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mercoledì 28 settembre 2011

Ervamo in 24... e il primo che dice di nuovo che sono bionica....

NB Le foto di questo post si riferiscono tutte a Cheese. Quelle del pranzo casalingo, infatti, sono rimaste nell'etere, fra un civico e l'altro, visto che il file della Dani è troppo pesante per essere scaricato dai potenti mezzi tecnologggici di cui dispongo.E il neurone è troppo malandato per accorgersene per tempo. Ergo, bisogna aspettare che intervenga da casa e, trattandosi del giorno in cui "mi tocca", non so dove l'abbia portata la pazza gioia a cui si darà (se nell'armadio della figlia grande o a potare qualche albero del giardino, intendo). Appena la scovo, sistemiamo tutto.

cheese 2011




... la minaccia è tutta nei puntini.
Perchè stavolta, contrariamente al solito, sono andata in tilt. Ma siccome ho capito perchè, ve lo racconto, a mo' di memento, per me e per chi di voi è solito organizzare pranzi e cene per un numero di persone superiore a quelle che, di solito, possono stare attorno ad un tavolo. 
Ma prima, un po' di antefatti. 


Antefatto numero uno: mostratemi un formaggio, di qualunque foggia, stagionatura e provenienza- e dirò sì al colesterolo. Non so resistere- e più invecchio e peggio è. Rasento la demenza senile, intendo, da tanto perdo i freni inibitori. A casa, bene o male, è facile trattenersi. Abito nella regione d'Italia più povera di latticini e il formaggiaio più fornito del quartiere lo si paga con la lametta, anzichè col portafoglio. Ma appena varco i patri confini, è finita. Non me ne lascio scappare uno. Quest'anno, peggio  meglio delle altre volte, perchè prima sono stata in Valtellina, per malghe e latterie. E poi siamo andati a Cheese. Vale a dire, all'
Antefatto numero due: con tutta che ogni volta faccio programmi anticipati, non ero mai riuscita ad andarci. Mi riducevo sempre a dover rinunciare e a consolarmi con i racconti degli amici e le degustazioni del pusher, riproponendomi di volta in volta che alla prossima manifestazione, avrei tagliato il nastro e, finalmente, ce l'ho fatta. Non a tagliare il nastro, ma ad esserci- e pure per tempo, vale a dire il pomeriggio del venerdì, quando la fiumana del fine settimana era ancora di là da venire. Ve la faccio breve: se mai dovessi immaginare il mio angolo di Paradiso, lo vorrei così: banchi di formaggi a perdita d'occhio, uno migliore dell'altro, con produttori che lavorano col cuore, prima ancora che con la calcolatrice, orgogliosi del lavoro delle loro mani e desiderosi di condividerlo con te e con chiunque si avvicinasse ai loro banchi. Superfluo aggiungere che, in quei giorni, io ero il ritratto della bontà e della pazienza e mi sono resa disponibile a tutto, dalla prima caciotta all'ultima mostarda, tornando a casa con un bottino da favola, che è andato a far compagnia agli amici lombardi, in attesa sul secondo ripiano del frigo. Il che costituisce l'
Antefatto numero tre: ovvero: non aprite quella porta. Detto del mio frigo, ovviamente, che nel giro di una settimana si è trovato ad ospitare una trentina di tipi di formaggi diversi, la maggior parte dei quali di capra e quasi tutti non sottovuoto. Non vi dico le scene, dalla prima bottiglia del latte del mattino alla sistemazione degli avanzi della sera: la creatura che scappava sul balcone, urlando "liberatemi!", il marito, flemmatico, che affrontava il pericolo armato di citazioni letterarie ("c'è puzza di bambino morto" in primis- J.K.Jerome, Tre Uomini in barca) e confesso che, la volta che ho aprto il frigo soprappensiero, mi era anche venuto in mente il famoso coniglio, "che sta' a vedere che l'abbiamo trovato". In ogni caso, la situazione era davvero al limite, per cui o arrivavano i Nas o invitavo un po' di gente. E con questo, arriviamo all'ultimo degli antefatti, l'
Antefatto numero quattro. Parenti Serpenti- ma anche no: o meglio, decisamente no, se le riunioni di famiglia avvengono nei modi in cui abbiamo preso a rivederci in questi ultimi tempi, sulla scia dei contraccolpi della botta di quest'inverno. Ricevo io- e guai se non fosse così. Ufficialmente, è perchè ho la casa più grande di tutti, ufficiosamente è perchè non vedo l'ora. Mi piace ricevere, mi piace cucinare e sono immensamente felice di poterlo fare in questo momento e con queste persone. e loro, a quanto pare, contraccambiano, visto che al giovedì si sarebbe dovuti essere una decina, e al venerdì avevamo perso il conto...


