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giovedì 28 ottobre 2010

mtc- la MelApple Pie di Monica

la melapplepie di monica

Questa è stata una sorpresa. Di quelle che proprio uno non si aspetta- e che quindi valgono doppio. E che poi finiscono per valere triplo o quadruplo se la nuova amica dell'MTChallenge è, anzitutto, una persona deliziosa, e poi una cuoca fantastica. Così fantastica che, da quando ho assaggiato la sua ribollita, so che non riuscirò più a trovarne una uguale: e credo di non essere la sola, a pensarla in questo modo.
Quindi, è un grande onore :-) per noi chiudere questa sfida con la ricetta di Monica, altra toscana doc e un'altra che in cucina non scherza, proprio per niente: d'altronde, come pensate che le sia venuta in mente questa Mel-Apple Pie? Consultando ricettari? Consumando gli occhi su Internet? Facendo prove su prove? Macchè: aveva delle mele...

LA MELAPPLEPIE DI MONICA

la melapplepie di monica



Non so con quale coraggio partecipo a questa sfida, visto i bellissimi piatti già presentati, complimenti a tutte!comunque, visto la domenica un po’ noiosa, ho pensato di divertirmi un po’ in cucina .
Avevo nel portafrutta delle mele , veramente belle da vedere tutte assieme ,pensavo che sarebbe stato un peccato tagliarle in più parti così ho cercato di creare un dolce che mantenesse la forma di questo” famoso” frutto,(da Adamo ed Eva a simbolo di N.Y. ed Apple Inc.)

MELAPPLEPIE

Ingredienti:


per la briseè

250gr. farina

125gr. burro

2 cucchiai di zucchero a velo

70gr.d’acqua

un pizzico di sale

un pizzico di cannella

per il ripieno

4 mele

4biscotti tipo digestive

uvetta

rum

panna liquida(4-5 cucchiai)

zucchero di canna

per la salsa

succo di melagrana

zucchero


Preparare la pasta brisee,lavorando con le dita il burro con la farina fino ad ottenere un mucchio di” briciolame”, formare la fontana aggiungere l’acqua, il sale, la cannella e lo zucchero a velo impastare velocemente e riporre in frigo avvolto da pellicola trasparente.Mondare le mele,togliere il torsolo(senza forare la base)e porle in una casseruola con acqua ,zucchero e un pezzetto di cannella ,lasciar cuocere per 10 min.Scolarle e lasciarle raffreddare .Una volta fredde tagliare la calotta e con molta pazienza,svuotate le mele di un po’ della loro polpa.Mettere quest’ultima in una ciotola con i biscotti sbriciolati ,la panna e l’uvetta ,precedentemente tenuta a bagno nel rum. Riempite le “scodelline” di mele con questa poltiglia e cospargere il tutto con zucchero di canna,chiudere con la parte superiore della mela. Stendere la pasta e ritagliare dei quadrati di circa 15x15 porre su di essi le mele e cercare di rivestire il frutto aiutandovi con le dita e con un coltellino ben affilato , lasciando una piccola apertura nella parte alta per permettere allo zucchero durante la cottura di fuoriuscire, evitando così che la pasta si rompa.Pennellare con un uovo sbattuto ed infornare a 180° per 30-40 min . a seconda del vostro forno.
Buom” appletite “ a tutti!

domenica 24 ottobre 2010

la Liciaaaaaaaaaaa- SWEET AND SOUR YOUNG BOAR & APPLE PIE

licia1


Quello che segue è lo stralcio di una conversazione avvenuta fra la sottoscritta e l'autrice di questo capolavoro, non più tardi di ieri pomeriggio, sotto l'ignara Apple Pie di Valeria. La riporto integralmente, come si fa coi verbali dei Carabinieri

"credo sia ormai imminente l'esposizione al pubblico ludibrio della mia "ciofeca" galattica ;-DDDDDD"

"Licia, domani, ti tocca. Domani alle tre, sempre che blogger non impazzisca come oggi. Ma in ogni caso, lo saprai dall'interruzione dei programmi TV- edizione straordinaria, una ciofeca in rete :-)))"

Vi è tutto chiaro? La Licia, che è donna di grande acume, aveva intuito che di lì a poco sarebbe toccato a lei, finire su queste pagine e quindi, con una abile mossa tattica (da donna di grande acume qual è), aveva anticipato i tempi.

Al che la sottoscritta, che quanto ad acume non è seconda a nessuno e meno che mai alla sua amica, aveva dissimulato la sorpresa per lo spiazzamento, facendosi vedere pronta e preannunciando l'apparizione dell'Apple Pie alle tre di domani- oggi, per chi legge.

Che per me erano le 3 p.m., cioè le 15, cioè l'ora in cui, se blogger non va in palla come ieri, dovrei riuscire a pubblicare questo post.

Invece, per la Licia, erano le tre di notte.

E siccome è tipa impaziente, lei alle tre di notte era già in piedi, in puro stile "io c'ero" , a ravanare nel blog alla ricerca della sua torta.

La mail di reclamo è arrivata puntuale all'alba (che è l'ora solita in cui io e lei comunichiamo: oltre all'acume, ci unisce la sveglia)- ed è praticamente da allora che rido come una deficiente (acuminata), senza riuscire a smettere. Ogni volta che ci provo, mi sovviene l'immagine di lei che si aggira per casa nella notte, incurante del povero scultore che anela a sonni tranquilli, con in mano la cornetta del telefono, per chiamare Ted Turner , Murdoch, Mentana e Minzolini, fino alla redazione di TeleChivassoNews, per chiedere disperata com'è che non hanno interrotto le trasmissioni....

