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sabato 23 gennaio 2010

Ossobuco alla Milanese- e una passeggiata con Bill Bryson


English Version Below

Premessa: i signori che stanno per leggere la recensione che segue sono cortesemente pregati di convincersi di quanto segue- e cioè che un certo signor Jerome K. Jerome non sia mai esistito o, al limite, che non abbia mai scritto nulla su tre uomini che andavano in barca lungo i canali del Tamigi o a zonzo per le strade della Germania....

Bill Bryson, Una passeggiata nei boschi - Tea editore, 8,60 euro

A me, Bill Bryson piace. Anzi, faccio ancora un passo avanti e azzardo che, fra tutti gli scrittori che parlano di viaggi, è di gran lunga quello che preferisco. E sapete perché? Perche mi ci identifico, in un sacco di cose. La prima, in assoluto, è che entrambi abbiamo lo stesso modo di concepire il viaggio: in un mondo di turisti fai da te, dove il viaggio è diventato la sublimazione dell'ignoranza del parvenu e la patetica soddisfazione di frustrazioni macroscopiche, siamo rimasti in pochi a rispettarne la statura e a riconoscerne la dignità, al di là delle frasi fatte, degli stereotipi, delle mode. Nessuna meta ai margini dell'universo, nessun rischio mortale, nessun coltello fra i denti ma, piuttosto, la consapevolezza che la più grande avventura sia quella della conoscenza, qualsiasi strada essa prenda- e se magari non si incocciano orsi affamati lungo il nostro percorso o raduni di food blogger cannibali, siamo anche più contenti.
La seconda cosa, invece- che poi a ben guardare è quella che mi fa correre in libreria ad ogni nuova uscita di un suo libro- è lo stile con cui Bryson racconta i suoi viaggi: distaccato, ironico, dissacrante, minimal, umoristico e terribilmente coinvolgente. Il che, se è una qualità di per sè, diventa un pregio al confronto con l'enfasi e l'ampollosità dei suoi colleghi. Prova ne è, fra le tante, il titolo di questo libro, dove il percorso in prevalenza a piedi dell'Appalachian Trail, il sentiero montano più lungo del mondo, viene scanzonatamente definito "una passeggiata nei boschi" e dove si inizia a ridere sin dalle prime pagine, quando Bryson si affanna a spiegare di aver voluto intraprendere questa avventura per non sentirsi "la solita mammoletta, la prima volta che dei tizi in tuta mimetica e in cappellaccio da cacciatore, seduti a un tavolo del Four Aces Dinner, si fossero messi a parlare di spaventevoli imprese all'aperto. Desideravo almeno un po' di quella sbruffoneria che viene dal poter scrutare l'orizzonte con occhi che sembrano frammenti di granito e dire in un unico respiro lento e virile: 'Ebbene sì, anch'io ho cagato a cielo aperto".
E così, le descrizioni dei paesaggi e dei posti visitati, non sono mai esercizi di stile fine a se stessi o excursus nozionistici che ridondano autocompiacimento, tutt'altro. Ogni cosa viene filtrata attraverso gli occhi, la mente e il punto di vista dell'autore il quale, essendo un tipo che pensa e anche bene, riesce a rendere attuale il passato e critico il presente, tanto che quello che di solito si dice, quando si commenta in positivo un libro di viaggio- e cioè " mi sembra di essere lì", nei libri di Bryson si arricchisce di un ulteriore tassello: perché non solo ci sembra di essere lì, ma di esserci con lui. E quando il "lui" è un compagno di viaggio colto, intelligente, arguto e con un senso del'umorismo da paura, si finisce per perdonargli tutto, anche quei momenti di stanca in cui cade ogni tanto, ma che non intaccano per niente la qualità dei suoi racconti.
Orsù, rompete il porcellino


OSSIBUCHI ALLA MILANESE

ossobuco

...O "ossobuchi"? oppure "ossibuco"?
Boh, sentite, quale che sia la grafia corretta, qui si parla di un gran piatto, di quelli che, se fatti bene, ti spediscono dritti dritti in paradiso, con buona pace della fusgion, delle tendenze e dell'aria fritta.
Di ricette ce ne sono un'infinità, ma l'essenziale è che gli ossibuchi siano di vitello: "un ossobuco di vitellone è una delle peggiori disgrazie che possano capitare", sentenzia Allan Bay- e noi gli crediamo sulla fiducia

ossobuco

Ricetta tratta da Robert Carrier, I Grandi Piatti del Mondo

per 4 persone
4 ossibuchi tagliati spessi
farina
sale e pepe nero macinato al momento
2 cucchiai d'olio d'oliva
30 g di burro
2 spicchi d'aglio tritato finemente
mezza cipolla tritata finemente
1 bicchiere di brodo leggero o acqua
1 bicchiere di vino bianco secco
2-4 cucchiai di concentrato di pomodoro
4 filetti di acciuga tritati finemente
4 cucchiai di prezzemolo tritato
la scorza grattugiata di 1/2 limone
risotto alla milanese per servire

