Vi avevo preannunciato che vi avrei spesso mostrato, come capita ogni anno, qualcuno dei miei fiori, di cui sono così orgogliosa e che mi costano ore ed ore in giardino per curarli, concimarli, potarli e tutto ciò che la semplice bellezza richiede per potersi esprimere al massimo.... Oggi è la volta della Peonia e di un suo mica tanto amichevole frequentatore, che, come spesso mi capita (ricordate la farfalla dello scorso anno?), sembra si sia messo in posa giusto per farsi fare un ritratto, in atteggiamento aggressivo, da vero macho, in attesa.....
Peonia arbustiva...
Il suo bocciolo...
...e un Misumena vatia Clerck, 1757 , in attesa....
di cosa, direte voi. Ma di qualunque cosa voli o cammini e sia disponibile a salire sullo splendido fiore rosa e profumato... approfittando del suo colore chiaro e insignificante questo ragnetto non ama faticare, tessendo affascinanti e regolari ragnatele, ma se ne sta lì, in agguato, attendendo immobile che prede anche più grandi di lui, come le api, si avvicinino, per catturarle.... eppure non si direbbe, visto la sua dimensione così ridotta.... Mai considerare poco pericoloso ciò che è insignificante....
Riso al pepe di Sichuan, zenzero e acciughe
Ingredienti per 4 persone280 g di riso Carnaroli
40 g di riso Venere
80 g di grana grattugiato
pepe di Sichuan
2 fiori di Sichuan
3 g di agar agar
4 filetti di acciuga sottolio
3 radici di zenzero
8 g di cipolla tritata
vino bianco
80 g di burro
olio extravergine di oliva
sale
Pelate le radici di zenzero e grattugiatele finemente; fatele essiccare a 80 °C per 3 ore, poi frullarle fino alla polverizzazione.
Stemperate l’agar agar in 200 g di acqua.
Spezzettate i filetti di acciuga e copriteli con il composto di acqua e agar agar, servendovi di una siringa. Lasciate rapprendere al fresco.
Cuocete il riso Venere in acqua salata.
Cuocete il riso Carnaroli alla parmigiana con la cipolla, il vino bianco e dell’acqua leggermente salata; a 3 minuti dalla fine incorporare il riso Venere cotto a parte.
Mantecate con burro e grana, unendo poca polvere di zenzero e poco pepe di Sichuan.
Per la finitura .
Distribuite il riso sui piatti piani, adagiatevi i pezzi di acciuga in gelatina, i pistilli dei fiori di Sichuan e poca polvere di zenzero.
Rifinite con un giro di extravergine.
Note : In alternativa ai pistilli dei fiori di Sichuan, che non ho, ho messo un paio di "grani" di pepe interi sul piatto e ho mescolato al riso qualche grano pestato nel mortaio, che insieme allo zenzero da un incredibile profumo al piatto.
Per ciò che riguarda lo zenzero, ovviamente il lavorarlo così come lo Chef consiglia, ne esalta il sapore: ma se per caso non avete una radice fresca, o siete un po' "di fretta" , direi che un buono zenzero già in polvere non sciupa il piatto.
Condivido l'osservazione poco pepe : il pepe di Sichuan è molto aromatico e appena pestato emana un profumo forte e un sapore deciso che potrebbero sbilanciare il piatto, quindi siate parchi sulle prime... potrete sempre aumentare la dose poi, a vostro gusto.
Altra piccola osservazione: non ho adoperato il burro per mmantecare il riso , ma un filino di olio a crudo, dal momento che nella finitura è presente... spero di non aver commesso sacrilegio....
Altra piccola osservazione: non ho adoperato il burro per mmantecare il riso , ma un filino di olio a crudo, dal momento che nella finitura è presente... spero di non aver commesso sacrilegio....
Per le acciughe in gelatina avendo preparato il piatto solo per due, dimezzando le dosi, ho ridotto leggermente le proporzioni dell'agar agar e quindi non si sono propriamente solidificate: più che altro, le riveste un velo lucido, che le rende gradevoli alla vista. Dal momento che non ho mai avuto modo di vedere lo Chef preparare questo piatto, perchè nel 2007, quando lo ha presentato ad Identità Golose, non ero presente , non so dire, con precisione, come intende lui la consistenza delle acciughe, anche perchè la foto di cui è corredata la ricetta è veramente brutta e non si capisce granché.
Comunque, al palato, le acciughe sono ottime anche così: la gelatina ne smorza un po' la forza, ma il profumo e il lieve sapore, unito a zenzero e pepe Sichuan, rende il piatto davvero ottimo, oltre che esteticamente piacevole.
Buona giornata a tutti
Dani
Studio il risotto ed anche le foto perchè per entrambi è nei particolari che si legge lo spessore e la bellezza. Sai che questi post non sono all'altezza di un primitivo come me...e quindi da buon scolaretto prendo nota e soprattuto non ti "provoca" chiedendoti coltivazioni alternative di più bassa lega...magari più allucinogene! :P ahahahahahaha
RispondiEliminaMa ti ho già mostrato l'assenzio!!!! :-)))) lo sai che qui siamo tres chic e più in basso non scendiamo proprio :-)))))!