Capite perchè è impossibile non essere così tanto amiche????

licia

SWEET AND SOUR YOUNG BOAR & APPLE PIE

Ovvero come partire dal sillogismo aristotelico ed arrivare molto, molto lontano


Un mio prozio, in età decisamente avanzata, affermava spesso e con evidente ironia: “Più invecchio e più divento intelligente”.


Ed io, con cotanti ascendenti, potevo essere da meno? Invece di ammettere che, con l’avanzare dell’età, dormo sempre meno, con altrettanta ironia, preferisco dire: “Meno dormo e più rifletto”.

Durante una di queste mie (sempre più) frequenti e profonde riflessioni, un flash back mi ha riportato ai tempi del Liceo.

Tenere palpitazioni? Ormoni a ruota libera? Brufoli incontrollabili? No, niente di tutto questo.

Dopo decenni di oblio, mi è venuto in mente, niente popò di meno che, il sillogismo aristotelico: ragionamento logico-deduttivo, adatto a tutte le stagioni, che, se usato con nonchalance, può togliervi da qualsiasi impiccio.

Sono partita da alcune considerazioni sul mio giardino, sui cinghiali e sulle loro razzie, attualmente concentrate su un albero di mele, dai rami così carichi da arrivare a toccare il suolo.

Questo il sillogismo conseguente:

  • Le mele sono mie

  • Il cinghiale mangia le mele

  • Io mangio il cinghiale

Invertendo l’ordine dei primi due fattori, il risultato non cambia: io continuerò a mangiare il cinghiale, a dispetto di tutto e di tutti.

Ipse dixit!!!! E non c’è nulla da aggiungere né da recriminare.

Dopo numerosi altri voli pindarici, amarcord nostalgici, considerazioni, elaborazioni, elucubrazioni…..

passando per le ‘mpanatigghie della Dolceria Bonajuto, per i caldi profumi d’oriente e per l’irresistibile british mood…. sono approdata nuovamente in cucina, per concepire questo compendio di nefandezze gastronomiche senza eguali.

Non ci avrei scommesso nemmeno un centesimo….. eppure, tutto sommato, questo scempio non soltanto è commestibile…. è persino gradevole.

Lo scultore, dopo aver ripulito accuratamente il fondo della pentola, mi ha guardato con aria interrogativa, apostrofandomi così: “Che te sei fumata, stavolta????”, pur sapendo benissimo che fumo esclusivamente generi di Monopolio.

Quale messaggio subliminale avrà voluto mandarmi??????


Per gli intrepidi, per i curiosi e per chi non è né l’uno né l’altro (ma mi vuole veramente bene), provo ad illustrare come ho fatto.

INGREDIENTI:

  • Gr. 500 circa di polpa di cinghiale da latte

  • 4 melette croccanti e profumate (anche le annurca vanno benissimo)

  • Uno scalogno

  • Olio EVO

  • 1 cucchiaio abbondante di aceto di mele

  • Un bicchiere di vino rosso corposo

  • Brodo vegetale

  • Spezie miste in polvere ( coriandolo, chiodo di garofano, semi di carvi, anice stellato, noce moscata, cannella)

  • Paprica affumicata

  • Sale, pepe nero, pimento

  • Gr. 50 di cioccolato fondente al 70% (quello di Modica, sarebbe perfetto)

  • Una patata dolce (media)

  • Pasta brisée (300 gr. farina debole + un pizzico generoso di spezie miste, 150 gr. burro freddo, un pizzico di sale, due cucchiai rasi di zucchero, mezza tazzina di acqua ghiacciata o quanto basta ad ottenere un impasto liscio e non appiccicoso)

  • Un tuorlo per lucidare la superficie del pie.


PREPARAZIONE

Per prima cosa, si prepara la brisée:

Si incorpora il burro freddo alla farina speziata, fino a formare tante briciole. Successivamente si aggiunge il sale, lo zucchero e l’acqua, impastando velocemente. Si lascia riposare in frigo, per almeno un paio d’ore.

Poi si passa al ripieno:

Si taglia a cubetti il cinghiale (se è giovane, non ha bisogno di marinatura), si trita lo scalogno, si affettano le mele (sbucciate) e si pone il tutto sul fuoco vivace, con un bel giro d’olio EVO.

Dopo la rosolatura, si spruzza l’aceto di mele, facendolo evaporare completamente. Poi si versa il vino (riscaldato precedentemente). Si aggiungono le spezie, la paprica affumicata, sale, pepe, pimento e si porta il tutto a cottura, a fuoco lento, aggiungendo (quando serve) un po’ di brodo vegetale bollente.

Quando la carne è tenera, si toglie dal fuoco e si aggiunge la cioccolata e la purea di patata dolce (passata a setaccio). Si mescola fino ad ottenere un composto ben amalgamato ed abbastanza compatto.

Infine si compone e si cuoce:

Si stende 2/3 di pasta sulla teglia (incluso il bordo). Si versa il ripieno, ormai freddo, livellandolo bene. Si copre il tutto con un altro strato di brisée, lasciando al centro un buco (camino) per la fuoriuscita del vapore.

Si rimette in frigo e si accende il forno, portandolo a 200°. Quando il forno è in temperatura, si spennella la superficie del pie con il tuorlo d’uovo e s’inforna immediatamente.

Dopo il primo quarto d’ora di cottura, si può abbassare la temperatura a 180°, per non far scurire eccessivamente la crosta.


Non so se si possa considerare un piatto dolce o salato. Posso soltanto dirvi che si serve freddo. E ciò deve bastarvi!!!!!