Scegliete 4 ossibuchi con molta carne, alti circa 5 cm l'uno. Spolverateli con farina, sale e pepe nero e fateli dorare in olio e burro. Unite uno spicchio d'aglio e mezza cipolla tritati finemente.
Bagnate con il vino bianco e il brodo caldo, in cui avrete sciolto il concentrato di pomodoro. Coprite la casseruola, abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per un'ora e mezzo. Quindi,aggiungete i filetti di acciuga e l'altro spicchio d'aglio, tritato finemente. Mescolate, fate scaldare ancora e servite dopo aver spolverato il tutto con la gremolata, preparata mescolando il trito di prezzemolo con la scorza di limone grattugiata. Accompagnate con risotto alla milanese

ossobuco

Note mie
Più che altro, un appello: le mie vene contengono solo poche gocce di sangue lombardo, per cui oltre il sacro testo non vado. So che esistono disquisizioni dotte sull'uso del pomodoro, dell'acciuga, dell'aglio nella gremolata e così via: per cui, se qualcuno ne sa qualcosa, è il benvenuto

Buon Appetito
Alessandra

English Version

OSSOBUCO ALLA MILANESE

Recipe by Robert Carrier, The Great Dishes of the World

ossobuco

SERVING 4

4 thick cut ossibuchi
flour
salt and freshly ground black pepper
2 tablespoons olive oil
30 g butter
2 cloves garlic, finely chopped
onion, finely chopped
1 cup light broth or water
1 cup dry white wine
2-4 tablespoons tomato paste
4 anchovy fillets, finely chopped
4 tablespoons chopped parsley
the grated rind of 1 / 2 lemon
Risotto alla Milanese to serve

Choose 4 ossibuchi with a lot of meat, about 5 cm tall each. Sprinkle with flour, salt and black pepper and fry brown in oil and butter. Add one garlic clove and onion finely chopped.
Pour the white wine and hot broth , in which you have dissolved the tomato paste. Cover the casserole, lower the heat and simmer for an hour and a half. Later, add the anchovy fillets and one garlic clove, chopped finely. Stir, and serve immediately, after sprinkling of Gremolata, prepared by mixing the chopped parsley with the grated lemon zest. Serve with risotto alla Milanese
Buon Appetito
Alessandra

22 commenti :

  1. ok romperò il porcellino! davvero sai scrivere molto bene! mi hai fatto veneire davvero voglia di leggere questo libro! da figlia di milanese purosangue, che in ogni modo non sa cucinare (io non mia madre), l'acciuga no....

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  2. Bryson è già finito nella prossima lista dei desideri. ;-)
    Premetto che ne so meno di te (per non dire niente di niente) di pomodoro, acciuga e aglio nella gremolata. A me va benissimo così, deve essere delizioso!
    Fabio

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  3. Bene leggerò Bryson, che non conosco.
    Per la gremolada, mia nonna (per metà milanese) non usava il pomodoro, faceva un semplice trito di erbe (prezzemolo salvia e rosmarino) pochissimo aglio e buccia di limone. Non so se sia la versione originale ma io me la ricordo così da quando ero piccolissima.

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  4. Ale, tesoro!.. Noi continuiamo, eh?..
    Oggi a pranzo ho fatto il risotto alla milanese e meditavo sul modollo degli ossibuchi che non avevo trovato!!! Ti pareva? :-))
    Un bacione grande!

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  5. I love the idea of Osso Bucco w/ Risotto~

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  6. Se tu qualche goccio ce lo hai, io invece nemmeno un'ombra (non per niente portiamo solo cognomi di località siciliane : Oliveri, Patti, Trapani, Lipari...) ma mia mamma lo faceva spesso e non c'era ombra nè di pomodoro, nè di acciuga... ma giusto per farti contenta ne assaggerei un pochino... vabbe' lo mangerei tutto!
    P.s. Perché hai 16 tazze col doppio manico... e io neanche una??? Stavolta vengo!

