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giovedì 31 maggio 2012

La torta con i peperoni e le centinaia di foto.....

di Daniela


I lavori in sede di giudizio finale per l'MTC procedono a spron battuto: le ricette sono superbe, e foto sempre più belle, decidere un delirio.
A lato di ciò sto preparando un fotolibro con tutte le foto che ho scattato ai lavori che gli studenti della scuola media frequentata dalla Microba hanno creato nelle ore di Arte e che una loro insegnante meravigliosa  ha raccolto e organizzato in una mostra, scegliendo un'opera per allievo, una personale rielaborazione di quadri di  Cézanne . Vuol dire 99 quadri da sistemare, presentare, mettere in ordine in modo da farli risaltare e perchè no, studiare per il piacere di tentar di capire la personalità di chi lo ha disegnato. E' un lavoro bellissimo, che mi piace da pazzi, che mi tiene in contatto con ragazzi giovanissimi, di grande sensibilità e molto impegnati negli studi (la grande maggioranza di loro studia uno strumento al conservatorio).

gaia
In più oggi stiamo cercando di rispondere, sempre con Microba che sta preparandosi per le ultime interrogazioni a scuola e per l'esame di violoncello al suddetto conservatorio, agli inquietanti interrogativi che  attanagliano la sua giovane mente. Il tono è il seguente : Barbarossa, chi era costui? e soprattutto è per uno stupido colore di barba che è passato alla storia con questo appellativo? Ma come imperatore di qui, re di là difensore di su e di giù e per l'eternità sarà noto come quello dalla peluria in faccia ROSSA?  E com'è questa storia del Carroccio? che c'entra Bossi con il Barbarossa? Perchè Bossi ha a che fare con il carroccio vero?
Insomma la testa mi esplode tra centinaia di foto da guardare e dubbi da chiarire, come avete letto, di non lieve entità! Chiedo venia quindi se passo direttamente a presentarvi la ricetta di oggi, che mi ha consolato almeno in parte di tutta questa mole di lavoro... Incidentalmente le foto potevano renderle maggior giustizia... e ah, stavo dimenticando, ho pure fuso il forno :-( !!

Torta con peperoni 

testa peperoni
Ingredienti per 6/8 persone (antipasto)
Per il ripieno
1 peperone giallo (grande)
1 peperone rosso (grande)
200 gr bocconcini di mozzarella di bufala o l'equivalente di fior di latte
70 gr di mollica di pane
30 gr pistacchi
20 gr pinoli
2 rametti di maggiorana
1 mazzetto di basilico
1 arancia non trattata
1/2 spicchio di aglio
olio evo
sale

Per la sfoglia
400 gr di farina 
200 ml di acqua
50 gr olio extra vergine

torta peperoni

Preparate subito la pasta con la farina , l'acqua, il sale e l'olio evo. Lavoratela fino ad ottenere una pasta morbida ma sostenuta e lasciatela riposare mentre preparate gli altri ingredienti.. In alternativa potreste usare secondo la ricetta originale , un foglio di pasta sfoglia.
Fate scottare in forno i peperoni (qui trovate come faccio io) , spellateli, privateli di semi e parti bianche interne e tagliateli a strisce.
Affettate la mozzarella e lasciatela sgocciolare.
Tritate insieme i pistacchi, i pinoli e la mollica di pane. Fate poi tostare l'insieme ottenuto in un padellino antiaderente con un filo di olio, l'aglio e le foglioline di maggiorana tritati e un quarto di scorza di arancia grattugiata.
Riprendete la pasta,  tiratela piuttosto sottile e foderate una tortiera di 20/22 cm di diametro, bucherellate il fondo e cospargetelo con il trito di pane ed aromi. Coprite il tutto con file alternate di peperoni e mozzarella e cuocete nella parte bassa del forno a 200°C per circa 35/40 minuti, a seconda del vostro forno.
Frullate il basilico con 4 cucchiai di olio e un pizzico di sale e spennellate la torta.
E' davvero deliziosa, si conserva bene in frigo per qualche giorno ed è saporita e profumata e, come piace a me, molto colorata.
Buona giornata a tutti
Dani

venerdì 13 aprile 2012

La Pasqualina di carciofi e il rosso che fa dimagrire!

