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giovedì 9 giugno 2011

Pasta alla Norma per il piatto storico

Di Daniela
BELLINI E LA NORMA


Stiamo per affrontare ancora una volta una storia che coinvolge un celeberrimo musicista italiano: in questo caso parliamo di Vincenzo Bellini.  Anche al catanese infatti è legato un piatto storico, tra i più celebri d'Italia, ma non, a differenza di Rossini, per la sua golosità o la sua abilità di cuoco, ma per la bellezza di una sua opera. Ma partiamo dal principio. Vincenzo Bellini, catanese, bello, biondo e delicato nei tratti, acclamato in Italia e nel mondo come compositore di splendide opere liriche, nasce nel 1801.
L'amico di una vita, suo compagno negli anni di conservatorio, lo definisce "candido, dolce, riconoscente, modesto" ma anche "passionato, infiammabile, ardito" : ha molto fascino, è un tombeur de femmes, "volubile come il vento in amore", come egli stesso si racconta in una lettera. E' amico fedelissimo di una vita per alcuni, ma aspro, duro al limite dell'astioso nei confronti degli altri compositori....Insomma, una personalità molto complessa. Visse a Londra ( "Qui posso dire che mi diverto ed assai fra le continue feste da ballo, teatro, pranzi, concerti ecc.. Conosco tutta Londra e quindi tutti mi invitano") e a Parigi, dove entrò in stretta relazione con Rossini, Chopin ed altri musicisti dell'epoca ; in Italia fu amatissimo: inaugurò qui a Genova il Carlo Felice (il nostro teatro lirico) il 7 aprile 1828, alla presenza dei sovrani del Regno di Sardegna, Carlo Felice e della regina Maria Cristina di Savoia, con la sua opera Bianca e Fernando (che venne rielaborata appositamente dall'autore per questo avvenimento) su libretto del genovese Felice Romani, ma compose anche per il San Carlo di Napoli , per la Fenice di Venezia e così via diventando celeberrimo ovunque. Ma come tutti i più cari agli Dei, anche Bellini  ebbe una vita molto breve.
Nel settembre 1835 egli scrive che "Una leggera indisposizione mi ha impedito di venire a Parigi". Invece è l'inizio della fine: morirà da li a poco, per una infiammazione acuta intestinale, il 23 del mese, a 34 anni e ancora esiste un alone di mistero intorno alla sua morte : qualcuno pensa che sia stato avvelenato.
Ora comprendetemi : potevo io in questo frangente, no dico, potevo, in spregio all'interesse manifesto dell'altra metà di questo blog, ignorare i monumenti funebri del nostro ? Si, I monumenti perchè sono addirittura 2: uno al Pere-Lachaise, a Parigi, dove riposò, fino al 1876 (insieme a Guillaume Apollinaire, Honoré de Balzac, Sarah Bernhardt, Georges Bizet, Maria Callas, Jean-François Champollion, Luigi Cherubini, Frédéric Chopin, Auguste Comte, Jean-Baptiste-Camille Corot, Eugène Delacroix, Jean de La Fontaine, Gustave Doré, Isadora Duncan, Giulia Grisi, Jean Auguste Dominique Ingres, Amedeo Modigliani, Virginia Oldoini Contessa di Castiglione, Adelina Patti, Georges-Pierre Seurat, Gertrude Stein, Oscar Wilde, ecc ecc......) e il secondo a Catania, all'interno del Duomo della Città.
Ma a noi interessa Norma: e Norma, composta in meno di tre mesi, dall'inizio di settembre alla fine di novembre del 1831, debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre. "Fiasco, fiasco, solenne fiasco" disse lo stesso Bellini. Ma sbagliava: di li a poco Norma diventò un successo clamoroso.
La cavatina più celebre dell'opera, Casta diva, molto difficile da eseguire, è diventata nel corso degli anni il cavallo di battaglia dei più celebri soprani del mondo, come Giulia Grisi (che combinazione vuole riposi anche lei al Pere-Lachaise), Joan Sutherland e
Maria CAllas
Montserrat Caballé, ma soprattutto della divina Maria Callas, che in questo ruolo ebbe successi infiniti: bisogna aggiungere che la sua difficoltà e in generale la difficoltà del ruolo è tale che Norma è un'opera molto celebre, ma molto meno rappresentata di quanto dalla sua fama ci si aspetterebbe. Perfino una rosa è stata dedicata a questo pezzo così celebre.....
casta diva
La mia Casta diva
Eccoci allora, finalmente a parlare della storia del piatto di cui oggi ci interessa la pasta alla Norma. Il successo, dicevamo, di quest'opera fu tale che, specialmente in Sicilia “Pari ‘na Norma” ovvero, “ sembra una Norma”, era la pietra di paragone alla quale i fantasiosissimi catanesi misuravano qualunque cosa bella e degna di ammirazione capitasse nel periodo successivo al travolgente successo dell'opera del loro concittadino: questa frase era divenuta, quindi, il complimento più alto per rendere omaggio a qualunque cosa ritenessero eccellente. La nascita di questo piatto ha una data ben precisa e la si fa risalire all’ autunno del 1920, quando Nino Martoglio, poeta e buongustaio siciliano, l'equivalente, per capirci, di Porta per i Milanesi o del Belli per i romani o Fucini per i toscani, accolse una pasta fatta servire dalla sua ospite, Donna Saridda Pandolfini, appartenente ad un'altra celebre famiglia di artisti, con queste parole: “Signura, chista è ‘na vera Norma”!!
Giuditta Pasta
Questa espressione, omaggio alla capacità culinaria della signora e all'arte magnifica di Bellini, piacque talmente che rimase legata al piatto e fece in breve il giro del mondo. Nacque la "pasta alla Norma".
Posso darvi ancora due curiosità ?  Volete sapere come si chiamava il soprano che interpretò il ruolo di Norma alla prima assoluta dell'opera alla Scala : Giuditta Pasta. Originale vero?
Altra cosa: la notorietà di autore ed opera è stata  tale che le vecchie 5000 lire italiane avevano stampato sul davanti il bel viso di Bellini, e, sul retro, proprio il disegno rappresentante Norma che canta, nel bosco illuminato dalla luna, il suo Casta Diva...
5000 lire