Le foto sono una schifezza perché il sant’uomo di nome Paul è a Genova!!!!!


mtc- apple pie salad Cuba style di Deborah


deborah

New Entry degli "anche no", ma vi dò un indizio: siccome non avevo idea di cosa fare, "ho dato un'occhiata alla fruttiera" ... e chi è, qui dentro, quella che ha la fruttiera magica, che "avevo tre limoni e ho fatto un lemon curd"????
Prima che saltiate su a dire che non si può partecipare due volte*, vi dico subito che non è di Simonetta che stiamo parlando, ma di Deborah, che di Simonetta è la nuora. E che è una delle "pasticcere" più brave che io conosca. Datele una ricetta di un dolce, anche il più banale, e ve lo trasformerà in un piccolo capolavoro. Se non ci credete, date un'occhiata a quello che ha combinato con l'apple Pie della sfida e con quello che c'era nella fruttiera: è riuscita a trasformare un'idea veloce in un dessert da sera, con una presentazione raffinata ed un gusto per gli accostamenti che ne rivelano la grande maestria.
E dire che, dopo la mela nello scrigno della suocera, si disperava, pensando di non avere più idee...

*chi l'ha detto? potete partecipare con quante ricette volete. Basta che siano buone :-)

L'Apple Pie Salad Cuba Style
di Debora


L'idea di questa particolare Apple Pie mi è venuta una sera durante una cena con amici per i quali non avevo preparato il dolce, proprio io che muoio per i dolci!!!! Allora che ho fatto: ho dato un'occhiata alla fruttiera, una sbirciata alla dispensa dei dolciumi (come farebbe la mitica Nigella!), et voilà il gioco è fatto, ho tagliato tre mele a tocchetti e le ho reinventate come farebbero i Cubani: caramellate e fiammeggiate con un bel bicchierino del loro stupendo Rum! Peccato non aver avuto della pasta frolla come ho invece avuto questa volta! Ecco quindi la mia versione della Apple Pie che unisce, almeno nei sapori e nei profumi, due paesi che invece sembrano così lontani, gli Stati Uniti e Cuba!


APPLE PIE SALAD CUBA STYLE

deborah
Ingredienti:
Per la "ciotola" che contenga la macedonia
Pasta frolla rigorosamente eseguita come mamma Annalù ci ha detto ( e devo dire che mi son trovata benissimo, da ripetere!)
Per la macedonia calda:
4 mele granny smith
il succo di un limone non trattato
3 cucchiai di pinoli
3 cucchiai di uvetta sultanina
1 cucchiaio di granella di nocciole
4 cucchiai di zucchero di canna
1 bicchierino di ottimo Rum Cubano
50 gr di burro
una spolverata di cannella
Procedimento:
Tagliare le mele a tocchetti e mescolarle con il succo di limone, i pinoli, due cucchiai di zucchero presi dal totale ed una spolverata di cannella. A parte ammollare l'uvetta nel rum
Stendere la pasta frolla ad uno spessore di mezzo centimetro, ricavarne una cialda a forma di mela, utilizzare l'altra per riempire uno spampino antiaderente, imburrato ed infarinato, e far cuocere "in bianco" per 15 minuti ( non come me che mi ce la son scordata !!!! ), sfornare e far freddare il guscio nello stampo, sarà la nostra "ciotola" per la macedonia.
Appena freddo sformarlo sul piatto da portata e fiammeggiare le mele in padella con il resto dello zucchero di canna ed il burro a tocchetti, il tutto si deve caramellare per bene.
Riempite "la ciotola" di pasta frolla con la macedonia calda e appoggiatevi sopra la cialda a forma di mela...
Buon appetito
Deborah

sabato 23 ottobre 2010

L'Apple Pie di Mary Pie- e siamo zieeeeeeeee!!!!!

apple pie di Mary Pie


La Allegra Comunità di Menuturistico è lieta di annunciare urbi et orbi che da qualche giorno siamo diventati tutti zii: è nato infatti l'Apple Pie di Mary Pie, il primo blog che prende il nome da un contest- e diteci voi se non è roba da commozione. La parentela è ovviamente condivisa con gli Assaggidiviaggio e, visto che non è di paternità che si parla, possiamo estenderla senza tema di imbarazzo alcuno a tutti quelli che, dalla frequentazione di MT, avevano attinto un altro interrogativo da aggiungere alle lancinanti domande sul senso della vita: "ma la Mapi, ce l'ha un blog?"

Da qualche giorno, ce l'ha.
Ed è un blog spettacolare, a cominciare dal titolo. Che è stato un colpo di genio dei suoi, appena ha saputo della ricetta dell'MTC. "Cosa farò, non lo so: ma il nome ce l'ha già: l'Apple Pie di Meri Pai". Quando abbiamo smesso di ridere, abbiamo pensato che una genialata di questo genere non poteva finire qui. E visto che era da un po' che le lavoravamo ai fianchi, con la storia del blog, alla fine si è decisa e ci ha fatti tutti felici.

E se ancora vi state chiedendo il perchè di tutta questa gioia, fate un salto qui sopra- e lo capirete subito!

L'APPLE PIE DI MARY PIE

di Mary Pie Brush

apple pie di Mary Pie


Adoro tutti i dolci di mele e lo strudel è il mio dolce preferito in assoluto.

Di tutti gli impasti poi, quello della Apple Pie mi ha sempre colpita, tanto che nella mia mente l'ho subito catalogato come una pasta sfoglia veloce, da preparare al momento se ne ho bisogno e non ho tempo di andare al super sotto casa per comperare quella già pronta (che in ogni caso di solito evito come la peste).