Di Daniela

Ragazzi attenzione!! Notiziona trovata sul web qui :  volete tentare una dieta che vi dia la soddisfazione di un risultato strepitoso? Volete dimagrire senza dover fare un sacrificio eccessivo, ma con un aiuto esterno?
Eccovi il come: buttate il vostro vecchio servizio di piatti (o limitatevi a metterlo da parte:-)) e compratene uno nuovo tutto rosso!!! :-)))
Pare che alcuni studiosi svizzeri dell'Università di Basilea, partendo dal presupposto che il colore rosso influenza molto, il nostro comportamento conscio e inconscio (il rosso è il segnale del pericolo, del divieto, della richiesta di massima attenzione), abbiano pensato: "E 
perchè non applicarlo anche al cibo? E così hanno approntato una serie di esperimenti per verificare la veridicità delle loro teorie. Hanno coinvolto 41 studenti e hanno servito loro bevande in contenitori rossi oppure blu: le bevande sono state servite solo dopo che i ragazzi si erano già perfettamente dissetati con acqua:, quindi, chi sceglieva di bere, lo faceva  per pura gola. 
Il risultato è stato evidente: chi ha utilizzato bicchieri rossi, ha consumato il 40% di liquidi in meno di coloro che hanno utlizzato quelli blu. Sono poi passati a valutare l'effetto sul cibo e anche qui, ad un campione di circa un centinaio di persone impegnate a compilar moduli, venivano servite ciambelline in piatti di diversi colori: coloro a cui venivano servite in piatti rossi,  ne hanno mangiate decisamente di meno rispetto agli altri. Praticamente uno STOP inconscio, che neppure gli automobilisti rispettano con altrettanta attenzione!

martedì 10 gennaio 2012

Crema di salmone affumicato alla robiola e pepe rosa

Di Daniela
pepe rosa
Eccomi, come promesso con un'idea in più per cucinare con il pepe rosa. Il suo aroma è piuttosto aspro e delicatamente fruttato e il profumo molto aromatico e intenso. Il sapore è dolce, dà corpo ed esalta il sapore del piatto in cui si usa, senza mai creare un'eccessiva piccantezza. E' perfetto anche da utilizzare in bacche nella presentazione finale del piatto. 

Viene spesso mescolato al pepe verde, al bianco e al nero per creare un piacevole effetto scenografico. Il Pepe Rosa è ideale per profumare i piatti e può essere utilizzato sia intero, direttamente in grani, che macinato al momento. Risulta particolarmente piacevole con il pesce, in particolare i molluschi, e in abbinamenti insoliti come i dolci al cucchiaio a base di cioccolato.

Crema al salmone affumicato alla robiola e pepe rosa 
da un'idea dal Cucchiaio d' argento
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lunedì 30 maggio 2011

Risotto alle fave e limone caramellato

Di Daniela
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Vorrei premettere da buon Genovese di adozione qual sono, che qui da noi le fave si mangiano rigorosamente crude, accompagnate da gustose fette di salame possibilmente di Sant'Olcese e del freschissimo pecorino sardo primo sale: ciò per un genovese è assolutmente imperativo! Le fave sono le regine dei pic nic, in casa mia si mangiano in quantitativi che non esito a definire industriali e sono il piatto conviviale per eccellenza: nell'ultima "favata" in giardino qualche settimana fa, per la famiglia e gli amici più cari (eravamo 25) ne abbiamo presi 15 kg più 3,5 kg di pecorino e 3 kg di salame!!!!
E non erano l'unica cosa da mangiare! Vi ho dato un'idea ?  
In quest'occasione però volevo fornirvi un'alternativa, insieme al dip di Ale, per gustare questo ortaggio  primaverile: eccovi così questa ricetta , dopo l'antipasto, di un risotto dove il gusto particolare della buccia di limone caramellata conferisce al piatto una nota davvero originale....

