Questo pane dolce ha tradizioni molto antiche, probabilmente orientali (c'è chi sostiene che derivino dagli arabi, da cui hanno preso la forma a turbante, mentre c'è chi ritiene che siano una derivazione delle 'bulemas' ebraiche), ma i primi riferimenti scritti all'ensimada risalgono al XVII secolo. E' il più celebre a Maiorca, ma diffusissimo in Spagna e in Argentina, portato con se da alcuni abitanti di Maiorca lì emigrati: una storia comune agli alfajores di cui già abbiamo parlato. Il più celebre o forse il primo ad esportarli, tal Juan Puig, nel 1951 al suo arrivo in Argentina ha creato una pasticceria che è stata scuola per tutti a San Pedro. Vi posso anche dire che la più grande Ensaimada del mondo, perfino registrata nel Guinnes dei primati, è stata prodotta da Paolo Rosano Heber Castillo : misura 10 metri di diametro e pesa 1.350 chili; solo per assemblarla ci sono volute 15 ore! L'hanno assaggiata la bellezza di almeno 10.000 persone!
Nelle Filippine invece, colonia spagnola per alcune centinaia d'anni dove l'ensaimada si è ben diffusa, il opane dolce è preparato con il burro al posto dello strutto, ed è condito con formaggio grattugiato e zucchero o con crema al burro e zucchero : tradizionalmente si consuma in particolare nel periodo natalizio
Nelle Filippine invece, colonia spagnola per alcune centinaia d'anni dove l'ensaimada si è ben diffusa, il opane dolce è preparato con il burro al posto dello strutto, ed è condito con formaggio grattugiato e zucchero o con crema al burro e zucchero : tradizionalmente si consuma in particolare nel periodo natalizio
Dal 1996 gode della indicazione geografica protetta "Ensaïmada de Mallorca" nome deriva da saim, nella parlata di Maiorca, lo strutto, il grasso di maiale
P.S. Mi fa sempre piacere aggiungere le vostre personali note ai miei post. In questo caso si tratta di Antonia, che a Maiorca a vissuto, che ama le Ensaimada e che mi ha scritto : "Se posso aggiungere una cosa, la mia preferita era la ensaimada de albaricoques, con albicocche fresche cotte insieme all'ensaimada. Provare per credere! Ah! E le migliori sono quelle di Can Joan des Aigo, se andate a Mallorca non potete non provarle"Indicazioni preziose, vero ? Grazie, Antonia!
Ingredienti dose per 20 panini dolci:
500 g farina
75 g zucchero
50 g burro o strutto
10 g lievito di birra
4 cucchiai di olio d’oliva
4 cucchiai di olio d’oliva
2 uova
burro
sale
Preparare il poolish con 100 g di farina, il lievito, circa 100 g d’acqua e far lievitare 12-18 ore.
Mettere in una ciotola capiente il resto della farina, le uova sbattute, 100 g d’acqua tiepida, un cucchiaino di sale e lo zucchero.
Mettere in una ciotola capiente il resto della farina, le uova sbattute, 100 g d’acqua tiepida, un cucchiaino di sale e lo zucchero.
Aggiungete il poolish lievitato ed impastate a lungo, unendo 4 cucchiai d’olio, uno alla volta. Lavorate per almeno una decina di minuti a mano e 5 o 6 con l'impastatrice fino a che avrete ottenuto un composto morbido.
Dividete l’impasto in 20 pezzi e spianarli con il matterello su un piano unto d’olio o su un tappetino antiaderente, dando ai pezzetti di pasta uno spessore di circa mezzo centimetro. Spennellateli con il burro fuso, ripiegateli e stendeteli di nuovo, ancora ungeteli e ripiegateli. Ripetete questo passaggio per tre volte.
Dopo aver schiacciato le i pezzetti di pasta per l’ultima volta, date loro una forma cilindrica e poi arrotolateli a spirale. Io ho cominciato con le forme piccole e poi mi sono divertita aumentando la dimensione delle spirali. Per ottenere le forme più grandi però sarebbe meglio allargare leggermente le spirali ,in modo da lasciar lievitare la pasta anche "in largo" e non solo "in alto".
Appoggiate le spirali su una teglia adatta al forno, tenendole piuttosto distanti (perchè crescono molto sia in lievitazione che in cottura) e mettetele nel forno spento, leggermente tiepido, a lievitare per 4 ore.
Dividete l’impasto in 20 pezzi e spianarli con il matterello su un piano unto d’olio o su un tappetino antiaderente, dando ai pezzetti di pasta uno spessore di circa mezzo centimetro. Spennellateli con il burro fuso, ripiegateli e stendeteli di nuovo, ancora ungeteli e ripiegateli. Ripetete questo passaggio per tre volte.
