Tutto, devo ancora fare.
Tutto.
Ho solo comprato i regali per mio marito (a cui già avevo provveduto con anticipo) e fatto una interminabile seduta dal parrucchiere, con la stessa rilassatezza di chi sta sui blocchi di partenza, pronto a giocarsi l'oro ai Mondiali dei 100 metri piani. (per la cronaca, tendo al rosso Natale: almeno in testa, qualcosa a tema ce l'ho). Insomma, devo correre- e quindi post ultra breve ma mi auguro altrettanto utile, visto che un'altra delle angosce di questi giorni è il cosa mettere in tavola nelle prossime feste. Proviamo ad aiutarvi noi, con una selezione combinata delle nostre ricette, nella speranza di farvi cosa gradita e tutti quegli altri convenevoli che ora non ho tempo, ma ci siamo capiti,no?
Primo menu- La Vigilia fra tradizione e innovazione
Ovvero, quando "magro" non fa rima con "spartano": nessun eccesso, per carità, ma neppure una mensa triste, con ricette che deprimono sin dalla prima lettura. E' il momento dei grandi pesci, dei crostacei, dei molluschi, riproposti magari con un tocco di originalità, nella preparazione, nella presentazione, nella scelta di qualche ingrediente da "famolo strano", senza sconvolgere l'impianto tutto tradizionale che impone di stare leggeri, in previsione delle grandi abuffate del giorno dopo.
Secondo Menu: La Vigilia- Tutti insieme appassionatamente
Diciamocelo: il pranzo da seduti è un lusso che non tutti possono permettersi. Mancano gli spazi, il tempo, la disponibilità di un servizio che ci consenta di servire tutti contemporaneamente- e magari anche di poterci sedere pure noi, meglio se non completamente sfiniti da quella che per gli altri sarà anche stata una bella serata, ma per voi si è trasformata in un incubo. Meglio, molto meglio, riunirsi tutti per una cena in piedi, con meno lustrini&paillettes di un veglione di Capodanno, ma all'insegna di una elegante sobrietà.
Piatto caldo
oppure
Terzo menu: Absolutely Gluten Free
Noi (st)Renne ci scherziamo su e il più perfido di tutte ha pure inventato la campagna "Questo Natale, non abbandonarlo... invita anche tu un celiaco a cena": l'intento, va da sè, è quello di contribuire nel modo che più ci identifica (ironico, al limite del dissacrante) ad una campagna di sensibilizzazione verso una malattia oggi finalmente riconoscibile, ma non ancora completamente riconosciuta. Cucinare senza glutine, infatti, resta spesso un buon proposito, di quelli che però vengono meno nelle grandi occasioni, quando si è attratti dal piatto scenico e dal menu rutilante, in barba a chi è costretto a stare a guardare, per gran parte del pasto. In realtà, come Stefania, Simonetta, Gaia, Emanuela e le altre nostre amiche celiache ci stanno insegnando, cucinare cose buone e senza glutine non solo è possibile, ma è anche facile: bastano alcune raccomandazioni di base, specialmente nella selezione dei prodotti alla fonte (come potete leggere qui) e poi è tutto semplice. Nei loro blog troverete un sacco di proposte, a cominciare dall'ultima raccolta delle Strenne Gluten Free dedicata tutta ai pranzi delle feste. Qui, ci arrangiamo con la nostra dispensa, per un menu della vigilia che possa essere davvero per tutti
Nei prossimi giorni,le altre proposte: e ora, la ricetta che va bene per tutte le feste
THE INCREDIBLE CIDER MULLED DI JAMIE OLIVER
A ben guardare, l'incredibile è lui, quel meraviglioso Jamie Oliver di cui non finiremo mai di decantare la simpatia, l'intelligenza, la coerenza e la costante voglia di mettersi in gioco, con un'umiltà e un'onestà davvero rare. A me piace più di quanto si possa intuire dalla sua presenza su questo blog, assai ridotta rispetto alle volte in cui, nella nostra cucina reale, vengono replicate le sue ricette che esaltano al massimo i requisiti del pranzo di tutti i giorni: rapidità di esecuzione, reperibilità degli ingredienti e porca figura assicurata. Prova ne è questo Cider Mulled (dovrebbe essere invertito, se la grammatica inglese non è un'opinione, ma vabbè, concediamogli questa licenza poetica), consolidata variante del Red Mulled Wine, una specie di versione britannica del vin brulè. Questo, però, si fa col sidro e quindi è apprezzato da tutti, anche dagli under 18 che, come la creatura, iniziano a manifestare un blando interesse per la cantina, fermandosi alla sezione moscati&brachetti. E' un'ottima bevanda- e il modo migliore per salutare i vostri ospiti, in questo periodo di festa...
Le dosi sono un po' abbondanti, vedete voi...
2 litri di sidro, buono
6 chiodi di garofano
3 o 4 "stelle" di anice stellato
1/2 noce moscata grattugiata
1 stecca di vaniglia, tagliata in due
1 stecca di cannella
succo di un arancio
succo di due mandarini
succo e semi di un melograno (non li ho messi)
4 o 5 cucchiai di zucchero, a seconda dei gusti
Far scaldare il sidro, a fiamma alta, per qualche minuto, senza farlo bollire. Aggiungete le spezie ei succhi, abbassate al minimo e fate cuocere per 5-8 minuti. Il mio consiglio è di non aggiungere subito lo zucchero, meno che mai tutto insieme. Partite con le spezie, lasciate che sprigionino il loro aroma e dopo circa 5 minuti assaggiate. Se vi pare il caso, aggiungete un po' di zucchero, tenendo presente però che esso non serve per addolcire la bevanda (è già dolce di suo), ma solo per permettere alle spezie di dare il meglio di loro stesse. Si serve caldo, come il vin brulè.