cheese 2011

Ora che avete gli antefatti, ecco il menu
antipasto ale

Aperitivo
Palline di robiola di capra al pistacchio e acqua di rose


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Primo piatto

Degustazione di formaggi (c'erano anche due salami di culatello, la fine del mondo)
formaggio formag

Vi dico solo gli abbinamenti
1. pane: 
panini morbidi al burro, con semi vari
pane alla zucca
crackers all'acqua (comprati)
TUC (comprati)
bibanesi (comprati)

pani
2. mieli
lavanda
corbezzolo
erma medica
castagno 
acacia

salse

3. mostarde/composte/confetture
mostarda di arance de Le Tamerici (una bomba)
cotognata della suocera
confettura di ciliegie e peperoncino
gelatina di moscato e peperoncino
gelatina di moscato e mirtilli
gelatina di fiori di sambuco e moscato
confettura di fichi e barolo
confettura di pere e cannella
marmellata di pomodori rossi
cognà

crostata di mele al rosmarino

dolci
Linzer Torte
Bonet
e una Cassata comprata da mia sorella (buona), visto che quel giorno il mai troppo adorato "bellodellazia" ha compiuto 15 anni. 

cheese 2011

Ho cucinato solo il venerdì mattina, con mia mamma, preparando antipasti, crostate e pani. Ho iniziato tardi, un po' prima delle nove e alle due era tutto sfornato. Poi ho fatto la spesa e ho preparato il bonet. Il tutto con il pensiero ricorrente del "the day before"- e cioè: "c'è poca roba"
Al sabato mattina, è iniziata la parte più noiosa dell'allestimento della tavola: vi dico solo che per mettere 5 tipi di miele in 15 ciotoline ho sacrificato un quarto d'ora e i resti del sistema nervoso. Dopodichè, ho poseguito appiccicosa per tutta la giornata. Stavolta, però, la costante era un'altra- e cioè: "c'è troppa roba". Però, me lo tenevo per me. Almeno finchè non è arrivata la Dani, a fare le foto e a sottoporsi alla dura prova dell'assaggio (leggasi: a spazzolarsi tutti i fondi delle pagnotte " che da domani mi metto a dieta, mmmh, belin ale, che buono, un pezzettino solo e poi basta") e quando ho parlato di tagliolini al limone ha strabuzzato gli occhi e ha detto "Il primo??? Ma sei matta??? Con tutta questa roba???". E così, abbiamo insieme firmato la mia condanna. 