Tutto ciò premesso, devo ammettere che per questa tornata del contest ho veramente poche idee, e confuse per giunta. Come dice Fabio, ho provato ad appleicarmi, ma tutto quello che sono riuscita a fare è stata una pesante strizzata di occhi alla Ale e la sua crostata di mele al rosmarino, oltre a un palesissimo tentativo di corruzione della giuria consumatosi lo scorso week-end a Siena.

Ed ecco che cosa è venuto fuori:

LA APPLE PIE DI MARY PIE

Dosi per una teglia di 24 cm di diametro

Per l'impasto (flaky dough):

440 g farina 00

250 g burro freddo

120 ml acqua ghiacciata

2 cucchiai di zucchero semolato

1/2 cucchiaino di sale

Per il ripieno:

500 ml latte di mandorle già pronto

1,5 cucchiai colmi di amido di frumento

30 g di pasta di pistacchio grattugiata

600 g di mele golden

1 rametto di rosmarino

Preparare l'impasto: copio il procedimento dal libro Tools and Techniques edito da Williams-Sonoma di San Francisco, una miniera di consigli utili in cucina, almeno per me.

Questo impasto non va lavorato molto, devono rimanere grumi di burro e deve essere appena ammassato: nel corso della stesura, grazie ai grumi di burro si avrà la sfogliatura dell'impasto.

Metodo per il robot da cucina:

Impastare solo metà dose per volta.

Mettere nella ciotola del robot da cucina la lama di metallo. Versarvi farina, zucchero e sale e premere il tasto pulse per 2 o 3 volte, per distribuirli in modo omogeneo.

Tagliare il burro freddo di frigorifero in cubetti da 2 cm e metterli nella ciotola. Schiacciare il tasto pulse per 8-10 volte: a questo punto parte del burro dovrebbe essere amalgamato nella farina, ma si dovrebbero vedere anche dei pezzetti delle dimensioni di un pisello.

Aggiungere l'acqua ghiacciata e premere il tasto pulse per 10-12 volte. Per verificare la consistenza dell'impasto, fermare il robot, prenderne un pizzico tra pollice e indice e schiacciare. Se l'impasto si sbriciola aggiungere altra acqua ghiacciata, un cucchiaio alla volta, e schiacciare il tasto pulse finchè l'impasto non rimane unito quando lo si pizzica.

La pasta è pronta quando si ammassa nella ciotola del robot, ma non forma ancora una palla. Non impastare troppo a lungo, o ne risulterà una pasta troppo dura.

Trasferire l'impasto sul piano di lavoro infarinato e darle la forma di due dischi spessi, di 15 cm di diametro. Avvolgere ciascuno strettamente in pellicola trasparente e porli in frigorifero a raffreddare, per un'ora o tutta la notte.

Metodo per l'impasto a mano:

Versare farina, zucchero e sale in una ciotola capiente e mescolarli con una forchetta per distribuirli in modo omogeneo.

Tagliare il burro freddo di frigorifero in cubetti di 2 cm e aggiungerli alla ciotola, mescolando con la forchetta per infarinarli bene.

Aiutandosi con il pastry blender o con due coltelli, tagliare il burro nella farina fino a formare delle grosse briciole.

Spruzzare l'acqua ghiacciata e mescolare con la forchetta, finché l'impasto risulta umido in maniera omogenea. Se l'impasto sembra troppo bricioloso, aggiungere altra acqua ghiacciata, un cucchiaio alla volta, e mescolare con la forchetta.

L'impasto è pronto quando si compatta appena: non lavorarlo troppo, o risulterà duro dopo la cottura.

Trasferire l'impasto in abbondante pellicola trasparente; afferrarne le estremità e con il dorso della mano premere l'impasto attraverso la pellicola formando 2 dischi spessi. Avvolgerli strettamente nella pellicola e metterli a raffreddare in frigo per un'ora o per tutta la notte.

Preparare la crema: stemperare in una tazza l'amido con un pochino di latte di mandorla, poi unirlo al restante latte di mandorla versato in un pentolino dai bordi alti. Aggiungere la pasta di pistacchio e porre su fiamma media mescolando continuamente fino a quando la crema si rapprende. Non c'è bisogno di zucchero perché il latte di mandorla è già molto dolce. Far raffreddare.

Sbucciare le mele, togliere il torsolo e tagliarle a fettine.

Montare la pie, stendendo un disco per volta: infarinare leggermente il piano di lavoro, l'impasto e il mattarello. Lavorando con quest'ultimo dal centro verso i bordi in tutte le direzioni, stenderlo fino ad ottenere un disco di 7,5 cm più largo della teglia. Sollevarlo e girarlo spesso aiutandosi con una raschia per evitare che si attacchi al piano di lavoro, infarinando leggermente il piano e il mattarello all'occorrenza.

Avvolgere il disco attorno al mattarello, eliminando la farina in eccesso con un pennello. Posizionare il mattarello sulla teglia precedentemente imburrata e svolgervi sopra l'impasto, centrandolo bene. Premere delicatamente sul fondo e lungo i lati della teglia, facendo attenzione a non tirarlo e spezzarlo.

Versarvi dentro la crema leggermente raffreddata e cospargerla con il rosmarino tritato (ne verrà circa 1 cucchiaio). Porre sopra a questo le mele. Il ripieno dovrebbe essere di qualche cm più alto del bordo della teglia: la frutta infatti si ritira in cottura, e metterne troppo poca comporterebbe avere un risultato finale concavo.