Ke MERRRYAVIGLIA!
RispondiEliminaSplendida idea per un brindisi con gli amici! Mi mancava quel po' di sparkling ke a te è indubbiamente innato. Non so se indovini perchè, ma il sidro ultimamente è MOLTO presente nella mia dispensa. Copio, testo e smaltisco.
Prosit!
Nora
Il menù tradizione mi strizza l'occhio...e questo cider mulled anche. Pensa che proprio ieri abbiamo preso una bottiglia di sidro bratone al supermercato...incredibile ma vero, qui in Marocco.
RispondiEliminaquasi quasi...
un bacione
p.S.: volevo dire bretone!
RispondiEliminaBene, approfitto di questo brindisi per augurare a te, a Daniela ed alle vostre famiglie un Natale sereno ed un Nuovo Anno che vi ritrovi esattamente così: ironiche, intelligenti, spumeggianti, stimolanti e, naturalmente, pazzissime!
RispondiEliminaUn grande abbraccio...
W la rossa! E adoro questi meravigliosi intrugli, absit iniuria, che posti in questi giorni. Che ridere poi, leggendo "magro non fa rima con spartano", "niente ricette tristi che deprimono alla prima lettura". Per carità, potrebbe essere il mio verbo, mi ricordavo solo quel che mi accadde il Natale scorso, quando invitata dalla stessa famiglia 24 e 25, mi fu offerto per la vigilia merluzzo lesso con patate lesse (non esattamente il mio pesce favorito, ma, mi è stato spiegato, "è bello magro"), e il Natale un piccolo pezzetto di manzo lesso, cotto con carote e rape. Il brodo doveva essere in qualche meandro della dispensa, di certo in tavola non s'è visto. Il panettone, portato da un'altra invitata, era stato riservato alla colazione (breakfast) del 25, perché "è molto sostanzioso, non prendetene tanto". Stavolta ho deciso di rifarmi: per la vigilia avevo pensato proprio al vostro salmone con la melagrana. Morale: diversificare gli inviti!
RispondiEliminaAmo il sidro, assaggerei davvero volentieri questa proposta e...AUGURI DI CUORE!!!!
RispondiEliminaSara
hai mai notato che i piatti di jamie cominciano tutti con "the incredible, ultimate, best ever..."? :D
RispondiEliminacomunque non posso dargli torto...
ti lascio un bacio e un augurio di buon natale!!
alice
Quest'anno salto la mia consueta cena della Vigilia per 16, tutti seduti con la tavola addobbata con tutto l'armamentario delle grandi feste: servizi della bisnonna and so on.
RispondiEliminaMa negli anni passati, 12 per la precisione, iniziavo a scartabellare i sacri testi per pianificare il menù fin dai primi di novembre e a fine e novembre era sempre bello che blindato, liste per i fornitori incluse.
Dimmi che devi solo consegnare le liste ai fornitori....
ciao
Ragazze!!!Che meravigliosi menù, mi è venuta una fame incredibile (strano eh!), sono tutte quante delle proposte favolose!Ne approfitto per mandarvi un grande abbraccio e augurarvi delle serene Feste!Un bacione
RispondiEliminaHIC ET SLURP!!!!!
RispondiEliminaQui gli auguri non sono d'obbligo ma un vero piacere e forse ci starebbe anche una tiratina d'orecchie secondo me...sarà il tempo che manca a tutti, sarà il quotidiano, sarà il concentrarsi su gruppi più ristretti ma come è che rispetto ad altri periodi la Raravis la si avverte più lontanuccia?! :P
RispondiEliminaFirmato
Un lettore medio...medio nell'intelletto ovviamente ma non sordo che già sente un vaffa...arrivare dal golfo ligure! :P
PS
Ci sentiamo per gli auguri vero?! :D ahahahahhah
argh...
RispondiEliminasolo tu, però, potevi accorgertene.
Tu e i vecchi lettori del blog, che difatti si lamentano: ci son state le mail di sollecito delle rece, i 60 e passa commenti ai due post sui libri (per MT, una rarità), molti messaggi privati e moltissime richieste vis a vis, tutte all'insegna dell'ale, ci manchi.
io mi sento in colpa, ovviamente, per cui tento rincorse che non fanno che peggiorare la situazione, con promesse che non posso mantenere e progetti che non vedranno mai la luce. Però, in questo momento, non posso fare altro: non ho più voglia di cucinare, da un lato, e non ho la lucidità per scrivere recensioni dello stesso tenore di quelle a cui ci siamo abituati. E, a dirla tutta, mi sgomentano le proporzioni di MT: siamo cresciuti troppo e un conto è scrivere solo di cibo, un altro è esprimere pareri e giudizi nel modo in cui lo faccio io. Finchè ci leggevamo fra noi, era solo un piacere, allo stato puro, poterci confrontare su opinioni diverse. Ora, da un lato non sai chi transiti da qui, dall'altro ho già dato abbastanza, sul fronte delle ritorsioni personali di gente invidiosa e meschina. Insomma, mi piacerebbe tornare ai 25 lettori- e a poter fare davvero quello che mi pare, senza l'ansia del'inquadratura giusta, sia della foto che della critica. Ma forse è solo la stanchezza di un anno terribile. E una rece o due, belle cattive, son lì pronte per essere pubblicate...
Grazie comunque- e certo che ci si sente, per gli auguri: almeno quello, visto che di vederci non se ne parla neanche in queste feste... ma non dispero, dai!
ciao
ale