Risotto alle fave e limone caramellato
Da C.I. maggio 2011
DSCF4789
400 gr di fave sgranate
320 gr di riso carnaroli
200 gr di vino bianco secco
120 gr di burro
100 gr di grana grattugiato
100 gr di zucchero
3 gambi di sedano
2 carote
2 cipolle
2 scalogni
1 grosso limone
alloro
prezzemolo
sale
maggiorana
risotto alle fave
Tagliate a tocchi le carote, il sedano, le cipolle e raccoglieteli in una pentola con un paio di litri d'acqua, 2 foglie di alloro e un ciuffo di prezzemolo; portate a bollore e cuocete per circa 30 minuti senza salare.
Sciogliete sul fuoco lo zucchero con un ugual peso di acqua. Quando è diventato denso ed inizia a colorire tuffateci la scorza del limone, solo la parte gialla, tagliata a strisce sottili: abbassate il fuoco al minimo e cuocete per 3 minuti, spegnete e lasciate intiepidire, scolatele e allargatele su un foglio di carta forno.
Scottate le fave in acqua bollente per 1 minuto, scolatele e sbucciatele ulteriormente. Tritate finemente gli scalogni.
Fondete metà del burro, rosolatevi lo scalogno, unite il riso, lasciatelo tostare per 1 minuto e salatelo. Bagnatelo con vino bianco, fate evaporare e proseguite la cottura col brodo vegetale filtrato e bollente.
Dopo 14 minuti unite le fave, proseguite la cottura per altri 2 minuti, spegnete e mantecate con il rimanente burro e il grana grattugiato. Servite il risotto accompagnandolo con i ciuffetti di limone caramellato e decorandolo con foglioline di maggiorana fresca.
Buona giornata
Dani

Risotto with fava beans and caramelized lemon rind
DSCF4792
400 g shelled broad beans
320 grams of rice carnaroli
200 grams of dry white wine
120 g butter
100 grams of grated parmesan cheese
100 g sugar
3 stalks celery
2 carrots
2 onions
2 shallots
1 large lemon
laurel
parsley
salt
marjoram


Wash and cut the carrots, celery, onions and put them in a pot with a couple of gallons of water, 2 bay leaves and parsley, bring to a boil and cook for about 30 minutes without adding salt.
Melt the sugar over the fire with an equal weight of water. When it became thick and begins to brown put inside lemon rind, yellow part only, cut into thin strips: turn the heat to low and cook for 3 minutes, turn off and let cool, drain and spread it on a sheet of parchment paper.
Blanch the beans in boiling water for 1 minute, drain and peel them further. Finely chop the shallots.
Melt half the butter, sauté shallots , add the rice and let it roast for 1 minute and salt. Moisten with white wine, let evaporate and cook with vegetable broth and filtered hot.
After 14 minutes, add the beans and continue cooking for another 2 minutes, turn and stir in the remaining butter and Parmesan cheese. Serve the risotto with the sprigs of caramelized lemon e little leaves of fresh marjoram.
Have a nice day


Dani

sabato 7 agosto 2010

le ricette della suocera: nidi di pasta al pesto di maggiorana

nidi di pasta al pesto di maggiorana

Vi dico subito che non li ho assaggiati, questi nidi di pasta al pesto di maggiorana, per il semplice motivo che non riesco a buttar giù la pasta fredda. Convengo col marito che s tratta di una stupida preclusione mentale, ma al momento non ci sono segni di schiarita all'orizzonte, meno che mai se si tratta di un formato lungo, come quello della foto.
Nello stesso tempo, questa ricetta ha passato una lunga serie di esami di approvazione, visto che mia suocera l'ha riprodotta dopo averla assaggiata in casa di un'amica. con lo stesso successo. In più, pur trattandosi sempre di un piatto freddo, ha il pregio di essere una soluzione più elegante delle insalate di pasta a cui siamo abituati, ed estremamente più raffinata e leggera. Quindi, non fate come me e provatela: non ve ne pentirete.