Coprire con il secondo disco di impasto, anche questo steso più largo della teglia, centrandolo bene.

Pareggiare i bordi dell'impasto aiutandosi con un coltellino affilato, lasciando un'eccedenza di 2 cm. Arrotolarlo su se stesso verso il centro del dolce e premere con il pollice o con i rebbi della forchetta per creare un bordo decorativo.

Praticare 3 o 4 tagli a raggiera dal centro della cupola verso i bordi con un coltellino affilato, in modo da permettere al vapore di fuoriuscire durante la cottura.

Infornare nel forno preriscaldato a 200 °C per 15 minuti, poi ridurre il calore a 180 °C e proseguire la cottura per 40-45 minuti, finché la torta è dorata e la frutta all'interno risulta morbida.

Fare intiepidire o raffreddare completamente, come si preferisce.

Mary Pie Brush


mtc- laGinger Curd Apple Pie di Valeria


valeria

Una delle cose belle dell'MTChallenge è il rapporto che si è creato fra i food blogger e gli "anche no". Chissà perchè, non ce lo saremmo aspettato: intendo dire che, mentre i primi vivono per forza di cose in una comunità e quindi abbiano quotidianamente la possibilità di incontrarsi, confrontarsi e far due chiacchiere, gli altri transitano qui sopra in modo del tutto sporadico e quindi non ci sarebbe stato da stupirsi se l'interesse suscitato con la loro partecipazione alla sfida fosse stato maggiormente legato alla ricetta proposta che non a loro stesse. Invece, è accaduto l'esatto contrario: qui, ormai, si aspettano non le apple pie degli sfidanti senza blog, ma le persone e le storie che stanno dietro alle loro ricette. E' tutto un chiedersi " e quando arriva la Diana, la Mapi, la Licia, la Simonetta, la Eli/Fla" e via dicendo.
Valeria non ha fatto eccezione: la "nostra amica ciclista", come qualcuno l'ha chiamata, ha lasciato l'impronta con la sua cheese cake e, soprattutto, con il suo racconto: e quindi, stavolta la aspettavano in tanti. Neanche a dirlo, l'attesa non è andata delusa, perchè la sua è un'interpretazione eccellente dell'Apple Pie: al profumo di zenzero, meno consueto della cannella, si aggiunge la salsa al vino cotto, che ci richiama ad un'altra amica e ad un'altra ancora e che è il tocco d'autunno, che fa risaltare ancora di più la nota domestica di una dolce che per sua natura "sa di casa". In più, a Giorgio è piaciuta: e se mai c'è un palato sopraffino qua sopra- non su MT, sia chiaro: nell'universo mondo, reale e virtuale- quello è il suo....

GINGER CURD APPLE PIE
(Valeria da Treviso)

valeria1

Mai avrei pensato di essere di nuovo qui con un'altra ricetta per la sfida! Più di una volta avevo quasi deciso di lasciar perdere, prima perchè a corto di ispirazione, poi per demoralizzazione per aver visto la produzione delle altre sfidanti.

Poi stamattina, complice la giornata di vento e pioggia, ho aperto la dispensa ed ho visto il sacchettino di zenzero in polvere che mi hanno portato i miei colleghi dal viaggio di nozze (sì, perchè nel mio ufficio ci si sposa tra colleghi, così chi resta a sostituire non lavora per due, ma per tre!!!).
Allora ho pensato di fare la pie con una crema allo zenzero e così ho fatto.
Da un primo assaggio, a me risulta corta di zucchero nella pasta, invece a Giorgio piace così, quindi fate un pò voi!
L'abbinamento con il vin cotto poi lo ritengo strepitoso!
Che vinca la migliore, dolce o salata che sia!!!
Alla prossima.

Ginger Curd Apple Pie


Ingredienti


  • 250 g burro di malga

  • 200 g semolino di riso

  • 50 g farina di nocciole

  • ½ bicchiere acqua freddissima

  • 2 mele Golden

  • sale


Per la crema:


  • 250 latte intero fresco

  • 75 g zucchero

  • 1 uovo

  • 30 g maizena

  • 2 cucchiaini zenzero in polvere



PREPARAZIONE


Preparare la frolla con le farine, lo zucchero, il burro e l’acqua e un pizzico di sale.

Stenderne ¾ nella tortiera con il fondo amovibile dopo averla imburrata anche sui bordi.

Mettere in frigo. Fare una palla schiacciata con il resto della pasta e mettere anche questa in frigo.

Accendere il forno a 200°.

Preparare la crema facendo bollire il latte con lo zenzero. Nel frattempo montare l’uovo con lo zucchero, quindi aggiungere la maizena setacciata e versare il latte bollente a filo.

Rimettere sul fuoco e far cuocere per circa 10 minuti.

Sbucciare e tagliare a fettine le mele. Togliere la tortiera dal frigo, cospargere il fondo di zucchero e mettervi le mele. Coprire con la crema e quindi spezzettare il della pasta e cospargerla sopra l’impasto.

Mettere in forno a 200° per 25 min. sotto-sopra ventilato (dopo 15 min. programmare il forno solo sotto statico), e per altri 25 min. a 180°.

Servire accompagnata da vin cotto.


domenica 17 ottobre 2010

mtc- la Pie di Anatra alla Frutta e miele d'acacia di Diana


diana

Salata????

Una Apple Pie salata, si era mai vista?

