo con le gare zoologiche... ;-) la "calamara" figura, comunque, è grandiosa
@ jajo: le seppie mercoledì- e siamo un gradino più su. L'unico difetto di questa combinazione è che manca un po' di condimento. La prossima volta (perché ci sarà) arricchisco i calamari di un po' di sugo
@ vale: altro caso in cui temevo il tuo giudizio... in origine, comunque, era polenta gialla. Ma lo sai che pensavo che voi vicentini foste fra quelli che "o bianca, o niente???"
@ iaia: che bel blog che hai!
@ licia: solo de visu, in centro affollato, con impermeabile dal bavero alzato e occhiali scuri anche se piove, perché non farsi riconoscere è fondamentale. Dopodiché, te la ingoi tutta, dopo averla letta. E non rompere, se poi ingrassi. Mica si chiama "porca figura" per niente...
@ AnnaLu e Fabio: ora è una specie di ground zero, perché le ho sistemate tutte sul pavimento, sperando che capiscano di arrivare da sole ai raccoglitori, e pure al mese giusto. Al momento non si sono mosse di un millimetro, ma ho fede...
buona serata
Ale
La polenta bianca è sempre perfetta per gli abbinamenti con il pesce e questa idea di colorarla la trovo assolutamente geniale...
RispondiEliminaAvevo sempre pensato che la taragna fosse il "top di gamma" ma potrei ricredermi...provo questa versione e poi ti dico...
:))
RispondiEliminacomplimenti è stupenda!
RispondiEliminahai visto le ricette sulla polenta postate qui?
http://www.lacucinaitaliana.it/default.aspx?idPage=2310
che ne pensi?
Sono stupende!!!
RispondiEliminaora le studio un po' e cerco l'ispirazione per la prossima volta