Non vi dò dosi precise perchè in pratica è una pasta lunga condita con l'olio extravergine ed un trito in parti uguali di maggiorana e basilico. Le porzioni constano di una grossa forchettata a commensale, ma da noi hanno fatto tutti il bis (e qualcuno anche il ter). La pasta all'uovo rende meno, per cui 50 g a testa dovrebbero andar bene

taglierini all'uovo
trito in parti uguali di maggiorana e basilico
olio EVO
sale
parmigiano reggiano

Far cuocere i tagliolini in abbondante acqua bollente salata, con dentro un cucchiaio di olio d'oliva per impedire che si attacchino. Scolarli al dente, versarli in una terrina e condirli con olio a crudo e un trito di maggiorana e basilico. Arrotolarli con un forchettone dando loro la forma che vedete nella foto e disporli su un piatto da portata (potete usare anche il metodo del mestolo: predete con una forchetta gli spaghetti e li arrotolate appoggiandovi all'interno di un mestolo di dimensioni normali). Lasciateli raffreddare e serviteli con una grattugiata di scaglie di parmigliano

nidi di pasta al pesto di maggiorana

lunedì 24 maggio 2010

Empanadas

Di Daniela
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Oggi sono qui in veste di rapprentante ufficiale del blog per ringraziarvi tutti. Si proprio ringraziarvi e non solo per la vostra assidua lettura del nostro "lavoro" e neppure per i numeri a dir poco insperati che ci avete fatto raggiungere, ma per aver trasformato il nostro "condominio" virtuale in un magnifico salotto in piena regola, dove tutti si sentono liberi di ridere, di condividere, di prendersi un po' in giro e di chiacchierare a ruota libera, a dispetto del fatto che stiamo spesso in luoghi molto lontani uno dall'altro. Siete diventati per noi presenze praticamente indispensabili nel nostro quotidiano, persone delle quali e con le quali si parla, come con amici e soprattutto ci si libera da strutture pesanti e si da libero sfogo a tutta la "belinaggine", direbbero a Genova, di cui siamo capaci.....Basta leggere ogni tanto la parte dei commenti per farsi una risata e le sciocchezze che noi scriviamo, le condividiamo come si farebbe con un bel caffè. Perciò, per le gratificazioni che ci date, per gli scherzi, gli sfottò, i sorrisi, le ghignate e i complimenti GRAZIE di cuore!!!!
Per festeggiare il vostro affetto e la nostra fortuna abbiamo pensato di riproporvi ogni tanto qualcuno dei nostri primi post, quelli di quando ancora non immaginavate neppure che ci fossimo, e ci sentivamo al settimo cielo se raggiungevamo 50 visitatori al giorno.....
Cominciamo con una ricetta a cui sono particolarmente affezionata e che è anche splendidamente di stagione: le empanadas. Premetto, come ho fatto nel post originario che è una ricetta personale, donatami da una signora che mi è sempre piaciuta moltissimo, cilena verace, con tutta la brillantezza, la gioia di vivere e il cuore che spesso chi viene da quella parte del mondo ha.
Perciò vi ripropongo fedelmente la sua squisitissima ricetta :