cheese 2011

Non so se ho mai scritto qui sopra quello che continuo a ripetere da anni, ogni volta che mi si chiede come faccio a ricevere a multipli di dieci, ed anche con una certa frequenza: tutto sta nell'organizzazione. Cucinare è l'ultima cosa e, volendo, anche riordinare lo è, se prima ci si organizza per bene. "Organizzare" significa un miliardo di cose, la più difficile delle quali, per me, è combinare il numero di piatti con le portate del menu e i programmi della lavastoviglie. Tanto che, di solito, prevedo piatti in ceramica solo per il piatto caldo e per i dessert: altrimenti, finger food, alla faccia dei puristi flagellatori delle mode, che reclamano i vecchi antipasti e le cene sedute. Stavolta, però, era diverso: perchè i formaggi avevano bisogno di un piattino e non vi dico la profusione di forchettine e cucchiaini per la degustazione. Ergo, 24x24x24 piatti, più 24 flut, 24 bicchieri da acqua e 12 calici da vino rosso. Per non parlare delle ciotoline, dei taglieri e della posateria. Se avessi ceffato l'organizzazione, mi sarei trovata la microcucina invasa da roba da lavare- e così è stato. Perchè questi benedetti tagliolini al limone sono diventati non una portata obbligata- e obbligatoriamente lì, fra l'antipasto e la degustazione. Ma l'optional, al termine dei formaggi. Al quale, naturalmente, nessuno ha saputo dire di no. Ragion per cui, ho dovuto cucinare con gli ospiti in salotto (di solito, evito di farlo) e con una cucina che sembrava un camppo di battaglia (dopo la battaglia, ovviamente, e pure cruenta). E mi son ritrovata a lavare piatti fino alle cinque del pomeriggio, sempre con gli ospiti (in cucina, stavolta) e sempre nella confusione più totale, che aumentava a mano a mano che mi illudevo di mettere ordine. 

cheese 2011

Però, alla fine, eravamo tutti contenti. E io più di tutti, perchè vivo di gioia riflessa- e in certe situazioni, in certi momenti e con certe persone, ancora di più. Tanto che sto già immaginando la prossima, grata ad una stagione prodiga di prodotti della terra e capace come nessun altra di offrire occasoni per godersi il calore della propria casa e dei propri affetti. Immagino zucche, castagne e tartufi, e zuppe colorate, pani profumati, carni che grondano sugo e dolci morbidi in cui affondare il cucchiaio. Ma prima, abbiamo ancora una cosa da fare- l'ultima, domani. E poi un po' di fiato da trattenere. Specie davanti alla porta del frigo, dove son finiti i miserevoli resti di sabato scorso...
a venerdì, con Masterchef
Ale
P.S. prima che me le chiediate: nei prossimi giorni, metto un po' di ricette.

22 commenti :

  1. Ma per gli amici blogger...non è prevista alcuna data a casa tua...le motivazioni potrebbero essere tante...farti perdonare ad esempio che non ti 'sbottoni' su certi argomenti (tiè tiè tiè :P ), per rimediare a tutte le volte che ci fai sentire piccoli-così per essere andati nel pallone con sole sei persone a cena, per compensare il fatto che segui "quasi" costantemente un milione di cose senza (almeno così dici!) assumere sostanze psicotrope, per rammentarmi spesso e volentieri che tu volendo Muscaria la vedi al bar della menopausa ed io mi devo accontentare di scampoli di sms...
    Dici che è meglio che mi fermo?! :p ahahahahaha

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  2. ma questo è L Inno alla Gioia (di vivere)!!!!!! Continua così e...fattene un baffo, anzi dieci, anzi 100 e pure 1000 : in barba al colesterolo, alle diete e pure ai sensi di colpa!

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  3. anche io adoro i formaggi.... quando sono a dieta, infatti, non li compro nemmeno! sarà perchè discendo da una famiglia di "fabbricatori" di parmigiano reggiano? un bacio

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  4. Ale, ho cominciato a sbavare davanti alle foto - sono pure io una fan appassionata dei formaggi - e apprendere che erano le foto "sbagliate" non mi ha scoraggiata neanche un po'. :-D

    Sfido la tua ira dicendo che SEI bionica, perché per organizzare una cena per 24 persone occorre essere bionica, non ce n'è. E se per te cucinare è l'ultima cosa (e avendo condiviso la tua cucina so che è verissimo), sappi che per noi comuni mortali non lo è affatto. GRANDISSIMA!!!