Sui ricettari tradizionali, magari no, ma all'emmetichallenge è quasi tutto permesso: e quindi, una volta data un'occhiata agli ingredienti obbligatori e visto che lo zucchero non c'era, perchè non tentare un affondo anche dall'altra sponda?
E già che ci siamo, perchè non rendere anche reale, questo passaggio oltre confine, con una espatriata veloce nella vicina Francia, a recuperare il confit d'anatra, e per giunta sotto la supervisione di Sandra, l'autorità in materia, fra tutte noi?
Ed ecco qui quello che ne è uscito fuori: una pie golosa e raffinata, tutta giocata su un equilibrio estremo dei sapori, legati ed esaltati dalla delicatzza del miele d'acacia, che non sfigurerebbe nei menu dei migliori ristoranti.
Ovviamente, trattandosi di Diana, è stato tutto uno schermirsi da "ma cosa vuoi che sia", a cui ormai siamo abituati: e non è un caso che avesse preparato le uova sode di scorta, nel timore che il suo esperimento fosse un flop, laddove molti altri avrebbero stilato inviti a cena a profusione. Ma tant'è, ormai ce la teniamo così. Anche perchè, se i risultati sono questi, non abbiamo nulla da eccepire....


PIE D’ANATRA alla FRUTTA e MIELE d’ACACIA

Di Diana Monaco - Bordighera

Ho pensato parecchio a questa pie, non volevo preparare una torta dolce non m’ispirava moltissimo, complice la visita all’amica Sandra che abita in Francia, la sua competenza culinaria e le dotte spiegazioni, sono riuscita in quest’impresa e non scherzo, perché per me questi sapori sono alquanto inusuali e credetemi, stasera avevo preparato la ricetta di scorta (uova sode tonno e insalata) se la pie non mi avesse convinta. Devo dire che è andata al di la’ delle mie piu’ rosee previsioni, mio marito ha fatto il bis e credetemi è tutto dire, per uno che mangerebbe tutti i giorni: bistecca ai ferri, insalata e viceversa.

diana




Dose per 8 persone

Per la frolla :

300gr di farina

300 gr di burro

Mezzo bicchiere di acqua freddissima

Il procedimento è quello che ha indicato Annalu’ per la sua apple pie.

Ripieno

15 cl di vino bianco dolce

100 gr di uvetta

2 mele Granny Smith

2 pere William

40 gr. di burro

1 arancia

2 cucchiai di miele d’acacia

500 gr di confit d’anatra

Prezzemolo tritato

350 gr di carne di maiale macinata (io la salsiccia)

1 tuorlo d’uovo

Spezie (io maggiorana,timo,salvia,rosmarino)

Sale e pepe

Procedimento:

Intiepidire il vino e versarlo sulle uvette per farle gonfiare.

Pelare le mele e le pere ,tagliarle a pezzi (non piccoli io ho preferito che si vedessero), farli saltare in 20 gr di burro aggiungere l’uvetta, le zeste d’arancia e il miele, far cuocere per 7/8 minuti, tenere da parte facendo raffreddare.

Prendere il confit d’anatra e tagliarlo a pezzettini, aggiungere il prezzemolo tritato, la salsiccia, mescolare bene , aggiungere la frutta che sara’ ormai fredda, le spezie che avrete scelto, il sale e il pepe.

Stendere la pasta frolla sulla teglia imburrata, tenendone un terzo da parte, bucare bene la base con la forchetta ed aggiungere l’impasto, pareggiarlo e ricoprire con la parte di frolla rimasta, pinzare bene la pasta con l’aiuto di una forchetta lungo la circonferenza della teglia, spennellare con il tuorlo d’uovo allungato leggermente con l’acqua. Fare un camino in mezzo alla pie per consentire bene la cottura e far uscire il vapore che si formera’ al suo interno.

Infornare a 180° per 45/50 minuti.

Si puo’ gustare tiepida o fredda, accompagnandola con insalatina di stagione

ciao

Diana

mtc- l'Apple Pie di Laurel Evans di Eli/Fla

flavia

In queste due settimane, l'attività vulcanica dell'Etna è aumentata: i vulcanologi ancora non si spiegano il perchè, ma basterebbe chiederlo a noi di MT, visto che siamo stati i testimoni diretti di una serie di straziati "mumble mumble" da parte della Etnea più famosa della sfida che, stavolta, era proprio depressa: "e come faccio, e come la faccio, e non mi vengono idee, e non ho l'ispirazione" e tutta una serie di variazioni sul tema "getto la spugna e 'sto mese passo". Neanche lo stalking da frigo, ha dato i suoi frutti. A forza di pensare, però, l'illuminazione le è venuta- e che illuminazione: niente meno che Laurel Evans, la texana innamorata dell'Italia (e anche della Liguria e di Moneglia...) autrice di uno dei libri di maggior successo di quest'anno, quel Buon Appetito America che è tuttora al top dei titoli che ho regalato alle mie amiche, in questi mesi. In copertina, neanche a dirlo, l'Apple Pie- e da qui a seguire come riferimento la ricetta della Evans il passo è stato breve. Il risultato è, al solito, strepitoso, come per altro potete notare con i vostri stessi occhi, facendo un veloce confronto fra la foto della copertina e quella della creazione di Eli/Fla. E sul gusto, fidatevi: se fosse buona solo la metà delle cassatelle di Agira che ho mangiato lo scorso fine settimana, sarebbe un capolavoro. E comunque, possiamo sempre chiederle di mandarcene una fettina...
NOTIZIONA DELL'ULTIMO MINUTO!!! Anche Flavia ha aperto un blog: si chiama cuocicucidici, è on line da ieri ed esordisce alla grande , con delle Delizie di Cus Cus con caponatina e polpettine ce dicono mangiami e che siamo sicure che saranno solo la prima di una lunga serie di ricette favolose. In bocca al lupo, Flavia!