EMPANADAS
empanadas 031
Eccomi con il mio primo intervento diretto: sono Daniela, l’altra faccia della medaglia di questo blog, quella che cerca di occuparsi principalmente di trovare chi spieghi ad Alessandra e a me come funziona questa “cosa” a cui abbiamo dato vita e che prova a mettere in pratica, con dubbio successo, i consigli.
Amo anche la fotografia e , appena posso mi occupo di fotografare le nostre creazioni. Apro le danze con una ricetta che a me piace moltissimo: le Empanadas
E’ un piatto semplice , che mi è stato insegnato un po’ di anni fa , da una deliziosa signora cilena che, scoperto il mio piacere per i piatti a base di carne , mi ha voluto far assaggiare questa ricetta del suo paese (anche se credo l’origine sia argentina), che lei mi ha raccontato viene preparata in tutta l’America latina, anche per strada, un po’ come, in quella del nord capita con gli hot dogs. Anzi ho addirittura avuto il piacere di gustare direttamente quelli che lei ha preparato per me e le mie bimbe e che ci hanno subito conquistato, insieme alla sua cadenza ancora un po' "spagnoleggiante" nonostante gli anni in Italia e la sua travolgente simpatia latina. Dunque la ricetta, così come lei me l’ha scritta (si sa che queste ricette tradizionali hanno 10000 variazioni e ogni famiglia ha la sua, speciale), prevede l’uso, per circa 22/24 empanadas, di :
Per il ripieno
. 500 gr. di carne trita di manzo
. 500 gr di cipolla bianca (approssimativamente 5 cipolle di media grandezza)
. una confezione di olive nere ( denocciolate o da denocciolare per evitare odiose sorprese ai nostri molari)
. 5 uova
. sale
. pepe
. maggiorana
. paprica
. strutto ( o olio e burro)
Per la pasta
. 500 gr di farina
. 4 cucchiai olio
. acqua tiepida ( 2,1/2 dl. , dipende dalla farina)

. sale
Collage di Picnik
La realizzazione è la seguente. Innanzi tutto la pasta: preparatela come sempre, lavorandola fino a che non sia ben compatta e liscia.
Lasciatela riposare coperta da un panno mentre voi procedete con la preparazione degli ingredienti.
Tritate quindi le cipolle o se preferite tagliatele a fettine sottili, e fatele appassire in un po’ di strutto ( o olio e burro, ma anche solo l’olio va benone) finché non siano ben dorate. Avvertenza d’obbligo : non passate il livello doratura per evitare uno spiacevole sapore amaro!
Aggiungete a questo punto il macinato , fatelo rosolare con tutti gli aromi e cuocete il tutto per 35 / 40 minuti . La quantità di spezie che metterete, naturalmente, varierà a secondo dei vostri gusti, ma tenete conto che un certo tono piccante qui è proprio indispensabile…..
Nel frattempo fate rassodare le uova (8 minuti e sono perfette) , lasciatele raffreddare e tagliatele a fettine.
Ora tornate ad occuparvi della pasta. Stendetela allo spessore delle lasagne , cioè non troppo spessa ma neppure sottilissima. Ritagliatela in quadrati regolari (per 24 empanadas, 12 per12 cm)e mettete al centro di ognuno una cucchiaiata di macinato (deve essere freddo), una fettina di uovo e un’oliva nera.
Ripiegate su se stesso il rettangolo, badando a sigillare bene i bordi e, se volete, dategli una forma più aggraziata a mezza luna.
Ora disponeteli su una pirofila oliata o con carta forno, stando attente a NON sovrapporli, per evitare fastidiose “appiccicature”.Volendo potete lucidarli con uovo sbattuto.
Lasciate in forno per una ventina di minuti a 200°, finché non risultano ben dorati.
Si possono anche friggere, se lo si desidera, ma diventano, naturalmente, un po’ più pesanti, anche se forse più golosi.
Sono perfetti accompagnati da un’insalata di pomodoro con qualche foglia di basilico o con maggiorana e sono squisiti appena sfornati , ma ottimi anche a temperatura ambiente.
A questo punto non mi resta che ringraziare ancora di tutto cuore la Signora Dina e augurare a tutti buon appetito.
Daniela


Today I am here as the representing of the official blog to thank you all. We just thank you and not just for your careful reading of our "work" nor for the unexpected numbers that you have made us reach, but for turning our virtual "building" in a magnificent living room, where everyone feels free to laugh, to share, and to talk freely, despite the fact that we are often in places far away from each other. You have become virtually indispensable presence for us in our daily lives, people whom and with whom we speak as friends..... Just read any of the comments to get a laugh and the silly things we write, share it with you as a good coffee. Thus, for the rewards that you give us, for the jokes, the teasing, smiles, grin and compliments thanks!!
To celebrate your love and our luck we thought to
show you forward again, occasionally, some of our first posts, when you not yet even imagine that we exist, and we were in heaven if we reached 50 visitors a day .....
Let's start with a recipe which I am particularly fond of and which is also perfect for the Season: empanadas. I just want to tell you, as I did the original post, that this is a personal recipe, given to me by a lady who I always loved very much,
Chilean, with all the brilliance, joy of life and heart that often those who come from that part of the world have.
Therefore, I propose again her exquisite recipe:

EMPANADAS
empanadas 027
"Here I am with my first direct intervention: I'm Daniela and I'm the other side of this blog, one that tries to find someone explaining to Alessandra and me how works this "thing" that we have created and trying to put into practice, with dubious success, advice.
I also love photography and as soon as I can I am taking photographs of our "creations". I begin with a recipe that I like very much: the Empanadas
It 's a simple dish, that I had some years ago, from a delicious Chilean lady who wanted me to try this recipe of her country (although I think the source is Argentina). She told me this dish is a street food prepared throughout Latin America. When I had the pleasure to taste directly what she has prepared for me and for my girls , we have been conquered. So the recipe as she wrote to me (you know that these recipes have 10,000 variations and each family has its own, special), is for about 22/24 empanadas.
Ingredients:
For the filling
. 500 gr. of minced beef
. 500 grams of white onion (about 5 medium sized onions)
. a pack of black olives (pitted or stoned in order to avoid surprises odious to our molars)
. 5 eggs
. salt
. pepper
. marjoram
. paprika
. lard (or oil and butter)
For the dough
. 500 grams of flour
. 4 tablespoons oil
. warm water (2.1 / 2 dl. depends on the flour)
. Salt
Collage di Picnik2
First the dough: Prepare it as usual, working all the ingredients, until the dough is well compact and smooth.
Let stand covered with a cloth while you proceed with the preparation of ingredients.
Then chop onions or if you prefe, cut them into thin slices and sauté in a little 'lard (or oil and butter, but even the oil should be just fine) until they are golden. Warning not to pass the gold level to avoid an unpleasant bitter taste!
Add to this the minced beef, let it brown with all the spices and cook for 35 / 40 minutes. The amount of spices can change according to your taste, but of course, a little bit hot here is really necessary ... ..
Meanwhile let the eggs harden (8 minutes and are perfect), let cool and cut into slices too.
Now go back to take care of the dough. Roll out to the thickness of lasagna, not too thick nor thin. Regular crop it into squares (for 24 empanadas, 12 x 12 cm) and put in the center of each a spoonful ofminced beef (must be cold) a slice of egg and a black olive.
Fold the rectangle on himself, taking care to seal the edges well and if you like, give it a more graceful crescent shape.
Now arrange on an oiled baking dish or baking sheet, being careful not to overlap. Polish them with beaten egg.
Leave in oven for twenty minutes at 200 ° until they are golden brown.
You can also fry if you wish, but they become naturally a bit 'heavier.
They are perfect with a salad of tomatoes with some basil leaves or marjoram . They are delicious freshly baked, but also excellent at room temperature.
Now I just have to thank again Mrs. Dina and wish everyone a good appetite.
Daniela