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  5. Ciao! Che spettacolo! Anche per me il formaggio è un punto debole: lo adoro in tutte le sue forme e da quando ho scoperto le degustazioni con miele e composte varie, ancora di più. Purtroppo quest'anno ho dovuto rinunciare a Cheese causa "fidanzato steso dalla varicella". Ma la prossima edizione sarà mia!!
    Un abbraccio, Serena :o)

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  6. mammamiachepost... già al "formaggiaio che si paga con la lametta" ero stesa!!! voglio anch'io un marito che citi J.K.J., voglio anch'io essere appiccicosa con tutti quei mieli lì, voglio anch'io trattenere il fiato davanti al (tuo) frigo!
    perfavoreperfavoreperfavore: metti per primissima la ricetta del bonet?
    buon masterchef e... grazie!

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  7. ho seguito uno dei tuoi consigli e ho acquistato un libro in cui ci sono tante indicazioni su come abbinare i menu in base agli ospiti che ricevi, consigli e ricette particolari. ma questa è roba dell'altro mondo...superlativo. come tutto ciò che sai fare tu, del resto!
    Stefania P&S

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  8. Una domanda sola: perchè non mi hai invitata? Pat

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  9. Questa è la prima volta che sono contenta di non abitare di fianco a te, perché altro che J.K.J. ... io ti avrei citata per odori molesti... a parte questo (e l'appoggio incommensurabile al buongusto di tua sorella che sceglie la cassata come torta di compleanno!), appoggio Gambetto: e a noi non ci pensi??? ;)))

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  10. Allora potremmo far così, tu cucini io organizzo e la dani assaggia e lava. Sono bravissima ad organizzare e faccio anche il controllo di gestione con tanto di fogli di xls. Quando venite alla mostra a Firenze si organizza una bella cena.

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  11. si appunto ..e noi????? ....sono stesa...e sbavo..io amo i formaggie ....solo a guardare le foto...non ce la posso fare..vado a prendere almeno un pezzettino di ottimo Parmigiano Reggiano, al momento solo quello ho....SIGH!!

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  12. Mario, non mi sbottono perchè so' donna moriggerata e tengo pure i reumatismi ;-)
    e comunque, bastava dirlo, che volevi un posto al caffè della menopausa! Te lo teniamo, la prossima volta!!!

    emmetì, è la schiena, che non se ne vuole fare un baffo, di me...:-)

    Lally, ma che meraviglia! chissà quante cose che hai imparato e che ti porti dietro... queste son ricchezze rare, di cui impariamo a renderci conto ora, purtroppo e per fortuna... non ho dedicato nessun post a cheese ma se lo avessi fatto avrei parlato solo dell'amore dei produttori per i loro formaggi. E più erano "semplici" e più questo amore era sincero e appassionato.

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  13. Mapi, una delle prossime la dovremo fare per noi. Mario non dice mica sbagliato :-)


    Cristina, ok: bonet in pole position!

    stefania, fondamentalmente, io mi diverto a fare tutti questi abbinamenti. E quando si tratta di formaggi, vado in visbilio...

    Patty. perchè mi stai antipatica, che domande :-))))) (ma verrà il giorno che ci incocceremo, prima o poi...)

    Stefania: secondo me, se non ci sbrighiamo a farli fuori, 'sti formaggi, l'odore molesto arriva fino a Palermo...:-)

    Silvia. ci sto, ci sto, ci sto, assolutamente ci sto :-)

    Flavia, vuoi favorire??? :-)))
    ciao e grazie a tutti
    ale

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  14. Io sai stata anche peggio, certo che queste foto mi fanno già così tanta acquolina!
    Ora ti faccio ridere: una volta in un quiz nonsopiùdove c'era la domanda "tre cose che ti porteresti per unviaggio sulla luna" e io che cosa ho pensato tra le mie? Una forma di formaggio stagionato! ahaha! irrinunciabile proprio!

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  15. Dopo aver letto quanto sopra, non so più se siato un bene un male non essere venuti a Cheese! Un bene senz'altro per il portafoglio, perché son sicura che Giorgio avrebbe acquistato un quintale di formaggi, di conseguenza anche un bene per la dieta che...non inizia mai. Un male invece perché sono anni che ci ripromettiamo di andare e per una ragione o l'altra non ci riusciamo mai!
    Baci,
    Valeria

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  16. 2 parole anzi 3.....colesterolo a meeee!!!!!!