Dopo aver schiacciato le i pezzetti di pasta per l’ultima volta, date loro una forma cilindrica e poi arrotolateli a spirale. Io ho cominciato con le forme piccole e poi mi sono divertita aumentando la dimensione delle spirali. Per ottenere le forme più grandi però sarebbe meglio allargare leggermente le spirali ,in modo da lasciar lievitare la pasta anche "in largo" e non solo "in alto".
Appoggiate le spirali su una teglia adatta al forno, tenendole piuttosto distanti (perchè crescono molto sia in lievitazione che in cottura) e mettetele nel forno spento, leggermente tiepido, a lievitare per 4 ore.
Cuocetele a 200/220°C, sempre a seconda del vostro forno, per circa 20 minuti o finché non avranno un bel colore dorato.
Essendo piuttosto neutro, come sapore, io prima di metterle in forno le ho spennellate con il burro fuso e cosparse di un misto zucchero e cannella. Il profumo che mi ha invaso la casa e ha deliziato tutti. Per non dire del sapore.
Potete gustarli semplici così o con marmellata o crema o cioccolata, come preferite e, se non li avete zuccherati in precedenza come me, cospargeteli di zucchero a velo. Se avete bisogno di sollevare il morale, li consiglio caldamente.
Nota : Se vi fa più piacere potrete anche formare una unica grande spirale, ma confesso che le porzioni più piccole sono più graziose e semplici da consumare.
Buona giornata
bel piatto! quello di ceramica intendo. mi ricorda le ceramiche di delft! :)
RispondiEliminaquesti pani semi dolci, io li amo abbinati a sapori salati. un classico mio vezzo è di mangiare il nostro tsoureki con feta e uova sode a colazione!
irene
Anche io faccio molto volentieri "mescolanze" un po' audaci, ma in questo periodo sono decisamente versata per i dolci :-)
EliminaLa prossima infornata oserò un mix salato!
Baci Irene
Non le ho mai fatte,ma le conosco bene...Posso urlare una cosa? PDF! PDF!
RispondiEliminaSuperbaci,grazie per questa ricetta.
Superbaci ricambiati con gioia :-)))))!
EliminaVediamo se riusciamo ad accontentarvi :-)
Buon we ragazza
farei giusto volentieri una pausa con una di queste delizie, si vede che sono buonissime!
RispondiEliminaGrazie Anna e si, sono decisamente buone! :-)
Eliminaquesto pane delle Baleari è eccellente, va subito provato. Grazie epr aver postato la ricetta che io copio per poi provare. Alla prossima.
RispondiEliminaGrazie a te Paola!
EliminaMa che bontà! E poi la storia non la conoscevo anche se il pane l'ho mangiato più volte. Ora potrò sfoggiare anche le origini fra un boccone e l'altro!
RispondiEliminaArianna, sono contenta di averti raccontato qualcosa che non conoscevi ... e mi piacerebbe aver assaggiato il pane originale, come fai tu :-)))
EliminaGrazie! Ho vissuto per quasi 9 anni a Mallorca e questo post mi ha aperto il cuore ;) Se posso aggiungere una cosa, la mia preferita era la ensaimada de albaricoques, con albicocche fresche cotte insieme all'ensaimada. Provare per credere! Ah! E le migliori sono quelle di Can Joan des Aigo, se andate a Mallorca non potete non provarle! un bacio, Antonia
RispondiEliminagrazie a te Antonia di avermene parlato! Mi fa piacere aver scritto qualcosa di positivo anche per chi ha toccato con mano, per così dire, il piatto originale!!! Aggiungo subito sul post le tue informazioni!
EliminaGrazie ancora e buona giornata
Grazie! Che onore! Sono arrossita ;) un saluto affettuoso e un bacio alla Ale
RispondiElimina:) grazie a te!
Eliminasono semplicemente meravigliose.... chissà se si conservano per alcuni giorni(riuscendo a non mangiarle!!!!)
RispondiEliminaMa, un paio di giorni si conservano abbastanza fragranti, ma, se le congeli, rimangono decisamente perfette!
Elimina:-))))
sono semplicemente meravigliose.... chissà se si conservano per alcuni giorni(riuscendo a non mangiarle!!!!)
RispondiEliminachissà se, riuscendo a non mangiarle tutte, si conservano per alcuni giorni???complimenti sono meravigliose...
RispondiEliminaspero che tu abbia visto la mia risposta sopra... l'ideale , comunque, è surgelarli per mantenerli per più di un paio di giorni al massimo.... Una volta scongelati tornano perfetti!
EliminaBaci