sabato 14 novembre 2009

Polpettine di carne nonna style

Di Daniela
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polpette 020

Le nonne, si sa, sono quegli esseri umani, spesso stupendi, creati con il principale scopo di essere la consolazione dei loro nipoti, bistrattati da madri feldmarescialli delle SS in incognito, e di viziarli spudoratamente!!! Così perlomeno funziona in casa mia. Le nostre due nonne, mia mamma e mia suocera, hanno questo specifico scopo nella vita, che perseguono con determinazione instancabile: amano i loro nipoti con tutto il cuore, non sanno mai dire chi è il preferito, perchè tutti sono fantastici e speciali, e se proprio si arrabbiano con loro, è solo perchè le loro madri non sono state all'altezza di sì meravigliose creature , e hanno sbagliato qualcosa nella loro perfetta educazione..... Nulla ovviamente di così importante da poter offuscare il nitore di tanta beltà!! E io, che sono il prototipo del feldmaresciallo in incognito, la mamma che strilla per i compiti da finire, per le camere da riordinare, per la tavola da sparecchiare, per l'eccessiva distrazione ecc ecc, me la rido, nel vedere come le nonne cercano di spiegarti che tu, assai imperfetta e moooolto poco capace, sei stata in grado di produrre senza sforzo alcuno tanta simpatia intelligenza e bellezza, mentre loro, le suddette nonne , hanno saputo creare solo te !!!! Ovviamente scherzo: ma le nostre due nonne sono speciali e molto amate e seguite dai nipoti, che amano confidarsi con loro e approfittare della loro saggezza e, soprattutto, della loro piacevolissima parzialità.....
Però, certo anche la mia di nonna scherzava pochissimo in questo.... ed è stata uno degli amori più grandi della mia vita...
Quindi, miei cari, dedicheremo questa semplicissima ricetta a tutte quelle nonne meravigliose che hanno arricchito e che arricchiscono la nostra vita con la loro presenza, il loro appoggio, il loro amore, il loro sorriso e la loro profonda comprensione!

POLPETTINE "NONNA STYLE"

polpette 015

per circa 25 polpette:

  • 300 gr di macinato di carne magra (o altrettanta già cotta)
  • 100 gr di ricotta fresca
  • 1 uovo
  • pangrattato q.b.
  • 2 patate piccole o una cicciotta
  • maggiorana, timo limone (o semplice timo),
  • pepe sale
  • 3 cucchiai parmigiano grattugiato
  • olio evo

Lessate le patate , sbucciatele e passatele come per fare il purè. Mettete in una terrina capace la carne trita , l'uovo, la maggiorana, il timo, sale e pepe e mescolate bene fino ad avere un bell'impasto. Poi unite anche la ricotta e il parmigiano grattugiato. Unite ora le patate schiacciate, aggiungendone il giusto quantitativo per controllate la consistenza dell'impasto, che non deve essere troppo mollo, ma dovrete poterlo lavorare per formare dei tronchetti di forma regolare. Un po' di pan grattato rimedierà, comunque una eccessiva morbidezza.

polpette 013

Preparati i tronchetti, passateli nel pane grattugiato e metteteli a friggere in una padella ampia con abbondante olio bollente. Appena avranno raggiunto un bel colore oro scuro scolatele e mettetele sulla carta da cucina.
queste polpettine verranno ottime anche se, al posto del macinato fresco utilizzerete qualche fetta di carne avanzata in precedenza, che verrà così riciclata in un modo molto più piacevole della solita fettina riscaldata al pomodoro.
Potrete accompagnarle con della normalissima salsa di pomodoro, o con della conserva di peperoncino, che darà un po' di "frizzante" al tutto
Buon appetito

Daniela

polpette 019
"Granny style" meatballs

For about 25 meatballs

· 11 oz lean ground beef
· 1/2 cup Italian bread crumbs
· 1/2 cup ricotta cheese
· 1/4 cup grated Parmesan cheese
. 1 potato or 2 little
. olive oil to fry (or vegetable oil, as you prefer)
. 1 egg
· marjoram, thyme
· salt pepper

Boil potatoes and smash them as for pure
Put in a big boule the meat with egg, marjoram, thyme, salt and pepper. Mix them very well. Add ricotta cheese and parmesan cheese and mix again. Now add the smashed potatoes. Be careful not to add too much of potatoes or you would have a very soggy mixture which would prove difficult to make out into balls.
Make the little balls and roll them in the bread crumbs. Put a pan with some olive oil ( or vegetable oil, as you prefer), over medium high heat. When it’s hot put inside some meatballs and cook them until brown, 3 to 4 minutes. Turn meatballs, and continue cooking 3 to 4 minutes more. Transfer meatballs to a plate and drain on paper towels. Set aside in a warm place till when all are cooked. Serve immediately with a tomato sauce or with a
chilli pepper jam.
These meatballs are quite useful if you have got some cooked meat to "recycle" in a pleasant way!
Bon appetit
Daniela

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