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  17. Cinzia, rido!!1 ma io avrei pensato uguale!

    Vale, vorrà dire che rimedierai con il TARTUFO!!! stiamo pensando al fine settimana del 13 novembre, come ti sembra?

    Rosaria, :-)))
    ciao
    ale

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  18. Per noi va bene: al momento non abbiamo alcun impegno per quel we! Attendo nius!

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  19. oh come mi piacerebbe vederti all'opera!Oh come condivido con te, oltre al nome, anche la passione per i formaggi di ogni foggia e più stagionati e più "puzzoni" sono più mi piacciono!Oh come condivido con te la mefitica esperienza del formaggio appestante di morte tutt'intorno...almeno i tuoi stavano in frigo...io in francia mi son portato il sublime odore di capretta montanara per tutta Versaille...e grazie a lui...ehm non ho trovato file...ci si apriva il vuoto intorno ;PP Cheese power!

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  20. Ripasso di qui perché non mi posso esimere. Intanto mi prostro anche io come Cristina per avere la ricetta del bonet, la cui sola visione mi provoca estasi mistiche. Poi rispondo al tuo messaggio di ieri per lasciare un messaggio alla creatura: è il mio mito! Il quinto di violino è un anno cruciale, se non sbaglio ha l'esame a fine corso, no? Sono certa che passerà un anno fantastico visto l'ingresso in orchestra. E su quel film, l'ho visto solo 7/8 volte, comincio a sapere i dialoghi a memoria e mia figlia è stata trascinata nella stessa fissazione (mamma degenere). Ma che ci posso fare? Io adoro Tchaikovski. P.S Mi sono sempre dimenticata di dirti che mia sorella si chiama Alessandra! Un bacio.

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  21. Nooooo! Quanto avrei voluto essere dei vostri!
    Alla faccia di quel Cerbero della Dietologa, dei chili di troppo e del colesterolo spiritoso!
    Altro che donna bionica! Quando leggo le tue cronache di un WE di paura, mi sento un impiastro.
    Io che sto cercando di organizzare con una mia amica, un pranzo domenicale a 8 per fare le *prove tecniche
    del pranzo di Natale* e mi pare già un’impresa ciclopica!
    Altro che Desperate Housewives…. DESPERATE…. e mi fermo qui!
    (Se non ti fosse di troppo disturbo, mi invieresti via e-mail il nome del tuo Pusher o
    della sostanza che ti *cali* - da troppo tempo ormai nn ottengo più risultati con Gerovital
    e Supradin…. ;-) )
    Nora

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  22. Alessandra, un giorno racconterò di cosa ho combinato a Caen, con una borsa frigo piena di formaggi, a cui mancava il "ghiacciolo" per tenerli al fresco. Prima, però, devo aspettare che siano morti di vecchiaia tutti i testimoni... non sia mai che mi rintraccino!!!!

    Patty, anno cruciale, questo e quelli prima e quelli che verranno. e pensa che lei vuol fare l'orchestrale. E' l'età delle grandi ambizioni, dei sogni da solisti, delle carriere a tavolino- e lei ti dice serena: "ho tutti i numeri per poter entrare in una buona orchestra". D'altronde, il lato positivo di questo vivere "trenci" di mia figlia è proprio questo voler sempre "stare con", raramente contro, assolutamente mai sopra. Io mi ci son marcita il fegato, perchè sono diversa, più competitiva, grintosa, perennemente insoddisfatta. Lei ride di continuo- e a ramengo tutte le fisime di sua madre :-)))
    ok per il bonet, prossimamente su questi shcermi

    Nora :-))) fidati: la sostanza si è avariata, assieme alla sottoscritta :-)))
    ciao
    ale

    RispondiElimina

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