http://www.magiadellopera.com/pdf/bellini_pdf/bellini_La%20vita.pdf
http://www.cataniaperte.com/bellini/
http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/bpersonaggi/Vincenzo-Bellini-tra-banchetti-e-donne.html

http://www. wikipedia.com

PASTA ALLA NORMA
da Alba Allotta- La Cucina Siciliana, Newton Compton Editori
pasta alla norma

per 4 persone
400 g di bucatini
1 melanzana
100 g di ricotta salata
1,5 kg di pomodori maturi
2 spicchi d'aglio
1 mazzetto di basilico
olio EVO
sale e pepe

Lavate i pomodori e tuffateli in una terrina con acqua calda, per una decina di minuti. Pelateli, privateli dei semi e tritateli grossolanamente: poi, trasferiteli in un tegame in cui avrete fatto imbiondire l'aglio con un filo d'olio. Aggiungete le foglie di basilico, una presa di sale e una spolverata di pepe, poi mescolate e lasciate addensare il sugo su fiamma moderata.
Sciacquate la melanzana, tagliatela a dadini e fatela riposare in un colapasta, cosparsa di sale, per un'ora. Quindi, friggetela in olio caldo.
Lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela al dente e versatela nel tegame con la salsa. Mescolate con cura e aggiungete le melanzane, una manciata di foglioline di basilico e la ricotta salata a scaglie.
Buon appetito
Dani

19 commenti :

  1. Mi è piaciuto molto leggere questo post. Davvero interessante. Non mi ero mai chiesta perchè la pasta alla Norma si chiamasse così. Grazie per avermi aperto un mondo.

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  2. grazie! mi regali una bella soddisfazione dicendomi questo! Una buona giornata :-)

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  3. "uno al Pere-Lachaise, a Parigi, dove riposò fino al 1876 insieme a..." non era un tomba normale ma una per After_Hour se non addirittura un Rave-Party! :D ahahahahahaha
    Bella la foto delle 5000lire...me le ricordo bene :DD
    Che dire se non, GRAZIE per questi post che leggo sempre con enorme piacere...anche se poi capisco che razza di ignorantone sono! :D ahahahahaha

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  4. Grazie Dani per tutte queste interessantissime informazioni e gustosi aneddoti, anch'io non mi ero mai chiesta perchè la pasta alla Norma si chiamasse in tal modo!
    Non ho mai assistito alla Norma ma Casta Diva la conosco bene e ogni volta che l'ascolto mi commuovo
    Cristina

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  5. Ciao! che piatto!! una pasta che oltre a tradizione ha storia e teritorialità! ottima insomma!
    baci baci

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  6. da appassionata di lirica - e purtroppo anche di pasta, che la lirica non ingrassa, la pasta si - sono estasiata e grata.