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  7. Ciao! non abbiamo mai assaggiato questa carne...dev'essere proprio gustosa preparata in questo modo!
    baci baci

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  8. Io non metto pomodoro e metto pochissimo aglio nella gremolata, la faccio come la nonna di Bianca. Bryson è mitico! sono andata quasi apposta nel Maine a vedere il Mount Kathadin ed è esattamente come lo descrive. Io però non ho "passeggiato" per gli Appalachi, ci sono andata in macchina....

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  9. E io Bryson non lo conoscevo...adesso però che me l'hai presentato tu diventerà sicuramente un amico con cui approfondire il legame...

    Ho terminato ieri sera Emmaus di Baricco e mi chiedo perchè il dono di saper scrivere così sia privilegio di pochi eletti...

    Ripensavo a quello che scrivevi qualche post fa sul fatto che compri 5/10 libri al mese e mi ha colto un attacco di invidia acuta: ma dove trovi il tempo di leggere così tanto? Io 10 libri li leggo in un anno!

    Per l'ossobuco la tua è una versione classica, è ovvio che ognuno abbia poi apportato qualche variazione ma è un buon punto di partenza...il mio sangue lombardo approva!

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  10. Ciao, questo è il mio primo commento qui, ma ti seguo sempre anche sul forum della C.I.! Di Bryson avevo letto tempo fa "In un paese bruciato dal sole" dedicato all'Australia e mi era piaciuto moltissimo il suo stile. Evvia, romperò il porcellino...
    Mia suocera mi prepara un ottimo ossobuco senza aglio (ahimè, non lo digerisco). Non l'ho neanche mai mangiato con l'acciuga, non sapevo che la ricetta lo prevedesse...
    Cristina

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  11. chissà se anche Bryson è andato a leggersi in biblioteca il prontuario medico e si è ritrovato addosso i sintomi di tutte le malattie tranne il ginocchio della lavandaia...

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  12. Non conosco Bryson e nemmeno l'ossobuco come preparazione in cucina...entrambi estranei...anche se il secondo l'ho mangiato più di una volta. Questo post quindi mi vede alunno che segna appunti e...
    Perchè un 'e' di congiunzione ci sta sempre bene..."Tre uomini in barca" che lessi quando ancora la barba non mi cresceva con questa velocità e le borse sotto agli occhi per stanchezza facevano la loro comparsa solo dopo giornate di 48 ore senza fermarsi e non 24 come adesso...è tutto un altro pianeta vero?! ehehehe
    Questo post non so se mi ispira più la lettura di Bryson o una lettura sempre di Bryson per poi rileggermi "Tre uomini in barca" e dare il primo a mio nipote ahahahah!!!
    Che ne pensi?! :P
    PS
    Una volta mi avresti anche detto che ne pensavi del mio pranzo di Natale...ma adesso non appartengo più ai 25 lettori, vero?! ehehehe
    SCHERZO SUL SERIO...ma stamattina ero più scugnizzo del solito mentre scrivevo hihihihi
    Buon inizio settimana :)))))

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  13. RISPONDO A TUTTI FRA POCO
    per la giustificazione, leggetevi il post di oggi :-)))))
    ciao
    ale

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  14. Bill Bryson è uno dei miei amori, e Robert Carrier in versione Oscar Mondadori fu il mio primo acquisto in materia di libri di cucina, ne deduco che dovrò seguirti con una certa regolarità. a presto

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  15. ok, eccomi.
    Intanto, grazie per i suggerimenti sull'ossobuco. In cambio, un segreto: l'acciuga, non ce l'ho messa nemmeno io. Mia suocera, però, segue questa ricetta alla lettera e, secondo il suo fans club, è perfette così, per cui non ho apportato nessuna modifica, temendo chissà quali strali!
    Per il resto
    @ giuli: bryson è, a dire il vero, un po' di nicchia- nel senso che non è proprio un autore da best seller e, di solito, è molto offuscato da Chatwin. siccome a me piace, me ne frego delle classifiche ufficiali e vi consiglio di leggerlo, esattamente come farei con i miei amici. Poi, è chiaro, i gusti son gusti e magari a voi non piace: però, giuli, fossi in te un'occhiatina ce la darei! grazie per tutto il resto, too good

    @Annalu e Fabio: LACUNA GRAVISSIMA!!!! passi per gli altri, ma per voi due, che siete sempre in giro, è imperdonabbbbile! Vorrà dire che saprò cosa regalarvi, finalmente :-)

    @ Bianca: il bello delle ricette di tradizione è che ognuno ha la sua, che di solito finisce sempre per essere la più buona, perché è legata a tanti ricordi. Grazie per la dritta, io archivio tutto e poi provo

    @ Giulia: ;-)))) ormai, farebbe scalpore il contrario, mi sa...