LAUREL EVANS AMERICAN APPLE PIE (di Eli/Fla)

flavia1


Stavolta la premessa la devo fare....assolutamente....!!!!In realtà ci tengo tantissimo: ho cominciato a guardare le prime apple pies che arrivavano su MT per il contest di Ottobre...e mi sentivo venire sempre meno, perchè stavolta la fantasia mi ha abbandonato... e tutti voi siete estremamente bravi, così ho pensato al mio libro di Laurel Evans "Buon appetito America", dove l'apple pie non sono è in copertina , ma è definita la torta americana per eccellenza. Ora tutti i miei amici sanno a che livelli sia la mia malattia per gli USA e quindi oggi vi ho sfornato la Apple Pie con la ricetta di una vera americana.... ho seguito la ricetta alla lettera e non sto a dirvi il profumo delizioso che ha invaso la mia cucina.
Poichè il mio blogghinoinoino spero sia pronto per il prossimo mese oggi vi metto il link al bellissimo blog di LAurel Evans, www.unamericanaincucina.it che non solo è stata tanto gentile da rispondermi subito quando le ho chiesto se potevo postare la sua ricetta pari pari, ma è stata anche molto disponibile, vi consiglio di andare a leggerlo....ci sono foto stupende e spero anche a voi accada quello che succede a me quando lo leggo ...mi ritrovo negli Usa...nella veranda di una delle meravigliose case di SAvannah, circondata da querce invase da tillandsie ricadenti in un caldo e umido pomeriggio a sorseggiare iced sweet tea..e a gustarmi una bella fetta di american apple pie. Buona apple pie a tutti , Flavia



Crostata di mele americana

8 mele grandi Granny Smith
120 gr di zucchero (+ un cucchiaio per la copertura)
1 cucchiaio di succo di limone
1/4 di cucchiaino di sale
1 cucchiaino di cannella in polvere
1/4 di cucchiaino di noce moscata in polvere
1/4 di cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaio e 1/2 di maizena (io ho usato amido di grano)
30 gr di burro
1 uovo sbattuto leggermente con un cucchiaino di acqua
Pasta brisée friabile


per la Flaky Pie Crust (pasta brisée friabile)

200 gr di farina
1/4 di cucchiaino di sale
1/4 di cucchiaino di lievito per dolci
200 gr di burro, freddo e tagliato a pezzetti di 1 cm
5-7 cucchiai di acqua gelata (a me ne sono bastati 3)
1 cucchiaio di aceto

In un robot da cucina con la lama di metallo, lavorate insieme brevemente la farina,il lievito e il sale. Unite il burro e azionate rapidamente il robot fino ad ottenere un impasto di briciole grandi quanto piselli.
Unite l'aceto e la minor quantità possibile di acqua ghiacciata e azionate rapidamente il robot.
Il composto dovrà essere friabile ma rimanere attaccato se si pizzica tra le dita. Se necessario, unite ancora un po' d'acqua.
Trasferite in un sacchetto di plastica e impastate rapidamente attraverso il sacchetto finchè il composto sta insieme. Dividetelo a metà e formate due palle di impasto, avvolgetele nella pellicola e appiattitele a disco. Mettete in frigorifero per almeno 1 ora (meglio per una notte) prima di stendere la pasta.







Stendere la pasta brisée friabile in un disco di 30 cm di diametro, ad uno spessore di circa 3 mm o più sottile. Trasferite in una tortiera di 22 cm di diametro, lasciando un bordo di circa 1 cm. Coprite con la pellicola e mettere in frigo per almeno 30 minuti.

Sbucciare le mele, privatele del torsolo e tagliatele a fette di 5mm. Trasferitele in una ciotola capiente e mescolatele con lo zucchero, il succo di limone, il sale e le spezie. Lasciate marinare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti, poi scolatele raccogliendo i succhi. Versateli in un pentolino antiaderente su fuoco medio con il burro e fate bollire finchè il composto è sciropposo e leggermente caramellato, per circa 5 minuti, ruotando il pentolino, ma senza mescolare. Mescolate intanto le mele con la maizena finchè questa non è più visibile. Versate lo sciroppo sulle mele, mescolate e trasferite il ripieno nel guscio di pasta freddo. Ammonticchiando al centro.

Stendete il secondo disco di pasta brisée e appoggiatelo sul ripieno. Rifilatelo di circa 1 cm dall'orlo della tortiera e premete il bordo su quello della base. Ripiegatelo in sotto in modo che sia al livello del bordo della tortiera. Formate delle scanalature o premete con i rebbi della forchetta per sigillare bene. Praticate quattro tagli ad angolo retto sulla superficie. In alternativa, tagliate delle striscioline di impasto e usatele per creare una decorazione a reticolo. Mettete in frigorifero per 30 minuti.