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  7. la pasta alla norma!!! è stata la mia prima partecipazione all'mtc e non avevo ancora il blog (mi sembra un secolo fa...). è una delle ricette storiche più buone in assoluto!
    giuditta pasta è stata uno dei soprani più famosi in assoluto, la primadonna incontrastata dell'800. il teatro di saronno - sua città natale - porta il suo nome e Donizetti scrisse appositamente per lei l'opera Anna Bolena.
    ecco, ho aggiunto anch'io una noticina storica ;-)
    buona giornata e complimenti per la stupendissima rosa!

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  8. le 5.000£,mamma che ricordi!!e che buona la pasta alla norma!!!

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  9. Sono sempre interessantissimi i vostri post storici!! Adoro letteralmente la Sicilia e la sua cucina.. la pasta alla norma l'ho fatta più di una volta, sempre un successone!

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  10. @ Mario, puntigliosa creatura, una parentesi mi salvava dal rave party!!!!!! per quanto me lo vedrei un happening di "un certo livello" nottetempo al Pere-Lachaise, tipo il film "Mortacci"!!!! Lo conosci? uno dei miei preferiti...
    Bacissssssimi

    @ Cristina, grazie a te e un bacione (anche a me fa venire i brividi Casta Diva)

    @ Ragazze quando storia e cucina si incontrano fan sfracelli vero? :-)

    @ Marina è un complimento splendido quello che mi fai! Un bacione

    @ Cristina è verissimo tutto ciò che dici e amplia ancora la visuale del post! Un bacio e grazie per la mia Casta Diva!!!!

    @ Mirtilla i ricordi dalle cose più normali assalgono la mente benissimo!! Buonissima giornata

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  11. Daniela grazie davvero! Comincio ad appassionarmi a questi post storici in modo quasi reverenziale, visto che ho sempre pensato che la pasta alla norma fosse un piatto tipico siciliano che derivava dal nome del paese o della zona, gnurant'!
    grazie :-D

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  12. @ Chiaretta Grazie anche a te!!! sono felicissima che vi interessino le notizie sparse che raccolgo!!!

    @ Stella, oggi mi fate proprio arrossire :-))))
    Sono felicissima che vi piacciano questi post un po' diversi... mi sa che continuerò a scriverne allora!!!! ha ha ha suona sempre come una minaccia! Buona giornata :-D

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  13. Ciao!!
    Dopo aver partecipato a quel vostro famoso contest, è un piatto che preparo molto spesso e con le dovute variazioni (basta sbirciare nel vostro pdf!) grazie per averlo proposto Daniela e per il racconto storico che ce lo fa amare ancora di piu'.
    diana

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  14. "Mortacci"...direi che è l'ideale...chi sa cosa ne pensa Muscaria?! :P ahahahahaha

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  15. Un piatto delizioso ed un post culturalmente molto utile.
    Chissà poi se in Sicilia c'è ancora l'usanza di fare un complimento a qualcosa di perfetto con il termine Norma!!

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  16. @ Diana, adorabile signora, ben conosciamo le tue capacità e posso immaginare che squisitezze prepari, sbirciando il pdf..... un super bacio!

    @ Mario :-)))

    @ Natalia si può sapere a stretto giro di posta...chiedo e riferisco! Bacioni :-)

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  17. complimenti per la parte storica, scritta bene e ricca di particolari...

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  18. 3commenti nello stesso giorno: sti post storici so proprio 'na norma! ;)
    e la pasta alla norma è buonissima!! peccato che ultimamente le melenzane mi portano prurito al palato ufff...

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  19. che sfortuna Eres!!Per fortuna invece io non l'ho tra le mie 1000 intolleranze-allergie!
    Baci

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