    @ La Table de Nana: ossobuco & risotto is a winning combination, in Milan. If I were Nigella, I'd say "lovely, delicious, luxury" and so on. As I'm Alessandra, the only thing I can say is: please, come in Italy and taste this one! kisses

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  16. @ Stefania, scegli tu:
    - per farti dispetto :-)
    - perchè viviamo di brodo e siamo superscik
    - perché non so più che scusa trovare per farti fare un po' di km- e pure in salita- per passare di qua...:-))))))

    @ Manuela & Silvia: provare-provare- provare. Ossobuchi di vitello, mmi raccomando!!!

    @ Silvia: non avevo dubbi, che ti piacesse Bryson! E neanche che avessi fatto un pellegrinaggio apposta, perché io sono uguale uguale. Anzi, sai cosa ti dico? che potresti raccontarcelo, qui su MT, così sognamo un po' anche noi. E sul fatto di aver usato la macchina, non ti preoccupare: a parte che con noi sfondi una porta aperta, pure Bryson se ne è fatto un bel pezzo alla guidadi un auto. Il che, ci giustifica in secula seculorum, giusto?

    @ Virò: ... ho scritto che li leggo O CHE LI COMPRO??? perché c'è una lievissima differenza, ed è questa che, per me costituisce il problema. Sono una Becky Bloomwood da libreria, per capirci. Però, riconosco di leggere tanto: è che non guardo la televisione e ho sempre, dico sempre, un libro dietro: per cui, se vedi una che legge in coda al supermercato, sai già chi è!

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  17. @ Ciao, Cristina, benvenuta. "in un paese bruciato dal sole" è sullo scaffale, in attesa di essere letto. quasi quasi baro e lo metto in cima alla pila dei libri sul comodino...

    @ Acquaviva: senza parole. Sei l'interfaccia di MT e non sai come mi abbia emozionato un giro sul tuo blog. D'altronde, avrei dovuto capire tutto dal ginocchio della lavandaia... :-)

    @ Mario: adesso te lo dico una volta per tutte, così ti rassegni al tuo destino. Tu sei CRONICAMENTE iscritto nei 25 lettori. Non ci sono cure, nè placebo, nè tentativi di sfuggire a questa malasorte. Qualsiasi cosa tu possa fare, o con noi o contro di noi, sappi che MAI MAI MAI verrai depennato da questa lista. Sei spacciato, amico mio..:-)))))
    Se dovessi mai fare una classifica degli autori più amati, JKJ sarebbe nei primi tre. (l'altro è la Harper Lee, con il buio oltre la siepe- il terzo è la classica porta aperta alla speranza...). E comunque, dopo questa dichiarazione d'amore, da 25 lettori non ti ci toglie più nessuno- ulteriormente, sia chiaro...

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  18. @ Dede: anch'io ti ho seguito con regolarità, ai (bei) tempi di CI. onoratissima, per davvero
    ale

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  19. Ho solo qualche mese di ritardo.... ma meglio tardi che mai! Lombardissima e milanesissima ti confermo che l'acciuga non ci va e nemmeno il pomodoro!
    La gremolata con aglio, prezzemolo e limone!!!
    Buonissimi gli ossbuss!!!!
    Ale, sto cercando il post con la tua ricetta della focaccia genovese ma non lo trovo! Volevo dirti che l'ho fatta ed e' strepitosa.... appena la metto nel mio blogghino (con il link alla tua ricetta) ti faccio sapere!
    Un abbraccio
    Paola

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  20. paola, prova a fare una ricerca in "cerca nel blog", oppure nell'indice sotto torte salate, dovrebbe essere lì.
    grazie per la dritta lombardissima e milanesissima, che fa pendent con la focaccia genovesissima .-)
    ciao
    ale

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  21. di lui anche "una terra bruciata dal sole" fantastico ritratto di un'australia indimenticabile e immensa - oppure "notizie da un isoletta" ritratto molto ben riuscito dell'inghilterra e dei suoi abitanti.
    sempre simpatico - vivace e coinvolgente!!!an_top67

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  22. Ho conosciuto Bryson proprio attraverso Notizie da Un0Isoletta- e l'ho adorato già dal titolo. Grazie per le segnalazioni, aggiorno la lista dei consigli
    ciao
    ale

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