EliminaE poi non sei un primitivo, ormai lo sappiamo bene: ieri ti habb addirittura accusato di essere snob! :-)))
Un super abbraccio
Ciao, la ricetta è molto interessante. Mi lascia perplessa l'uso del formaggio e del burro: in una ricetta profumata d'oriente ce li vedo poco. Sarà che noi italiani siamo un po' fissati e non concepiamo il riso senza formaggio. La proverò senza e poi vi diro.
RispondiEliminaCome sempre mise en place ineccepibile :-)
Jas
Jas, la ricetta è riportata paola per parola da quella pubblicata da Cracco... in effetti, lo posso confessare? io non ho messo burro, ma un filino di olio a crudo, perchè mi sembrava più adatto e proprio una spolveratina di parmigiano.... Mi è piaciuto moltissimo così lo confesso... e mi sono pure scordata di scriverlo nelle note. Rimedio subito e grazie per avermelo fatto ricordare !
Eliminanon saprei cosa ammirare prima se i tuoi splendidi fiori ,quel ragnetto che mi sembra un granchio....o questo risotto che dai colori mi fa ricordare il mare blu ,di una bella cena in barca ,mamma mia che bella sensazione,ti adoro ! soprattutto per avermi regalato in un'istante attimi di gioia .
RispondiEliminaVeronica , dicendomi questo, hanche tu mi hai fatto passare attimi di gioia!!! grazie ed un bacione
EliminaMa...non la fai bollire l'acqua con l'agar agar?
RispondiEliminaDEv'esere una poesia sto risotto mammaaaaa!
buona giornata :)
Si, l'uso dell'agar agar è quello tradizionale, ho utilizzato acqua calda poi intiepidita.... come dicevo a Jas ho riportato la ricetta parola per parola e Cracco probabilmente dava la cosa per scontata...almeno penso. Comunque io ho fatto così!:-)
EliminaBuonissima giornata anche a te
nn capisco il fatto della siringa con l'acqua e agar agar che va poi messa sulle acciughe..mi spieghi bene come deve venire questo passaggio? perchè il tutto mi sembra molto interessante!
RispondiEliminaFacciamo così ti dico come ho fatto io: ho sciolto l'agar agar nell'acqua calda, poi ho disposto in un contenitore da frigo tipo tupperware per capirci, le acciughe spezzettate e poi con un cucchiaio le ho ricoperte con l'acqua e agar agar.
EliminaSpero di esserti stata di aiuto.
Buona serata :-)))
Ellapeppa!!! Qui già non trovo il pepe di Sechuan, figurati i fiori...;O)
RispondiEliminaE' un gran bel risotto!!
grazie Bruna!! ti dirò è stata la stessa esclamazione che ho fatto io quando ho letto gli ingredienti!!! :-))))
Eliminagusto questo risotto al solo leggerne la ricetta: deve essere un'armonia di sapori che non mi dispiace per nulla....anzi..... E devo dire che, mentre all'inizio ho pensato che gelatinare le acciughe fosse un "di più" inutile, volto solo all'apparenza, il fatto che tu abbia detto che ne smorza il sapore ha "rimodellato" il mio pensiero in vista dell'armonia di cui sopra...Questo risotto mi fa brillare gli occhi ed è davvero elegante.
RispondiEliminaGrazie Giulietta! è esattamente il motivo per cui l'ho scelto, l'eleganza dell'insieme, visiva e come del gusto. Sono contenta che tu condivida la mia curiosità! Buonissima serata
EliminaCiao, che ricetta raffinata e ricercata nel gusto! L'abbinamento di due tipi di riso, un pepe particolare e altri ingredienti ben studiati, ne fanno un piatto unico!
RispondiEliminabaci baci
ciao ragazze!! Cracco in effetti è una garanzia da questo punto di vista! Un abbraccione :-)
EliminaMi piacciono da matti le peonie, adoro le ricette di Carlo Cracco dagli accostamenti inusuali....ma quella bestiolina lì, incrocio fra granchio e ragno (d'ora in poi guarderò o granchi con in maniera diversa ......) non è uno dei miei preferiti!
RispondiEliminaSono una di quelle che non fa un plissè per un topo ma per i ragni...beh è un'altra storia.
Hahahaha concordo: non è decisamente una bellezza... ma era tanto particolare, nell'atteggiamento e nello ...sguardo, che ho voluto farvelo vedere.... Ma perbacco, NO, NON è proprio una gran bellezza!!! :-)
EliminaBuona giornata
me l'ero perso questo risottino stuzzicante...ma perchè non me l'hai mandato per la raccolta UN'ACCIUGA AL GIORNO??? Poco male, me lo piglio da me :-))
RispondiEliminagrazie
ciao
Cristina