Scaldate il forno a 215° . Spennellate la superficie con l'uovo sbattuto e cospargete uniformemente con 1 cucchiaio di zucchero. Cuocete direttamente sulla base del forno o al livello più basso per 45-55 minuti o finchè i succhi ribollono e la superficie è molto dorata. Se si scurisce troppo rapidamente , coprite con un foglio di alluminio. Servitela calda con gelato alla vaniglia.

venerdì 15 ottobre 2010

MTC- l'ApplE Pie nello Scrigno di Simonetta

simonetta1

Sia chiaro: la colpa è tutta della Mapi e della sua Cheese Cake zebrata, che ha risvegliato l'animale che c'è in noi anche nelle più insospettabili fra le mie amiche, come appunto Simonetta: che è una da cui ti aspetti la battuta al fulmicotone, la risata da farti capottare dalla sedia, l'ammiccamento da lontano per cui si ride anche senza sapere il perchè. Ma il grembiule panterato, quello proprio no. E invece, ci ha sorprese anche stavolta, con un look aggressive che ha battuto tutte e che ci ha fatto morire d'invidia, perchè passi la bravura- che quella è tutta sua- ma almeno il grembiule, ecchecaspita, quello ce lo saremmo dovute procurare!
La ricetta, come sempre, è da paura. Uno scrigno di meraviglie, tanto per prendere a prestito il titolo, raccontato come al solito con la modestia e la semplicità che rendono unica Simonetta. Il tocco di classe, stavolta, è nel dattero macerato nel tè al gelsomino, che riempie la cavità della mela, avvolta da un mix di sfoglie, Annalu feat. M. Roux, per un dessert al piatto che a me sa tanto di capolavoro e che ha già steso le partecipanti no bloggers, che si stanno stracciando le vesti su FB, al grido di "ma così non vale, ma io mi ritiro, ma come si fa???"
Si fa, si fa....



L'Apple Pie nello Scrigno di SimonettaCentra

simonetta

Ritornando dal raduno per rilassarmi e non pensare a tutte voi (mi viene il magone) mi sono messa in cucina e senza grembiali panterati ed altro ,ho fatto la mela nello scrigno di pasta .
Ho fatto la pasta frolla come da ricetta ma aggiungendo 1 cucchiaio di zucchero.L'idea l'ho presa dal grande Michel Roux

ingredienti per la pasta

250 burro morbido
250 farina
1 bicchiere di acqua gelata ,
pizzico di sale ,
1 cucchiaio di zucchero .
impastata la sera poi in frigo e la mattina stesa in un disco di 22 cm .
nel frattempo mettete a bagno nel té al gelsomino 8 datteri snocciolatie tagliati a dadini,togliere il torsolo alle mele poi riempire le cavita delle mele con i datteri.
intanto la cucina si profuma incredibilmente con il tè ,poi bagnate le mele e le avvolgete con la pasta ,con il coltello praticate delle incisioni ed in cima fate un piccolo camino mi raccomando tagliate le mele insieme alla pasta e poi in forno a 180 x 45 minuti .Poi spolverare di zucchero a velo .
E questo è il risultato
ciao Simonetta

martedì 5 ottobre 2010

MTC di ottobre- la ricetta della sfida è....

l'Apple Pie

mtchallenge ottobre

Ve lo sareste aspettati, da due napoletani veraci? Noi no, ma non vi nascondiamo la nostra contentezza, quando ci hanno proposto questa ricetta che, soprattutto per me, è LA torta di mele per eccellenza. La versione di Annalu è quella classica (la double crust), con uno scrigno di frolla che racchiude il ripieno di mele, ma con una novità nell'impasto: vale a dire, la presenza dell'acqua nella frolla, secondo la ricetta original U.S.A. che potete trovare qui, su Assaggidiviaggio.

Da noi, invece, le solite regole

a. ingredienti obbligatori
stavolta, non abbiamo avuto molto su cui discutere, vista l'estrema semplicità degli ingredienti: d'obbligo scegliere le mele, pena lo snaturamento del piatto e altrettanto doverosa l'indicazione dell 'acqua nella frolla, che vi permette di ampliare gli orizzonti e sperimentare qualcosa di nuovo. Sul resto, invece, potete sbizzarrirvi come volete, aggiungendo ingredienti, cambiando farine, mischiando e creando come preferite.

b. tecnica obbligatoria
nessuna. E' chiaro che, essendo una pie, andrebbe cotta al forno, ma nulla vi vieta di sperimentare, anche in questo caso, dal microonde in poi. L'essenziale è che resti una pie, in tutto e per tutto

c. date
non prima del 13 ottobre, non oltre il 28 ottobre, incluso. Le ricette che verranno pubblicate prima o dopo queste date, saranno ritenute fuori concorso

d. modalità di pubblicazione

Gli amici senza blog, mandano la loro ricetta con foto a mtchallenge@gmail.com. Vi chiederei cortesemente di non ridimensionare la fotografia: ci pensiamo noi, senza problemi.

I food blogger, invece, devono mettere un doppio link: alla pagina di Assaggi di Viaggio per la ricetta, e a noi per tutto il resto. Poi, come al solito, appena pubblicate ci avvisate con un commento qui sotto, lasciando il link al vostro blog etc etc
in ogni caso, è tutto qui

e. la Giuria sarà formata da noi due e da Annalù e Fabio, in qualità di coautori della ricetta vincente e propositori (si dice?????) di quella della sfida. Prima che vi imaginiate scenari da tregenda coniugale, vi diciamo subito che non son tipi da litigare fra di loro per il nome del vincitore. Il problema è ben altro- e cioè le terrificanti battute del signor Assaggio-di viaggio, che son assolutamente terrificanti: per dire, quando gli abbiamo detto che le Giurate avevano scelto la loro interpretazione della Japanese Cotton Cheese Cake, ha replicato "Giurate che è vero" e, quando si è ripreso dallo choc, ha aggiunto che evidentemente, la loro ricetta aveva sushi-tato grande impressione. Ne ha sparate anche altre, a dire la verità, ma preferiamo fermarci qui per rispetto all'integrità delle vostre forze, visto che da ora ha ufficialmente inizio la sfida e da questo momento in poi si fa sul serio!
Domande, dubbi, perplessità et similia o qui sotto o a mtchallenge@gmail.com
Buona sfida
Ale&Dani

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